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Arcidiocesi di Perge

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Perge
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Pergensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Perge
Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXVIII secolo
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Perge
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Vista aerea del sito archeologico di Perge.
L'agorà di Perge.

L'arcidiocesi di Perge (in latino Archidioecesis Pergensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Perge, corrispondente al villaggio di Murtana nell'odierna Turchia, 15 km. ad est di Adalia, è l'antica sede metropolitana della provincia romana della Panfilia Seconda nella diocesi civile di Asia e nel patriarcato di Costantinopoli.

La comunità cristiana di Perge risale agli albori del cristianesimo. La città infatti è menzionata due volte nel libro degli Atti degli Apostoli (13,13[1] e 14,24-25[2]): fu visitata ed in essa predicarono gli apostoli Paolo e Barnaba, durante il primo viaggio missionario dell'Apostolo.

Fino alla fine del IV secolo Perge fu la sola sede metropolitana della Panfilia; in seguito alla divisione amministrativa della regione in due province, sorse con l'imperatore Teodosio I la metropolia di Side, distaccata da quella di Perge.

Le Quien attribuisce a questa antica arcidiocesi undici prelati nel primo millennio: Epidauro, presente al concilio di Ancira (attuale Ankara) nel 314; Callinico al primo concilio di Nicea nel 325; Veraniano (o Bereniano), a Costantinopoli (426) e a Efeso nel 431; Epifanio al brigantaggio di Efeso (449), al concilio di Calcedonia (451), e firmatario della lettera dei vescovi della provincia all'imperatore Leone I (458); Ilariano, al sinodo di Costantinopoli del 536; Eulogio, al concilio di Costantinopoli nel 553; Apergio, condannato come monotelita al concilio di Costantinopoli del 680; Giovanni I, che prese parte allo stesso concilio del 680 e a quello in Trullo nel 692; Sisinnio, nel 754 circa, iconoclasta, condannato al secondo concilio di Nicea nel 787, dove fu presente Costanzo; infine Giovanni II, al concilio di Costantinpoli dell'869.

La sigillografia ha restituito i nomi di due vescovi, Eutimio e Teodoro, i cui sigilli sono databili tra X e XI secolo.[3]

Nella Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640), la sede di Perge è elencata al 25º posto nell'ordine gerarchico delle metropolie del patriarcato di Costantinopoli e le sono attribuite 18 diocesi suffraganee.[4] Nella Notitia attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo) Perge è scesa al 26º posto fra le metropolie del patriarcato, conservando ancora 18 diocesi suffraganee.[5] L'arcidiocesi è menzionata in tutte le Notitiae del patriarcato fino al XIV secolo.[6]

Alcune Notitiae, a partire dal IX secolo, indicano la sede di Perge unita a quella di Silio; questa segnalazione si trova già negli atti del concilio di Nicea del 787.[7] Nel concilio dell'869, Giovanni II si firmò come metropolita di Perge e Silio.

Dal XVIII secolo Perge è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 3 gennaio 1970.

Arcivescovi greci

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  • Epidauro † (menzionato nel 314 circa)
  • Callinico † (menzionato nel 325)
  • Veraniano (o Bereniano) † (prima del 426 - dopo il 431)
  • Epifanio † (prima del 449 - dopo il 458)
  • Ilariano † (menzionato nel 536)
  • Eulogio † (menzionato nel 553)
  • Apergio † (prima del 680)
  • Giovanni I † (prima del 680 - dopo il 692)
  • Sisinnio † (menzionato nel 754)
  • Costanzo † (menzionato nel 787)
  • Giovanni II † (menzionato nell'869)
  • Eutimio † (X secolo)
  • Teodoro † (XI secolo)

Arcivescovi titolari

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  1. ^ At 13,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ At 14,24-25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/1, Paris, 1963, nnº 548 e 549.
  4. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 212, nº 389-407.
  5. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae…, p. 282, nº 469-487.
  6. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae…, indice, p. 508.
  7. ^ (FR) Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 16.

Collegamenti esterni

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