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Monumento a Goethe e Schiller

Coordinate: 50°58′47″N 11°19′32″E
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Monumento a Goethe e Schiller
Goethe-Schiller-Denkmal
Il monumento di Weimar nella piazza del Teatro di Corte
AutoreErnst Rietschel
Data1857
Materialebronzo
Altezza370 cm
Ubicazionepiazza del Teatro di Corte, Weimar (copie a San Francisco, Cleveland, Milwaukee, Syracuse e Anting)
Coordinate50°58′47″N 11°19′32″E

Il monumento a Goethe e Schiller (tedesco: Goethe-Schiller-Denkmal) si trova a Weimar, in Germania. Incorpora la doppia statua in bronzo, realizzata da Ernst Rietschel nel 1857, di Johann Wolfgang Goethe (1749–1832) e Friedrich Schiller (1759–1805), che sono probabilmente le due figure più venerate nella letteratura tedesca.[1][2] Il monumento è stato descritto "come uno dei monumenti più famosi e più amati di tutta la Germania"[3] e come l'inizio di un "culto del monumento".[4] Decine di monumenti a Goethe e a Schiller furono costruiti successivamente in Europa e negli Stati Uniti.[5]

Goethe e Schiller coltivarono un'amicizia e una collaborazione straordinarie "come nessun altro noto alla letteratura o all'arte".[6] Entrambi gli uomini avevano vissuto a Weimar ed erano le figure seminali di un movimento letterario noto come classicismo di Weimar. Le figure in bronzo della statua di Goethe e Schiller sono più grandi della dimensione naturale; in particolare, a entrambi viene data la stessa altezza, anche se Goethe era quasi 20 cm più basso di Schiller.[7]

Le figure erano montate su un grande piedistallo di pietra davanti al Teatro di Corte che Goethe aveva diretto e che aveva visto prime e innumerevoli rappresentazioni delle opere di Schiller. Goethe è a sinistra nella fotografia, con la sua mano sinistra appoggiata leggermente sulla spalla di Schiller. Goethe tiene nella mano destra una corona d'alloro e la mano destra di Schiller è tesa verso la corona. Goethe indossa l'abito formale di corte dell'epoca mentre Schiller è in abito normale.[8]

Quattro copie esatte della statua di Rietschel furono successivamente commissionate da tedeschi-americani negli Stati Uniti per i monumenti di Goethe e Schiller a San Francisco (1901), Cleveland (1907), Milwaukee (1908) e Syracuse (1911).[5] Alla dedica del monumento di Cleveland parteciparono 65.000 persone. Una quinta copia di dimensioni ridotte è stata installata ad Anting, in Cina, nel 2006; Anting New Town è una città "tedesca" vicino a Shanghai che è stata sviluppata intorno al 2000.[9][10]

Il monumento di Weimar

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A bronze statue of two men stands on a stone pedestal. The statue is in the middle of a city square; on the left is the facade of a building. Three people are standing in the square and looking at the statue. The bronze statues are noticeably larger than life-sized.
Fotografia del 1900 del monumento a Goethe e Schiller davanti al Teatro di Corte di Weimar

Il progetto di creare un monumento a Goethe e Schiller a Weimar venne sponsorizzato da Carlo Alessandro di Sassonia-Weimar-Eisenach, Granduca del Ducato di Sassonia-Weimar-Eisenach, e da una commissione cittadina.[5] La dedica del monumento doveva coincidere con le celebrazioni del centenario della nascita del precedente Granduca, Karl August, che aveva portato Goethe a Weimar nel 1775. Goethe visse a Weimar la maggior parte della sua vita adulta e Schiller gli ultimi sei anni della sua vita. La sede del monumento era la piazza della città che fronteggiava il Teatro di Corte (tedesco: das Hoftheater) del quale Goethe fu direttore dal 1791 al 1815; Goethe in seguito scrisse di aver "cercato di elevare intellettualmente le masse con Shakespeare, Gozzi e Schiller". Goethe fece in modo che il teatro presentasse in anteprima le ultime quattro commedie di Schiller (Mary Stuart, La sposa di Messina, La pulzella d'Orléans e Guglielmo Tell).[11] Al momento della dedica del monumento, nel 1857, il teatro aveva visto innumerevoli rappresentazioni di tutte le opere di Schiller.

L'incarico di realizzare una statua che rappresentasse assieme i due scrittori (in tedesco: Doppelstandbild) fu affidato a Christian Daniel Rauch; Rauch fu forse lo scultore più importante che operò nell'Europa di lingua tedesca nella prima metà del XIX secolo. Il progetto di Rauch mostrava i due uomini vestiti con abiti antichi; mentre la convenzione di creare sculture di figure eroiche in abiti antichi era ben consolidata, in questo caso fu respinta. Ernst Rietschel, un altro eminente scultore che era stato allievo di Rauch, fece un progetto, con i due uomini in abiti contemporanei, e nel dicembre del 1852 gli fu commissionata la scultura.[5][8]

Rietschel impiegò quattro anni per completare il modello a grandezza naturale della statua. La fusione vera e propria in bronzo venne eseguita molto rapidamente da Ferdinand von Miller presso la Fonderia Reale di Monaco di Baviera. Il monumento finito fu inaugurato il 4 settembre 1857, nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del granduca Carlo Augusto. Hans Pohlsander ha scritto: "Il monumento è stata la prima statua doppia sul suolo tedesco ed è stata ampiamente e giustamente proclamata un capolavoro".[5]

I monumenti statunitensi

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Photograph of the statue of Goethe and Schiller taken from the front. There are trees and blue sky behind them; only the top of a stone pedestal is shown in the photograph.
Fotografia del 2010 della statua in rame elettrotipato a Syracuse, New York. Mentre il monumento di Weimar del 1857 si trova in una piazza cittadina, i quattro monumenti statunitensi si trovano nei parchi.

Nel 1895 a San Francisco, in California, fu costituita la Goethe–Schiller Denkmal Gesellschaft (Compagnia del monumento a Goethe–Schiller) allo scopo di innalzare una versione del monumento di Weimar nel Golden Gate Park.[12] Invece della fonderia di Monaco, utilizzata per fondere la statua originale, venne incaricata la fonderia di Lauchhammer per realizzare una nuova fusione in bronzo. Gli stampi vennero preparati dalle forme originali di Rietschel all'Albertinum di Dresda; il lavoro fu supervisionato da Rudolf Siemering, uno scultore berlinese. La statua venne installata su un piedistallo di granito e gradini che copiavano fedelmente quelli dell'originale di Weimar. Il monumento fu dedicato l'11 agosto 1901, alla presenza di 30.000 persone secondo il libro a ricordo pubblicato poco dopo.[12] I festeggiamenti continuarono per tutto il giorno e la sera.

Nel decennio successivo furono innalzati altri tre monumenti basati sul bronzo di Rietschel. Il 9 giugno 1907 fu dedicato il monumento di Cleveland, Ohio a Wade Park. Guglielmo II, l'imperatore tedesco, inviò un cablogramma di congratulazioni, al quale il capo del Comitato commemorativo di Goethe-Schiller rispose: "all'imperatore Guglielmo, Berlino. Inaugurato il memoriale di Goethe e Schiller alla presenza di 65.000 persone. In quest'ora sacra i cittadini statunitensi di origine tedesca di Cleveland, ringraziano rispettosamente Vostra Maestà per i suoi auguri."[13][14] Il monumento di Milwaukee, nel Wisconsin, a Washington Park venne dedicato il 12 giugno 1908 davanti a 35.000 persone.[15][16] Anche le statue in bronzo per i monumenti di Cleveland e Milwaukee erano state fuse dalla fonderia Lauchhammer.[17] La statua per il monumento di Syracuse è in rame elettrotipato e non in fusione di bronzo.[18] Era situata nello Schiller Park, che era stato ribattezzato nel 1905 per onorare il centenario della morte di Schiller.[19] Il monumento fu dedicato il 15 ottobre 1911.[20]

Tutti i monumenti statunitensi sono situati nei parchi cittadini, mentre il monumento di Weimar si trova in una piazza. Come si può vedere dalle cartoline antiche, la muratura in pietra dei monumenti di San Francisco, Cleveland e Syracuse è simile all'originale di Weimar. Quest'ultimo monumento si trova su un ripido pendio, ed è caratterizzato da una formale scalinata in pietra di avvicinamento alla statua. Le opere in pietra del monumento di Milwaukee sono più estese. I tre gradini sotto il piedistallo a Weimar sono stati notevolmente ampliati nel progetto di Milwaukee e supportano lunghi muri di pietra e panche su entrambi i fianchi del piedistallo e della scultura; l'accesso al retro del monumento è ridotto di conseguenza.

Contesti ottocenteschi

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Cartoline dei monumenti

Picture postcard of a large, three-storey building. There is a city square in front of the building. About 10 meters in front of the entrance to the building there is a large bronze statue of two men; the statue is on top of a stone pedestal. The postcard has a white band at its bottom with the printed phrases "Grüss aus Weimar", "Theater", and "499 Verlag von Zedlar und Vogel, Kunstanstalt, Darmstadt 1899." Weimar, Germania (1857)

Picture postcard of a large bronze statue of two men on top of a stone pedestal. The pedestal has the engraved words "Goethe. Schiller." on its front face. The statue is surrounded by tall trees. There is printing along the bottom of the postcard that says, "1671 – Goethe Schiller Monument, Golden Gate Park, San Francisco, California" printed along the bottom. San Francisco, California (1901)

Picture postcard of a large bronze statue of two men on top of a stone pedestal. There are several wreaths that have been placed at the base of the pedestal. The statue is standing in a grassy clearing in front of trees. There is printing along the bottom of the postcard that says "Goethe and Schiller Monument, Wade Park, Cleveland, O." Cleveland, Ohio (1907)

Picture postcard of a large bronze statue of two men. The statue is on top of a stone pedestal that is flanked on each side by stone walls with stone benches running along the base of the wall. The pedestal, walls, and benches sit on top of a large stone step. The monument has grass in front of it, and trees behind it. There is printing along the top of the postcard that says "No. 140. Goethe–Schiller Monument. Washington Park. Milwaukee, Wis." Milwaukee, Wisconsin (1908)

Photograph of an old color postcard. There is printing at the top left of the postcard that says "Goethe and Schiller Monument, Syracuse, N.Y." The picture shows a statue of two men on a stone pedestal. The statue is at the top of a slope, and is approached by a long, wide stairway. There are several lighting fixtures on each side of the stairway, and there are formal plantings of shrubbery on both sides. There are trees behind the statue. Siracusa, New York (1911)

La Germania sbarca in Europa

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La commissione della statua di Goethe e Schiller di Rietschel aveva una chiara motivazione: onorare i famosi poeti di Weimar e il loro mecenate; infatti, Schiller e Goethe erano stati sepolti, insieme al granduca Karl August, nella cappella funeraria ducale (la Fürstengruft) a Weimar. Una seconda motivazione potrebbe essere stata quella di aumentare il "turismo culturale" della città, che aveva la pretesa di essere l'"Atene sull'Ilm".[21] La statua faceva comunque parte di un movimento più ampio ed essenzialmente popolare nella Germania della metà del XIX secolo. Ute Frevert ha riassunto il programma dei relatori alla sua dedica: "A differenza del Granduca, che voleva imbrigliare la cerimonia al carro della legittimazione dinastica, gli oratori borghesi l'hanno trasformata in una festa nazionale in cui il 'popolo tedesco' ha reso omaggio ai suoi 'eroi'".[22] A metà del XIX secolo, la popolazione di lingua tedesca in Europa era divisa tra molti paesi, per lo più piccoli. Paul Zanker[23] ha scritto:

«Dopo che le guerre di liberazione nelle terre tedesche non avevano portato né libertà politica né unità nazionale, la cittadinanza iniziò a cercare nelle attività culturali un sostituto di ciò che ancora mancava. Ad esempio, eressero monumenti a giganti intellettuali, di solito nei luoghi più cospicui della città, onore che fino ad allora era stato riservato a principi e militari.... Sorse un vero culto del monumento, che comprendeva fogli di giornale, libri illustrati ed edizioni di lusso di "opere da collezione". Con tutta questa attività, i tedeschi cominciarono a considerarsi, faute de mieux, come "il popolo dei poeti e dei pensatori".

Ciò è particolarmente vero per il periodo della restaurazione, e in particolare, gli anni successivi alla fallita rivoluzione del 1848, quando dappertutto spuntarono monumenti a famosi tedeschi, primo fra tutti Friedrich von Schiller.[4]»

Nel 1859, centenario della nascita di Schiller e occasione di 440 celebrazioni nelle terre tedesche, Schiller era emerso come il "poeta della libertà e dell'unità" per i cittadini tedeschi. Ute Frevert scrive:[22] "Non importava chi parlasse, un idraulico di Amburgo, un emigrante politico a Parigi, un funzionario aristocratico a Münster, uno scrittore a Wolfenbüttel; invocarono all'unanimità Schiller come cantore di libertà e profeta di Unità tedesca". Rüdiger Görner illustra le origini di questa reputazione con un discorso dalla "famosa" scena della decima scena del terzo atto dell'opera teatrale di Schiller del 1787, Don Carlos: "Guarda intorno alla maestria della natura, / Fondata sulla libertà. E com'è ricco cresce, / nutrendosi di libertà."[24][25][26][27]

Wolf Lepenies assume una prospettiva simile, scrivendo che "Dopo il fallimento della rivoluzione del 1848, Schiller divenne più popolare, come dimostrarono i festeggiamenti per il suo centesimo compleanno nel 1859; l'occasione fu celebrata in tutte le terre tedesche in un'atmosfera di fervore patriottico. Due anni prima, era stato eretto a Weimar il monumento a Goethe e Schiller, ma solo dopo la vittoria prussiana sulla Francia, nella guerra del 1870-1871, divenne un luogo di culto nazionale."[28]

Tedeschi-statunitensi

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Tra il 1830 e il 1900, circa 4 milioni di immigrati arrivarono negli Stati Uniti dai paesi tedeschi d'Europa; ciò equivaleva a circa il 7% di emigrazione dai paesi tedeschi e un 7% di immigrazione negli Stati Uniti.[29][30] Negli Stati Uniti, gli immigrati tedeschi si stabilirono spesso in aree abbastanza disabitate vicino ai Grandi Laghi e la percentuale di immigrati tedeschi e dei loro figli raggiunse il 40% in alcune regioni. Ad esempio, nel 1885 circa il 17% della popolazione del Wisconsin, di circa 1,6 milioni di persone, era nata in Germania. Con i loro figli, una stima era che il 31% della popolazione dello stato fosse di origine tedesca o figli di due genitori nati in Germania.[31] La principale città del Wisconsin, Milwaukee, era stata soprannominata "l'Atene tedesca in America".[32]

Molte di queste comunità tedesco-americane lavorarono assiduamente per preservare la lingua e la cultura tedesca, e Schiller "era la migliore espressione di quel lato del carattere tedesco che più qualificava il tedesco, nonostante la sua particolarità, per diventare un vero cittadino statunitense".[33] Phyllida Lloyd, una recente regista delle opere di Schiller, ha detto: "Durante la guerra civile, e questa era una notizia completa per me, 250.000 soldati di origine tedesca stavano combattendo per Lincoln. Molti di loro trasportavano Schiller negli zaini."[34]

Alla fine del XIX secolo, i tedeschi-americani partecipavano al movimento per la costruzione di monumenti dell'Europa di lingua tedesca. Alla dedica del 1901 del primo monumento americano a Goethe e Schiller, CM Richter osservò:[12]

«Il tedesco, che portò in eredità questi due maestri in una nuova patria, contribuì con questa ricchezza alla vita intellettuale dei suoi concittadini. Mai un genio ha dimostrato il valore della virtù, il trionfo della libertà e il nobile cuore del patriottismo con più eloquenza e ardore di Schiller. Questo tesoro spirituale dei tedeschi è la dote più bella e preziosa con cui poté legarsi alla patria adottiva, ed è stato bene metterlo in servizio con un monumento.»

Il discorso di Richter e molti altri alla dedica vennero pronunciati in tedesco.

Nel 1901 erano già stati eretti monumenti a Schiller a New York (1859), Filadelfia (1886), Chicago (1886), Columbus (1891) e St. Louis (1898).[16] I monumenti di Chicago e St. Louis erano rifusioni del bronzo di Ernst Rau del 1876 situato a Marbach, in Germania, dove Schiller era nato nel 1759. Un monumento a Goethe era stato eretto anche a Filadelfia (1891– Heinrich Manger). Entro il 1914 e lo scoppio della prima guerra mondiale, negli Stati Uniti erano stati eretti altri otto monumenti a Schiller. Quattro erano i doppi monumenti a Goethe e a Schiller. Furono innalzati quattro monumenti al solo Schiller (a Omaha (1905),[35][36] St. Paul (1907), Rochester (1907) e Detroit (1908)).[16] Un ulteriore monumento a Goethe venne costruito a Chicago (1914).[37] Questo monumento, di Hermann Hahn, mostra una figura idealizzata spesso identificata con Zeus; segnò un profondo allontanamento dalle sculture che erano ritratti riconoscibili dei poeti. Nel complesso, l'entusiasmo per la costruzione di monumenti nell'America tedesca era stato almeno grande quanto nell'Europa di lingua tedesca. Tredici monumenti a Schiller erano stati eretti negli Stati Uniti e 24 furono eretti dalla popolazione di lingua tedesca, molto più numerosa, in Europa.

  1. ^ Nicholas Boyle, Goethe, Faust, Part 1, Cambridge University Press, 1986, p. 1, ISBN 0-521-31412-7.
    «Goethe is the supreme genius of modern German literature, and the dominant influence on German literary culture since the middle of the eighteenth Century.»
  2. ^ Michael Billington, The German Shakespeare:Schiller used to be box-office poison. Why are his plays suddenly back in favour, asks Michael Billington, in The Guardian, 29 gennaio 2005.
  3. ^ Hans A. Pohlsander, German monuments in the Americas: bonds across the Atlantic, Peter Lang, 2010, p. 84, ISBN 978-3-0343-0138-1.
  4. ^ a b Paul Zanker, The Mask of Socrates: The Image of the Intellectual in Antiquity, Alan Shapiro (Trans.), University of California Press, 1996, pp. 3–6, ISBN 978-0-520-20105-7.
  5. ^ a b c d e Hans A. Pohlsander, National Monuments and Nationalism in 19th Century Germany, 2008, pp. 117–119, ISBN 978-3-03911-352-1.
  6. ^ George Steiner, More than just an old Romantic: The second volume of Nicholas Boyle's impressive life of Goethe covers thirteen years in 949 pages, in The Guardian, 30 gennaio 2000.
  7. ^ Goethe-Schiller-Denkmal – Weimarpedia, su weimarpedia.de, 18 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2016).
  8. ^ a b Ernst Rietschel e Andreas Oppermann, Ernst Rietschel, the sculptor, and the lessons of his life: an autobiography and a memoir, Mrs. George Sturge (Trans.), Hodder and Stoughton, 1875, pp. 158–169.
  9. ^ (DE) Harald Maass, Chinesische Mauern [Chinese Walls], in Der Tagesspiegel, 5 gennaio 2007. URL consultato l'11 luglio 2011.
  10. ^ (DE) Xifan Yang, Anting German Town: Chinas deutsche Geisterstadt [Anting German Town: China's German Ghost Town], in Spiegel Online, 7 ottobre 2011. URL consultato il 22 giugno 2013.
  11. ^ David G. John, The Partnership, in Paul E. Kerry (a cura di), Friedrich Schiller: playwright, poet, philosopher, historian, Peter Lang, 2007, pp. 311185–186, ISBN 978-3-03910-307-2.
  12. ^ a b c Goethe–Schiller Denkmal Gesellschaft, Das Goethe–Schiller Denkmal in San Francisco: Erinnerungen an den "deutschen Tag" der California Midwinter International Exposition, 1894, an das "Goethe–Schiller Fest," 1895 und an die "Enthüllung des Denkmals" im Golden Gate Park, 1901 [The Goethe–Schiller Monument in San Francisco: Memories of the German Day of the California Midwinter International Exposition, 1894, of the "Goethe–Schiller Fest," 1895, and of the "Unveiling of the Monument" in Golden Gate Park, 1901], C. Leidecker & Co, 1901, p. 79.
  13. ^ Steven W. Rowan (a cura di), Cleveland and its Germans, Western Reserve Historical Society Publication No. 185, 1907ª ed., Western Reserve Historical Society, 1998, p. 78, ISBN 978-0-911704-50-1.
  14. ^ Cleveland und Sein Deutschtum, Cleveland, Ohio, German-American Biographical Pub. Co., 1907.
  15. ^ (DE) Brigitte Schütz, Fernweh und Heimweh, in Dirk Appelbaum (a cura di), Das Denkmal. Goethe und Schiller als Doppelstandbild in Weimar [The Memorial: Goethe and Schiller and their Double Statue in Weimar], Edition Haniel, Tübingen, Wasmuth, 1993, p. 162, ISBN 978-3-8030-0402-4, OCLC 30390910.
  16. ^ a b c Search Results for Schiller Johann Christoph Friedrich von, in Smithsonian Institution Collections Search Center. URL consultato il 14 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2012).
  17. ^ (DE) Kunstgießerei Lauchhammer – Referenzen, su kunstguss.de. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2012).
  18. ^ Dick Case, Park Monument Work Something to Look Up To, in The Syracuse Post-Standard, 3 settembre 2003, p. B1.
  19. ^ Look For Longest Parade Ever Held; Germans Will Bid For Record, in The Post-Standard, Syracuse, 3 agosto 1908.
  20. ^ Poets Are Honored; Thousands See Unveiling Ceremony at Schiller-Goethe Monument, in The Post-Standard, Syracuse, 16 ottobre 1911.
  21. ^ (DE) Alf Rößner, Festvortrag zum 150. Jubiläum des Goethe- und Schiller-Denkmals am 4. September 2007 [Address for the 150th Jubilee of the Goethe–Schiller Monument on September 4, 2007] (PDF) [collegamento interrotto], su stadt.weimar.de, 4 settembre 2007. URL consultato l'11 luglio 2011 ).
  22. ^ a b Ute Frevert, A Poet for Many German Nations, in Paul E. Kerry (a cura di), Friedrich Schiller: playwright, poet, philosopher, historian, Peter Lang, 2007, p. 311, ISBN 978-3-03910-307-2.
  23. ^ Paul Zanker, su isaw.nyu.edu, New York University (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2011).
  24. ^ Rüdiger Görner, Schiller's Poetics of Freedom, in Standpoint, novembre 2009. URL consultato il 10 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2018).
  25. ^ Testo originale tedesco: Sehen Sie sich um / In seiner herrlichen Natur! Auf Freiheit / Ist sie gegründet – und wie reich ist sie / Durch Freiheit!
  26. ^ Friedrich Schiller, Schillers Don Karlos, Infant von Spanien. Ein dramatisches Gedicht., Paderborn, Ferdinand Schöningh, 1907, p. 151.
  27. ^ Prof Rüdiger Görner, su sllf.qmul.ac.uk, Queen Mary University of London (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2011).
  28. ^ Wolf Lepenies, The Seduction of Culture in German History, Princeton University Press, 2006, p. 157, ISBN 978-0-691-12131-4.
  29. ^ Willi Paul Adams, LaVerne J. Rippley e Eberhard Reichmann, The German Americans: An Ethnic Experience, Indiana University-Purdue University at Indianapolis, 1993. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2011).
  30. ^ Willi Paul Adams, Die Deutschen im Schmelztiegel der USA: Erfahrungen im grössten Einwanderungsland der Europäer, Die Ausländerbeauftragte des Senats von Berlin, 1990.
  31. ^ Kate Asaphine Everest, How Wisconsin Came By Its Large German Element, in Thwaite Reuben Gold (a cura di), Collections of the State Historical Society of Wisconsin: Volume 12, State Historical Society of Wisconsin, 1892, p. 300.
  32. ^ John Arkas Hawgood, The Tragedy of German-America, Ayer Publishing, 1970, p. 220, ISBN 978-0-405-00554-1.
  33. ^ Kathleen Neils Conzen, Ethnicity as Festive Culture: Nineteenth-Century German America on Parade, in Werner Sollors (a cura di), The Invention of Ethnicity, Oxford University Press, 1989, p. 57, ISBN 978-0-19-505047-9.
  34. ^ Matthew Gurewitsch, Of the German Shakespeare, his Mary Stuart, and more ..., su beyondcriticism.com.
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  36. ^ Schiller monument and Linden tree, Riverview Park, Omaha, Neb., su memories.ne.gov, Nebraska Library Commission. URL consultato l'11 aprile 2015.
  37. ^ Search results for Goethe Hahn, in Collections Search Center, The Smithsonian Institution. URL consultato il 17 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2012).

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