Papers by Francesca Licordari
Aktualʹnye problemy teorii i istorii iskusstva, 2022
Actual Problems of Theory and History of Art
Lazio e Sabina 13, 2024
Il Ponte Romano sul Velino costituisce il monumento simbolo delle antichità di Rieti, costituiva ... more Il Ponte Romano sul Velino costituisce il monumento simbolo delle antichità di Rieti, costituiva l'accesso in città per chi proveniva da Roma lungo la via Salaria. Può essere datato, sulla base di un'iscrizione, alla prima metà del I secolo d.C.
Lazio e Sabina 13, 2024
L’area della chiesa di San Lorenzo nel Comune di Contigliano (Rieti) sembra connessa a un culto d... more L’area della chiesa di San Lorenzo nel Comune di Contigliano (Rieti) sembra connessa a un culto di Giove, cui è probabilmente associato quello principale di Ercole. La presenza in zona di un importante santuario è indiziata dal fatto che le emergenze rinvenute si trovano su un punto nodale privilegiato sia per i commerci che per la transumanza. Le ultime indagini hanno riportato alla luce una struttura quadrangolare da mettere presumibilmente in relazione con un impianto termale.
Memorie Descrittive della Carta Geologiche d'Italia, 2023
Rieti è detta “Città delle acque” per il fiume Velino, per le vicine sorgenti e per la rete di ca... more Rieti è detta “Città delle acque” per il fiume Velino, per le vicine sorgenti e per la rete di canali artificiali ora sotterranei. A nord è scomparso il Cantaro, utilizzato per scopi difensivi, per fornire acqua potabile e per dare
forza idraulica ai mulini. Sono scomparsi anche il ramo del Velino noto come Voto dei Santi e le “cavatelle” del borgo.
L’intensa urbanizzazione ha eliminato il dislivello che marcava la ripida scarpata di erosione fluviale a Sud della rupe reatina. Le arcate del viadotto romano, su cui passava la via Salaria, sono visibili nei sotterranei dei palazzi di via Roma e costituiscono parte dello scenario della “Rieti
sotterranea”. La rupe di Rieti è costituita da depositi carbonatici continentali (calcareous tufa) quindi il suo sottosuolo è ricco di cavità naturali, di origene carsica, talvolta modificate dall’azione antropica. Queste cavità si intersecano con i resti di cunicoli o con le opere idrauliche di epoca romana e successiva e potrebbero costituire un fattore di rischio, per gli eventuali fenomeni di sprofondamento (sinkhole), amplificato anche dalla elevata sismicità dell’area. Permane inoltre il pericolo di inondazioni in alcuni settori dell’area urbana e nella piana.
JMR, 2023
While mythology is one of the most widespread themes in the mosaics of Ostia Antica (both floor a... more While mythology is one of the most widespread themes in the mosaics of Ostia Antica (both floor and non-floor), some compositions have a marked importance from a religious and cultic point of view. We intend to examine the mosaic representations of aspects of the Ostian cults, among which that of Mithras stands out in a particular way for its diffusion and for the amplitude of its testimonies. The mosaic undoubtedly had the purpose of immediate visual communication of its contents, also because the religion of Mithras was accepted above all by low-level believers for whom communication through images was more suitable. However, in Ostia, among the followers of the cult, there is evidence of high-ranking personages, perhaps even belonging to the imperial family. Next to that of Mithras we want to highlight the cult of Sabazio, of other oriental divinities in the past traces have been found, sometimes rightly and sometimes wrongly, in the House of the Dioscures, in the House of the Fishes, in the Neptune's baths and in the opus sectile building of the Marine Gate (4 th century AD).
Actual Problems of Theory and History of Art: Collection of articles., 2022
The red imperial porphyry is a rare, appreciated and expensive marble of the antiquity. The ideol... more The red imperial porphyry is a rare, appreciated and expensive marble of the antiquity. The ideology of imperial power is symbolically expressed by the purple color. Therfore, the Porphyry, for the obvious chromatic similarity, is closely linked with the concept of royalty. This combination was transmitted not only to Byzantium, which is direct continuation of the Empire. It was also used in more recent times, whenever there was the need to emphasize the sacredness of power (in the Church, in the time of Carolingian Empire, of the Ottonian dynasty, of the Norman kings of Sicily, of the Swabian emperors or in the Ottoman Empire).
Throughout the Middle Ages the difficulty of working the porphyry, a very hard marble, meant that almost all reused pieces were fragmentary: this is the case of the basins, reused as sepulchres or inserted in the altars, of the columns reused in the churches, of elaboration of the floor decorations (rotae porphyreticae, Cosmatesque floors) and so on.
Only in the Renaissance the techniques of porphyry working were rediscovered. In Florence, the material was very popular among the artists of the court of the Medici. Soon after, the use of the material spread to the French court, and it also found great success among the families of the European nobility.
The last attempt to revive the use of the ancient porphyry was made between the middle of the 19th century and the middle of the 20th century, but it failed due to the impossibility of finding blocks of good quality and sufficient size. In addition, the new European porphyries were now available at more competitive prices and therefore there was no extensive use of this ancient material, which thus acquired more and more prestige.
Landscapes. Paesaggi Culturali, 2021
La storia di Colli sul Velino corre lungo i percorsi delle sue acque. Da sempre l’elemento
“umid... more La storia di Colli sul Velino corre lungo i percorsi delle sue acque. Da sempre l’elemento
“umido” ha svolto un ruolo centrale nel segnare l’identità del paesaggio e nel condizionare
gli assetti territoriali, le scelte insediative, le articolazioni socio-economico-politiche e i
modelli culturali. Il paesaggio dei “colli supra il Velino” è un esempio, ancora leggibile,
del rapporto tra uomo e ambiente umido nei diversi periodi storici. Le comunità del luogo
hanno da sempre sfruttato le risorse messe a disposizione dall’ambiente fluvio-lacustre.
Atti del XXV Colloquio AISCOM, 2020
The problem of accessibility to works of art for the visually impaired people can be extended to ... more The problem of accessibility to works of art for the visually impaired people can be extended to the mosaics, which present great difficulties in understanding the material and the pictures, because the surface is not clear to touch. The technology of Thermoform, Minolta and 3D printing allows the creation of tactile materials, which follow the “design for all”. A few experiments carried out in Italy are analyzed in this paper.
Spelunca docet, atti del VII Convegno della Federazione Speleologica del Lazio, 2018
La speleologia si è dimostrata una disciplina molto utile per avvicinare le persone con disabilit... more La speleologia si è dimostrata una disciplina molto utile per avvicinare le persone con disabilità visiva alla natura e a ciò che ci circonda; infatti ha consentito la percezione di un mondo buio, già noto, in maniera completamente diversa. L'articolo presenta i risultati delle esperienze effettuate tra il 2015 e il 2016 alla Grotta dell'Arco di Bellegra e a quelle dell'Ovido e di Beatrice Cenci nei Monti Carseolani. in Abruzzo. Le grotte vengono rese accessibili dal punto di vista sensoriale attraverso l'apposita formazione di guide esperte, che possono, in totale sicurezza, garantire il piacere della scoperta e la bellezza delle sensazioni.
Digital and Traditional Epigraphy in Context. Proceedings of the EAGLE 2016 International Conference, 2017
* The problem of accessibility to works of art for the visually impaired can be extended to a sys... more * The problem of accessibility to works of art for the visually impaired can be extended to a system such as Latin epigraphy, which presents great difficulties since the engraved letters are not clear to the touch. The technology of 3D printing allows the creation of materials that make it easier to read epigraphic texts in following the "design for all" principle demonstrating an economic, rapid technique that is easy to implement and reasonably robust.
Forma Urbis. Itinerari nascosti di Roma antica, 2010
La meridiana di Augusto nel Campo Marzio può essere definita il più grande orologio e il più gran... more La meridiana di Augusto nel Campo Marzio può essere definita il più grande orologio e il più grande calendario di tutti i tempi. Non è solo uno strumento astronomico, ma una piazza che rappresenta qualcosa di più di una semplice sistemazione urbanistica: fa parte di un progetto che è allo stesso tempo un monumento alla vittoria sull'Egitto e un simbolo di propaganda imperiale.
Palladio-Rivista di Storia dell'Architteturae Restauro, Jul 1, 2010
Il Mitreo di Felicissimo è situato nella zona centrale di Ostia Antica, a sinistra del Decumano M... more Il Mitreo di Felicissimo è situato nella zona centrale di Ostia Antica, a sinistra del Decumano Massimo provenendo da Porta Romana. È in una posizione defilata, alla fine di una stradina che porta il suo nome nella reg. V, ins. IX,1 ed è stato adattato in un edificio costruito tra il II e il III secolo d.C.
Il culto di Mithra
Il Mithra romano, cosmologia e magia
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Papers by Francesca Licordari
forza idraulica ai mulini. Sono scomparsi anche il ramo del Velino noto come Voto dei Santi e le “cavatelle” del borgo.
L’intensa urbanizzazione ha eliminato il dislivello che marcava la ripida scarpata di erosione fluviale a Sud della rupe reatina. Le arcate del viadotto romano, su cui passava la via Salaria, sono visibili nei sotterranei dei palazzi di via Roma e costituiscono parte dello scenario della “Rieti
sotterranea”. La rupe di Rieti è costituita da depositi carbonatici continentali (calcareous tufa) quindi il suo sottosuolo è ricco di cavità naturali, di origene carsica, talvolta modificate dall’azione antropica. Queste cavità si intersecano con i resti di cunicoli o con le opere idrauliche di epoca romana e successiva e potrebbero costituire un fattore di rischio, per gli eventuali fenomeni di sprofondamento (sinkhole), amplificato anche dalla elevata sismicità dell’area. Permane inoltre il pericolo di inondazioni in alcuni settori dell’area urbana e nella piana.
Throughout the Middle Ages the difficulty of working the porphyry, a very hard marble, meant that almost all reused pieces were fragmentary: this is the case of the basins, reused as sepulchres or inserted in the altars, of the columns reused in the churches, of elaboration of the floor decorations (rotae porphyreticae, Cosmatesque floors) and so on.
Only in the Renaissance the techniques of porphyry working were rediscovered. In Florence, the material was very popular among the artists of the court of the Medici. Soon after, the use of the material spread to the French court, and it also found great success among the families of the European nobility.
The last attempt to revive the use of the ancient porphyry was made between the middle of the 19th century and the middle of the 20th century, but it failed due to the impossibility of finding blocks of good quality and sufficient size. In addition, the new European porphyries were now available at more competitive prices and therefore there was no extensive use of this ancient material, which thus acquired more and more prestige.
“umido” ha svolto un ruolo centrale nel segnare l’identità del paesaggio e nel condizionare
gli assetti territoriali, le scelte insediative, le articolazioni socio-economico-politiche e i
modelli culturali. Il paesaggio dei “colli supra il Velino” è un esempio, ancora leggibile,
del rapporto tra uomo e ambiente umido nei diversi periodi storici. Le comunità del luogo
hanno da sempre sfruttato le risorse messe a disposizione dall’ambiente fluvio-lacustre.
forza idraulica ai mulini. Sono scomparsi anche il ramo del Velino noto come Voto dei Santi e le “cavatelle” del borgo.
L’intensa urbanizzazione ha eliminato il dislivello che marcava la ripida scarpata di erosione fluviale a Sud della rupe reatina. Le arcate del viadotto romano, su cui passava la via Salaria, sono visibili nei sotterranei dei palazzi di via Roma e costituiscono parte dello scenario della “Rieti
sotterranea”. La rupe di Rieti è costituita da depositi carbonatici continentali (calcareous tufa) quindi il suo sottosuolo è ricco di cavità naturali, di origene carsica, talvolta modificate dall’azione antropica. Queste cavità si intersecano con i resti di cunicoli o con le opere idrauliche di epoca romana e successiva e potrebbero costituire un fattore di rischio, per gli eventuali fenomeni di sprofondamento (sinkhole), amplificato anche dalla elevata sismicità dell’area. Permane inoltre il pericolo di inondazioni in alcuni settori dell’area urbana e nella piana.
Throughout the Middle Ages the difficulty of working the porphyry, a very hard marble, meant that almost all reused pieces were fragmentary: this is the case of the basins, reused as sepulchres or inserted in the altars, of the columns reused in the churches, of elaboration of the floor decorations (rotae porphyreticae, Cosmatesque floors) and so on.
Only in the Renaissance the techniques of porphyry working were rediscovered. In Florence, the material was very popular among the artists of the court of the Medici. Soon after, the use of the material spread to the French court, and it also found great success among the families of the European nobility.
The last attempt to revive the use of the ancient porphyry was made between the middle of the 19th century and the middle of the 20th century, but it failed due to the impossibility of finding blocks of good quality and sufficient size. In addition, the new European porphyries were now available at more competitive prices and therefore there was no extensive use of this ancient material, which thus acquired more and more prestige.
“umido” ha svolto un ruolo centrale nel segnare l’identità del paesaggio e nel condizionare
gli assetti territoriali, le scelte insediative, le articolazioni socio-economico-politiche e i
modelli culturali. Il paesaggio dei “colli supra il Velino” è un esempio, ancora leggibile,
del rapporto tra uomo e ambiente umido nei diversi periodi storici. Le comunità del luogo
hanno da sempre sfruttato le risorse messe a disposizione dall’ambiente fluvio-lacustre.
Parlare del paesaggio oggi significa riformulare l’idea stessa di territorio, sia da un punto di vista estetico che etico, e approcciarlo come sistema interconnesso di fattori in costante evoluzione su cui si intersecano temi fondamentali come sussistenza, sostenibilità, benessere e identità: un punto cardine nella trattazione delle relazioni tra conoscenza e vita quotidiana, tra lascito storico-culturale e strategie socioeconomiche di sviluppo.
In questa direzione, la Fondazione Dià Cultura, seguendo le proprie finalità istituzionali, volte principalmente alla valorizzazione del patrimonio culturale, ha deciso di intraprendere in Romarché 2019 una riflessione collettiva sullo stato dell’arte nei temi della definizione e della gestione del paesaggio.