Falkenbach

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Falkenbach
NazionalitàGermania (bandiera) Germania
GenereViking metal[1]
Folk metal[1]
Black metal[1]
Periodo di attività musicale1989 – in attività
EtichettaProphecy Production
Album pubblicati6 + 7 demo
Sito ufficiale

Falkenbach (in tedesco "Ruscello dei falchi") è una one-man-band viking/black/folk metal [1] tedesca, costituita unicamente dal suo fondatore, il tedesco Vratyas Vakyas (pseudonimo di Markus Tümmers) che attualmente vive a Düsseldorf in Germania[2].

La band, fondata nel 1989, incise 7 demo, di cui solo 5 sono conosciuti. Lo stile di Falkenbach, agli inizi pesantemente influenzato dal black metal più ortodosso, è maturato nel corso dei suoi album, sino a raggiungere uno stile molto epico e melodico[2].

Nei suoi ultimi tre album, per la registrazione di numerose parti strumentali, Falkenbach si è appoggiato al contributo di musicisti professionisti.

La maggior parte dei testi sono scritti in inglese, ma ce ne sono alcuni anche in norreno, latino e tedesco antico. Buona parte dei testi dell’album Asa sono scritti in antico olandese. Le canzoni trattano principalmente di racconti epici, elementi della tradizione religiosa pagana e mitologia norrena.

Voci sull'origine

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In passato sono circolate voci sulla presunta origine islandese della band, smentite però dallo stesso fondatore in una intervista del 2011, ove si definì membro di una “famiglia che è tedesca da generazioni, da almeno duecento anni”.[3]

Lo pseudonimo Vratyas Vakyas può essere tradotto in "cercatore errante"[4], da quello che curiosamente sembra essere sanscrito vedico.

  • Vratyas Vakyas (Markus Tümmers) - voce, altri strumenti
Album in studio
Demo
  • 1989 - Havamal
  • 1993 - Demo 1
  • 1994 - Demo 2
  • 1995 - Laeknishendr
  • 1995 - Promo '95
  • 1996 - ...Skinn Av Sverdhi Sol Valtiva...
  • 1996 - Ásynja
  1. ^ a b c d Falkenbach - Encyclopaedia Metallum: The Metal Archives
  2. ^ a b (EN) Alex Distefano, The 10 best viking metal band, su ocweekly.com, 5 agosto 2014. URL consultato il 23 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2019).
  3. ^ intervista a Vratyas Vakyas su SpazioRock, su spaziorock.it. URL consultato il 30 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2019).
  4. ^ intervista a Vratyas Vakyas su heavymetal.about.com, su heavymetal.about.com. URL consultato il 30 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2009).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN150890035 · ISNI (EN0000 0001 0133 9135 · GND (DE10313710-5
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