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Il Quattrocento umanistico di Riccardo Fubini

2020, Medioevo e Rinascimento, n.s. XXXI

Profilo degli studi umanistici di Riccardo Fubini

MEDIOEVO E RINASCIMENTO XXXIV / n.s. XXXI 2020 FONDAZION E C ENTR O I TALI ANO DI STUDI S ULL’ALTO M E DIOE VO SPOLE TO ISBN 978-88-6809-338-9 Direttore CONCETTA BIANCA Comitato editoriale LUCA AZZETTA, FRANCESCO BAUSI, CONCETTA BIANCA, LUCA BOSCHETTO, DONATELLA COPPINI, TERESA DE ROBERTIS, LORENZO GNOCCHI, GRAZIANO RUFFINI Comitato scientifico MASSIMILIANO BASSETTI (Verona), CÉCILE CABY (Paris), MAURIZIO CAMPANELLI (Roma), GUIDO CAPPELLI (Napoli), HÉLÈNE CASANOVA-ROBIN (Paris), CARLO CARUSO (Siena), CHRISTOPHER CELENZA (Washington), ANTONIO CORSARO (Urbino), PAOLA DEGNI (Bologna), FULVIO DELLE DONNE (Potenza), GIOVANNA FROSINI (Siena), SEBASTIANO GENTILE (Cassino), GIUSEPPE GERMANO (Napoli), ANTONELLA GHIGNOLI (Roma), NICOLETTA GIOVÉ (Padova), JAMES HANKINS (Cambridge, Mass.), MARC LAUREYS (Bonn), DAVID LINES (Warwick), JEAN-JACQUES MARCHAND (Lausanne), STEFANO MARTINELLI TEMPESTA (Milano), ANDREA MAZZUCCHI (Napoli), JOHN MONFASANI (Albany, New York), RAPHAËLE MOUREN (London), MARIANNE PADE (Copenhagen), MARCO PELLEGRINI (Bergamo), MARCO PETOLETTI (Milano), IRENE ROMERA PINTOR (Valencia), LEONARDO QUAQUARELLI (Bologna), ANNE RAFFARIN (Paris), FRANCESCO SENATORE (Napoli), EMILIE SÉRIS (Paris), LUIGI SILVANO (Torino), LORENZO TANZINI (Cagliari), CARLO TEDESCHI (Perugia), STÉPHANE TOUSSAINT (Paris). Redazione ANTONELLA MARINARO Ogni articolo proposto per la pubblicazione viene sottoposto ad un esame preliminare da parte del Direttore e del Comitato editoriale, per valutare la congruenza con gli argomenti che dalla fondazione caratterizzano la Rivista (filologia, letteratura, storia della cultura del Medioevo e del Rinascimento italiano ed europeo, paleografia, storia e forme della tradizione), per individuare l’eventuale presenza di evidenti carenze sotto il profilo scientifico e per verificare il rispetto delle norme redazionali. In caso di esito positivo dell’esame preliminare, si passa alla successiva fase di referaggio. Seguendo le linee guida per le pubblicazioni elaborato da COPE (Committee on Publication Ethics) è adottato il sistema di referaggio cosiddetto “doppio cieco” (blind peer review): l’articolo è inviato dal Direttore ai revisori in forma anonima. Neppure in caso di giudizio positivo è rivelato all’autore dell’articolo il nome del revisore, il quale è vincolato (alla pari del Direttore della Rivista) a tenere segreto il proprio operato. Codice etico della Rivista: https://shop.cisam.org/index.php?route=product/category&path=28–93 Indice delle annate: https://www.letterefilosofia.unifi.it/vp101-medioevo-e-rinascimento.html Norme redazionali: https://www.letterefilosofia.unifi.it/upload/sub/immagini/2015/norme-rivista-mr.pdf Redazione: « Medioevo e Rinascimento », Sezione “Antichità, Medioevo e Rinascimento” del Dipartimento di Lettere e Filosofia, via della Pergola, 60 - 50121 Firenze; e-mail: antonella.marinaro@unifi.it. Abbonamenti: Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo, Piazza della Libertà, 12 06049 Spoleto (PG). Direttore responsabile: CONCETTA BIANCA Autorizzazione n. 3317 del 21 marzo 1985 del Tribunale di Firenze  Copyright 2022 by « Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo », Spoleto and by « Dipartimento di lettere e filosofia », Università di Firenze. SOMMARIO LUIGI SILVANO, Salutati e Petrarca: le traduzioni in esametri latini di RVF 132 e 134 ............................................................... pag. 1 LUCIA BERTOLINI, Digrafia albertiana: sul copista del Conv. Soppr. J IX 3 della Biblioteca Nazionale di Firenze ........................ » 17 LORENZ BÖNINGER, Un “segreto...che par gittato proprio in forma”: Luigi Pulci e la prima edizione del Morgante (ca. 1477) ......... » 33 GIULIA LEIDI, Cacciagione ed eternità della poesia: un carme di Tito Strozzi a Guarino Veronese (Eroticon libri, V 2) ........... » 45 MATTEO STEFANI, Marsilio Ficino lettore di Aristotele e Tommaso d’Aquino .............................................................................. » 73 ELENA MAGLIONE, Citra et ultra Pharum. Reggio, Sicilia e Magna Graecia nella Descriptio totius Italiae di Pietro Ranzano ...... » 93 CLAUDIO PASSERA, L’Editoria al servizio del principe: la città in festa negli incunaboli italiani per nozze ............................... » 123 CLAUDIA DONNINI, Varianti editoriali nella Cinquecentina dell’Epistolarum familiarium Liber del Panormita ............................ » 157 LORENZO AMATO, Le ‘pietre’ di Michelangelo Serafini: edizione critica e commento .............................................................. » 185 DANIELE PICCINI, Alcune osservazioni su Purg. XXX 15 ................. » 233 MARIANGELA REGOLIOSI, Lorenzo Valla ‘grammaticus’? ................. » 253 DESCRIZIONE DI MANOSCRITTI, DISCUSSIONI E NOTIZIE VI SOMMARIO SIMONE BIONDA - MARCELLO SIMONETTA, Quattro frammenti inediti di storia fiorentina di Bernardo Segni .................................. pag. 265 PASQUALE SPINELLI, Due ballate di Francesco Landini in un frammento della Biblioteca Ariostea di Ferrara .......................... » 299 PAOLA NAVONE, Altre postille alla mostra Libri e lettori di Boccaccio .................................................................................. » 311 FRANCESCA GALLORI - CONCETTA BIANCA, Ricordo di Giancarlo Savino (2 giugno 1933 – 8 ottobre 2019) ................................... » 323 CONCETTA BIANCA, Introduzione .................................................... » 329 ANTHONY MOLHO, Riccardo Fubini e lo Stato nel Rinascimento a Firenze ................................................................................ » 335 GUIDO CAPPELLI, Il Quattrocento umanistico di Riccardo Fubini ... » 355 TOBIAS DANIELS, Savonarola, Firenze e la Germania .................... » 371 LORENZO TANZINI, Riccardo Fubini maestro .................................. » 385 FRANCA LEVEROTTI, L’impegno civile ............................................ » 395 LORENZ BÖNINGER, Dal « Medici project » all’edizione “perfetta”. Riccardo Fubini e le lettere di Lorenzo de’ Medici .............. » 403 FRANCESCA KLEIN, Fubini e l’edizione di documenti archivistici .... » 425 MASSIMO GIONTELLA, Il Rinascimento italiano: tra arte e storia .... » 435 Riassunti - Abstracts .................................................................. » 455 Indici a cura di CLEMENTINA MARSICO ........................................... » 463 Indice dei manoscritti, degli incunaboli e dei documenti d’archivio » 465 Indice dei nomi .......................................................................... » 471 PENSARE IL RINASCIMENTO Una giornata in ricordo di Riccardo Fubini attraverso i suoi studi (Firenze, Università degli Studi, Sala Comparetti della Biblioteca Umanistica, 6 maggio 2019) GUIDO CAPPELLI IL QUATTROCENTO UMANISTICO DI RICCARDO FUBINI Sono intimamente persuaso che i rapporti intellettuali più solidi e fecondi si plasmano a partire da discrepanze parziali e puntuali. Così è stato per me con Riccardo Fubini, un maestro ‘a distanza’, che ha finito per innervare la mia ricerca umanistica, sia letteraria che politica, partendo da due punti di osservazione molto distanti, e distinti: per lui, la Firenze pre-medicea e medicea, fulcro di un’Italia articolata tra Signorie e ‘Repubbliche’; per me, il Regno di Napoli, modello solo parzialmente imitabile di « umanesimo monarchico » 1. Il punto di partenza è la ‘crisi di crescita’ degli studi umanistici al volgere del secolo scorso. In un intervento risalente all’ormai lontano 2000 2, mi pareva di avvertire una sorta di stanchezza, il pericolo di avvolgersi su se stessa di una disciplina, o un gruppo di discipline ruotanti attorno alla cultura umanistica, giovani e vecchissime al tempo stesso, che, avendo per oggetto una cultura di per sé riccamente interdisciplinare e votata a una pressoché illimitata sperimentazione e fusione di generi e forme, mette in crisi le usuali distinzioni e categorizzazioni disciplinari, fondata com’è su un’idea di letteratura potentemente intrisa di elementi dottrinali, ignara in buona parte di steccati tra dimensione estetica, messaggio ideologico e tendenza precettistica, convinta che un’opera di sto- 1 Secondo la definizione, ormai accettata, di F. DELLE DONNE, Alfonso il Magnanimo e l’invenzione dell’umanesimo monarchico, Roma 2015. 2 L’Umanesimo italiano alla fine del Ventesimo secolo, « Intersezioni », 20/1 (2000), pp. 127-141. 356 GUIDO CAPPELLI riografia si potesse costruire come un poema epico e che un dialogo scientifico potesse, anzi dovesse, riecheggiare le dolcezze e le sinuosità della lingua... Mi pareva che l’istanza metodologica rischiasse di prevalere sui realia, che la dimensione politica ed etica dell’umanesimo rischiasse di finire schiacciata sotto il peso della ‘storia degli studi classici’ o dell’erudizione, prese come metro di giudizio di un’intera stagione culturale – col rischio ulteriore (a malapena poi scongiurato ma ancor oggi minacciosamente incombente) di consegnare l’interpretazione complessiva di quel passato alle sintesi banalizzanti, da useful past, anglosassoni. Non so se tali timori fossero pienamente giustificati o sovradimensionati dalla giovane età e dalla foga sperimentale; so che il magistero di Riccardo Fubini fu l’antidoto rigenerante a quel rischio e a quei timori. La ‘settorialità disciplinare’, il rinchiudersi delle varie discipline nel proprio hortus alla ricerca di uno statuto metodologico ‘scientifico’ definito e riconoscibile, era la manifestazione di quella ‘crisi di crescita’ cui Fubini reagì con una direi spontanea propensione all’incrocio fra discipline, la tendenza sistematica ad abolire i confini cercando di ricostruire le idee a partire dai dati – da qualunque settore scientifico provenissero 3. Un « laboratorio », come è stato giustamente definito, « che ribadisce un nucleo essenziale della storiografia di Fubini, cioè la convinzione che nell’intreccio della storia fiorentina e italiana del XV secolo si trovino come in un crogiuolo i temi fondanti della modernità » 4. Riconoscere le basi e gli elementi della modernità europea, anche segnalandone i silenzi scomodi e le operazioni di occultamento, sempre in una dimensione laica e, a suo modo, militante. Il centro di questo impegno sta, credo, nella tensione costante alla comprensione dei fenomeni, e in primissimo luogo quel fenomeno Umanesimo rispetto al quale Fubini fu sempre attento a non cadere in generalizzazioni autocelebrative e banalizzanti, in ricostruzioni oleografiche e rassicuranti, tanto da diffidare del termine-concetto stesso ‘umanesimo’, accettato col passare degli anni, forse, come concetto appunto, ma mai come ‘paradigma’, cioè criterio morale e comportamentale 5. Con paradosso solo apparente, è proprio questa tensione a distin- 3 La sua stessa carriera accademica ne è un esempio: sempre a cavallo fra storia medievale e storia moderna, egli aveva insegnato Letteratura latina medievale e umanistica prima di assumere, nel 1980, la cattedra di Storia del Rinascimento a Siena, e poi, dal 1984, a Firenze (dove le conversazioni da lui tenute nel suo studiolo divennero leggendarie). 4 Il laboratorio del Rinascimento. Studi di storia e cultura per Riccardo Fubini, a cura di L. Tanzini, Firenze 2015: ID., « Premessa », pp. 5-6: p. 5. 5 Si veda L’umanista: ritorno di un paradigma? Saggio per un profilo storico da Petrar-
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