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Conoscenza

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Conoscenza (R. L. Reid, 1896)

Citazioni sulla conoscenza e sul sapere.

Citazioni

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  • Anche da giovane non riuscivo a condividere l'opinione che, se la conoscenza è pericolosa, la soluzione ideale risiede nell'ignoranza. Mi è sempre parso, invece, che la risposta autentica a questo problema stia nella saggezza. Non è saggio rifiutarsi di affrontare il pericolo, anche se bisogna farlo con la dovuta cautela. Dopotutto, è questo il senso della sfida posta all'uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie. Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d'oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola. (Isaac Asimov)
  • Certo sono più sapiente io di quest'uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo. (Socrate)
  • Che in tutte le cose o minime o, per l'occhio esterno, mutue e imperfettissime ci sia conoscenza, possiamo concluderlo da quanto già detto; giacché, sebbene per difetto di organi o di altre circostanze in alcune cose non vediamo in atto l'intelligenza, e tuttavia in potenza tutto è in tutto, e di conseguenza anche l'intelligenza, la quale concorre con l'anima del mondo e accompagna la divinità stessa che dappertutto è tutta, nella misura dell'effetto che desideriamo osservare nella materia o che provenga dalla materia, concludiamo che una certa partecipazione d'intelligenza, secondo una certa potenza, è in tutte le cose, ma è in atto in alcuni esseri i quali più s'avvicinano a nostra somiglianza, o stanno in somiglianza con noi, o noi a somiglianza con loro, come gli eroi e gli dèi. (Giordano Bruno)
  • Chi geme sotto un'oppressione alimenta con sudore e sangue la pianta della conoscenza; per il potente la conoscenza è oggetto di disprezzo o di curiosità o di ornamento, solo la vittima ne ha fame e bisogno. (Elémire Zolla)
  • Chi poco sa, vada sempre per la strada maestra. (Baltasar Gracián)
  • Come può essere conosciuto Colui dal quale tutto questo è fatto conoscere? (Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad)
  • Conoscenza e azione sono sempre indispensabili l'una all'altra, come gli occhi e le gambe: senza gambe, gli occhi non possono camminare; senza occhi, le gambe non possono vedere. (Zhu Xi)
  • Conoscere è il primo passo verso una soluzione. (Vittorio Arrigoni)
  • Considerate la vostra semenza: | fatti non foste a viver come bruti, | ma per seguir virtute e canoscenza. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
  • Decisivo non è tanto lo sviluppo lineare di conoscenza in conoscenza, quanto piuttosto il salto che esiste in ogni singola conoscenza. È questo il marchio di autenticità, per quanto poco appariscente, che la contraddistingue da qualsiasi merce in serie riprodotta secondo dei modelli. (Walter Benjamin)
  • Da qui l'impasse: se il sapere è potere, l'istanza che deve produrre emancipazione, cioè il sapere, è al tempo stesso l'istanza che produce subordinazione e dominio. Ed è per questo che, con un ennesimo salto mortale, l'emancipazione radicale si può avere solo nel non-sapere, nel ritorno al mito e alla favole. L'emancipazione, così, gira a vuoto. Per amore della verità e della realtà, si rinuncia alla verità e alla realtà, ecco il senso della "crisi dei grandi racconti" di legittimazione del sapere. (Maurizio Ferraris)
  • È meglio essere infelici, ma sapere, piuttosto che vivere felici... in una sciocca incoscienza. (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)
  • È molto meglio sapere troppo poco piuttosto che troppo. Chi sa troppo poco viene condannato, ma chi sa troppo odiato, non appena la gente sia obbligata a seguirlo. (Samuel Butler)
  • Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza. (Ippocrate)
  • Gli uomini di perfetta conoscenza non devono turbare le menti delle persone che hanno una conoscenza imperfetta. Ingannato dagli attributi della Natura primordiale, l'ignorante si attacca alle attività generate dai guna [proprie azioni]. (Bhagavadgītā)
  • Il dominio dell'uomo consiste solo nella conoscenza: l'uomo tanto può quanto sa. (Francesco Bacone)
  • Il dubbio cresce con la conoscenza. (Johann Wolfgang von Goethe)
  • Il non sapere, quando non è restato da te, non è vergogna, ma sì bene, il non volere imparare. (Benedetto Varchi)
  • Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza. (Confucio)
  • Il percorso normale della conoscenza | è come non lo usassimo più. Il percorso del pensiero | che ogni giorno diventa più avaro. (Giorgio Gaber)
  • Il sapere è la memoria che ha a mente l'essere. Ecco perché Μνημοσύνη è la madre delle Muse. Il sapere non è scienza in senso moderno. Il sapere è la salvaguardia pensante della verità dell'essere. (Martin Heidegger)
  • Il secondo criterio interno per stabilire la qualità sapienziale delle mie conoscenze consiste nel chiedersi se vi è proporzione tra le cose che so e quelle che dovrei sapere.
    Proporzione cioè tra scita e scienda, tra le cose che so professionalmente e le cose che dovrei sapere come uomo. Questo è chiaramente un criterio contro la tabe dello specialismo in cui tizio sa tutto, come direbbe Schopenhauer, sugli intestini dei vermi intestinali, ma non sa nulla, né mai ha avuto l'interesse ad occuparsene, su quello che lo riguarda come uomo, su quei messaggi anzitutto religiosi che gli dicono che ha un destino, che va inesorabilmente verso un certo posto chiamato morte, che ha una vita sola in cui è imbarcato e che deve giocare. (Emanuele Samek Lodovici)
  • Impara tutto. Vedrai che in seguito nulla sarà superfluo. La conoscenza ristretta non è gioiosa. (Ugo di San Vittore)
  • Imparate dal mio esempio, se non dalle mie parole, quanto sia pericoloso acquisire la conoscenza e quanto sia più felice l'uomo convinto che il suo paese sia tutto il mondo, di colui che aspira a un potere più grande di quanto la natura non conceda. (Victor Frankenstein, Frankenstein o il moderno Prometeo)
  • Impegnatevi nella ricerca del Sapere, dovreste per questo andare sino in Cina. (Maometto)
  • Indossa il tuo sapere come il tuo orologio in una tasca privata: non estrarlo e non scuoterlo soltanto per far vedere che ne possiedi uno. (Philip Stanhope, IV conte di Chesterfield)
  • Io credo infatti che faccia parte del sapere il volersi rendere manifesto e non contentarsi di un'esistenza nascosta. Il sapere muto mi pare pericoloso, perché, ammutolendo sempre più, finisce per diventare un sapere segreto che poi deve vendicarsi della propria segretezza. (Elias Canetti)
  • Io dunque ho dovuto sopprimere il sapere per sostituirvi la fede. (Immanuel Kant)
  • Io in questo deserto mi sento ogni giorno con i miei collaboratori. Questa è l'immagine che amo, perché mi dà l'idea dell'ignoto da esplorare. Sapete che cosa succede? Noi studiamo una malattia del cervello, ma per tutta la disciplina della conoscenza vale lo stesso ragionamento. Quando siete in questo deserto, quello che dovete immaginare è di ruotare a 360 gradi su voi stessi e di non vedere nessuno. Quante volte succede? Rita Levi Montalcini era sola nel suo deserto che stava esplorando. Non c'era nessuno. Sapete cosa succede in quel momento? Si trema. Ti viene voglia di scappare, ma noi invece dobbiamo avere il coraggio di restare. (Elena Cattaneo)
  • Io non lo vedrò, ma i miei nipoti vivranno in un mondo in cui non si sarà discriminati per i soldi o il colore della pelle, ma per l'accesso al sapere. (Carlo De Benedetti)
  • In ogni caso val più il sapere, che l'havere; perche se la fortuna si ribella, la scienza non abbandona mai l'huomo: la robba si consuma, e la scienza cresce, e è in maggiore stima il poco saper del savio, ch'il molto possedere del ricco. (Mateo Alemán)
  • L'amore è un canale di conoscenza diverso da quello della ragione e per questo in esso non si deve 'dimostrare' tutto, 'spiegare' ogni cosa. (Gianfranco Ravasi)
  • L'aumento del sapere è solo un agente per progredire, in quanto porta le persone a ragionare sulle questioni sociali, sull'abolizione dei privilegi di classe, sull'eguaglianza delle probabilità in questa lotta per l'esistenza, che si fa sempre più acuta. (Edward Clodd)
  • L'uomo che cerca di raggiungere la conoscenza deve vivere di preferenza nella foresta (vanaprastha), libero da ogni preoccupazione materiale. Deve trovarsi un maestro qualificato e fare di tutto per piacergli e servirlo. (Śiva Purāṇa)
  • La Conoscenza, chiamata dischiudimento della intima luce, è definita come lo schiudersi improvviso nel principio puro, provocato dalla penetrazione nella realtà che è soltanto coscienza: essa è l'essenza del mantra, la sua suprema natura recondita. (Bhāskara)
  • La conoscenza è cibo. (Vasugupta)
  • La Conoscenza è il rivelarsi della suprema non-dualità. (Kṣemarāja)
  • La conoscenza è l'artificio che la vita ha inventato per dimenticare ciò che essa è: una vertigine immane. (Mario Andrea Rigoni)
  • La conoscenza è la via non solo per acquisire valore aggiunto sul mercato, è in primo luogo la libera costruzione della personalità di ciascuno di noi. (Stefano Rodotà)
  • La conoscenza è potere. La scrittura è fonte di potere nelle società moderne, perché rende possibile trasmettere conoscenza meglio, più rapidamente e più lontano. (Jared Diamond)
  • La conoscenza è un bricolage, e le forme della conoscenza non si esauriscono nella scienza, ma si estendono a ogni manifestazione culturale. (Enrico Bellone)
  • La conoscenza libera il genere umano dalla superstizione. (James Dewey Watson)
  • La conoscenza non può essere considerata come un attrezzo ready made, che si può utilizzare senza esaminarne la natura. (Edgar Morin)
  • La conoscenza non è fatta solo di biblioteche piene di carta e inchiostro, è anche fatta dai volumi di conoscenza che sono scritti nel cuore degli uomini, modellati sull'animo umano e incisi nella psiche di tutti noi. (Michael Jackson)
  • La conoscenza riluce all'interno e all'esterno, in forme svariate; e non c'è essere di oggetto che esista fuori della conoscenza. Il mondo intero è dunque fatto di conoscenza. Nessuna entità è percepita senza la conoscenza: se ne deduce che la conoscenza costituisce la natura essenziale dell'oggetto. [...] L'unicità di natura del conoscere e del conoscibile è provata dal fatto che di essi si ha esperienza sempre insieme allo stesso tempo. (Kālikākrama)
  • La conoscenza rimane sempre come dovere, essa rimane sempre il divino compito dell'uomo. (Hermann Broch)
  • La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza. (Lev Tolstoj)
  • La diversità de' giudizi nasce dalla diversità de' saperi, perché quanto ciascuno sa più, tanto giudica meglio. (Benedetto Varchi)
  • La fede non sarebbe necessaria, se conoscessimo tutto. Grazie a Dio, non sappiamo tutto; se lo sapessimo la nostra vita ne sarebbe smisuratamente impoverita. È una cosa meravigliosa potersi fidare di qualcuno, e dire con interiore certezza: quest'uomo è onesto, questa donna è fedele. Se lo sapessimo per conoscenza, sarebbe come dire che la pietra è dura e l'acqua è liquida. (Louis de Wohl)
  • La mia conclusione è che non soltanto le leggi di natura, ma anche le costanti di natura possono essere dedotte da considerazioni epistemologiche, in modo che possiamo averne una conoscenza a priori. (Arthur Eddington)
  • La nostra «sete» di conoscenza non è in fondo se non una forma di emulazione. Noi non vogliamo conoscere quello che ignoriamo, ma quello che altri conosce già. E se la nostra volontà di conoscere davanti al mistero non si arresta, è perché il mistero per «qualcuno» tale non è, non fosse che per Dio. E che questo «qualcuno» sia Dio non placa il nostro spirito di emulazione – il nostro «sportivo» spirito di emulazione: anzi! Togliamoci dalla mente questo «formidabile» rivale, e ogni velleità di emulazione sparirà; guarderemo senza curiosità e senza desiderio il mistero, per meglio dire il mistero vanirà, la nostra vita si sanerà dei suoi struggenti desideri, e una pace senza incrinature scenderà a benedire il mondo. (Alberto Savinio)
  • La scienza non sostenuta dal senno è raddoppiata follia. (Baltasar Gracián)
  • La storia ha un senso? Quale senso? L'unico senso è la conoscenza. E l'unico ostacolo alla conoscenza è l'arroganza intellettuale degli allucinati di ogni sorta che vogliono imporre le loro convinzioni all'umanità. (Marc Augé)
  • La vedi bene la mia faccia? Una volta, tempo fa, questa era una bellissima faccia, ma poi ho acquisito la conoscenza. (Dark Crystal: La resistenza)
  • La vera conoscenza non si accumula, la si smaltisce. (Aldo Busi)
  • Le cognizioni non sono come le ricchezze, che si dividono e si adunano, e sempre fanno la stessa somma. Dove tutti sanno poco, e' si sa poco; perché la scienza va dietro alla scienza, e non si sparpaglia. (Giacomo Leopardi, Operette morali)
  • Le conoscenze di un individuo hanno valore soltanto se possono permettergli di capire il mondo in cui vive e eventualmente permettergli di modificarlo a suo vantaggio. (Piero Angela)
  • Ma color che mi cercano per edificar se stessi, sono prudenti; gli altri che m'osservano per edificare altrui, sono umani; quei che mi cercano absolutamente, sono curiosi; gli altri che m'inquireno per amor della suprema e prima verità, sono sapienti, e per conseguenza felici. (Giordano Bruno)
  • Ma la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l'amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto. (Paolo di Tarso, Prima lettera ai Corinzi)
  • Ma nulla si conosce interamente finché non vi si è girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta. (Arthur Schopenhauer)
  • Nella Bibbia l'uomo e la donna «si conoscono» quando una vita sigilla l'altra con le parole e i gesti dell'amore. E questa «conoscenza» è il massimo che un essere umano possa dare a un altro essere umano. (Sándor Márai)
  • Noi abbiamo lume di conoscenza. Chi si dà molto da fare per acquistarla fa sospettare di volerla invece respingere. (Franz Kafka)
  • Noi diciamo di non conoscere, perché da ogni parte la verità ultima ci sfugge: e nondimeno sentiamo che il processo del conoscere non è un tentativo irragionevole e disperato, ma un tendere infinito, che ha la sua ragione nei compiti più gravi della nostra natura. Ogni grado del conoscere non è per sé, ma per elevarci verso un grado più alto: e questa elevazione è possibile solo per una trasformazione di tutto l'essere nostro. Il conoscere non è solo un processo quantitativo di accrescimento, ma una continua trasformazione del soggetto stesso: come la fenice, il conoscere arde, traducendosi in una nuova personalità ed in una nuova vita, da cui continuamente risorge rinnovato ed elevato. (Piero Martinetti)
  • Noi sappiamo soltanto in quanto operiamo. (Novalis)
  • Non c'è motivo sociale evidente nell'acquisto di puro sapere, non c'è chiaro beneficio sociale nel procurarselo. (John Dewey)
  • Non c'è una conoscenza dell'assoluto, ma ci sono bensì conoscenze assolutamente certe. (Ernst Cassirer)
  • Non è importante la spiegazione della conoscenza che noi tutti abbiamo, l'importante è il nuovo, la conoscenza rivoluzionaria, quella conoscenza che non coincide con quanto già sappiamo e che quasi ci obbliga a rivederne o a rifiutarne alcuni aspetti. (Karl Popper)
  • Non è possibile una vera chiarezza, ma solo una chiarezza generica, approssimativa, non è possibile una conoscenza effettiva, ma solo approssimativa, tutto è sempre solo approssimativo e può essere sempre solo approssimativo. (Thomas Bernhard)
  • Non si può pretendere che uno conosca tutto, ma che, avendo conoscenza di una cosa, abbia conoscenza di tutto. (Hugo von Hofmannsthal)
  • Nulla può diventare vera conoscenza se non ci ha tormentato implacabilmente. Tutte le altre acquisizioni hanno carattere matematico o tecnico. Le loro conseguenze ci colgono di sorpresa, perché non ci hanno fatto soffrire. (Elias Canetti)
  • Ogni acquisto di conoscenza rende superbi gli sciocchi e modesti gli uomini che intendono come l'ampliarsi del mondo, lo schiudersi di nuovi orizzonti, renda infinitamente più problematica l'esistenza umana. (Remo Cantoni)
  • Ogni conoscenza non è altro se non coscienza del proprio corpo nel senso più alto. La frase più celebre di Cartesio si può intendere così: «Io penso così come sono». (Ernst Jünger)
  • Ogni nuova conoscenza determina scomposizione e reintegrazione. (Hugo von Hofmannsthal)
  • Oso dire che quello che dobbiamo ignorare è più importante di quello che dobbiamo sapere. (Joseph de Maistre
  • Per avere di più, è necessario produrre di più. Per produrre di più, è necessario sapere di più. (slogan comunista)
  • Più cose vedo, più cose conosco. Più cose conosco, meno cose capisco. (PKNA - Paperinik New Adventures)
  • Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria. (Gustav Meyrink)
  • Quanto viene a porsi come oggetto della nostra conoscenza diventa per ciò stesso parte della nostra vita. (Papa Giovanni Paolo II)
  • Quest'idea che si potesse raggiungere la realtà attraverso la conoscenza mi appagò prodigiosamente. In epoche più vicine a noi, i savi dell'India, considerando le infermità umane, hanno ammesso che la salvezza si può raggiungere attraverso l'amore e le opere, ma non hanno mai negato che la via più nobile, anche se la più ardua, sia quella della conoscenza, giacché il suo strumento è la facoltà più preziosa dell'uomo: la sua ragione. (William Somerset Maugham)
  • Ricordate, amico mio, che la conoscenza è più solida della memoria, e noi non dobbiamo fidarci di più debole. (Abraham Van Helsing, Dracula)
  • Sapere e non agire equivale a non sapere. (Yukio Mishima)
  • Sapere, Passato e Bellezza rappresentano le tre grandi prospettive che da sempre caratterizzano e per più versi racchiudono l' intera nostra vicenda, le tre prospettive che da secoli sono valse a mantenere questa piccola penisola mediterranea al centro dell'attenzione del mondo, portando il nome italiano oltre ogni confine. (Ernesto Galli della Loggia)
  • Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. (Primo Levi)
  • Senza amore l'acquisizione della conoscenza non fa che aumentare la confusione e condurci all'autodistruzione. (Jiddu Krishnamurti)
  • Senza conoscenza non c'è conoscibile e senza conoscibile non c'è conoscenza, e Tu hai detto che conoscenza e conoscibile sono privi di natura propria. (Nāgārjuna)
  • Se sai, nessun potere esterno potrà costringerti. Al contrario se non sai, finirai preda del primo demagogo di turno. (Mario Capanna)
  • Se si vuole vedere, o meglio, se nel destino è scritto che si veda a tutti i costi, se si vuole desiderare, se si vuole conoscere (così si capisce quanto poco la conoscenza abbia a che fare con principi puramente razionali), si deve diventare mortali. Gli dei sono indifferenti. Per gli uomini inizia così la differenza.
    Finché non conosci, finché non mangi il frutto dall'albero della conoscenza, sarai eterno. Non saprai cosa sono il bene e il male, il desiderio, l'attrazione dei corpi, la morte. (Roberto Peregalli)
  • Si possono conoscere diecimila cose a partire dalla conoscenza profonda di una sola cosa. (Miyamoto Musashi)
  • Tutta la conoscenza è illuminata in quanto è penetrata dalla parola. (Bhartṛhari)
  • Tutta la conoscenza, originariamente e secondo la sua essenza, è al servizio della volontà. Il punto di partenza della conoscenza non è altro se non volontà oggettiva. (Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)
  • Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza. (Karl Popper)
  • Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo. (Giovenale)
  • Un professore adulto giunge a una acquisizione di esperienze e di conoscenze pari a circa il 33% di quelle che aveva a quattro anni. (Eric Berne)
  • Una conoscenza superficiale è più dannosa dell'ignoranza. (Miyamoto Musashi)
  • Vi sono due forme di conoscenza, l'una genuina e l'altra oscura; e a quella oscura appartengono tutti quanti questi oggetti: vista, udito, odorato, gusto e tatto. L'altra forma è la genuina, e gli oggetti di questa sono nascosti. (Sesto Empirico)
  • Più l'uomo avanza nella sua evoluzione spirituale, più mi appare certo che il sentiero verso una religiosità genuina non passa per la paura della vita e la paura della morte, o per una fede cieca, ma attraverso gli sforzi compiuti in direzione di una conoscenza razionale.
  • Risalta meravigliosamente bene dai lavori mirabili ai quali Keplero ha consacrato la sua vita, che la conoscenza non può derivare dall'esperienza sola, ma che occorre il paragone fra ciò che lo spirito umano ha concepito e ciò che ha osservato.
  • Via via che la profondità della nostra conoscenza aumenta, dobbiamo rinunciare a questo vantaggio nella nostra ricerca di semplicità logica e di uniformità nei fondamenti della teoria fisica.
  • Il desiderio di sapere è connaturale all'uomo: ma che vale la scienza senza il timore di Dio? È più perfetto – senza discussione – un contadino umile che non uno studioso superbo che trascura sé per scrutare il moto degli astri. [...] Quand'anche io conoscessi tutto lo scibile del creato, ma non fossi in stato di grazia, che cosa mi gioverebbe davanti a Dio che mi giudicherà secondo la mia condotta?
  • Modera il soverchio desiderio di sapere, perché vi si trova troppo motivo di distrazione e inganno. Chi sa molto, tiene a che lo si sappia e ad essere chiamato dotto. Ma tante cose vi sono la cui conoscenza conta poco o nulla per l'anima: ed è ben stolto chi volge le sue cure ad altro invece che alle cose che gli giovano per la propria salvezza.
  • Quanto più vasto e più profondo sarà il tuo sapere, tanto più severamente sarai giudicato se non avrai vissuto altrettanto santamente.
  • Meno sappiamo, più lunghe sono le nostre spiegazioni.
  • Nessuno ne sa abbastanza, abbastanza presto.
  • Non sappiamo MAI abbastanza.
  • Pensiamo perché non sappiamo.

Proverbi

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  • La via del sapere non ammette scorciatoie. (giapponese)
  • Dove stringe la scarpa, lo sa chi ce l'ha nei piedi.
  • Ognuno sa che cosa bolle nella sua pentola.
  • Ognuno sa in quanti metri d'acqua si trova.
  • Ognuno sa quanto corre il suo cavallo.

Bibliografia

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Voci correlate

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