2014

Un breve saggio di introduzione al celebre Walden di H.D. Thoreau.

Una breve all'introduzione della filosofia dell'autore.

EcoSaperi, in «Siculorum Gymnasium», 2017

Il presente volume non ha fini di lucro, ma ha come scopo la divulgazione di ricerche scientifiche prodotte in ambito accademico. Le immagini contenute in questo numero, corredate dei nomi degli autori e delle fonti da cui sono tratte, rientrano nella finalità della rivista; pertanto per l'utilizzo e la diffusione di questi materiali valgono i termini previsti dalle singole licenze o, in assenza di licenze specifiche, si applica quanto previsto dalla Lda n. 633/41 e succ. mod.

Il Melangolo, 2014

When one gets quiet, then something wakes up inside one, something happy and quiet like the stars."

1 l concetto di paesaggio e, conseguentemente, tutte le problematiche che esso implica ricoprono un ruolo centrale -per non dire cruciale -nel dibattito estetico contemporaneo per due ragioni: innanzitutto perché dispiegano una tipologia di approccio caratterizzata dalla multidisciplinarità (architettura, filosofia, geografia, letteratura, ecc); in secondo luogo poiché rimandano direttamente al concetto di Natura.

Questo terzo paragrafo succede ad altri due in cui Quinn, nelle vesti dell'investigatore Auster, la mattina dopo aver risposto alla telefonata di Stillman Jr., si prepara per uscire ed andare da questi per accettare formalmente l'incarico. Questo terzo paragrafo descrive il percorso di Quinn dalla soglia del suo appartamento alla soglia della casa degli Stillman. La citazione si pone nel mezzo di questo pangrafo e fa da cerniera ra due momenti dello spostamento di Quinn. Prima dclla citazione, Quinn-Auster non si rende ben conto di quello che sta facendo e non sa esattamente dove sta andando. Dopo la citazione, I'enunciatore attesta che Quinn sta camminando, che attraversa le strade, in una specifica direzione -<<a esD>. La citazione o, meglio, la rimemorazione del quadro di Vermeeq o, per essere ancora più precisi, la sua saísie esthetique, trasfotma Quinn -_ trasform a la relazione che Quinn ha con lo spa.zio . La saisie esthétique del quadro di Vermeer ha, dunque, un'efficacia simbolica. Questa efficacia si fonda sullo <<schema intersemiotico>> e il passaggio di valori che esso permette. Nella prima parte del percorso Quinn si muove pef la strada con lo stesso atteggiamento che aveva nel paragrafo delle passeggiateal -senza una direzione, senza una meta, senza pensare -, nella seconda parte Quinn acquista, nel muoversi nella strada, quella sicurezza e consapevolezza che.aveva nell'appartamento, descritto nei primi due paragrafi del caDrtoro, Il paragrafo non narra solo il movimento di Quinn da casa sua a quella del cliente, ma il passaggio dalla prima alla seconda parre del racconto, in cui Quinn, per poter conclure la sua indagine, dovrà assumere un atteggiamento verso lo spazio della strada diverso da quello messo in atto nella prima parte. Nella seconda parte del racconto, che inizia con questo paragrafo, Quinn è costretto a Íasferire la configurazione ela valorizzazione dello spazio dell'appartamento -spazio contfollato e interno * alla srada -fin a quel momento spazio non controllato ed esterno. È grazie alla saisie del quadro di Vermeer, che articola analoga dinamica. cbe Quinn riesce a fare ciò.

L'un des personnages les plus mémorables du Chevalier au lion de Chrétien de Troyes est le paysan qu'on rencontre dans la forêt de Brocéliande, juste avant d'atteindre la source merveilleuse. Dans certains manuscrits il apparaît comme le gardien des taureaux, des ours et des léopards qui se battent devant lui. Des associations similaires d'animaux ne devaient pas surprendre les hommes du Moyen Âge, qui étaient familiers des histoires dans lesquelles coexistaient des animaux sauvages de différentes régions géographiques. Le passage correspondant du Mabinogi de Owein, texte gallois qui suit le même récit que le roman de Chrétien, énumère cerfs, lions, serpents, et «toutes sortes d'animaux». Il est donc probable que la source commune aux deux romans citait plusieurs bêtes sauvages. L'archétype de ces personnages est probablement le légendaire «seigneur des animaux», divinité qui dans les cultures des chasseurs de la préhistoire présidait à la reproduction et à la distribution du gibier et qui a subi plusieures métamorphoses dans les contes hagiographiques de différents saints et dans d'autres textes de la littérature française médiévale. L'association d'animaux disparates constitue donc un canevas narratif traditionnel et le passage de Chrétien de Troyes se réfère à ce substrat mythique.

Articolo di Renato Ronco

Tesi di laurea triennale sul rapporto tra Yvain e il leone ne Le chevalier au Lyeon