Ferrari 250 Testa Rossa
Ferrari 250 Testa Rossa | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Ferrari |
Tipo principale | Barchetta |
Altre versioni | 250 TR/58 250 TR/59 250 TRI/60 250 TR 61 Spyder Fantuzzi 330 TR |
Produzione | dal 1957 al 1961 |
Sostituisce la | Ferrari 250 |
Esemplari prodotti | 34[senza fonte] |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4178 mm |
Larghezza | 1549 mm |
Altezza | 1013 mm |
Passo | 2350 mm |
Massa | 800 kg |
Altro | |
Stile | Sergio Scaglietti Pininfarina e Fantuzzi |
La Ferrari 250 Testa Rossa nacque nel 1957 in seguito alla modifica del regolamento operata dalla Commissione Sportiva Internazionale, che limitò la cilindrata dei prototipi a tre litri. La produzione di questa autovettura proseguì fino al 1961.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il suo nome 250 Testa Rossa nasce dall'unione del numero che indica la cilindrata unitaria (250 cm3 x 12 cilindri = 3000 cm3) e dalla particolare colorazione, non della parte superiore del motore, bensì dei coperchi delle valvole, appunto di colore rosso.
Con soli 800 kg di peso, monta un motore 3.0 V12 abbinato ad un cambio a quattro marce derivato da quello delle 250 stradali ma con una potenza ben superioreː circa 300 CV, merito dei 6 carburatori Weber doppio corpo e dello scarico libero con terminali "a megafono". Il motore è quindi ad alimentazione singolaː ogni cilindro è riempito da un corpo del carburatore. Grazie anche alla sua carrozzeria barchetta disegnata e costruita a mano in alluminio battuto da Sergio Scaglietti poteva raggiungere i 270 Km/h circa.
Il 1957 fu l'anno del debutto ma anche un anno di apprendistato per la Ferrari 250 Testa Rossa che debuttò ufficialmente in gara il 26 maggio 1957 alla 1000 km del Nürburgring pilotata da Masten Gregory in coppia con Olinto Morolli (10° assoluti).
Il duo tedesco composto da Wolfgang Seidel e Wolfgang von Trips conquistarono il primo podio (3º posto) della carriera sportiva di quest'auto al GP del Venezuela valido per il Mondiale Sportprototipi. Nella stessa occasione Maurice Trintignant e Olivier Gendebien arrivarono 4° con una vettura gemella.
Nel 1958 disputò l'intera stagione e fu un trionfo. La prima vittoria di quell'anno fu una doppietta e arrivò alla 1000 km di Buenos Aires con la coppia anglo-americana Peter Collins-Phill Hill e il trio italo-belga-tedesco Luigi Musso-Olivier Gendebien-Wolfgang von Trips. A marzo la coppia anglo-americana si ripeté conquistando la 12 Ore di Sebring, Gendebien e Musso giunsero secondi. Questi ultimi si riscattarono l’11 maggio vincendo la Targa Florio. In giugno Gendebien-Hill trionfarono alla 24 Ore di Le Mans. Queste vittorie valsero il Mondiale Sportprototipi alla Ferrari 250 Testa Rossa.
L’unico risultato rilevante del 1959 arrivò alla 12 Ore di Sebring ma fu una doppietta: primi Olivier Gendebien-Phill Hill insieme a 2 piloti statunitensi Chuck Daigh-Dan Gurney e in seconda posizione l'equipaggio Cliff Allison-Jean Behra.
Nel 1960 la barchetta del Cavallino riportò a Maranello il Mondiale Sportprototipi grazie alla vittoria a Buenos Aires con Cliff Allison-Phill Hill e alla doppietta a Le Mans: primo Olivier Gendebien in coppia con Paul Frère e secondo André Pilette in coppia con Ricardo Rodriguez.
Nel 1961 il Mondiale Sportprototipi è vinto dall'evoluzione della 250 Testa Rossa, la 250 TR 61 Spyder Fantuzzi e la barchetta ottiene solo un terzo posto alla 12 Ore di Sebring grazie ai fratelli messicani Pedro e Ricardo Rodriguez.
L’anno seguente la scoperta emiliana porta a casa qualche successo minore negli USA: l’ultima vittoria risale al 4 novembre 1962 grazie allo statunitense Bob Hurt a Caguas (Porto Rico).
In totale nelle varie versioni la TR si aggiudicherà ben tre titoli mondiali nei campionati sport prototipi: quelli del 1957 (insieme ad altre sportive Ferrari coeve), 1958 e 1960.
Questa è l'unica vettura ad aver vinto per 3 volte la 24 Ore di Le Mansː nel 1958, nel 1960 e nel 1961 sempre con Olivier Gendebien alla guida, in coppia con Phil Hill il primo e terzo anno e con Paul Frère il secondo.
Risultano costruiti solamente 34 esemplari di Testa Rossa, ciò la rende la seconda Ferrari più ricercata sul mercato del collezionismo e con le maggiori quotazioni, preceduta solamente dalla Ferrari 250 GTO. Il 17 maggio 2009 una Ferrari 250 Testa Rossa, in particolare la quarta mai costruita, è stata battuta all'asta di Maranello per 9.020.000 euro[1], cifra "ufficiale" più alta mai registrata per una compravendita di automobili fra privati. La Ferrari in questione è dipinta di nero con un particolare decoro rosso sulla bocca di apertura del radiatore.
Il 20 agosto 2011 un esemplare prototipo messo all'asta negli Stati Uniti da Gooding & Company è stata venduta alla cifra di 16,39 milioni di dollari.[2]
Nel febbraio 2014, dopo una trattativa privata, l'auto è stata venduta al prezzo di 39,8 milioni di dollari, superando così ogni record e rivelandosi l'auto più costosa di tutti i tempi venduta in Gran Bretagna.[3]
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Sulla base della 250 Testarossa furono sviluppate la Ferrari 250 TR 61 Spyder Fantuzzi, costruita dalla Carrozzeria Fantuzzi di Medardo Fantuzzi, e la Ferrari 330 TR, vincitrice alla 24 Ore di Le Mans del 1962.
Caratteristiche tecniche
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Ferrari 250 Testarossa a 9 milioni di euro, su omniauto.it, 18 maggio 2009. URL consultato il 5 aprile 2017.
- ^ (EN) 1957 Ferrari 250 Testa Rossa, su goodingco.com. URL consultato il 5 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2017).
- ^ Ferrari 250 Testa Rossa battuta all'asta per 39 milioni di dollari, su formulapassion.it, 5 febbraio 2014. URL consultato il 5 aprile 2017.
- ^ 1957 250 Testa Rossa, su auto.ferrari.com. URL consultato il 5 aprile 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferrari 250 Testa Rossa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale Ferrari, su ferrari.com. URL consultato il 23 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2012).