Buqara
Buqara comune | |
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بوقرة | |
uno scorcio dell'abitato | |
Localizzazione | |
Stato | Algeria |
Provincia | Blida |
Distretto | Buqara |
Territorio | |
Coordinate | 36°32′30″N 3°05′00″E |
Altitudine | 110 m s.l.m. |
Abitanti | 30 000 |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Bùqara (in arabo بوقرة?, Būqara) (indicata anche come Bougara o Bouguerra) è una cittadina situata nella pianura di Mitija, circa 20 a sud di Algeri. Posizionata sulla strada N29, la principale arteria stradale che collega Blida a Larbaâ, è il capoluogo della Dāʾira di Buqara, nella wilāya di Blida.
In precedenza, sotto la dominazione francese, veniva chiamata Rovigo, toponimo con cui può essere rintracciato[1] dal 1962 sulla Guida Michelin dell'Algeria. Il nome francese è stato scelto in onore di Anne Jean Marie René Savary, duca di Rovigo, che fu il Comandante dell'Armée de terre (esercito) in Algeria dal dicembre 1831 all'aprile 1833[2][3], quando è stato cambiato il toponimo a causa della natura particolarmente violenta del suo regime repressivo.
A circa 8 km a sud della città sono presenti, presso Hammam-Mélouane, impianti termali basati sulla sabbia salina[4].
Durante la seconda guerra mondiale le truppe del British Army si accamparono e occuparono le aziende agricole di proprietà francese nei pressi di Rovigo nell'autunno 1943[5]. Nel 1946, l'Haganah, organizzazione paramilitare ebraica dalla quale si svilupperà l'esercito israeliano, ebbe un campo di addestramento nei pressi di Rovigo[6].
Il 4 giugno 1957, Edouard Samson, presidente della delegazione speciale di Rovigo, fu arrestato dalla DST, accusato di collusione con il Fronte di Liberazione Nazionale (Front de Libération Nationale - FLN)[7].
Tra i personaggi famosi nati a Rovigo ci sono i due scrittori Pieds-noirs liberali: Jules Roy (nato nel 1907[8][9]) e Jean Pélégri (nato nel 1920[10]). Le spoglie della madre di Roy sono tumulate presso il villaggio di Sidi Musa, circa 8 km a nord di Buqara, dove crebbe nell'azienda agricola dei nonni materni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ con questa eccezione
- ^ Patricia M. E. Lorcin, Imperial Identities: Stereotyping, Prejudice and Race in Colonial Algeria, 1995, ISBN 1-85043-043-8.
- ^ Benjamin Stora, Algeria, 1830-2000: A Short History, 2001, ISBN 0-8014-8916-4.
- ^ Élisée Reclus, The Earth and Its Inhabitants (vol. 11), 1893.
- ^ David Boe, Recollections of World War Two: 1939 - 1945: Part II, 14 aprile 2005, ISBN 1-85043-043-8. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2011).
- ^ Michael M. Laskier, North African Jewry in the Twentieth Century: The Jews of Morocco, Tunisia and Algeria, 1997, ISBN 0-8147-5072-9.
- ^ Henri Le Mire, Histoire militaire de la guerre d'Algérie, 1982, ISBN 2-226-01387-3.
- ^ Henri Peyre, French Novelists of Today, 1967.
- ^ Alan Riding, Jules Roy, Algerian-Born French Writer, Dies at 92, in New York Times, 21 giugno 2000.
- ^ Philip Dine, Images of the Algerian War: French Fiction and Film, 1954-1992, 1994, ISBN 0-19-815875-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Buqara
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bougara, su sapere.it, De Agostini.
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