Modello 770
Il modello 770, in Italia, è un documento fiscale che i sostituti d'imposta, che per legge sostituiscono il contribuente nei rapporti col fisco, devono presentare all'autorità competente per la dichiarazione dei redditi.
Esso riguarda le ritenute relativamente a compensi, stipendi e pensioni.
Tipologie
[modifica | modifica wikitesto]Modello 770 semplificato
[modifica | modifica wikitesto]Utilizzato dai sostituti d'imposta, comprese le amministrazioni dello Stato, per comunicare via internet i dati fiscali dei contribuenti, relativi alle ritenute operate nell'anno solare precedente. Il modello contiene i dati delle certificazioni rilasciate ai soggetti che in quell'anno hanno percepito vari tipi di reddito.
Modello 770 ordinario
[modifica | modifica wikitesto]Utilizzato dai sostituti d'imposta, dagli intermediari e dagli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti, che sono tenuti a comunicare i dati relativi alle ritenute operate sui dividendi, i proventi da partecipazione e i redditi erogati nell'anno solare precedente, operazioni di natura finanziaria effettuate sempre nello stesso periodo.
Presentazione
[modifica | modifica wikitesto]Avviene, per legge, on-line, all'Agenzia delle entrate, avvalendosi di uno dei servizi telematici da essa messo a disposizione, e precisamente:
- Fisconline, se la dichiarazione riguarda un numero di soggetti non superiore a 20;
- Entratel, se la dichiarazione riguarda un numero di soggetti superiore a 20.
Non è quindi possibile presentare la dichiarazione presso banche convenzionate o uffici postali e i soggetti all'estero non possono presentarla tramite raccomandata.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dichiarazione dei sostituti d'imposta (sito ufficiale dell'agenzia delle entrate), su agenziaentrate.gov.it. URL consultato il 21 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
- Homepage dei servizi telematici - Agenzia delle entrate, su telematici.agenziaentrate.gov.it. URL consultato il 21 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2012).