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Woody Allen

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Woody Allen nel 2006

Io e Annie

  • Miglior regia (1978)
  • Miglior sceneggiatura originale (1978)

Hannah e le sue sorelle

  • Miglior sceneggiatura originale (1987)

Midnight in Paris

  • Miglior sceneggiatura originale (2012)

Woody Allen, pseudonimo di Allen Stewart Königsberg (1935 – vivente), attore, sceneggiatore e regista statunitense.

Citazioni di Woody Allen

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  • Due settimane fa sono stato coinvolto in un buon esempio di contraccezione orale. Ho chiesto a una ragazza di venire a letto con me e lei mi ha detto di no.[1]
  • È assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla televisione.[2]
  • Fino all'anno scorso avevo un solo difetto. Ero presuntuoso.[3]
  • Gli intellettuali sono come la mafia. Si uccidono solo tra loro.[4]
  • Ho fatto un corso di lettura veloce, ho imparato a leggere a piombo, trasversalmente la pagina, e ho potuto leggere "Guerra e pace" in venti minuti. Parlava della Russia.[5]
  • Ho incontrato la mia ex moglie in un ristorante e siccome sono un libertino mi sono avvicinato a lei fluttuando e le ho chiesto esitando: «Che ne dici di tornare a casa e fare l'amore ancora una volta?» E lei mi ha risposto: «Sul mio cadavere!» Io allora ho replicato: «Perché no, è come lo abbiamo sempre fatto».[6]
  • Ho sognato di essere il collant di Ursula Andress.[7]
  • [A proposito di Che fai, rubi?] Il mio primo film era così brutto, che in sette Stati americani aveva sostituito la pena di morte.[8]
  • Il mondo si divide in buoni e i cattivi. I buoni dormono meglio, ma i cattivi, da svegli, si divertono molto di più.[2]
  • L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande.[9]
  • La bisessualità raddoppia immediatamente le tue chance al sabato sera.
On bisexuality: It immediately doubles your chances for a date on Saturday night.[10]
  • Mio nonno era un uomo molto insignificante: al suo funerale il carro funebre seguiva le altre auto.[2]
  • Non riuscii ad entrare nella squadra di scacchi a causa della mia statura.
I failed to make the chess team because of my height.[11]
  • Non sono un ipocondriaco, sono un allarmista.[2]
  • Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi. Una volta sono stato investito da un'automobile spinta da due tizi.[12]
  • Oggi sono più conosciuto: faccio cilecca con le donne più belle.[2]
  • Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?[2]
  • Provo un intenso desiderio di tornare nell'utero... di chiunque.[13]
  • Quand'ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a trovarli.[2]
  • Quando ero piccolo, mia madre mi diceva sempre: "Se uno sconosciuto ti avvicina, ti offre caramelle e ti invita a salire in macchina con lui, vacci!".[2]
  • Se un mio film riesce a far sentire infelice una persona in più, allora sento di aver fatto il mio lavoro.[14]
  • Sono a casa, seduto davanti alla Tv, quando il telefono suona e una voce dall'altra parte dice: «Mr Allen, gradirebbe essere l'uomo vodka di quest'anno?»
    E io rispondo: «No, Woody Allen è un artista e non fa pubblicità, non è un ruffiano, non beve vodka e se lo facesse non berrebbe la vostra!» E lui: «Peccato, paghiamo cinque milioni di dollari.»
    E io dico: «Attenda in linea, prego, le passo il signor Allen». (dall'album Stand-up comedy)  fonte secondaria? fonte secondaria?
  • Una volta un prete mi tirò una Bibbia sul cuore. Per fortuna avevo una pallottola d'oro che mi aveva regalato mia madre che mi salvò la vita![15]

Citazioni tratte da articoli e interviste

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  • 26 Giugno: Riprese [di Vicky Cristina Barcelona] alla Sagrada Familia, il capolavoro di Gaudí. Pensavo che ho molto in comune col grande architetto spagnolo. Tutti e due sfidiamo le convenzioni, lui con le sue architetture sconvolgenti, io indossando un bavaglino con su disegnata un'aragosta sotto la doccia.[16]
  • Be', da quando mi alzo a quando me ne vado a letto penso costantemente al sesso e alla morte.[17]  fonte in inglese e citazione in italiana fonte in inglese e citazione in italiana
  • C'è una grandezza innata in Groucho, che sfida l'analisi più accurata, come succede con tutti i veri artisti. Lui è semplicemente unico, allo stesso modo di Picasso o Stravinskij, e credo che la sua impudente strafottenza verso l'ordine costituito sarà divertente tra mille anni come adesso. Oltre tutto, mi fa ridere.[18]
  • [A proposito di Oreste Lionello] Ci siamo conosciuti personalmente e mi è sempre sembrato un uomo molto amabile.[19]
  • [Su Venezia] È il posto più romantico del mondo ma ancora meglio quando non c'è nessuno.[20]
  • I momenti comici sono banali rispetto al senso di tragedia che permea l'essere umano. Sono piccole oasi in un mare di tragedia che porta inesorabilmente verso l'invecchiamento, la fine dell'umanità, il disfacimento del pianeta e dell'universo.[21]
  • In generale un'affermazione della destra è sempre una cattiva notizia, è sempre una faccenda pericolosa. Perché la destra dà risposte molto semplici, dirette a problemi enormi. Ci sono i senzatetto? Che se ne vadano. C'è un aumento di criminali? Ripristiniamo la pena di morte. Soluzioni che naturalmente non tentano di capire il perché dei fenomeni a cui vengono applicate. Al momento possono sembrare efficaci, ma fra venti anni sarà peggio e ne faranno le spese le generazioni del futuro che di nuovo si troveranno di fronte problemi gravissimi.[22]
  • Io sono sempre stato ateo. Ma quando ho cominciato a fare commedie, mi sono reso conto che i riferimenti ebraici, con il rapporto con il sesso e lo psicanalista, garantivano risate facili. Sono diventato ebreo al cinema, per ragioni commerciali.[23]
  • La dolce vita ha sconvolto la nostra concezione della realtà: il mondo non sarebbe com'è se non fosse esistito Federico Fellini.[24]
  • Non c'è nulla di positivo nell'invecchiare. L'ho sempre trovato un argomento schifoso e non c'è niente di buono anche se intorno circola un grande business: avrai apparecchi acustici, difficoltà di digestione, crampi e molto altro.[25]
  • [A proposito di Oreste Lionello] Mi ha reso un attore molto migliore di quanto non fossi veramente.[19]
  • Non voglio raggiungere l'immortalità attraverso le mie opere; voglio raggiungerla vivendo per sempre. Non mi interessa vivere nel cuore degli americani; preferisco vivere nel mio appartamento.[26]  fonte in inglese e citazione in italiana fonte in inglese e citazione in italiana
  • Presumo di essere ateo. Non ho mai creduto in Dio e penso che non ci crederò mai. Tra scienza e religione ho sempre scelto la scienza, tutti dovrebbero essere come minimo agnostici. La fisica contemporanea ci sta dando messaggi sempre più tristi sull'universo e credo che le spiegazioni che ci verranno date in futuro non saranno né piacevoli né confortanti. Sono molto critico verso le religioni organizzate, le trovo una gran perdita di tempo. Al massimo posso credere che un individuo nella sua intimità possa avere sentimenti religiosi che non hanno nulla a che vedere con la religione che ci viene insegnata da piccoli: qualcosa di molto personale e indescrivibile che ci porta a cercare di capire noi stessi.[21]
  • Sono decisamente contrario alla vecchiaia. Penso che non la si debba raccomandare a nessuno.[27]
  • Su Carla Bruni nel mio nuovo film hanno scritto un mucchio di falsità... Mi chiedo se lo fanno anche sull'Afghanistan.[28]

Attribuite

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  • Dio è morto, Marx pure, e anche io non mi sento molto bene.
[Citazione erroneamente attribuita] In realtà l'autore originale della citazione risulta essere Eugène Ionesco.[29]

Rivincite (Getting Even)

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Le liste di Metterling

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  • La Venale & Figli ha finalmente pubblicato l'attesissimo primo volume delle liste del bucato di Metterling (La Raccolta Completa delle Liste del Bucato di Hans Metterling, Vol. I, pp.437, più introduzione di XXXII pp. e indice; $ 18.75), con un commento erudito del noto studioso di Metterling Gunther Eisenbud. La decisione di pubblicare a parte questo lavoro, prima del completamento dell'immensa oeuvre in quattro volumi, è allo stesso tempo benvenuta e intelligente, poiché questo libro meticoloso e brillante metterà a tacere di colpo le spiacevoli dicerie secondo cui la Venale & Figli, avendo lucrato lauti introiti coi romanzi, il dramma, gli appunti, i diari e le lettere di Metterling, era solo in cerca di nuovi profitti dallo stesso filone. (2004)
  • Aveva incontrato Freud anni prima a Vienna, quando entrambi assistettero a una produzione di Edipo, da cui Freud dovette essere portato fuori in preda a sudori freddi. (2004)
  • Nel Volume II, è stato annunciato, Eisenbud disserterà sulle Liste 7-25, che comprendono gli anni della "lavanderia privata" di Metterling e il patetico malinteso col Cinese all'angolo. (2004)

Uno sguardo alla criminalità organizzata

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  • Non è un segreto che in America il crimine organizzato incameri più di quaranta miliardi di dollari all'anno. Questa è una somma piuttosto redditizia, specie quando uno considera che la Mafia spende molto poco per la cancelleria. (2004)
  • Nel 1921, Thomas (Il Macellaio) Covello e Ciro (Il Sarto) Santucci tentarono di organizzare diversi gruppi etnici della malavita e prendere così il controllo di Chicago. Questo fallì quando Albert (Il Positivista Logico) Corillo assassinò Kid Lipsky chiudendolo a chiave in un armadio e succhiando via tutta l'aria con una cannuccia. Il fratello di Lipsky Mendy (alias Mendy Lewis, alias Mendy Larsen, alias Mendy Alias) vendicò l'omicidio di Lipsky rapendo il fratello di Santucci Gaetano (noto anche come Little Tony o Rabbino Henry Sharpstein) e restituendolo parecchie settimane più tardi dentro ventisette vasetti di vetro diversi. (2004)

Le memorie di Schmeed

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  • Mi è stato chiesto se ero consapevole delle implicazioni morali di ciò che facevo. Come dissi al tribunale di Norimberga, non sapevo che Hitler fosse nazista. (2004)

La mia filosofia

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  • Possiamo noi realmente "conoscere" l'universo? Dio mio, è già abbastanza difficile trovare la strada per uscire da Chinatown. (1973)
Possiamo davvero "conoscere" l'universo? Mio Dio, è già così difficile orientarsi a Chinatown. (2004)
  • Infine, non c'è dubbio che l'unica caratteristica della "realtà" è che è priva di essenza. Il che non vuol dire che non abbia essenza, ma semplicemente che ne è priva. (La realtà di cui sto parlando è la stessa descritta da Hobbes, ma un po' più piccola.) Per cui il detto di Cartesio "Cogito, ergo sum" potrebbe essere meglio espresso con "Ehi, c'è Edna con un sassofono!" (2004)
  • È impossibile sperimentare la propria morte oggettivamente e continuare a cantare una melodia. (2004)
  • L'universo è soltanto un'idea fugace nella mente di Dio – un pensiero piuttosto scomodo, proprio come se avessi appena versato l'anticipo per l'acquisto di una casa. (1973)
L'universo è solo un'idea fugace nella mente di Dio – un pensiero piuttosto scomodo, specie se hai appena versato l'anticipo per una casa. (2004)
  • L'Eterno Nulla va perfettamente bene se sei disponibile ad affrontarlo con un abito adatto. (1973)
Il nulla eterno è o.k. se hai l'abito adatto. (2004)
  • Non solo Dio non esiste, ma provate a cercare un idraulico durante i weekend. (1973)
Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico nei weekend. (2004)

Sì, ma la macchina a vapore può farlo?

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  • Stavo sfogliando una rivista mentre aspettavo che Joseph K., il mio bracchetto, emergesse dalla sua solita ora di cinquanta minuti del martedì con un terapista di Park Avenue - un veterianario junghiano che, per cinquanta dollari a seduta, si dava un gran daffare per convincerlo che le guance flosce non costituiscono un'inferiorità sociale - quando mi imbattei in una frase in fondo alla pagina che attrasse la mia attenzione come un avviso di mora. (2004)
  • In costante rivolta contro tutto ciò che sa di accademico, viene denunciato per furto di panini e per aver eseguito con essi esperimenti innaturali. (2004)

La Morte bussa

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  • Nat: Mi dia un po' di tempo. Ventiquattro ore.
    La Morte: A che ti serve? La radio ha detto che domani piove. (2004)
  • Nat: Una volta ho visto un quadro in cui tu giocavi a scacchi. (1971)
Nat: Una volta ho visto un film in cui giocavi a scacchi. (2004)

Bollettino primaverile

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  • La teoria del comportamento umano. Perché certi individui sono definiti "persone piacevoli" e perché ce ne sono altri che vorresti solo dargli dei pizzicotti. C'è una separazione fra mente e corpo, e, se sì, qual è meglio avere? (2004)
  • Di recente, la matematica tradizionale è stata resa obsoleta dalla scoperta che per anni abbiamo scritto il numero cinque al contrario. Questo ha portato a una rivalutazione del conteggio come metodo per andare da uno a dieci. Agli studenti si insegnano concetti avanzati di algebra Booleana, ed equazioni un tempo irrisolvibili sono trattate con minacce di rappresaglie. (2004)
  • Anche l'orecchio dev'essere educato, perché è il nostro organo più facilmente ingannabile e gli si può far credere di essere un naso disponendo male gli altoparlanti stereo. (2004)

Racconti Hassidici

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  • Perché la carne di maiale sia proibita dalla legge ebraica è tuttora poco chiaro e alcuni studiosi ritengono che la Torah suggerisca semplicemente di non mangiarla in certi ristoranti. (2004)
  • Dio, secondo gli ultimi libri di Mosè, è benevolo, anche se ci son ancora tante questioni di cui è meglio non si occupi. (2004)

Il carteggio Gossage-Vardebedian

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  • Fammi capire se ti ho compreso correttamente. Il tuo cavallo, che ho rimosso dalla scacchiera settimane fa, tu adesso sostieni dovrebbe trovarsi sulla quarta casella di Re, stando a una lettera persa nella posta ventitré mosse fa. (2004)
  • Infine, quello schema che nella tua fantasia dovrebbe rappresentare la scacchiera indica una condotta di gioco scanzonata alla fratelli Marx e, benché divertente, difficilmente depone a favore della tua assimilazione del "Trattato di scacchi" di Nimzowitsch, che hai sottratto dalla biblioteca sotto il tuo golf di alpaca lo scorso inverno, perché ti ho visto. (2004)

Memorie del sovrappeso

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  • Prendi il caso di K. Questo tizio era lardoso al punto che non poteva attraversare la normale cornice di una porta senza l'aiuto di un piede di porco. In effetti, K. non avrebbe pensato di passare da stanza a stanza in una convenzionale dimora senza prima spogliarsi completamente e poi imburrarsi. (2004)

Un ricordo degli anni Venti

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  • Presi in giro Hemingway sul romanzo in uscita e ridemmo molto e ci divertimmo e poi ci infilammo dei guantoni da boxe e mi ruppe il naso. (2004)
  • Picasso stava per iniziare quello che poi doveva essere conosciuto come "periodo blu", ma Gertrude Stein e io prendemmo un caffè con lui, così lo cominciò dieci minuti più tardi. (2004)

Il conte Dracula

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  • E adesso devo davvero volare via. Mi sono appena ricordato che ho lasciato accese le luci del mio castello - la bolletta sarà enorme. (2004)

Un po' più forte, prego

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  • Accanto a me c'era una bionda conturbante che aumentava e diminuiva sotto una camicetta nera con una provocazione sufficiente a indurre la licantropia in un boy-scout. (2004)

Colloqui con Helmholtz

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  • Ai miei tempi, per cinque marchi ti curava Freud in persona. Per dieci marchi, ti curava e ti stirava i pantaloni. Per quindici marchi, Freud lasciava che tu curassi lui, e questo includeva una scelta fra due contorni. (2004)
  • La morte è una caratteristica acquisita. (2004, p. 93)
  • Parlammo della psicanalisi contemporanea, che Helmholtz considera un mito tenuto in vita dall'industria dei divani. (2004, p. 98)
  • Se l'uomo fosse immortale, riuscireste ad immaginare a quanto ammonterebbe il conto del macellaio? (1973)
Se l'uomo fosse immortale, ti immagini quanto sarebbe il suo conto dal macellaio? (2004)
  • Non credo in una vita ultraterrena; comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio. (1973)
Non credo nell'aldilà, anche se mi porterò la biancheria di ricambio. (2004)

Viva Vargas!

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  • I fratelli Vargas litigano di continuo sulla strategia militare e la filosofia politica, ed è difficile immaginare che questi due grandi capi ribelli fossero, solo la settimana scorsa, una coppia di addetti alla toilette maschile dell'Hilton locale. (2004)

La scoperta e l'uso della falsa macchia d'inchiostro

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  • Non c'è prova dell'apparizione di una falsa macchia d'inchiostro in alcuna parte dell'Occidente prima dell'anno 1921, malgrado si sappia che Napoleone si divertisse parecchio col cicalino, un dispositivo nascosto nel palmo della mano che a contatto dava una vibrazione simile a una scarica elettrica. (2004)

Mister Big

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  • Ero seduto nel mio ufficio a pulire la mia calibro trentotto e mi stavo chiedendo da dove sarebbe arrivato il mio prossimo caso. Mi piace fare l'investigatore privato e, anche se qualcuno ogni tanto mi massaggia le gengive con un crick, il dolce profumo dei verdoni ne fa valere la pena. Per non parlare delle pupe, che sono una mia preoccupazione minore che antepongo solo al respirare. Questo è il motivo per cui, quando la porta del mio ufficio si spalancò e una bionda dai capelli lunghi di nome Heather Butkiss entrò con alcune falcate per dirmi che era una modella per nudi e aveva bisogno del mio aiuto, le mie ghiandole salivari ingranarono la quarta. Indossava una minigonna e un golfino attillato e la sua figura descriveva una serie di parabole che potevano causare l'arresto cardiaco a un bue tibetano. (2004)
  • Era tutta una lacrima adesso mentre cominciava ad abbassare le spalline del négligé e di colpo mi trovai davanti a una Venere nuda il cui corpo sembrava dire: "Prendimi, sono tua." Una Venere la cui mano destra mi arruffava i capelli mentre la sua mano sinistra afferrava una calibro quarantacinque e me la puntava alla schiena. (2004)

Senza piume (Without Feathers)

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Antologia dei taccuini Allen

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  • Riuscire a superare la notte sta diventando sempre più difficile. Ieri sera ho avuto la strana sensazione che degli uomini cercassero di irrompere nella mia stanza per farmi uno shampoo. Perché? Mi sembrava di vedere delle ombre vaghe, e alle tre del mattino la canottiera che avevo messo sullo schienale di una sedia assomigliava tremendamente al Kaiser su pattini a rotelle. Quando finalmente mi sono addormentato ho avuto il solito incubo mostruoso di quella marmotta che mi vince a tombola. Disperazione. (1976)
Le mie notti si fanno sempre più difficili. Ieri sera ho avuto l'inquietante sensazione che degli uomini si preparassero a irrompere nella mia stanza per farmi uno sciampo. Ma perché?... Quando sono finalmente riuscito a prendere sonno, m'è tornato quell'incubo ricorrente in cui un woodchuck [marmotta americana] cerca di soffiarmi il premio che ho vinto a tombola. Disperazione.[30]
Superare la nottata sta diventando sempre più difficile. Ieri sera ho avuto la strana sensazione che degli uomini cercassero di irrompere nella mia stanza per farmi lo shampoo. Ma perché? Continuavo a immaginare di vedere forme spettrali e alle 3 del mattino la canottiera che avevo steso sulla sedia sembrava il Kaiser su pattini a rotelle. Quando finalmente mi sono addormentato, ho avuto il solito incubo mostruoso in cui una marmotta tenta di reclamare il mio premio a una tombola. Disperazione. (2004)
  • Quelli che seguono sono brani tratti dai diari personali, finora inediti, di Woody Allen, che saranno pubblicati postumi oppure dopo la sua morte, a seconda di quale delle due cose accadrà per prima. (2004)
  • Pensiero: perché l'uomo uccide? Uccide per il cibo. E non solo per il cibo: spesso ci dev'essere qualcosa da bere. (2004, p. 10)
  • Dovrei sposare W.? No, se non mi dirà le altre lettere del suo nome. (2004)
  • Ancora ossessionato da pensieri di morte. Mi arrovello costantemente. Continuo a chiedermi se c'è una vita dopo la morte, e se sì, saranno in grado di cambiarmi un biglietto da venti? (2004, p. 10)
  • Ero sopraffatto dall'autocommiserazione e ho considerato di nuovo l'idea di uccidermi – stavolta inalando vicino a un agente delle assicurazioni. (2004)
  • Breve racconto: Un uomo si sveglia una mattina e si trova trasformato in una protesi ortopedica. (Quest'idea può funzionare su vari livelli. Psicologicamente, è la quintessenza di Kruger, il discepolo di Freud che ha scoperto la vita sessuale della mortadella.) (1976)
Breve racconto: un uomo si sveglia al mattino e scopre di essersi trasformato nei propri plantari. (Quest'idea può funzionare a vari livelli. Psicologicamente è la quintessenza di Kruger, l'allievo di Freud che scoprì la sessualità nel bacon.) (2004)
  • Come si sbagliava Emily Dickinson! La speranza non è "la cosa con le piume." La cosa con le piume è mio nipote. Devo portarlo da uno specialista a Zurigo.[31] (2004)
  • E come faccio a credere in Dio quando proprio la settimana scorsa mi si è infilata la lingua nel carrello di una macchina da scrivere elettrica? Sono afflitto dai dubbi. E se tutto fosse un'illusione e nulla esistesse? In tal caso avrei decisamente pagato troppo per il mio tappeto. Se solo Dio potesse darmi un segno evidente! Ad esempio facendo un grosso deposito a mio nome in una banca svizzera. (2004, p. 12)

Un esame dei fenomeni medianici

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  • Non c'è dubbio che ci sia un mondo invisibile. Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l'orario di chiusura? (1976)
Non c'è dubbio che esista un mondo invisibile. Il problema è: quanto dista dal centro e fino a che ora resta aperto? (2004)
  • È vero che certe persone possono predire il futuro o comunicare coi defunti? E dopo la morte, è ancora possibile fare la doccia? (2004)
  • Dubbs chiese a suo fratello com'era "nell'altro mondo" e suo fratello disse che non era diverso da Cleveland. (2004)
  • Una volta, la mia anima andò a Miami per un weekend e un'altra volta fu arrestata mentre cercava di sgattaiolare via da Macy's senza pagare una cravatta. La quarta volta è stato in realtà il mio corpo a lasciare la mia anima, anche se è andato solo a farsi un massaggio ed è tornato subito. (2004)
  • Il caso più sbalorditivo di transustanziazione fu quello di Sir Arthur Nurney, che sparì con un pop mentre faceva il bagno e riapparve di colpo nella sezione archi dell'Orchestra Sinfonica di Vienna. Rimase come primo violino per ventisette anni, malgrado sapesse suonare solo "Tre Topolini Ciechi", e scomparve bruscamente un giorno durante la Sinfonia Jupiter di Mozart, ricomparendo a letto con Winston Churchill. (2004)
  • Londos si rese conto di avere "poteri insoliti" all'età di dieci anni, quando poteva stare a letto e, concentrandosi, far saltare di bocca la dentiera di suo padre. (2004)

Una guida ad alcuni balletti minori

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  • Vaga per la fiera una bellissima ragazza di nome Natasha, che è triste perché suo padre è stato mandato a combattere a Karthoum e là non c'è alcuna guerra. (2004)
  • I due ballano un pas de deux, malgrado lei abbia appena ballato un pas de deux e stia sudando come un bue. (2004)
  • Uomini e donne siedono in gruppi separati e poi cominciano a danzare, ma non hanno idea del perché e presto si risiedono. Subito un giovane nel fiore degli anni fa il suo ingresso per danzare un inno al fuoco. Improvvisamente si scopre che ha preso fuoco e dopo che l'hanno spento sguscia via. (2004)
  • L'overture comincia con gli ottoni sull'allegro mentre, sotto, i contrabbassi sembrano avvertirci: "Non ascoltate gli ottoni. Cosa diavolo ne sanno gli ottoni?" (2004)

I papiri

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  • Gli studiosi ricorderanno che parecchi anni fa un pastore, errando nel Golfo di Aqaba, s'imbatté in una caverna contenente molte, enormi giare di terracotta e anche due biglietti per il circo sul ghiaccio. Dentro le giare vennero scoperti sei rotoli di pergamena con scritte antiche incomprensibili, che il pastore, nella sua ignoranza, vendette al museo per 750.000 dollari ciascuna. (2004)
  • Il Signore è misericordioso. Egli mi fa giacere nei verdi pascoli. Il problema è che non riesco ad alzarmi. (2004, p. 30)
  • Il leone e il vitello giaceranno insieme ma il vitello non dormirà molto. (2004)

Considerazioni sulle donne di Lovborg

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  • Forse nessuno scrittore ha creato donne più affascinanti e complesse del grande commediografo scandinavo Jorgen Lovborg, noto ai suoi contemporanei come Jorgen Lovborg. Tormentato e amareggiato dai suoi rapporti angosciosi con l'altro sesso, diede al mondo personaggi diversi e indimenticabili quali Jenny Angstrom in "Oche a bizzeffe" e la signora Spearing in "Le Gengive di una Madre". (2004)
  • L'opera di Lovborg può essere divisa in tre periodi. Prima vengono le commedie sull'angoscia, la disperazione, il timore, la paura e la solitudine (le farse). (1976)
L'opera di Lovborg può essere divisa in tre periodi. Prima venne la serie di drammi sull'angoscia, la disperazione, il timore, la paura e la solitudine (le commedie). (2004)
  • Lovborg in seguito si risposò parecchie volte, ma sempre con manichini dei grandi magazzini. (2004)

Le squillo del club Mensa

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  • Pallide ragazze nervose con occhiali dalla montatura nera e capelli alla maschietta oziavano sui divani, sfogliando in modo provocante i classici della Penguin. (2004)
  • Ma non si trattava solo di esperienze intellettuali - stavano smerciando anche quelle emotive. Per cinquanta dollari, appresi, potevi "relazionarti senza avvicinarti". Per cento, una ragazza ti prestava i suoi dischi di Bartok, venire a cena e poi lasciarti guardare mentre aveva un attacco d'ansia. Per centocinquanta, potevi ascoltare una radio FM con due gemelle. Per tre bigliettoni, avevi il massimo: un'ebrea magra coi capelli neri fingeva di passarti a prendere al Museo d'Arte Moderna, ti faceva leggere la sua tesi, ti coinvolgeva in una litigata chiassosa da Elaine sulla concezione che Freud ha della donna e poi fingeva un suicidio a tua scelta - la serata perfetta, per certi tipi. (2004)

Morte

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  • KLEINMAN: Intanto, dov'è la mia cravatta?
    ANNA: A che ti serve una cravatta? Non vai a caccia di un maniaco?
    KLEINMAN: Ti importa?
    ANNA: Cos'è, una caccia di gala? (2004)
  • Non è che ho paura di morire, solo non voglio esserci quando succede. (2004, p. 78)

I primi saggi

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  • Di tutte le meraviglie della natura, un albero in estate è forse la più notevole, eccezion fatta forse per un alce con le ghette che canta "Embraceable You". (2004)
  • La maturità di un individuo non dipende da quanto è vecchio, ma da come reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande. Che importano gli anni, specie se il tuo appartamento ha l'affitto bloccato? (2004)
  • Vista in positivo, la morte è una delle poche cose che si possono fare facilmente stando distesi. (2004)
  • Nessuno dovrebbe mai spendere soldi per cose stupide, come del nettare di pera o un cappello di oro massiccio. (2004)
  • E per l'amor di Dio non investite soldi in nessuna impresa dove uno dei soci è soprannominato il Marsigliese. (2004)
  • È meglio amare o essere amati? Nessuno dei due se il vostro colesterolo è più di seicento. (2004)

Breve, ma utile, guida alla disubbidienza civile

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  • Per fare una rivoluzione occorrono due requisiti: qualcuno o qualcosa contro cui rivoltarsi e qualcuno che effettivamente si presenti e faccia la rivoluzione. (2004, p. 83)
  • Un buon esempio di manifestazione fu il Boston Tea Party durante il quale gli americani offesi si travestirono da pellerossa e buttarono il tè inglese nel mare. Più tardi, dei pellerossa travestiti da americani offesi buttarono in mare i veri inglesi. Quindi gli inglesi, travestiti da tè, si buttarono in mare. Finalmente dei mercenari tedeschi, vestiti solo coi costumi delle Troiane, si buttarono in mare senza ragione alcuna. (1996[32])
Un buon esempio di manifestazione fu il Boston Tea Party, dove degli americani offesi travestiti da pellerossa buttarono il tè inglese nella baia. Poi, dei pellerossa travestiti da americani offesi buttarono veri inglesi nella baia. Quindi gli inglesi travestiti da tè si buttarono l'un l'altro nella baia. Alla fine, dei mercenari tedeschi vestiti solo coi costumi delle Troiane si buttarono nella baia senza motivo alcuno. (2004)

Siete perspicaci come l'ispettore Ford?

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  • La posizione del corpo indicava che la vittima era stata sorpresa nell'atto di cantare "Torna a Sorrento" al suo pesciolino rosso. Era evidente che c'era stata una lotta terribile interrotta da due telefonate, una un numero sbagliato e una che chiedeva se alla vittima interessavano lezioni di ballo. (2004)
  • Eravamo a caccia. A Quincy piaceva andare a caccia e anche a me. Ci siamo momentaneamente separati. I cespugli erano molto folti. Credo di averlo scambiato per uno scoiattolo. Ho sparato. Troppo tardi. Mentre lo stavo scuoiando mi sono accorta che eravamo sposati. (2004)

Il genio irlandese

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  • La Viscido e Figli ha annunciato la pubblicazione delle "Poesie Commentate" di Sean O'Shawn, il grande poeta irlandese, considerato da molti il più incomprensibile (e quindi il migliore) poeta del suo tempo. (2004)
  • Alla fine ebbe un esaurimento nervoso e fu arrestato per aver mangiato un paio di pantaloni di Venerdì Santo. (2004)
  • SCRITTORE: Posso ricordarti che sei un attore affamato e senza lavoro che io ho generosamente acconsentito di lasciar recitare nella mia commedia nel tentativo di collaborare al tuo ritorno?
    ATTORE: Affamato, sì...Senza lavoro, forse...Desideroso di un ritorno, può darsi – ma ubriacone?
    SCRITTORE: Non ho mai detto che eri un ubriacone.
    ATTORE: Sì, ma sono anche un ubriacone. (2004)

Racconti favolosi e bestie mitologiche

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  • Il Grande Roe è una bestia mitologica con la testa di leone e il corpo di leone, ma non lo stesso leone. (2004)

Ma piano... molto piano

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  • Ben Johnson non va confuso con Samuel Johnson. Lui era Samuel Johnson. Samuel Johnson non lo era. Samuel Johnson era Samuel Pepys. Pepys in realtà era Raleigh, che era evaso dalla torre per scrivere "Paradiso Perduto" sotto il nome di John Milton, un poeta che a causa della cecità evase accidentalmente dalla torre e fu impiccato sotto il nome di Jonathan Swift. Tutto questo diventa più chiaro quando ci rendiamo conto che George Eliot era una donna. (2004)

Se gli impressionisti fossero stati dentisti

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  • La moglie di Sol Schwimmer mi fa causa perché le ho fatto un ponte come me lo sentivo e non uno che si adattasse alla sua bocca ridicola! Proprio così! Non posso lavorare su ordinazione come un volgare commerciante! Ho deciso che il suo ponte doveva essere enorme e fluttuante, con denti selvaggi, esplosivi, che divampano in ogni direzione come fuoco! Adesso è contrariata perché non le entra in bocca! È così borghese e stupida che vorrei picchiarla! Ho provato a infilarle la dentiera con la forza, ma protrude come un lampadario milleluci. Eppure la trovo bella. Lei sostiene che non può masticare! Che m'importa se può masticare o no? (2004)

Niente Kaddish per Weinstein

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  • Guardatemi, pensò. Cinquant'anni. Mezzo secolo. Il prossimo anno ne avrò cinquantuno. Poi cinquantadue. Con lo stesso ragionamento poteva calcolare la sua età fino ai prossimi cinque anni. (2004)
  • Dove finirà il mondo ora che esiste una bomba capace di uccidere più gente di uno sguardo della figlia di Max Rifkin? (1973)
Dove finirà il mondo ora che esiste una bomba che può uccidere più gente di uno sguardo alla figlia di Max Rifkin? (2004)
  • Il dott. Klein, il suo analista, gli aveva fatto capire che buttarsi contro un treno in movimento era più ostile che autodistruttivo, ma in entrambi i casi gli avrebbe rovinato la piega dei pantaloni. (2004)

Bei tempi: un ricordo orale

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  • "Ned," gli dissi una volta a cena, "sei un mellifluo truffatore con la morale di un gatto randagio." Rise, ma più tardi quella sera vidi che stava cercando la parola "mellifluo" nel dizionario. (2004)
  • Ballavo per Big Ed Wheeler, che faceva un whisky di contrabbando talmente forte che si poteva sorseggiarlo solo attraverso una maschera antigas. Ed mi dava trecento dollari a settimana per fare dieci spettacoli, che a quei tempi erano molti soldi. Diavolo, con le mance guadagnavo più del presidente Hoover. E lui doveva fare undici spettacoli. (2004)

Origini dello slang

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  • Una tipica cena (secondo DeRochet) consisteva in una crêpe sottile come antipasto, del prezzemolo, un bue e una torta di crema. (2004)
  • Le innovazioni sartoriali di Spiffy erano leggenda e lui fu il primo a indossare i guanti sulla testa. (2004)

Effetti collaterali (Side Effects)

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In ricordo di Needleman

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  • Sono passate quattro settimane e non riesco ancora a capacitarmi che Sandor Needleman è morto. Ero presente alla cremazione e, su richiesta del figlio, avevo portato le mentine per tutti; ma per lo più non avevamo altro per la testa che il nostro dolore. (1981)
Sono passate quattro settimane ed è ancora dura per me credere che Sandor Needleman sia morto. Ero presente alla cremazione e su richiesta del figlio avevo portato i marshmallow, ma pochi di noi riuscivano a pensare ad altro che al proprio dolore. (2004)
  • Preferisco di gran lunga la cremazione alla sepoltura, e tutt'e due a un weekend con la signora Needleman. (2004)
  • Due giorni dopo fu ricoverato al manicomio di Bellevue per aver fatto un'improvvisa capriola all'indietro nel mezzo di una conversazione con Stravinsky. (2004)
  • Chi poteva pensare che Needleman mentre guardava l'abbattimento di un palazzo durante l'intervallo per il pranzo sarebbe stato colpito in testa da una palla da demolizione? La botta causò un grave shock e Needleman spirò con un largo sorriso. Le sue ultime enigmatiche parole furono: "No, grazie, un pinguino ce l'ho già." (2004)
  • Il suo flirt col nazionalsocialismo provocò uno scandalo nei circoli accademici, anche se, nonostante le avesse provate tutte dalla ginnastica alle lezioni di danza, non riuscì mai a eseguire il passo dell'oca alla perfezione. (2004)
  • Stava lavorando a un ennesimo libro sull'Olocausto. Questo, con dei tagli. (1981)
Infine, ancora un altro libro sull'Olocausto. Questo con figure da ritagliare. (2004)
  • "Dio è silenzioso," amava dire, "adesso se solo riuscissimo a far chiudere il becco all'Uomo!" (2004)
  • L'Essere autentico, ragionava Needleman, può essere raggiunto solo nei weekend e anche in quel caso era necessario farsi prestare un'auto. (2004)
  • Dopo molta riflessione, l'integrità intellettuale di Needleman lo convinse che lui non esisteva, i suoi amici non esistevano, e l'unica cosa reale era il suo pagherò alla banca per sei milioni di marchi. (2004)
  • Chaim Weizmann e Martin Buber organizzarono una colletta e raccolsero petizioni firmate per consentire a Needleman di emigrare negli Stati Uniti, ma all'epoca l'albergo di sua scelta era pieno. (2004)

Il condannato

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  • Cloquet odiava la realtà, ma si rendeva conto che è ancora l'unico posto dove puoi procurarti una buona bistecca. (2004)
  • In questura, Cloquet protestò la sua innocenza, ma fu informato che le sue impronte digitali erano state trovate per tutta la stanza di Brisseau e sulla pistola recuperata. Quando irruppe nella casa di Brisseau, Cloquet inoltre aveva fatto l'errore di firmare il registro degli ospiti. (2004)

Un destino avverso

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  • Lavorando meticolosamente con un cucchiaio, scava sotto le mura della prigione, poi continua, cucchiaiata dopo cucchiaiata, sotto Glasgow verso Londra. Fa una pausa per emergere a Liverpool, ma scopre di preferire il tunnel. (2004)
  • Ha due figli da Margaret Figg: uno normale, l'altro ritardato, anche se è difficile dire la differenza a meno che qualcuno non dia a ciascuno di loro uno yo-yo. (2004)
  • Anni fa, Blanche sarebbe stata considerata carina, ma in epoca non posteriore al Pleistocene. Per suo marito Leon, comunque, lei è "la più bella creatura al mondo a parte Ernest Borgnine." (2004)

La minaccia degli UFO

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  • Finora, l'argomento dei dischi volanti è stato per lo più associato ai mitomani e agli squilibrati. Spesso, infatti, gli avvistatori ammettevano di far parte di entrambi i gruppi. (2004)
  • Se questi oggetti effettivamente provengono da un altro pianeta, allora la civiltà che li ha progettati deve essere milioni di anni più avanzata della nostra. O è così, oppure sono molto fortunati. (2004)
  • Curiosamente, secondo gli astronomi moderni lo spazio è finito. Questo è un pensiero davvero confortante — specie per coloro che non ricordano mai dove hanno lasciato le cose. (2004, p. 30)

La mia apologia

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  • Fra tutti i grandi uomini famosi, quello che avrei voluto essere io è Socrate. Non solo perché era un grande pensatore, dato che di pensate discretamente profonde ne ho fatte anch'io — lo sanno tutti — anche se le mie vertono invariabilmente su una hostess svedese. (1981)
Di tutti gli uomini famosi mai vissuti, quello che di più mi sarebbe piaciuto essere è Socrate. Non tanto perché era un grande pensatore, dato che io stesso sono noto per aver avuto delle pensate discretamente profonde, anche se le mie ruotano invariabilmente attorno a una hostess svedese e a delle manette. (2004)
  • Alla fine, la morte coraggiosa di Socrate dette alla sua vita un significato autentico; qualcosa che alla mia vita manca totalmente, anche se possiede una minima rilevanza per l'ufficio delle imposte dirette. (2004)
  • Agatone: Ma tutti quei discorsi sulla morte che è come il sonno?
    Allen: Sì, ma la differenza è che quando sei morto e qualcuno urla: "Tutti in piedi, è giorno," ti riesce difficile trovare le pantofole. (2004, p. 41)

Il caso Kugelmass

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  • Kugelmass era sparito. Nello stesso istante, apparve nella camera da letto della casa di Charles e Emma Bovary a Yonville. Davanti a lui c'era una donna bellissima, in piedi, di spalle, che piegava della biancheria. Non posso crederci, pensò Kugelmass, fissando la stupenda moglie del dottore. È fantastico. Sono qui. È lei. Emma si voltò, sorpresa. "Oddio, mi avete spaventata," disse."Chi siete?" Parlava lo stesso buon inglese della traduzione del tascabile. (2004)

Il mio discorso ai laureandi

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  • Più che in ogni altra epoca storica, l'umanità si trova a un bivio. Una strada porta alla disperazione e allo sconforto più assoluto. L'altra alla totale estinzione. Preghiamo il cielo che ci dia la saggezza di fare la scelta esatta. (2004)
  • La scienza ci ha delusi. È vero, ha debellato molte malattie, decifrato il codice genetico e persino mandato esseri umani sulla luna; e tuttavia quando un uomo di ottant'anni viene lasciato in una stanza con due cameriere diciottenni non succede niente. Perché i problemi reali non cambiano mai. (2004)
  • Sappiamo che il computer più avanzato del mondo non ha un cervello così sofisticato come quello di una formica. È vero, potremmo dire lo stesso di molti nostri parenti, ma ci tocca sopportarli solo ai matrimoni o in occasioni speciali. (2004)
  • Purtroppo i nostri politici sono o incompetenti o corrotti. A volte tutt'e due nello stesso giorno. (2004)

La dieta

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  • Invariabilmente, qualcuno in ufficio si beffava di lui alle sue spalle. A volte, se si girava improvvisamente, scopriva trenta o quaranta colleghi a pochi centimetri da lui con le lingue fuori. (2004)
  • Quel fatuo rompiscatole, che per anni ebbe una tresca con la moglie del borgomastro finché lei non se ne accorse! (2004)

Il racconto del pazzo

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  • La mia prima moglie era brillante, ma non aveva senso dell'umorismo. Era convinta che dei fratelli Marx quello buffo fosse Zeppo. (2004)
  • C'è in natura qualcosa di realmente "perfetto" a parte la stupidità di mio zio Hyman? (2004)
  • Chi fra quanti conosco aveva una "relazione significativa"? I miei genitori restarono insieme quarant'anni, ma per dispetto. (2004)

Reminiscenze: luoghi e persone

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  • Passa un ambulante vendendo pretzel caldi. È attaccato dai cani e inseguito su un albero. Purtroppo per lui, ci sono altri cani in cima all'albero. (2004)
  • Benny ha sedici anni, ma ha già la fedina sporca. A ventisei anni andrà sulla sedia elettrica. A trentasei, sarà impiccato. A cinquanta, sarà proprietario di una lavanderia a secco. (2004)
  • La persona sepolta non era morta e neppure malata; infatti stava cantando uno yodel. Tornano al cimitero a esumare il poveretto, che minaccia querele anche se gli promettono di mandare il vestito in tintoria e di non fargli pagare il conto. (2004)
  • Incontro un uomo in un caffè all'aperto. È André Malraux. Stranamente lui pensa che André Malraux sia io. Gli spiego che Malraux è lui e che io sono solo uno studente. È sollevato nel sentire questo, perché vuol molto bene a Madame Malraux e gli dispiacerebbe pensare che è mia moglie. (2004)

Viviamo in tempi scellerati

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  • La messa a punto di armi segrete è di enorme importanza per il Pentagono e una settimana prima ero stato siringato con un dardo la cui punta drogata mi fece assomigliare a Salvador Dalì e parlare esattamente come lui. Un insieme di effetti collaterali finì per menomare la mia percezione e quando non fui più in grado di distinguere mio fratello Morris da due uova alla coque mi congedarono. (2004)
  • Quando osservai che secondo me i seguaci del reverendo venivano sistematicamente trasformati in zombi senza cervello da un megalomane fraudolento, ciò venne preso come una critica. (2004)
  • Appresi che il reverendo Ding era stato citato in giudizio da un Maharishi di quindici anni. La lite verteva su chi di loro due fosse effettivamente Dio e avesse quindi diritto a ingressi gratis al Loew's Orpheum. (2004)

Un grande balzo per l'umanità

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  • Allora, tenendo saldo il sorcio per la coda, l'ho frustato con apposito frustino e il boccone è schizzato fuori. (1981)
Tenendo saldamente il topo per la coda, l'ho fatto schioccare come una piccola frusta e il boccone di formaggio si è liberato. (2004)
  • Abbiamo parlato delle nostre preferenze e dei nostri gusti e abbiamo scoperto che ci piacciono gli stessi batteri. (2004)
  • Siamo così presuntuosi da pensare che la ricerca e la scienza possano controllare tutto? Un uomo ingoia un boccone troppo grande di carne e soffoca. C'è nulla di più semplice? Quale altra prova occorre dell'armonia squisita dell'universo? (2004)

Il più superficiale degli uomini

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  • Naturalmente è un'infermiera, il che potrebbe significare che i suoi interessi sono più profondi, più umani, meno egoistici. O potrebbe significare che a conoscerla meglio si rivelerà una portapadelle senza fantasia. (2004)

La domanda

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  • LINCOLN: Abbastanza lunghe da arrivare a terra. Ecco la risposta! Capito? Quanto lunghe dovrebbero essere le gambe di un uomo? Abbastanza da arrivare a terra.
    JENNINGS: Capisco.
    LINCOLN: Non le pare divertente?
    JENNINGS: Posso essere sincero, signor Presidente?
    LINCOLN: (Seccato) Be', oggi ho fatto ridere tutti. (2004)

"Fabrizio's": critica e replica

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  • Spinelli fu per anni un fervente comunista italiano, e ottenne a suo tempo un enorme successo con un suo compromesso culinario fra tortellini in bianco e agnolotti al sugo rosso. (1981)
Spinelli fu per anni un fervente comunista italiano e ottenne a suo tempo un enorme successo quando rivelò il suo marxismo includendolo astutamente nei tortellini. (2004)
  • Al "Jacobelli's" l'antipasto consiste in solo sedano (sedano assoluto). (1981)
Da Jacobelli l'antipasto consiste solo nel sedano. (2004)
  • Chi può dimenticare i suoi scampi senza scampo: quattro gamberi agliatissimi disposti in modo tale da dirla assai più lunga, sulla sporca guerra in Vietnam, di tanti e tanti libri su questo argomento? (1981)
Chi può dimenticare i suoi scampi: quattro gamberi imbevuti d'aglio disposti in un modo che dice più cose sul nostro coinvolgimento in Vietnam di tanti e tanti libri sull'argomento? (2004)
  • Finochi lavora assai meglio col vitello che non col pesce o col pollo, e ci ha molto sorpreso che il Time non lo abbia citato nel servizio su Robert Rauschenberg. (2004)
  • Prima di andare in analisi, le conchiglie atterrivano Spinelli. Una vera fobia. (1981)
Prima di andare in analisi, i molluschi atterrivano Spinelli. Non riusciva ad aprirli e quando era costretto a guardarvi dentro sveniva. (2004)
  • L'estrazione continua di ossi dalla bocca e il depositarli nel piatto danno al pasto un suono bizzarro. Si pensa subito a Webern, che spunta sempre nella cucina di Spinelli. (2004)
  • Per dessert, ci fu servita una cassata alla Tortoni che mi fece venire in mente quella frase notevole di Leibniz: "Le monadi non hanno finestre." (2004)
  • I costumi sessuali degli aiutanti sono di tipico stampo vittoriano, specialmente quelli della cassiera. (2004)

Punizione

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  • Connie Chasen e io eravamo, innegabilmente, presi l'uno dell'altra; e appena un'ora dopo, eccoci a eseguire fra le coltri, con trasporto e abbandono, l'assurda coreografia del piacere carnale. (1981)
Connie Chasen e io eravamo innegabilmente presi l'uno dell'altra, e appena un'ora dopo ci dimenavamo a ritmo nel percalle, eseguendo con totale trasporto emotivo l'assurda coreografia della passione umana. (2004)
  • In effetti non avevo una grande opinione dell'aspetto fisico della mia famiglia e tendevo a paragonare i parenti da parte di mia madre a qualcosa che di solito si coltiva in una capsula Petri. (2004)

Confessioni di un ladro

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  • Dove sono cresciuto, dovevi rubare per mangiare. Poi dovevi rubare per dare la mancia. (2004)
  • Lavoravo al panificio Rifkin, dove il mio lavoro era quello di togliere la marmellata dalle ciambelle andate a male e trasferirla in quelle fresche. Era un lavoro molto impegnativo, fatto con un tubo di gomma e uno scalpello. (2004)
  • Una volta provai a svignarmela dentro un furgone della lavanderia. Le guardie si insospettirono e una di loro mi toccò col suo manganello e mi chiese cosa diavolo stavo facendo dentro una cesta. Lo guardai dritto negli occhi e dissi: "Sono delle camicie." Vedevo che era dubbioso. Continuava a camminare su e giù e a fissarmi. Credo che mi prese un po' il panico. "Sono delle camicie," gli dissi. "Delle camicie di denim da lavoro. Blu." Prima che potessi dire un'altra parola, le mie braccia e le mie gambe erano ammanettate ed ero di nuovo in prigione. (2004)

A proposito di niente

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Come il giovane Holden, non mi va di dilungarmi in tutte quelle stronzate alla David Copperfield, anche se in questo caso i miei genitori magari possono essere un soggetto più interessante del sottoscritto. Mio padre, per esempio, nato a Brooklyn quando era ancora tutta campagna, raccattapalle per i Brooklyn Dodgers, giocatore di biliardo, bookmaker; un ebreo piccolo di statura ma che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, e che sfoggiava camicie sgargianti e capelli imbrillantinati pettinati all'indietro alla George Raft.

Citazioni

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  • [Riferito ai genitori] Due persone che non c'entravano niente una con l'altra, come il protagonista di Bulli e pupe e Hannah Arendt; non c'era nulla su cui andassero d'accordo, a parte Hitler e le mie pagelle. Eppure, malgrado i massacri verbali, rimasero sposati per settant'anni - giusto per farsi dispetto, immagino. Ciò nonostante, sono sicuro che a loro modo si amassero - in un modo forse noto solo ad alcune tribù di cacciatori di teste del Borneo. (p. 11)
  • [Riferito al padre] La sua filosofia si riassumeva nella massima "Quando c'è la salute c'è tutto", essenziale come un biglietto in un biscotto della fortuna, ma più profonda di gran parte del pensiero occidentale. (p. 11)
  • Ero diventato un prestigiatore dilettante perché non c'era niente che amassi più dell'illusionismo. Mi era sempre piaciuto tutto ciò che richiedeva isolamento, come esercitarsi nei giochi di prestigio, suonare uno strumento o scrivere; era un modo per evitare contatti con gli altri esseri umani, che non mi piacevano né mi ispiravano fiducia - senza che ci fosse un motivo particolare. (p. 13)
  • A parte Le gang di New York, la mia biblioteca consisteva solo di fumetti. E non lessi nient'altro fino a sedici o diciassette anni. I miei eroi letterari non erano Julien Sorel, Raskol'nikov o gli zotici della contea di Yoknapatawpha; erano Batman, Superman, Flash Gordon, Namor e Hawkman. Oltre a Paperino, Bugs Bunny e Archi Andrews. Gente, state leggendo l'autobiografia di un misantropo ignorante e patito di gangster; di un solitario incolto che se ne stava davanti a uno specchio a tre ante a fare esercizi con un mazzo di carte per nascondere un asso di picche nel palmo della mano, renderlo invisibile da qualunque angolazione e gabbare qualche ingenuo. (p. 15)
  • [A]lcuni [dei miei film] sono divertenti, ma nessuna delle mie idee sarà mai la base di una nuova religione. (p, 16)
  • In ogni caso, cominciai a leggere solo alla fine delle superiori, quando avevo gli ormoni in subbuglio e iniziavo a notare le ragazze con i capelli lunghi e lisci, niente rossetto e poco trucco, che andavano in giro con maglioni a dolcevita neri, gonne e collant dello stesso colore e grosse borse di pelle, brandendo copie della Metamorfosi di Kafka con annotazioni ai margini tipo "Sono d'accordo" o "Cfr. Kierkegaard". (p. 17)
  • Ma adesso sono pronto per nascere. Finalmente faccio il mio ingresso nel mondo. Un mondo in cui non mi sarei mai sentito a mio agio, che non avrei mai capito, che non avrei mai accettato o perdonato. (p. 19)
  • Tra parentesi, è sorprendente quanto spesso io sia etichettato come "intellettuale". È vero quanto è vero che esiste il mostro di Loch Ness, dal momento che non ho un solo neurone intellettuale nel cervello. (p. 21)
  • La gente pensa che, non essendo un gigante e portando gli occhiali, dovevo per forza essere una schiappa. Sbagliato. Scattavo come un centometrista, ero un bravo giocatore di baseball e accarezzavo l'idea di diventare un professionista; e se non lo feci, fu solo perché di punto in bianco trovai lavoro come battutista. Giocavo a basket all'aperto e sapevo lanciare la palla a un miglio di distanza. Non mi aspetto che ci crediate ma, se incrociate qualcuno del mio vecchio quartiere, chiedetelo a loro. (pp. 50-51)
  • [Sulla sua passione per il jazz] Mi esercito tutti i giorni, e con tale dedizione che mi è capitato di farlo su spiagge gelide, dentro chiese mentre la mia troupe sistemava le luci, in stanze d'albergo dopo il lavoro, a mezzanotte, tirandomi le coperte del letto sopra la testa per non svegliare gli altri ospiti. Eppure, con tutta la musica che ho ascoltato, con tutte le entusiasmanti biografie di musicisti che ho letto, con tutti i bocchini e le ance che ho provato alla ricerca di un suono migliore, faccio sempre schifo. Rimango sempre un tennista della domenica rispetto a Federer e a Nadal. Mi spiace dirlo, ma non ho orecchio, timbro, senso del ritmo, feeling. Ciò nonostante ho suonato in pubblico in locali e sale da concerto, in teatri d'opera europei e in affollati auditorium americani. Ho suonato al Carnevale di New Orleans e in bar della stessa città, al Jazz & Heritage Festival e alla Preservation Hall nel quartiere francese, e solo perché posso sfruttare la mia carriera cinematografica. (p. 55)
  • A tutt'oggi, la mia poesia preferita è quella delle canzoni, e niente che abbiano scritto Eliot, Pound o Auden mi commuove come questi versi di Cole Porter: "Non vali un patrimonio | come un asparago fuori stagione."[33] (p. 60)
  • Comunque penso che sareste sorpresi da alcuni dei miei gusti. Per esempio preferisco Chaplin a Keaton. La maggior parte dei critici e degli studiosi non sarebbe d'accordo con me, ma io lo trovo più divertente, anche se Keaton era migliore come regista. Chaplin fa più ridere anche di Harold Lloyd, che metteva in scena le gag in modo impeccabile, ma non mi ha mai fatto vibrare di empatia. Non sono mai stato un grande fan di Katharine Hepburn. Anche se è impressionante nel Lungo viaggio verso la notte e in Improvvisamente l'estate scorsa, il suo film migliore, spesso la trovo molto artificiale. Piangere era la sua specialità. (p. 61)
  • E non mi piace La vita è meravigliosa, che mi fa venire voglia di strozzare quel melenso angelo di seconda classe. (p. 62)
  • [Riguardo al suo pseudonimo] Volevo conservare un elemento del mio nome vero, così tenni Allen come cognome. Considerai J.C. Allen, ma poi temevo che mi avrebbero chiamato Jay. Mel non era male, ma c'era già Mel Allen, celebre commentatore delle partite degli Yankess. Alla fine la mia scarsa capacità di concentrazione ebbe la meglio, e scelsi Woody per nessun motivo. O meglio, era breve, stava bene con Allen, e aveva un'aria vagamente comica, al contrario, per esempio, di Zoltan o di Ludwig. (pp. 70-71)
  • È difficile non esagerare quando si tratta di spiegare che cosa significava per me Bob Hope. Lo adoravo fin da piccolo e anche oggi non mi stanco mai di rivedere i suoi film. Non tutti, non gli ultimi e neanche i primissimi. Ma Monsieur Beaucaire, Il grande amante o La grande notte di Casanova, per esempio. Certo, i suoi film sono leggerini e l'umorismo non è quello di George Bernard Shaw, ma lui ha una tale presenza comica e la sua recitazione è stratosferica. [...] Ripeto, so che sono filmetti. Magari Hope viene rapito da un gorilla - ma non è su questo che bisogna concentrarsi. È sulla recitazione, il personaggio, la sua dedizione, i suoi tempi, le battute memorabili. Come Jerry Lewis: un grande talento in film sciocchi, solo che quelli di Hope erano molto meglio di quelli di Lewis. (pp. 76-77)
  • Dopo tanti anni di terapia la mia conclusione è che sì, mi ha aiutato, ma non quanto sperassi e non come avevo immaginato. Nelle questioni più profonde non ho fatto un solo passo avanti; le paure, i conflitti e le debolezze che avevo tra i diciassette e i vent'anni li ho ancora adesso. Nelle poche aree dove i problemi non erano così radicati, dove serve solo un piccolo aiuto, una spintarella, forse ho tratto dei benefici. [...] Per me il vantaggio consisteva nell'avere sotto mano una persona con cui condividere il mio malessere; come quando ci si allena a tennis con un professionista. Un altro era l'illusione che mi stessi facendo del bene. Nei momenti più bui è bello sentire che non rimani passivo, che non sei una lumaca bersagliata dalla follia dell'universo o da ubbie che ti sei creato da solo. È importante creder che stai facendo qualcosa. [...] Almeno una volta la settimana vai da un esperto e insieme discutete le emozioni negative che ti fanno essere triste, spaventato, arrabbiato, disperato e incline al suicidio.
    Il fatto che risolvere questi problemi sia un'illusione e che rimarrai il solito disgraziato pieno di fobie, che dal fornaio non sa chiedere gli schnecken perché lo imbarazza pronunciare la parola, non importa. L'illusione aiuta. Ti senti un pochino meglio, un po' meno sconfortato. Appunti le tue speranze a un Godot che non arriva mai, ma il pensiero che possa farsi vivo con delle risposte ti aiuta a districarti dagli incubi. (pp. 82-83)
  • L'inghippo è che tutti coloro che discutono le opere lasciate dall'artista e ne elogiano la grandezza sono vive e mangiano pastrami, mentre l'artista se ne sta in un'urna funeraria o sepolto nel Queens. Sapete quanto se ne fa Shakespeare di tutta la gente che canta le sue lodi; e verrà il giorno - remoto, certo, ma state pur certi che verrà - in cui tutte le opere di Shakespeare scompariranno, malgrado gli intrecci brillanti e i raffinati pentametri giambici, e lo stesso succederà a ogni pennellata di Seurat e ogni atomo dell'universo. Dopo tutto, siamo solo un incidente nell'universo. E neanche il prodotto di un'intelligenza benevola, ma solo l'opera di un imbranato. (p. 83)
  • Odio qualunque aggeggio. Non possiedo orologi, non vado in giro con l'ombrello, non possiedo macchine fotografiche o registratori, e ancora adesso ho bisogno di mia moglie per vedere un DVD. Non possiedo computer, non so neanche cosa sia un programma di scrittura, non ho mai cambiato un fusibile, spedito una email o lavato un piatto. Sono uno di quegli anziani cui bisogna dare un telecomando con tutti i tasti coperti dallo scotch, di modo che possa solo accendere, spegnere e regolare il volume. (p. 89)
  • Così imparavo a scrivere, e ciò significava mettersi alla tastiera alle nove di mattina e staccare alle sei dopo ore e ore di duro lavoro. Altri grandi autori comici con cui ho lavorato in seguito avevano un metodo diverso, ma io ho imparato così, e penso mi abbia forgiato. (p. 98)
  • Un bel giorno trovai una lettera nella cassetta della posta. Immaginai che fosse la proposta di lavorare con Bob Hope che non si era mai materializzata. Non vedevo l'ora di aprirla. Potete immaginare la mia sorpresa e il mio entusiasmo quando scoprii che era una cartolina di precetto. Finalmente potevo dormire in una camerata di soli uomini, fare la doccia con una ventina di sconosciuti, dividere il bagno con tipi che venivano chiamati "Alabama" e "Texas", mentre io sarei stato "Brooklyn". Svegliarmi alle cinque e mezzo, fare esercitazioni tutto il giorno, ricevere ordini da un uomo di Neanderthal con i capelli a spazzola e un cervello microscopico. E il cibo! Basta filetti, aragoste, hamburger al Twenty-One e Reuben sandwich! Dal pollo alle mandorle al pollo del marmittone. E naturalmente non vedevo l'ora di andare all'attacco. Starmene raggomitolato in preda al mal di mare mentre il mio mezzo da sbarco si avvicinava alla terraferma per poi cercare di raggiungere la spiaggia sotto il fuoco nemico. Ferite, ospedale, un paio di protesi come Harold Russell. Ecco la mia possibilità di servire la patria, essere un eroe, prendere una medaglia. (p. 101)
  • Bene o male che sia, vivo in una specie di bolla. Da decenni ho smesso di leggere cose su di me e non mi interessano le valutazioni o le analisi del mio lavoro fatte da altri. Può sembrare arrogante, ma non è così. Non mi considero superiore o distaccato, né ho un'opinione particolarmente elevata di quello che faccio. Danny Simon [fratello di Neil] mi ha insegnato a seguire il mio giudizio, e non mi va di sprecare tempo prezioso in cose che possono diventare facilmente una distrazione. Gli amici spesso mi hanno incoraggiato a concedermi il piacere di leggere una volta ogni tanto gli elogi di qualche persona degna di stima e magari, in casi estremi, di considerare la possibilità di replicare agli attacchi; ma non mi attira né l'una né l'altra cosa. (pp. 155.156)
  • Quando penso al periodo passato a Londra, il momento in cui mi sentii più terribilmente inglese fu quando incontrai la regina. Per uno di Brooklyn come me, devo dire che fu qualcosa di pazzesco. Ero a un gala in un teatro. Ricordo che qualche giorno prima un pallone gonfiato di Buckingham Palace era venuto a cercare di insegnarmi il protocollo di come ci si rivolge a una regina, come se fossi un pivello. Ero in fila tra vari snob. Mi ero appena riempito lo stomaco e bevuto una birra media, mi sentivo in pace con il mondo e pronto a strusciarmi con l'alta società. Quelli accanto a me rispondono con un umile inchino al saluto di sua maestà, e finalmente anch'io me la trovo davanti e mi sento chiedere: "Come sta?" Bene, caddi in preda al panico e mi venne la tremarella. Non so per quale motivo mi inginocchiai e protesi la testa come se stessi per essere nominato cavaliere. Penso che la regina rimase sorpresa, lanciò un'occhiata al suo valletto - sempre che non fosse il duca di qualche cosa - e mi sembrò che dalle sue regali labbra uscissero queste parole: "Toglietemi di mezzo 'sto impiastro." (p. 162)

Incipit di Provaci ancora Sam

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La commedia si svolge interamente in casa di Allan Felix, un appartamento sulla decima strada Ovest, a New York. Le luci in sala si spengono lentamente e udiamo le voci di Humphrey Bogart e Mary Astor in una scena finale del film Il falcone maltese.[34]

Citazioni su Woody Allen

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  • A me fa ridere solo Woody Allen. E me stessa. (Franca Valeri)
  • Da noi, in America, le cose migliori degli ultimi vent'anni non si sono viste al cinema, ma in televisione. Prendi Woody Allen: le sue cose migliori le ha fatte come comedian televisivo, poi ha iniziato a fare cinema e ha perso tre quarti della sua forza. Voi, qui in Europa, con il cinema siete ancora al Medioevo, perché non avete i talenti comici che abbiamo avuto noi in America grazie alla televisione. (Paul Morrissey)
  • È molto difficile descrive la relazione che si instaura tra una musa e un artista: Woody Allen lo fa a meraviglia [...] Avevo visto tutti i suoi film, letto tutti i suoi libri: volevo talmente conquistarlo, essere all'altezza delle sue aspettative, che sentivo una pressione terribile. (Marion Cotillard)
  • Entrambi pensiamo che il termine [musa] sia davvero bizzarro. Non è che quando arrivo io porto l'ispirazione e lui perde il "blocco dello scrittore". È solo che ci piace lavorare assieme, lavoriamo facilmente e abbiamo un piacevolissimo rapporto d'amicizia. Nulla di più. (Scarlett Johansson)
  • George Gershwin e Woody Allen rappresentano New York e la città rappresenta loro. (Francesco Micheli)
  • I suoi film resteranno le medicine che mi hanno aiutato, facendomi credere alla possibilità di ridere dei dolori, fare ordine al nostro caos. Anche se Allen fosse colpevole di atti terribili, non dimentico quanto il suo cinema mi ha consolata. Vederlo rinnegato da tutti è terribile. E poi voglio credere alla giustizia americana, che lo ha assolto. È un fatto che non va ignorato. (Valeria Bruni Tedeschi)
  • Non lo vedrai mai urlare [sul set], se non è contento al massimo alza un sopracciglio. (Josh Brolin)
  • [«È giusto che il giudizio morale su un'artista si ripercuota sulla sua opera?»] Ogni caso è a sé, ma penso che siano state fatte grandi scorrettezze. Che Woody Allen non fosse un santo si è sempre saputo. Dobbiamo linciarlo proprio adesso? Prima chiunque avrebbe dato un braccio per lavorare con lui, oggi lo trattano come un untore. Questa ipocrisia gigante mi ha deluso. (Valentina Lodovini)
  • Se avessi un mucchio di soldi, andrei a farmi vedere da uno psicologo. Se fossi Woody Allen, dopo, ne trarrei anche la sceneggiatura per un film. (Alessandro Cattelan)
  • Woody Allen. Mi piace perché è più brutto di me. (Ringo Starr)

Note

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  1. Citato in Gino & Michele, § 1395.
  2. a b c d e f g h Citato in Franco Fontanini, Piccola antologia del pensiero breve, Liguori Editore, 2007. ISBN 978-88-207-4128-0
  3. Citato in Gino & Michele, § 792.
  4. Citato in Gino & Michele, § 1968.
  5. Citato in Gino & Michele, § 1230.
  6. Citato in Gino & Michele, § 1112.
  7. Citato in Gino & Michele, § 1143.
  8. Citato in Gino & Michele, § 1730.
  9. Citato in Focus, n. 105, p. 168.
  10. Dal trafiletto "Quotations According to Woody Allen", che apparve accanto all'articolo del New York Times Everything You Wanted to Know About Woody Allen at 40 di Mel Gussow, 1 dicembre 1975, p. 33. Testo integrale anche in Lakeland Ledger, 25 December 1975, Google news.
  11. (EN) Da uno spettacolo comico del 1964. Cfr. "I failed to make the chess team because of my height", BarryPopik.com, 3 ottobre 2015 ed Earl Wilson, Show business laid bare, Putnam, 1974, p. 245.
  12. Citato in Gino & Michele, § 611.
  13. Citato in Roberto D'Agostino, Chi è, chi non è, chi si crede di essere, Arnoldo Mondadori, 1988. ISBN 88-04-31375-7
  14. Citato in Portala al cinema, p. 160.
  15. Citato in Gino & Michele, § 356.
  16. Dal suo diario per il New York Times; citato in Woody Allen: "Caro diario, ecco i miei amori spagnoli", traduzione di Fabio Galimberti, Repubblica.it, 1º settembre 2008.
  17. Da Woody Allen: Rabbit Running, Time, 3 luglio 1972, p. 25.
  18. Groucho Marx, Stefan Kanfer (a cura di), O quest'uomo è morto o il mio orologio si è fermato, Torino, Einaudi, 2000, Introduzione, p. XI.
  19. a b Citato in il Giornale, 20 febbraio 2009.
  20. Citato in Andrea M. Campo, Loren, Allen, Tarantino Le prime volte a Venezia, Corriere.it, 9 settembre 2010.
  21. a b Citato in Maria Celi, Il lato oscuro di Woody Allen: "Sono ateo e pessimista", Repubblica.it, 12 dicembre 2004.
  22. Dall'intervista all'Unità, 1º febbraio 1995.
  23. Citato in Stèphane Joby e Barbara Thèate, Woody Allen e Claude Lelouch: “Dio, donne & pastrami: il nostro film vi stupirà”, traduzione di Fabio Galimberti, Rep.repubblica.it, 14 aprile 2018.
  24. Citato in La Dolce Vita ha 50 anni: un capolavoro accolto alla prima con fischi e sputi, il Messaggero.it, 3 febbraio 2010.
  25. Dalla conferenza stampa al 63º Festival di Cannes; citato in La morte? Sono contrarioWoody Allen strega Cannes, Lastampa.it, 15 maggio 2010.
  26. Dall'Observer del 27 maggio 2001, p. 30.
  27. Dall'intervista di Dave Itzkoff, in Woody e la religione "Per me non è credibile", Repubblica.it, 18 settembre 2010.
  28. Dall'intervista di Dave Itzkoff, La fede secondo Woody, la Repubblica, 18 settembre 2010, p. 62.
  29. Citato in Stefano Lorenzetto, Chi (non) l'ha detto, Marsilio Editori, 2019. ISBN 9788829703241
  30. Da I taccuini di Woody Allen (Without Feathers); citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.
  31. Cfr. Emily Dickinson: «La "speranza" è la pennuta creatura — | che si posa nell'anima.»
  32. Nell'edizione Bompiani 1996 il titolo è Breve ma utile guida alla disubbidienza.
  33. Dal brano Wystan Hugh Auden (1943); in originale: It's not that you're rarer | Than asparagus out of season.
  34. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia

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  • Woody Allen, Saperla lunga (Getting Even, 1971), traduzione di Alberto Episcopi e Cathy Berberian[nota 1], introduzione di Umberto Eco. Bompiani, Milano, 1973.
  • Woody Allen, Rivincite (Getting Even, 1971), traduzione integrale di Daniele Luttazzi. Bompiani, Milano, 2004.
  • Woody Allen, Citarsi addosso (Without Feathers, 1975), traduzione di Cathy Berberian e Doretta Gelmini [nota 2], Bompiani, 1976. ISBN 8845227464
  • Woody Allen, Senza piume (Without Feathers, 1975), traduzione integrale di Daniele Luttazzi, Bompiani, Milano, 2004. ISBN 8845233057
  • Woody Allen, Effetti collaterali (Side Effects, 1980), traduzione di Pier Francesco Paolini[nota 3], 1981.
  • Woody Allen, Effetti collaterali (Side Effects, 1980), traduzione integrale di Daniele Luttazzi, Bompiani, Milano, 2004. ISBN 8845233049
  • Gino & Michele, Matteo Molinari, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia. Volumi I-V, Baldini&Castoldi, Milano, 1995.
  • Portala al cinema (The Moviegoer's Companion, Think Publishing, Londra, 2004), a cura di Rhiannon Guy, traduzione di Luigi Giacone, Einaudi, Torino, 2006. ISBN 8806183044
  • Woody Allen, A proposito di niente. Autobiografia (Apropos of Nothing. Autobiography), traduzione di Alberto Pezzotta, La nave di Teseo, Milano, 2020. ISBN 978-88-346-0334-5

Note alla bibliografia

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  1. Traduzione parziale del testo originario di Allen (con battute di Allen sostituite da battute dei traduttori e con battute tradotte erroneamente). Tra le parti mancanti, il racconto Memorie del sovrappeso. La traduzione completa e fedele è stata effettuata da Luttazzi nel 2004, con il titolo Rivincite.
  2. La traduzione è parziale rispetto al testo originario (con battute di Allen sostituite da battute delle traduttrici e con battute tradotte erroneamente). Tra le parti mancanti, il racconto Origini dello slang. La traduzione completa e fedele è stata effettuata da Luttazzi nel 2004, con il titolo Senza piume.
  3. Traduzione parziale (con battute di Allen sostituite da battute di Paolini e con battute tradotte erroneamente) del testo originario di Allen. La traduzione completa e fedele è stata effettuata da Luttazzi nel 2004.

Filmografia

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