Campionati internazionali Rugby Europe

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Campionati internazionali Rugby Europe
Altri nomi
  • Torneo FIRA (1936-38)
  • Coppa Europa (1952-54)
  • Coppa delle Nazioni (1966-73)
  • Coppa FIRA (1973-97)
  • Campionato europeo delle nazioni (1999-2016)
  • Rugby Europe International Championships (2016-)
Sport
Tiposquadre nazionali
LuogoEuropa
OrganizzatoreRugby Europe
TitoloCampione d'Europa
Cadenzaannuale
Aperturafebbraio
Chiusuramarzo
Partecipanti6
Formulagirone unico
Storia
Fondazione1936
Numero edizioni50 al 2021
DetentoreGeorgia (bandiera) Georgia
Record vittorieFrancia (bandiera) Francia (25)
Edizione in corso2023-24

I Campionati internazionali Rugby Europe (in inglese Rugby Europe International Championships) sono l'insieme dei tornei di rugby a 15 per squadre nazionali organizzati su base annuale da Rugby Europe, organismo di governo della disciplina in Europa.

Tale trofeo esiste dal 1936 e ha avuto nel corso degli anni diverse denominazioni. Inoltre, fino al 1997 vide la partecipazione di tutte le maggiori federazioni dell'Europa continentale, Italia e Francia su tutte; successivamente entrambe abbandonarono il torneo per dedicarsi solamente al Sei Nazioni (così rinominato con l'ammissione della citata Italia nel 2000).

Benché il campionato riservato alle sole federazioni europee sia iniziato solo nel 1999 (Marocco e Tunisia, membri della FIRA, nome originario di Rugby Europe, erano partecipanti regolari alla competizione), World Rugby riconosce piena continuità con la precedente versione di torneo, la Coppa FIRA e, prima ancora, la Coppa delle Nazioni[1], contestualmente equiparando le vittorie in tali tornei alla conquista del campionato d'Europa a tutti i fini sportivi[2]. Dal 1999-2000 il campionato è, di fatto la massima competizione per le squadre europee di secondo livello, immediatamente dopo quelle del Sei Nazioni: in ragione di ciò, nel linguaggio giornalistico il torneo ha assunto la definizione di «Sei Nazioni B»[3][4] poiché le partite si giocano di solito negli stessi week-end del torneo maggiore, benché i due tornei non abbiano alcun punto di contatto facendo capo a due organizzazioni distinte.

Il record di vittorie appartiene alla Francia che, su 31 partecipazioni fino al 1997, ha vinto 25 volte il titolo e cinque volte è giunta seconda; nello stesso periodo è la Romania la squadra più vittoriosa dopo la Francia con 5 titoli (e altrettanti dopo il 1999); l'Italia ha vinto una sola edizione del torneo, nel 1997, coincidente con la sua ultima apparizione in tale competizione; in 9 occasioni è arrivata seconda e in altre 8 è giunta terza. La Georgia, invece, pur seconda assoluta nel palmarès della competizione è la prima da quando le squadre del Sei Nazioni non disputano più il campionato europeo, con 13 vittorie a tutta l'edizione 2020-21.

La prima divisione di torneo, che si disputa a 6 squadre a girone unico, ha assegnato al 2021 cinquanta titoli di campione d'Europa; le varie divisioni della competizione sono periodicamente usate come torneo di qualificazione europeo alla Coppa del Mondo.

Il formato del torneo, dal 2016, prevede che le squadre nazionali siano divise in tornei di merito, il maggiore dei quali, il Campionato europeo, assegna il titolo di campione d'Europa[5]; sotto di esso figura il Trofeo europeo che comunica attraverso meccanismi di promozione / retrocessione sia verso l'alto con il campionato europeo sia verso il basso con le Conference europee[5]. Dette conference sono strutturate su due divisioni di merito e all'interno della stessa divisione sono ripartite geograficamente: quindi al terzo livello figurano le Conference europee 1 Nord e Sud, e al quarto le Conference europee 2 Nord e Sud[5]. Al quinto livello, il più basso, infine, figura la Developmental League, dalla quale non si retrocede, ma la cui prima avanza nella Conference europea 2[5].

I tornei si disputano su base annuale e con gare di sola andata per ogni divisione. Le due divisioni maggiori sono composte di sei squadre ciascuna, le altre di cinque per ogni girone.

Lo stesso argomento in dettaglio: Rugby Europe.

La FIRA (Fédération Internationale de Rugby Amateur) nasce a Parigi il 2 gennaio 1934, come associazione alternativa all'International Rugby Board, dopo che la Francia era stata espulsa proprio dall'IRB nel 1931 per professionismo e indisciplina.

Aderiscono inizialmente alla FIRA: Francia, Italia, Belgio, Catalogna, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Romania.

Fu subito deciso, da parte della FIRA, di organizzare un qualcosa di simile ad un campionato europeo. Un primo torneo venne quindi disputato come torneo dimostrativo alle Olimpiadi di Berlino, con la partecipazione di Italia, Germania, Francia e Romania.

Seguì un secondo torneo allargato a 6 squadre svoltosi a Parigi nel 1937 come corollario alla Esposizione Universale. Anche qui la vittoria arrise alla Francia. La terza ed ultima edizione d'anteguerra si disputò a Bucarest nel 1938, ma solamente con tre squadre presenti.

La Coppa Europa

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Nel 1946, la Francia venne riammessa nell'International Rugby Board e nel Cinque Nazioni, ma non cessò di sostenere l'esistenza della FIRA.

Bisogna attendere il 1952 per rivedere l'organizzazione di un torneo europeo a livello continentale: durante il IX congresso della FIRA (20 maggio 1951) viene riproposta l'idea di un campionato europeo per Nazioni. Viene chiamato Coppa Europa.

Il torneo fu vinto ancora dalla Francia e si disputò ad eliminazione diretta. Un'altra edizione è organizzata in Italia nel 1954.

La Coppa delle Nazioni

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Nel 1955 la FIRA aveva deciso di riformare la coppa Europa attraverso un torneo che si svolgesse attraverso un girone all'italiana (o round robin) e non ad eliminazione diretta. Ci vollero dieci anni però per vedere l'avvio di questo torneo, strutturato su più divisioni con meccanismi di promozioni e retrocessioni (meccanismi che nel tempo subiranno parecchie modifiche). Il dominio francese fu interrotto dalla storica vittoria della Romania nel 1969. Per l'Italia poche soddisfazioni e ben due retrocessioni in seconda divisione. Da segnalare che mano a mano la Francia delegò alla nazionale “B” (poi ribattezzata A1) la partecipazione, lasciando alla nazionale maggiore il compito di giocare solo l'incontro decisivo con la Romania.

Il Trofeo FIRA

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Comunemente chiamata in Italia Coppa Europa, la competizione cambiò nome nel 1973, divenendo Campionato Europeo per Nazioni e mettendo in palio la Coppa FIRA; continuò il dominio francese contrastato solo dalla Romania e dalla vittoria dell'Italia nella finale di Grenoble del marzo 1997.

La crisi della FIRA

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Tra il 1996 e il 1999 la FIRA attraversò un grande periodo di crisi di identità. Nata nel 1934 come alternativa all'International Rugby Board, diventata nel dopoguerra affiliata allo stesso con lo scopo di promuovere il gioco del rugby nel mondo, aveva ormai raggiunto un totale di 60 membri affiliati in tutto il mondo. Con l'assunzione di sempre maggiori impegni nella federazione internazionale ufficiale per la promozione del rugby, la FIRA nel 1999 si trasformò in FIRA-AER (Association Européenne de Rugby), escluse i membri extraeuropei (che confluirono nelle rispettive nuove federazioni continentali) diventando la filiale europea dell'International Board.

Nel frattempo le competizioni procedettero a singhiozzo, anche a causa delle qualificazioni ai mondiali del 1999, che videro impegnate le squadre principali. Nel 1996/1997 si disputò un torneo di classificazione per le qualificazioni mondiali, vinto dalla Spagna davanti a Portogallo e Georgia.

Nel 1997/1998 e 1998/1999 le qualificazioni mondiali e la ridefinizione statutaria videro lo svolgimento di competizioni minori che non ebbero titolarità.

Il Campionato europeo per Nazioni

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Dal 2000, ridefiniti gli scopi e le strutture (la FIRA divenne semplicemente l'emanazione europea dell'International Board), si riavviò la competizione di massimo livello. Il ridenominato Campionato Europeo per Nazioni, viene abbandonato da Italia e Francia, impegnate nel Sei Nazioni.

Dopo un'edizione a carattere annuale a 5 squadre (più il Marocco fuori classifica), dall'edizione 2001/2002 la competizione ha assunto carattere biennale con una struttura su più divisioni e un meccanismo di promozioni e retrocessioni. L'edizione del 2001 viene considerata sia come torneo a sé (con la Georgia campione), sia come girone d'andata del torneo 2001/2002 (con la Romania campione), a causa del cambiamento di formato proprio nel 2001. Inoltre, questo cambiamento ha evitato la retrocessione sul campo dei Paesi Bassi, avvenuta sul campo alla fine del 2001, ma congelata dalla federazione.

Il fatto che tra il 2000 e il 2003 si disputassero gli incontri negli stessi fine settimana dedicati al Sei nazioni ha fatto sì che si diffondesse nei paesi anglosassoni la definizione impropria di Six Nations B per la divisione maggiore di questo torneo.

Dal mondiale 2003 il campionato europeo, degli anni precedenti il mondiale stesso, è utilizzato anche come qualificazione europea. Le edizioni del 2001-2002 e del 2005-2006 ebbero valore come qualificazioni ai mondiali 2003 e 2007. Le prime tre classificate della prima divisione venivano ammesse direttamente al turno finale di qualificazione, mentre le altre ad un turno preliminare. Le divisioni inferiori invece furono inglobate in un articolato meccanismo di pre-qualificazione. Il torneo 2008-2010 fu valido come qualificazione per il mondiale del 2011, le prime due Georgia e Russia furono qualificate direttamente alla fase finale, la terza qualificata, la Romania, si qualificò, insieme alle vincenti delle divisioni inferiori, al torneo di qualificazione per partecipare agli spareggi interzona. Il torneo 2012-2014 fu valido per i mondiali 2015, utilizzando lo stesso criterio del mondiale precedente,si qualificarono Georgia e Romania, la Russia terza partecipò insieme alle vincenti delle divisioni inferiori al torneo di qualificazione della zona europea per gli spareggi interzona. Per il mondiale 2019, poiché la Georgia aveva già staccato il pass come una delle migliori 12, i risultati dei Sei Nazioni B 2017-2018, al netto delle partite disputate dai Lelos, determinano una squadra qualificata direttamente in Giappone, e una che dovrà disputare prima uno spareggio contro il Portogallo, la vincente di esso poi dovrà affrontare Samoa in una sfida andata/ritorno, ed in caso di sconfitta un girone di ripescaggio contro il Canada, un'asiatica e un'africana.

Nuovo format (dal 2016)

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Da settembre 2016, il Campionato Europeo per Nazioni diventa il Rugby Europe International Championships (Campionato Europeo Rugby Europe), suddiviso in 5 livelli:

Livello 1 - Campionato Europeo (Championship). le migliori sei squadre europee fuori dal 6Nazioni annualmente si contendono il titolo. Rimpiazza la Divisione 1A.

Livello 2 - Trofeo Europeo (Trophy). le successive migliori sei squadre europee giocano per il titolo. Rimpiazza la Divisione 1B.

Livello 3 e Livello 4 - Conference 1 e Conference 2. Division 2 A, B, C e D, diventano la nuova Conference 1 e Conference 2, in cui 20 squadre divise, in base al ranking, in due gironi. ogni Conference è divisa poi in due, Nord e Sud (North e South), in base alla posizione geografica, ovviamente ogni anno sono possibili delle modifiche per esigenze di organico.

Level 5 - Sviluppo (Development). sostituisce la Division 3.

Sono previsti play-off per promozioni e retrocessioni ogni anno, è abolito il sistema di promozione-retrocessione ogni 2 anni, in funzione dal 2003, e ciò significa che ogni anno ci saranno promozioni e retrocessioni.

Elenco dettagliato delle edizioni

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Edizione Sede Vincitrice 2ª classificata

classificata

1ª (1936) Berlino Francia (bandiera) Francia Germania (bandiera) Germania Italia (bandiera) Italia
2ª (1937) Parigi Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Germania (bandiera) Germania
3ª (1938) Bucarest Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Germania (bandiera) Germania
4ª (1952) varie Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest
5ª (1954) Italia Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia
6ª (1965-66) varie Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Romania (bandiera) Romania
7ª (1966-67) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Italia (bandiera) Italia
8ª (1967-68) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
9ª (1968-69) varie Romania (bandiera) Romania Francia (bandiera) Francia Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
10ª (1969-70) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Italia (bandiera) Italia
11ª (1970-71) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Marocco (bandiera) Marocco
12ª (1971-72) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Marocco (bandiera) Marocco
13ª (1972-73) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Spagna (bandiera) Spagna
14ª (1973-74) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Spagna (bandiera) Spagna
15ª (1974-75) varie Romania (bandiera) Romania Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia
16ª (1975-76) varie Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Romania (bandiera) Romania
17ª (1976-77) varie Romania (bandiera) Romania Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia
18ª (1977-78) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Spagna (bandiera) Spagna
19ª (1978-79) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
20ª (1979-80) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Italia (bandiera) Italia
21ª (1980-81) varie Romania (bandiera) Romania Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia
22ª (1981-82) varie Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Romania (bandiera) Romania
23ª (1982-83) varie Romania (bandiera) Romania Italia (bandiera) Italia Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
24ª (1983-84) varie Francia (bandiera) Francia Romania (bandiera) Romania Italia (bandiera) Italia
25ª (1984-85) varie Francia (bandiera) Francia Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Italia (bandiera) Italia
26ª (1985-87) varie Francia (bandiera) Francia Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Romania (bandiera) Romania
27ª (1987-89) varie Francia (bandiera) Francia Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Romania (bandiera) Romania
28ª (1990-92) varie Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Romania (bandiera) Romania
29ª (1992-94) varie Francia (bandiera) Francia Italia (bandiera) Italia Romania (bandiera) Romania
30ª (1995-97) varie Italia (bandiera) Italia Francia (bandiera) Francia
32ª (1999-2000) varie Romania (bandiera) Romania Spagna (bandiera) Spagna Georgia (bandiera) Georgia
33ª (2000-01) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Russia (bandiera) Russia
34ª (2001-02) varie Romania (bandiera) Romania Georgia (bandiera) Georgia Russia (bandiera) Russia
35ª (2002-04) varie Portogallo (bandiera) Portogallo Romania (bandiera) Romania Georgia (bandiera) Georgia
36ª (2004-05) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Portogallo (bandiera) Portogallo
37ª (2005-06) varie Romania (bandiera) Romania Georgia (bandiera) Georgia Portogallo (bandiera) Portogallo
38ª (2006-07) varie Georgia (bandiera) Georgia Russia (bandiera) Russia Romania (bandiera) Romania
39ª (2007-08) varie Georgia (bandiera) Georgia Russia (bandiera) Russia Romania (bandiera) Romania
40ª (2008-09) varie Georgia (bandiera) Georgia Russia (bandiera) Russia Portogallo (bandiera) Portogallo
41ª (2009-10) varie Romania (bandiera) Romania Georgia (bandiera) Georgia Russia (bandiera) Russia
42ª (2010-11) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Portogallo (bandiera) Portogallo
43ª (2011-12) varie Georgia (bandiera) Georgia Spagna (bandiera) Spagna Romania (bandiera) Romania
44ª (2012-13) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Russia (bandiera) Russia
45ª (2013-14) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Russia (bandiera) Russia
46ª (2014-15) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Spagna (bandiera) Spagna
47ª (2015-16) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Russia (bandiera) Russia
48ª (2016-17) varie Romania (bandiera) Romania Georgia (bandiera) Georgia Spagna (bandiera) Spagna
49ª (2017-18) varie Georgia (bandiera) Georgia Russia (bandiera) Russia Germania (bandiera) Germania
50ª (2018-19) varie Georgia (bandiera) Georgia Spagna (bandiera) Spagna Romania (bandiera) Romania
51ª (2019-20) varie Georgia (bandiera) Georgia Spagna (bandiera) Spagna Romania (bandiera) Romania
52ª (2020-21) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Portogallo (bandiera) Portogallo
53ª (2021-22) varie Georgia (bandiera) Georgia Romania (bandiera) Romania Spagna (bandiera) Spagna

Classifica per Nazione al 2019

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Fino al 1999
Nazione
Francia (bandiera) Francia 25[6] 5 -
Romania (bandiera) Romania 6[6] 12 7
Italia (bandiera) Italia 1 9 8
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 1[6] 3 3
Germania (bandiera) Germania - 1 3
Spagna (bandiera) Spagna - - 3
Marocco (bandiera) Marocco - - 2
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia - - 2
Dal 1999
Nazione
Georgia (bandiera) Georgia 13 3 1
Romania (bandiera) Romania 5 8 3
Portogallo (bandiera) Portogallo 1 4
Russia (bandiera) Russia 4 6
Spagna (bandiera) Spagna 2 2
  1. ^ (EN) Everything you need to know about the Rugby Europe Championship 2021, su world.rugby, World Rugby, 3 novembre 2021 (archiviato il 15 dicembre 2021).
  2. ^ (RO) Marian Ursescu e Mirela Neag, 51 de rugbyşti au devenit rentieri fără să aibă nici o medalie de campion la gît [51 giocatori di rugby diventano pensionati senza medaglia di campione], in Gazeta Sporturilor, 20 marzo 2014. URL consultato il 28 dicembre 2021 (archiviato il 5 marzo 2016).
  3. ^ (EN) Michael Aylwin, Georgia on the mind but unable to break into Six Nations elite, in The Guardian, 3 febbraio 2016. URL consultato il 12 marzo 2017.
  4. ^ (EN) Gavin Mairs, The Rugby Debate: Is it time to introduce relegation and promotion to the Six Nations?, in The Daily Telegraph, 31 gennaio 2017. URL consultato il 12 marzo 2017.
  5. ^ a b c d (EN) The structure and format of the Rugby Europe International Championships (PDF), su rugbyunion.cz, Česká Rugbyová Unie, 23 giugno 2015. URL consultato il 12 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2016).
  6. ^ a b c Una a pari merito

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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