Sovereign Ambiguity - From Hamlet to Benjamin via Eliot and Schmitt
Pier Giuseppe Monateri2009, SSRN Electronic Journal
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Abstract
Il saggio intende chiarire le strategie letterarie, retoriche, argomentative che unitariamente concorrono alla costruzione della Modernità e del suo canone. In particolare, attraverso un approccio interdisciplinare, che utilizza la lettura critica dell'Amleto shakespeariano offerta da Eliot, nonché la prospettiva messianico-teologica cui apre il pensiero di Walter Benjamin, esso giunge ad una ridefinizione dell'articolazione Sovranità / stato di eccezione rispetto alla lezione consegnataci da Carl Schmitt. Il contributo si pone, per questa via, in rapporto di dialettica connessione con i più recenti scritti di Giorgio Agamben.
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Il verri, 2023
I saggi pubblicati dalla rivista sono sottoposti al giudizio di revisori anonimi designati dal comitato di redazione
Oedipus the King and Hamlet: A Descent to the Fathers
Between, 2017
My contribution aims to highlight some relationships between Sophocles and Shakespeare starting from the main hypothesis regarding the circulation of the ancient Greek tragedy in the sixteenth-century Europe, and looking at the Freudian thesis. The analysis does not concerns single mythological figures, but involves the relationships between different symbols and characters: Oedipus, for example, may be seen not only behind the rich palimpsest of Hamlet , as has been widely shown, but also throughout King Lear ’s complex plot and symbology. At the same time, Electra and Antigone could be considered as important patterns for understanding the notion of conflict in Hamlet . Accordingly, I would like to show that Shakespeare turns to Greek tragic models (and especially to Sophocles), in a sort of descent to fathers , in order to investigate and represent power in its abysmal – both familiar and individual – relationships.
Etica della sovranità. Questioni antropologiche in Kelsen e Schmitt
C’è qualcosa di effettivamente tragico nella vicenda della sovranità di cui ci hanno parlato, sia pure in modi opposti, Kelsen e Schmitt, se è vera l’interpretazione che non c’è e non è possibile nessun soggetto della sovranità. Del resto, Kelsen ha sempre negato la sovranità con la stessa forza con cui Schmitt l’ha invece rivendicata e affermata. Ma che significato ha il loro percorso giuridico-politico sul piano etico e antropologico? E in che termini si può parlare di un’etica della sovranità, nella misura in cui una tale espressione allude a qualcosa di positivo e, dunque, di radicalmente incompatibile con quella mancanza che la riflessione di Kelsen e Schmitt avrebbe voluto testimoniare? L’idea di un’etica della sovranità è, in effetti, a portata di mano se si riflette adeguatamente sull’immagine classica dell’etica che ne rinviene l’oggetto nell’agere in quanto tale. E però si impone di forza l’interrogativo su come possa essere possibile la sovranità nell’esperienza degli uomini, data la sua dimensione relazionale e l’impossibilità di governare in senso assoluto il corso dell’azione umana.
Assolutismo teologico e modernità. La critica di Hans Blumenberg a Carl Schmitt attraverso l’interpretazione di Thomas Hobbes
Articolo apparso in "Studi e Materiali di Storia delle Religioni", 84/2 (2018), pp. 592-609.
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I. Un’ipotesi sul change of orientation di Leo Strauss. II. Il ritorno a Hobbes e la critica radicale del liberalismo. III. La storia del «concetto di cultura». IV. L’isomorfismo tra la polemica hobbesiana e l’ostilità nello stato di natura. V. L’isomorfismo tra critica e crisi del liberalismo: lo «storicismo radicale» di Strauss.
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Legge ed eccezione. Benjamin, Schmitt e il fondamento del diritto
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Il miracolo e il silenzio note su Schmitt e Dostoevskij
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Le oscenità di Eliot
LA RIVISTA DEI LIBRI, 1997
Non si abbasseranno mai le luci sull'opera di T.S. Eliot finché è in vita Valerie, vedova fedele e custode della sua memoria, che con sapiente politica editoriale centellina ciò che ancora, del poeta, rimane nei cassetti. Nel 1988, centenario della nascita del poeta, uscì con tempestività il primo volume delle lettere. Da allora, il secondo volume si sta facendo ancora sospirare, forse per la cura meticolosa che Valerie vi profonde, o forse, sospettano i maligni, per esitazioni censorie.
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A. Somek - The Cosmopolitan Constitution
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2015 FASCICOLO 2 (ESTRATTO) IVAN VALIA ALEXANDER SOMEK, The Cosmopolitan Constitution, Oxford University Press, Oxford 2014, 291 pp. 23 dicembre 2015 n. 2/2015 390 IVAN VALIA Alexander SOMEK, The Cosmopolitan Constitution, Oxford University Press, Oxford 2014, 291 pp.
P.G. Monateri, Sovereign Ambiguity: from Hamlet to Benjamin via Eliot and Schmitt, in Anglistik,
vol. 20; p. 121-130, ISSN: 0947-0034
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