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Moneglia

Coordinate: 44°14′19.03″N 9°29′24.99″E
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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo monte, vedi Monte Moneglia.
Moneglia
comune
Moneglia – Stemma
Moneglia – Bandiera
Moneglia – Veduta
Moneglia – Veduta
Panorama di Moneglia
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoClaudio Magro (lista civica di centro-destra Il faro) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°14′19.03″N 9°29′24.99″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie15,61 km²
Abitanti2 548[1] (31-5-2022)
Densità163,23 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiCasarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Deiva Marina (SP), Sestri Levante
Altre informazioni
Cod. postale16030
Prefisso0185
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010037
Cod. catastaleF354
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 547 GG[3]
Nome abitantimonegliesi
PatronoEsaltazione della Santa Croce
Giorno festivo14 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Moneglia
Moneglia
Moneglia – Mappa
Moneglia – Mappa
Posizione del comune di Moneglia nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Moneglia (AFI: [moˈneʎʎa]; Munéggia [muˈnédʒa] in ligure[4]) è un comune italiano di 2 548 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Geografia fisica

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Panorama del comprensorio

Il territorio di Moneglia è situato sulla Riviera di Levante, ad est di Genova, di cui è l'ultimo comune orientale del territorio metropolitano, e a circa 30 km dalla Spezia e a circa 60 km da Genova.

Il paese si trova all'interno di un'ampia baia delimitata da due promontori, entrambi ricchi di vegetazione mediterranea e pinete: a ovest si estende il promontorio di punta Moneglia e a est quello di punta Rospo. Mentre il primo è interamente selvaggio e raggiungibile solo mediante sentieri, che verso l'alto si spingono fino ai monti Comunaglia (432 m) e Moneglia (521 m), il secondo presenta diverse zone residenziali fino all'abitato di Lemeglio. Altre vette del territorio sono il monte Incisa (514 m) e il monte Crocetta (446 m).

Il territorio monegliese è attraversato principalmente da due corsi d'acqua a carattere torrentizio, spesso in secca o con scarsa portata nei mesi più caldi, e da numerosi ruscelli che scendono dalle colline attorno al paese. Nella parte occidentale del borgo scorre il torrente San Lorenzo, coperto nel suo tratto finale e adibito a strada e parcheggio, mentre a levante scorre il torrente Bisagno.

Il clima è tipico mediterraneo, privo, salvo rare occasioni, di eccessi termici in estate e di episodi di gelo in inverno. Tuttavia, le precipitazioni possono essere abbondanti, specialmente durante l'autunno e la primavera, a causa dell'orografia della riviera di Levante.

Dal punto di vista legislativo Moneglia ricade nella Classificazione climatica D in quanto i gradi giorno della città sono 1 547, dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1º novembre al 15 aprile[5].

Alcuni anelli della catena del porto di Pisa, donati da Genova alla comunità di Moneglia, e lapide commemorativa della vittoriosa battaglia della Meloria del 1284

L'antico toponimo di Moneglia (ad Monilia) appare nella Tavola Peutingeriana[6], copia di una carta militare dell'Impero romano di IV secolo, conservata presso la biblioteca nazionale austriaca di Vienna, scoperto dall'antiquario di Augusta, Corrado Peutinger, nel Cinquecento.

Il borgo, già abitato dalla popolazione dei Liguri Lapicini[6], fu un centro molto importante in epoca romana[6] grazie alla sua posizione strategica rispetto all'antica Via Aurelia. Menzionata in una carta dell'Impero dell'anno 14[6] e da vari storici antichi, tuttavia, secondo il professor Nicola Criniti dell'Università di Parma, la citazione di un Lemmelius, cioè l'attuale frazione di Lemeglio, nella "tabula alimentaria" del 117[6] , non è riferibile alla nostra zona. L'importanza storica del territorio monegliese viene ulteriormente testimoniata e risaltata dallo storico Agostino Giustiniani nei Castigatissimi Annali della Repubblica di Genova del 1537.

Nel corso del VII secolo, in epoca longobarda, la Liguria venne conquistata dal re Rotari[7].

Carlo Magno con il diploma imperiale del 5 giugno 774[8] donò il territorio circostante all'abbazia di San Colombano di Bobbio.

I ruderi della fortezza di Villafranca

Nel Medioevo subì, come altri paesi costieri del Levante ligure, le aggressioni dei saraceni[7] che saccheggiarono la cittadina; nel particolare, una cronaca locale, afferma che l'odierno abitato collinare di Lemeglio fu preso d'assalto nell'XI secolo[7] dai pirati con l'uccisione di quasi tutti gli abitanti e il rapimento di oltre venti bambine e donne[7].

Il feudo monegliese fu amministrato fino al 1153 dai conti Fieschi di Lavagna e a partire da tale periodo divenne territorio della Repubblica di Genova[7]. La repubblica eresse, nel 1173[7], la fortificazione di Monleone, i cui resti sono ancora presenti; già nel 1174 o nel 1176 quest'ultima venne assediata dai circa 3 000 fanti e 150 cavalieri, inviati da Obizzo Malaspina[7] alleato con i Fieschi e i locali conti Da Passano[7].

Moneglia, così come gli altri feudi fedeli a Genova, partecipò a fianco di essa nel 1284[7], con proprie galee, alla celebre e vittoriosa battaglia della Meloria e a quella di Porto Pisano (1290) contro la rivale Pisa per il dominio commerciale sui mari[7]; secondo la tradizione Genova, in gesto di riconoscenza, donò alla comunità del piccolo borgo alcuni anelli della catena che serviva a chiudere le bocche del Porto Pisano, e che ancora oggi sono incastonati nella parete esterna della chiesa di Santa Croce[7].

Nel 1397 l'alleanza tra le famiglie Bertolotti del borgo di Levanto, i Malaspina e i ghibellini del feudo portarono a un nuovo assalto alla fortezza di Monleone che, dopo un estenuante assedio, dovette cedere ai conquistatori[7]. Stessa sorte subì il borgo tra assalti e incendi, nonostante una coraggiosa rivolta popolare avesse costretto gli assalitori ad asserragliarsi nel neo conquistato castello. Durante la dominazione di Genova da parte del Ducato di Milano, nel 1425, l'ex doge repubblicano Tomaso Fregoso, signore di Sarzana, assoggettò Moneglia nel proprio dominio feudale[7]. Negli scontri che ne seguirono fu distrutto il campanile della pieve monegliese[7]. Una presunta alleanza o patteggiamento della comunità monegliese verso la famiglia Fieschi portò, nel 1477, a una sorta di "spedizione punitiva" genovese, dominata in quel periodo dagli Sforza di Milano, con saccheggi e il versamento di un'ammenda di duemila scudi[7].

La chiesa di San Giorgio nella zona a ponente del centro storico monegliese

Con l'assestamento dei poteri autonomi della repubblica, intorno al XVI secolo, Genova elesse Moneglia come capoluogo della locale podesteria con giurisdizione sull'intero territorio circostante, sulle odierne frazioni e località del comune e sulla confinante Deiva Marina (Lemeglio, Deiva, Mezzema, Agnora, Littorno, Scaro, Stozio, Comeglio, Camposoprano, Camposottano, San Saturnino Tessi, Borghetto Bracco, Casale, Vallecalda, San Lorenzo o Chiesanuova e Crova)[7]. Risale al 1549[9] la richiesta al Senato genovese per la costruzione di una nuova torre di difesa e avvistamento nella fortezza di Villafranca. Nel 1637 con l'elezione di Levanto a locale capitanato della repubblica, Moneglia vi fu inclusa[9] fino alla dominazione napoleonica di fine Settecento. Durante la guerra di successione austriaca del 1747[9] è testimoniata nel borgo di Moneglia la presenza degli Spagnoli: risale infatti al 1745 un atto di morte di un soldato ispanico depositato nell'archivio parrocchiale di Santa Croce[9]; al 1748 risale invece la successiva occupazione dei Francesi[9].

Con la dominazione francese la municipalità di Moneglia rientrò dal 2 dicembre 1797 nel dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno della Repubblica Ligure[9]. Dal 28 aprile 1798 la municipalità di Moneglia e le frazioni di Lemeglio e San Saturnino rientrarono nel VII cantone, come capoluogo, della giurisdizione del Gromolo e Vara e dal 1803 centro principale del VII cantone del Gromolo nella giurisdizione dell'Entella[9]. Annessa al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini[9]. L'11 luglio 1809 è documentato il passaggio per il passo del Bracco del pontefice Pio VII, prigioniero dei soldati francesi, in viaggio da Roma diretto in terra d'oltralpe[9].

Nel 1815 fu inglobata nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Moneglia nella provincia di Chiavari sotto la giurisdizione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel III mandamento di Sestri Levante del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d'Italia[9].

Dopo la perdita di 37 cittadini nella Grande Guerra del 1915-1918[10], la comunità monegliese subì diversi e luttuosi bombardamenti aerei (14 giugno, 29 giugno e 1º novembre 1944[10]) durante le fasi cruciali e finali della seconda guerra mondiale, mirati alla distruzione del ponte ferroviario lungo la linea Genova-La Spezia spostata, nel 1924[10], più a monte dell'originale tracciato a ridosso della scogliera. Furono proprio le ex gallerie della precedente linea ferrata a fare da rifugio alla popolazione[10].

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Val Petronio.

Il 10 agosto 2012[11] un gruppo di subacquei genovesi, a circa 150 m di profondità, ha avvistato il relitto del piroscafo Enrichetta, un'imbarcazione carica di materiale ferroviario e che fu affondata da un sommergibile della Marina imperiale tedesca il 30 giugno del 1917[11]. Risulta ancora non ritrovato e disperso, invece, il relitto del cacciatorpediniere Gioberti[11] affondato il 9 agosto del 1943 dal sommergibile Simoom della Marina militare britannica nei pressi di punta Mesco.

Stemma

«Di rosso, al castello aperto e torricellato di un pezzo centrale, finestrato di uno, il tutto al naturale di pietra e murato di nero, il fastigio merlato di cinque, la torre di tre, alla ghibellina, la torre sostenente un leone d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[12]»

Gonfalone

«Drappo di bianco...[12]»

Vi è rappresentata l'antica fortezza di Monleone, edificata dalla Repubblica di Genova nel 1173.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa di Santa Croce nel centro storico di Moneglia
La chiesa di Santa Maria Assunta nella frazione di Lemeglio

Architetture religiose

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  • Chiesa parrocchiale di Santa Croce nella parte est del centro abitato. La chiesa fu ricostruita nel 1726 sui resti della preesistente e antica pieve del XII secolo. Nella parete esterna dell'edificio sono esposte alcuni anelli della catena che chiudeva l'ingresso del porto di Pisa, trofeo preso dal monegliese Trancheo Stanco dopo la vittoria genovese nella battaglia della Meloria del 1284. All'interno opere del locale pittore Luca Cambiaso e dello scultore genovese Anton Maria Maragliano.
  • Oratorio dei Disciplinanti presso la parrocchiale di Santa Croce. Importante per i suoi cicli di antichi affreschi, l'oratorio attuale è di aspetto barocco, ma la sua costruzione risale all'XI secolo.
  • Chiesa parrocchiale di San Giorgio nella parte ovest del centro abitato, nei pressi della sovrastante fortezza di Monleone. Risalente al 1396 con annesso chiostro francescano del XV secolo, conserva al suo interno pregiate opere pittoriche e scultoree databili tra il Seicento e il Settecento.
  • Chiesa di San Rocco nella frazione di Bracco, del Seicento.
  • Cappella di Sant'Anna nella frazione di Comeglio.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione di Lemeglio. Parrocchia dal 1413, così come afferma un atto notarile dell'epoca, conserva al suo interno un dipinto raffigurante San Carlo, attribuita al pittore bolognese Giulio Cesare Procaccini.
  • Chiesa di San Lorenzo nella frazione omonima. Era la chiesa parrocchiale prima di quella di San Giorgio. Esterno e interno dell’edificio di culto appaiono semplici: il paramento murario originario della chiesa rimane visibile soltanto in parte, sul campanile. Il Cardinale Clemente Dolera, che era originario di Moneglia, ed è oggi sepolto a Roma nell’Ara Coeli (con lapide che lo cita “moniliano”), si preoccupò, poco prima di morire, nel 1568, di fare ristrutturare la chiesa di San Lorenzo a sue spese.
  • Chiesa parrocchiale di San Saturnino nella frazione omonima.

Architetture militari

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Il castello De Fornari, risalente al periodo novecentesco in stile Liberty, edificato all'interno della preesistente fortezza di Monleone

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

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La casa paterna di Antonio Caveri, senatore del Regno d'Italia e rettore dell'Università di Genova

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Moneglia sono 135[14], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[15]:

  1. Ecuador, 24
  2. Romania, 22
  3. Repubblica Dominicana, 20
La frazione di San Saturnino vista da Moneglia

Principale prodotto di questo lembo di terra ligure è l'olio d'oliva, che ha ottenuto negli anni scorsi la DOP "Riviera Ligure di Levante". L'olio di Moneglia si accompagna bene con piatti di pesce e della dieta mediterranea, di cui la cucina ligure è una delle più alte espressioni.

  • Nel periodo di carnevale si tiene il "Carnevale della Zucca", riconosciuto anche come "Evento autentico ligure" dalla Regione Liguria. [16]
  • Dal 2015 tra fine febbraio e inizio marzo ospita la "Festa delle Feste", per promuovere questo evento viene realizzato, con la partecipazione di tutto il paese, un video ispirato ai grandi classici cinematografici.
  • Nei weekend estivi sono sempre molto partecipate e attese le Sagre delle frazioni di San Saturnino, Bracco e Comeglio.

Geografia antropica

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Il territorio comunale comprende, oltre al nucleo principale, le frazioni di Bracco, Casale, Camposoprano, Comeglio, Crova, Facciù, Lemeglio, Littorno, San Lorenzo, San Saturnino e Tessi per un totale di 15,61 km²[17].

Confina a nord con il comune di Castiglione Chiavarese, a sud è bagnato dal mar Ligure, a ovest con Casarza Ligure e Sestri Levante e a est con Deiva Marina (SP).

La costa rocciosa di Moneglia

Il turismo balneare ha un peso rilevante nell'economia del paese, e vi sono diversi itinerari naturalistici sulle colline circostanti. Nel giugno 2008 è stata conferita alla cittadina la Green Key[18], il marchio ambientale internazionale promosso da FEE International con lo scopo di promuovere lo sviluppo di un turismo ecosostenibile. Il comune è stato inserito nel 2012 nella lista dei borghi più belli d'Italia[19].

La località ha ottenuto dalla FEE-Italia il conferimento della Bandiera blu per la qualità delle sue spiagge e assieme al comune friulano di Grado detiene il record Italiano di aggiudicazione delle bandiere blu ininterrottamente dal 1990.

La coltivazione dell'ulivo è molto diffusa sulle colline del paese e ha permesso, nel corso degli ultimi decenni, la nascita di diversi frantoi dove la produzione, soprattutto a carattere familiare, è ormai ampiamente diffusa. Molto coltivata è anche la vite, in particolare sulle colline fra San Saturnino e Lemeglio, da cui si ottiene il vino "Bianco di Moneglia".

Infrastrutture e trasporti

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Le gallerie che collegano Moneglia a Riva Trigoso

Il centro di Moneglia è attraversato dalla strada litoranea detta "delle Gallerie", che collega il paese a ovest con Sestri Levante, passando per la frazione di Riva Trigoso, e a est con Deiva Marina, in provincia della Spezia.

Da Moneglia hanno inizio le strade provinciali 55 di Moneglia e 68 del Facciù. Entrambe collegano il paese con la strada statale 1 Via Aurelia.Le gallerie della strada litoranea sono a senso unico alternato e l'accesso è regolato da semafori a tempo con orari cadenzati, poiché la larghezza molto ridotta dei tunnel non consente la circolazione contemporanea nei due sensi di marcia. Particolarmente suggestive, anche se non molto comode, le gallerie fino al 1932 erano utilizzate come gallerie ferroviarie (motivo della larghezza ridotta), prima che la ferrovia venisse spostata più a monte, dove si trova attualmente. A causa della loro conformazione, il transito nelle gallerie è vietato alle biciclette e ai pedoni, mentre caravan e camper possono transitare solo nel tratto tra Riva Trigoso e Moneglia, che non possono percorrere per intero ma solo dalle estremità fino alla deviazione per un campeggio posto circa a metà del tracciato.

Gli orari dei semafori sono i seguenti:

  • Riva Trigoso - Moneglia: semaforo verde ai minuti 15, 35 e 55 di ogni ora
  • Moneglia - Riva Trigoso: semaforo verde ai minuti 05, 25 e 45 di ogni ora
  • Deiva Marina - Moneglia: semaforo verde ai minuti 00, 10, 20, 30, 40, 50 di ogni ora
  • Moneglia - Deiva Marina: semaforo verde ai minuti 05, 15, 25, 35, 45 e 55 di ogni ora
La stazione di Moneglia

La fermata di Moneglia è situata sulla linea Genova-Pisa ed è servita dai collegamenti ferroviari regionali in servizio tra Sestri Levante, le Cinque Terre e La Spezia.

Linee marittime

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Durante la stagione estiva è attivo un servizio di battelli turistici che, partendo dal molo del paese, collega Moneglia con Portofino, San Fruttuoso di Camogli, Portovenere e le Cinque Terre.

È presente un centro di rimessaggio e alaggio per barche di piccole dimensioni, ricavato da una porzione di spiaggia a esso dedicata e dallo specchio acqueo antistante, all'interno della diga frangiflutti.

Mobilità urbana

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I servizi di trasporto pubblico locale gestiti dall'AMT garantiscono quotidiani collegamenti via autobus tra Moneglia e le altre località del territorio comunale; alcuni autobus collegano il comune anche alle vicine località di Deiva Marina, Framura, Riva Trigoso e Sestri Levante.

Amministrazione

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Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1964 25 luglio 1985 Renato Migliaro Democrazia Cristiana Sindaco
25 luglio 1985 13 giugno 1990 Renato Migliaro Democrazia Cristiana Sindaco
22 giugno 1990 24 aprile 1995 Renato Migliaro Democrazia Cristiana Sindaco
14 giugno 1995 14 giugno 1999 Giovanni Vernengo Panorama di Moneglia
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giovanni Vernengo Panorama di Moneglia
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Eugenio Basso Il faro
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Claudio Magro Il faro
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Claudio Magro Il faro
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
27 maggio 2019 10 giugno 2024 Claudio Magro Il faro
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
10 giugno 2024 in carica Claudio Magro Il faro
(lista civica di centro-destra)
Sindaco

Il 29 settembre 2002 Gianluca Genoni, apneista italiano, stabilisce nelle acque di Moneglia il record mondiale (-132 m) in Assetto Variabile Regolamentato[21].

Nel calcio l'unica squadra di Moneglia è attualmente l'A.C.D. Moneglia militante nel campionato di Seconda Categoria.

Società storiche sono state L'Atletico Moneglia, l'A.S.D. Monilia Calcio 1991. L'A.C.D. Moneglia calcio 1988 disputa le proprie partite casalinghe presso il campo sportivo "Fratelli Cevenini" di Deiva Marina, mentre l'A.S.D. Monilia Calcio 1991 dal 1º luglio 2019 si è fusa con la Società SS. Segesta Special Service di Sestri Levante.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Fonte dal sito Confedilizia.it Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  6. ^ a b c d e Fonte dal sito ufficiale del Comune di Moneglia-Le origini, su comune.moneglia.ge.it. URL consultato il 13 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  7. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Fonte dal sito ufficiale del Comune di Moneglia-Moneglia nel medioevo, su comune.moneglia.ge.it. URL consultato il 13 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  8. ^ M.Chiappe, Il Tigulio e il suo entroterra, cit., pagg. 126-135
  9. ^ a b c d e f g h i j Fonte dal sito ufficiale del Comune di Moneglia-L'età moderna, su comune.moneglia.ge.it. URL consultato il 13 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  10. ^ a b c d Fonte dal sito ufficiale del Comune di Moneglia-Il Novecento, su comune.moneglia.ge.it. URL consultato il 13 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  11. ^ a b c Moneglia, trovato relitto del '17, su ilsecoloxix.it. URL consultato il 3 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
  12. ^ a b Moneglia, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  15. ^ Dati superiori alle 20 unità
  16. ^ Claudia Sanguineti, “Eventi autentici liguri”, riconoscimenti a Moneglia, su Prima il Levante, 24 febbraio 2024. URL consultato il 18 marzo 2024.
  17. ^ Fonte dallo Statuto Comunale di Moneglia
  18. ^ Fonte e approfondimenti sul sito del Comune di Moneglia Archiviato il 13 giugno 2008 in Internet Archive.
  19. ^ Fonte dal sito de I borghi più belli d'Italia Archiviato il 1º maggio 2012 in Internet Archive.
  20. ^ Fonte e informazione sul gemellaggio dal sito del Comune di Moneglia-Gemellaggio Archiviato il 10 gennaio 2014 in Internet Archive.
  21. ^ Fonte sul sito Nautica.it Archiviato il 15 maggio 2013 in Internet Archive.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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