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Trasacco

Coordinate: 41°57′28″N 13°32′07″E
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Trasacco
comune
Trasacco – Stemma
Trasacco – Bandiera
Trasacco – Veduta
Trasacco – Veduta
Foto panoramica di Trasacco
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoCesidio Lobene (lista civica Continuità e innovazione) dal 26-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate41°57′28″N 13°32′07″E
Altitudine685 m s.l.m.
Superficie51,4 km²
Abitanti5 772[1] (31-3-2024)
Densità112,3 ab./km²
FrazioniStrada 37 del Fucino, Strada 38 del Fucino
Comuni confinantiAvezzano, Celano, Civita d'Antino, Collelongo, Luco dei Marsi, Ortucchio, Pescina, San Benedetto dei Marsi
Altre informazioni
Cod. postale67059
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066102
Cod. catastaleL334
TargaAQ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 576 GG[3]
Nome abitantitrasaccani
Patronosan Cesidio
Giorno festivo31 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trasacco
Trasacco
Trasacco – Mappa
Trasacco – Mappa
Posizione del comune di Trasacco nella provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Trasacco (Trasacche[4] in dialetto marsicano) è un comune italiano di 5 772 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.

Geografia fisica

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Trasacco è situato sul versante meridionale dell'ex alveo del Fucino, alle pendici del monte Labbrone (1099 m s.l.m.). Il monte Alto (1787 m s.l.m.) segna il confine con il limitrofo comune di Luco dei Marsi, il monte Longagna (1769 m s.l.m.) con quello di Collelongo.

Nel territorio trasaccano si trova l'imbocco della Vallelonga, propaggine meridionale della Marsica situata nel perimetro esterno del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Trasacco confina ad est con il comune di Ortucchio, a sud con Collelongo e ad ovest con Luco dei Marsi. A sud ovest il suo territorio montano separa la piana del Fucino dalla valle Roveto.

Origini del nome

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L'origine del nome Trasacco è legata al termine latino Transaquas, ovvero "al di là delle acque". Il centro acquisì questo nome grazie alla sua posizione geografica rispetto al lago del Fucino e all'importante municipio romano di Marruvium, situato presso la contemporanea San Benedetto dei Marsi[5]. Il nucleo più antico del territorio, risalente all'epoca preromana, era probabilmente denominato in lingua marsa Supna. Esso avrebbe dato il nome al successivo vicus di Supinum, situato più a valle rispetto al nucleo precedente[6]. Il centro venne chiamato Transaquas in occasione del primo prosciugamento del lago realizzato tra il 41 e il 52 d.C. dall'imperatore Claudio attraverso la realizzazione degli omonimi cunicoli[7].

Basilica dei Santi Cesidio e Rufino

Il centro fortificato italico, probabilmente chiamato Supna in lingua marsa[6], era situato sul monte Alto. I suoi abitanti in epoca romana abbandonarono l'ocre posizionato in altura per edificare il vicus denominato Supinum, nei pressi del palazzo imperiale che Claudio fece costruire in occasione dei lavori per la realizzazione dei cunicoli di Claudio, finalizzati al parziale prosciugamento e alla bonifica del lago fucense. Il centro storico trasaccano insiste su alcune necropoli di epoca tardo repubblicana e imperiale in cui sono state rinvenute sepolture di diversa fattura: tombe a cappuccina, a fossa con copertura a lastroni a loculo, nonché rilevanti sepolture monumentali come quelle appartenute ai Titecii, tribuni militari e primipilus dell'esercito romano, che rivestirono ruoli di primo piano nell'amministrazione della città antica che era situata tra Anxa-Lucus Angitiae e il municipio romano di Marruvium da cui dipese[6]. Alcune lastre scolpite sono conservate nell'oratorio della basilica dei Santi Cesidio e Rufino[5].

Lontana dall'originario tracciato della via Tiburtina Valeria, Transaquas era considerata un centro religioso di primo piano nel territorio marsicano rappresentando al contempo un luogo sicuro dalle scorribande. Tuttavia nel corso del III secolo, durante la persecuzione contro i cristiani e in seguito all'irruzione ordinata dall'imperatore Massimino il Trace, Cesidio e gli altri capi spirituali vennero trucidati[7][8].

Il centro si è sviluppato in epoca altomedievale quando si costruirono nuove abitazioni attorno alla chiesa madre. Tra la fine del X secolo e la prima metà dell'XI i benedettini di Montecassino disposero di possedimenti in tutta l'area marsicana. A Trasacco possedettero la chiesa di San Angelo, il monastero di San Martino, che era situato sull'omonimo colle, e la chiesa di San Tommaso in Pertugia, nella contrada di Fossa della Villa. Le dimensioni e l'importanza della cittadella aumentarono in seguito alle cospicue donazioni effettuate dai conti dei Marsi a partire dall'anno 1096, quando Berardo e la madre Gemma donarono a Taddeo, abate della chiesa martiriale di San Cesidio, e ai suoi canonici tutti i loro possedimenti in Transaqua, tranne il palazzo comitale che si trovava nei pressi della porta del castello[9].

Per tutto il medioevo e in età moderna Trasacco ha seguito di pari passo le vicende storiche delle contee marsicane di Albe e di Celano.

Documenti storici riportano i gravi danni verificatisi a Trasacco e in altri centri del territorio a causa delle inondazioni del lago Fucino[10].

Età contemporanea

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Cippo commemorativo dell'eccidio dei Tre Portoni

In seguito all'abolizione dei feudi, dal 1811 al 1831 fu amministrativamente riunita a Luco. Nel 1847 fu istituito il suo circondario che fece parte del distretto di Avezzano[11].

Tra il 1855 e il 1876 Alessandro Torlonia fece prosciugare definitivamente il lago fucense consentendo la coltivazione delle terre emerse per una superficie di circa 16.000 ettari[12].

Alcuni agricoltori, pochi giorni prima del terremoto del 1915, denunciarono strani fenomeni che si verificarono nei terreni fucensi alle porte del paese. Riferirono di gas che fuoriuscivano dalla terra e dell'acqua dei pozzi che si era d'improvviso intorbidita. Nell'alba di quel triste giorno perì sotto le macerie circa il 10% della popolazione trasaccana[13].

Appena dopo la liberazione, una giovane ventiduenne, Adalgisa Antonia Carlesimo, nota come Maria e detta Faccetta Nera, innamoratasi e rimasta incinta di un graduato tedesco lo seguì in ritirata. Tornata in paese dopo il parto, la giovane madre fu accusata di essere stata la spia dei tedeschi che tra il 30 maggio e il primo giugno 1944 fecero fucilare quattro uomini in località Tre Portoni, nei pressi delle paratoie del Fucino, e una quinta persona nell'area montuosa del Longagna. I nazifascisti dopo qualche giorno commisero anche un eccidio nella vicina Collelongo fucilando altre tre persone. Il 22 maggio 1945, Faccetta Nera di ritorno a Trasacco, nonostante fosse ospitata in via precauzionale nella caserma dei carabinieri, fu presa con la forza da una folla inferocita. Appesa per i piedi su un albero della piazza di San Cesidio fu barbaramente uccisa a colpi di scure, coltelli e forconi. Nel 1947 i responsabili dell'omicidio furono processati e condannati dalla corte d'assise dell'Aquila. Già durante il processo si sollevarono molti dubbi sulla reale identità della spia che avrebbe causato la fucilazione.

L'albero, un olmo, fu rimosso nel 1950. Un monumento alla strage dei Tre Portoni fu eretto in piazza Matteotti, mentre un cippo commemorativo è stato collocato nel luogo dove avvenne l'eccidio[14][15].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso
Facciata del santuario della Madonna di Candelecchia
Basilica dei Santi Cesidio e Rufino
La tradizione vuole che la basilica sia stata eretta sui resti dell'antico palazzo imperiale di Claudio. Rufino vescovo, nel 237 circa avrebbe stabilito la sua chiesa tra i resti del palazzo imperiale, affidandola al figlio Cesidio, martirizzato poi anch'egli, come il padre, insieme ai compagni di fede Placido ed Eutichio. La chiesa primitiva sarebbe andata distrutta nel 936, a seguito di un'incursione degli Ungari ma sarebbe stata presto ricostruita. L'attuale edificio, di caratteristiche duecentesche, fu eretto sulle vestigia di uno più antico, di cui sono testimoni gli atti custoditi nell'archivio parrocchiale. Tutta la storia di Trasacco coincide con la storia della basilica, che crebbe sempre più d'importanza tanto da essere successivamente inserita, come sede pievana (ecclesiastica), nelle Bolle pontificie di papa Pasquale II e di papa Clemente III nel XII secolo. La basilica raggiunse il suo massimo ampliamento nel 1618 allorquando, per aumentarne la capienza, fu aggiunta una quarta navata, oltre a quelle laterali del XIII secolo, per volere dell'abate Cicerone De Blasis. Particolare che la contraddistingue è la presenza di due porte d'ingresso "quella degli uomini" e "quella delle donne"[16][17]. La chiesa ha la dignità di basilica minore[18].
Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso
Edificio religioso edificato nel 1652 in forme rinascimentali. Gravemente danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915 la chiesa a navata unica venne restaurata durante gli anni cinquanta. Nel 2000 è stata dotata del campanile[19].
Santuario della Madonna di Candelecchia
Di origine antica l'originaria cappella situata a 891 m s.l.m. subì il primo ingrandimento dopo la donazione del conte Crescenzo nell'anno 1120. Durante il XX secolo alla chiesa sono stati affiancati un dormitorio ed altri locali. La facciata in pietra è sormontata da un campanile a vela[20].
  • Cappella di Sant'Antonio[21].

Architetture militari

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Torre Febonio

«Ma ciò che mi piacque di più a Trasacco fu la vista che si godeva nei pressi di una vecchia torre bizzarra e pittoresca, quadrata alla base ma tonda alla sommità: essa domina l'ampio lago, con lo sfondo del Velino in lontananza.»

Torre Febonio
È considerato il monumento simbolo di Trasacco. La particolarità della torre medievale sta nella sua forma, quadrata alla base e cilindrica alla sommità. Alta poco più di 27 metri, fu innalzata con ogni probabilità nel XII secolo in allineamento con le diverse torri difensive che circondavano il lago del Fucino. Tuttavia la parte originaria della torre, il manufatto della base, viene fatta risalire da alcuni storici all'epoca del primo prosciugamento del lago Fucino operato sotto l'imperatore Claudio[23].
Monumento ai caduti
Monumento ai caduti
Realizzato negli anni trenta ad opera degli emigrati a Rochester nello Stato di New York, è collocato in piazza Giacomo Matteotti. Il gruppo scultoreo, in stile neoclassico, si compone di tre elementi: la Madonna che sostiene un soldato caduto e la Patria vittoriosa[24].
Monumento della Madonna della Pellegrina
Il monumento a forma di stella e la statua della Madonna della Pellegrina sono situati sulla vetta del monte Labbrone che sovrasta il paese marsicano dominando la sottostante piana fucense. Il monumento in ferro della stella a sei punte è stato posizionato nel 1965, mentre la statua in ferro battuto e zincata della Madonna della Pellegrina è stata ricollocata nel 2014 in sostituzione della grande scultura in cemento realizzata nel 1955. Le opere sono state realizzate da Elgizio e Mauro Cancelli[25].
  • Monumento in ricordo delle vittime dell'eccidio nazista dei Tre Portoni e cippo commemorativo, collocati rispettivamente in piazza Matteotti e in località Tre Portoni.

Siti archeologici

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La grotta Continenza
Situata tra il monte Labbrone ed il monte Alto, è un riparo largo 10 metri e profondo 15. Poco distante, nell'area dove il monte Alto lambisce la piana del Fucino si trovano le grotte La Cava e San Nicola, due cavità di dimensioni più contenute. Studi e ricerche si sono concentrate, in particolare nel biennio 1989-1990 e tra il 2002 e il 2009, sui depositi archeologici risalenti al paleolitico e al neolitico. Numerosi e di varia natura i rinvenimenti effettuati: dai frammenti di ceramica, ai vasi, alle decorazioni[26].
Monumento funerario dei Titecii
Ospitato nell'oratorio della basilica dei Santi Cesidio e Rufino e costituito da gruppi di lastre decorate con fregi d'armi e insegne militari risalenti all'epoca imperiale[27].

Aree naturali

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[28]

Etnie e minoranze straniere

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Monumento della Madonna della Pellegrina

I cittadini stranieri residenti a Trasacco rilevati dall'Istat al 31 dicembre 2020 erano 634, pari circa al 10% della popolazione residente[29].

Tradizioni e folclore

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Infrastrutture e trasporti

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Le strade provinciali Avezzano-Trasacco e n. 22 Circonfucense collegano il paese in direzione nord-ovest con Luco dei Marsi ed Avezzano. La strada provinciale n. 22 Circonfucense collega Trasacco in direzione sud-est con Ortucchio. Le strade provinciali n. 19 Ultrafucense e n. 127 della Vallelonga[34] la collegano a sud con Collelongo e Villavallelonga.

Amministrazione

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Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Trasacco dal 1985 ad oggi[35][36].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
16 novembre 1997 7 maggio 2002 Giuseppe Ranalletta centro-destra Sindaco
27 maggio 2002 27 maggio 2007 Gino Gabriele Fosca Lista civica di centro-destra Sindaco
28 maggio 2007 6 maggio 2012 Gino Gabriele Fosca Lista civica Sindaco
7 maggio 2012 10 giugno 2017 Mario Quaglieri Lista civica Obiettivo Trasacco Sindaco
11 giugno 2017 3 ottobre 2018 Mario Quaglieri Lista civica Trasacco nel cuore Sindaco [37]
4 ottobre 2018 25 maggio 2019 Malgari Trematerra Comm. pref. [37]
26 maggio 2019 8 giugno 2024 Cesidio Lobene Lista civica Per crescere insieme Sindaco
9 giugno 2024 in carica Cesidio Lobene Lista civica Continuità e innovazione Sindaco
La Fucense nella stagione 1973-1974

La squadra di calcio di Trasacco è stata la Fucense, società fondata nel 1922[40]. Dal 2013 la società sportiva che ha rappresentato il comune marsicano nei tornei giovanili e dilettantistici regionali è stata l'A.S.D. Plus Ultra[41] che nel 2019 ha riacquisito l'originaria denominazione[42].

Atletica leggera

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Il gruppo sportivo "Plus ultra" promuove la pratica dell'atletica leggera e del podismo sia a livello giovanile che amatoriale. Organizza diverse competizioni di trail running nel territorio della Marsica[43].

Impianti sportivi

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Lo stadio comunale, situato alle porte del paese, presenta il manto in erba, una tribuna coperta e una gradinata per il settore ospiti. Lo stadio è dotato di una pista di atletica leggera.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Lucarelli, 2003.
  5. ^ a b Campanelli, 2001, p. 172.
  6. ^ a b c Grossi, 2002, pp. 106-107.
  7. ^ a b Tito Lucarelli, Sintesi storica, su trasacco.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 20 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2018).
  8. ^ Antonio Borrelli, San Cesidio e compagni Martiri a Trasacco, su santiebeati.it, Santi e Beati, 16 settembre 2002. URL consultato il 20 gennaio 2018.
  9. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971.
  10. ^ Dal medioevo al rinascimento, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 18 ottobre 2011. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
  11. ^ Antonio Sciarretta, Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana, su asciatopo.xoom.it, Antonio Sciarretta's Toponymy. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
  12. ^ Roberto Almagià, Fucino, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 25 settembre 2018.
  13. ^ Informazioni sul terremoto del 1915, su storing.ingv.it, INGV (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2017).
  14. ^ L'olocausto di Faccetta Nera, su terremarsicane.it, Terre Marsicane (testimonianza di Eleuterio Di Gianfilippo), 18 ottobre 2011. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2017).
  15. ^ Faccetta Nera, linciata per un sospetto, su ricerca.gelocal.it, Il Centro, 28 ottobre 2005. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2015).
  16. ^ Storia della basilica, su basilicasanticesidioerufino.it. URL consultato il 2 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
  17. ^ Chiesa SS. Cesidio e Rufino - I portali, su trasacco.terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  18. ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  19. ^ Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  20. ^ Santuario della Madonna di Candelecchia di Trasacco, su webmarsica.it, Web Marsica. URL consultato il 5 agosto 2019.
  21. ^ Maria Tortora, Restituiti alla collettività i giardinetti della chiesa di Sant'Antonio a Trasacco, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 19 luglio 2022. URL consultato il 19 luglio 2022.
  22. ^ Edward Lear Trasacco, su regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 10 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2018).
  23. ^ Torre Febonio, su italiavirtualtour.it.
  24. ^ Compianto su soldato caduto con allegoria della Patria Vittoriosa, su catalogo.beniculturali.it, Ministero della cultura. URL consultato il 28 luglio 2024.
  25. ^ Trasacco accoglie con gioia la nuova statua della Madonna della Pellegrina, su marsicalive.it, Marsica Live, 19 ottobre 2014. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  26. ^ Il Fucino e le aree limitrofe nell'antichità, su academia.edu, Marta Colombo (Academia.edu).
  27. ^ Campanelli, 2001, pp. 172-178.
  28. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  29. ^ Cittadini stranieri Trasacco, su demo.istat.it, Istat. URL consultato il 18 marzo 2022.
  30. ^ Trasacco e Sant'Antonio Abate, su ilprimato.com, Il Primato. URL consultato il 9 agosto 2024.
  31. ^ Pellegrinaggio al santuario della Madonna di Candelecchia, su sbsae-aq.beniculturali.it, MiBACT. URL consultato il 9 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2018).
  32. ^ Tito Lucarelli, Il ritiro spirituale di Sant'Angelo nel santuario della Madonna di Candelecchia, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 4 maggio 2018. URL consultato il 24 agosto 2024.
  33. ^ Feste in onore dei SS. Cesidio e Rufino a Trasacco, su abruzzonews.eu, Abruzzo News, 31 agosto 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  34. ^ Trasacco, nuova illuminazione e nuovo nome per via Pecorale, su infomedianews.com, Info Media News, 27 agosto 2020. URL consultato il 1º settembre 2020.
  35. ^ Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno.
  36. ^ Storico elezioni comunali Trasacco, su tuttitalia.it. URL consultato il 25 agosto 2020.
  37. ^ a b Scioglimento anticipato del consiglio comunale. Trematerra arriva a Trasacco per commissariare il comune, su ilcentro.it, Il Centro, 9 ottobre 2018. URL consultato il 18 febbraio 2019.
  38. ^ Antonio Valentino Simoncelli, La Riforma Fondiaria in Maremma (1950-1965), Grosseto, 1989, p. 120
  39. ^ Gemellaggio con San Donato Val di Comino, su comune.trasacco.aq.it, Comune di Trasacco. URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2018).
  40. ^ A.S.D. Fucense, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo.
  41. ^ A.S.D. Plus Ultra, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo. URL consultato il 13 ottobre 2017.
  42. ^ Calcio, Trasacco ha di nuovo la sua Fucense, su infomedianews.com, Info Media News, 24 giugno 2019. URL consultato il 24 giugno 2019.
  43. ^ + Ultra, su plus-ultra.it.
  • Adele Campanelli et al., Il tesoro del lago: l'archeologia del Fucino e la Collezione Torlonia, Pescara, Carsa edizioni, 2001, SBN UMC0099815.
  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN RMS1890083.
  • Quirino Lucarelli, Biabbà: storia di una cultura subalterna ovvero abbecedario delle tradizioni…, Avezzano, Centro studi marsicani, 2003, SBN AQ10070369.
  • Tito Lucarelli, La guerra di Candelecchia del 1922 fra Trasacco e Luco. Atti e testimonianze a cento anni di distanza, Avezzano, Kirke, 2022, SBN CFI1094274.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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