Sojuz T-6
Sojuz T-6 | |||||
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Emblema missione | |||||
Dati della missione | |||||
Operatore | Programma spaziale sovietico | ||||
NSSDC ID | 1982-063A | ||||
SCN | 13292 | ||||
Nome veicolo | Sojuz 7K-ST 11F732 (numero di serie 9L) | ||||
Vettore | Lanciatore Sojuz U 11A511U | ||||
Codice chiamata | Памир ("Pamir") | ||||
Lancio | 24 giugno, 1982 16:29:48 UTC | ||||
Luogo lancio | cosmodromo di Bajkonur (rampa Gagarin), rampa Gagarin | ||||
Atterraggio | 2 luglio, 1982 14:20:40 UTC | ||||
Sito atterraggio | km a nord-est di Arqalyq, RSS di Kazakistan | ||||
Durata | 7 giorni, 21 ore, 50 minuti e 52 secondi | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Costruttore | RKK Ėnergija | ||||
Parametri orbitali | |||||
Orbita | orbita terrestre bassa | ||||
Numero orbite | 125 | ||||
Apoapside | 233 km | ||||
Periapside | 189 km | ||||
Apogeo | 233 km | ||||
Perigeo | 189 km | ||||
Periodo | 88.7 min | ||||
Inclinazione | 51,6° | ||||
Equipaggio | |||||
Numero | 3 | ||||
Membri | Vladimir Džanibekov Aleksandr Sergeevič Ivančenkov Jean-Loup Chrétien | ||||
programma Sojuz | |||||
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Sojuz T-6 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Sojuz T verso la stazione spaziale sovietica Saljut 7 (DOS 6). Si trattò del quarantaquattresimo volo equipaggiato di questo velivolo spaziale, del sessantaseiesimo volo nell'ambito del programma Sojuz sovietico nonché del secondo volo equipaggiato verso la predetta stazione spaziale.
Equipaggio
[modifica | modifica wikitesto]Equipaggio principale
[modifica | modifica wikitesto]Ruolo | Equipaggio | |
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Comandante | Vladimir Džanibekov, GCTC Terzo volo | |
Ingegnere di volo | Aleksandr Ivančenkov, NPOE Secondo volo | |
Cosmonauta Ricercatore | Jean-Loup Chrétien, CNES Primo volo |
Equipaggio di riserva
[modifica | modifica wikitesto]Ruolo | Equipaggio | |
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Comandante | Leonid Kizim, GCTC | |
Ingegnere di volo | Vladimir Solovëv, NPOE | |
Cosmonauta Ricercatore | Patrick Baudry, CNES |
Il cittadino francese Jean-Loup Chrétien, che poté volare in questa missione nell'ambito del programma Intercosmos, divenne il primo cittadino dell'Europa Occidentale che raggiunse lo spazio.
Missione
[modifica | modifica wikitesto]Il lancio della missione avvenne il 24 giugno 1982 dal cosmodromo di Baikonur nell'allora RSS di Kazakistan. 900 metri prima dell'aggancio alla Saljut 7, smise di funzionare il computer di bordo. Per questo motivo la manovra d'aggancio dovette essere eseguita dal comandante della missione Džanibekov volando completamente con pilotaggio manuale ed inoltre con ben 14 minuti d'anticipo sui piani origenari di volo. Questo per garantire che le riserve di carburante siano sufficienti in caso di insuccesso della manovra con conseguente interruzione immediata della missione. Poche sono le cose conosciute di questa missione. Accertato è il fatto che l'intercosmonauta Chrétien ebbe l'onore di lanciare un satellite artificiale portato in un'orbita terrestre: si trattò del sacchetto con i rifiuti di tutta una settimana prodotti a bordo della stazione spaziale! Il 2 luglio 1982, dopo 7 giorni e quasi 22 ore di missione nonché avendo compiuto 125 orbite terrestri, la capsula atterrò a 65 km a nord-est di Arqalyq nella steppa del Kazakistan.
Ulteriori dati di volo
[modifica | modifica wikitesto]- Denominazione Astronomica Internazionale: 1982-63
I parametri sopra elencati indicato i dati pubblicati immediatamente dopo il termine della fase di lancio. Le continue variazioni ed i cambi di traiettoria d'orbita sono dovute alle manovre di aggancio. Pertanto eventuali altre indicazioni risultanti da fonti diverse sono probabili ed attendibili in considerazione di quanto descritto.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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