Pietro Angelo (Pierangelo) MURONI
Pietro Angelo Muroni is a priest of the Archdiocese of Sassari. He teaches Liturgy of the hours at Pontifical Liturgical Institute Sant’Anselmo in Rome and Liturgy at Pontifical Urbaniana University. He serves as director of the peer reviewed journal Ecclesia orans. Among his publications are: Tria sunt sacramenta, quibus per se initiantur, et sanctificantur fideles, Baptismus, Confirmatio, Eucharistia. L’ordine nell’amministrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La storia e la teologia dal XIV secolo al 1992 nel rito romano, (Bibliotheca Ephemerides Liturgicae 141), Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2007 (rist. 2010); Per ritus et preces. Sacramentalità della liturgia, (Studia Anselmiana 150. Analecta liturgica 28), Roma 2010; Tra memoria e profezia. Il Pontificio Istituto Liturgico nel 50° Giubileo della sua fondazione 1961-2011, Ecclesia Orans 29 (2012).
Pietro Angelo Muroni, sacerdote dell’Arcidiocesi di Sassari. Docente di Liturgia delle Ore al Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo in Roma e di Liturgia nella Pontificia Università Urbaniana. Direttore della rivista scientifica Ecclesia orans. Pubblicazioni: Tria sunt sacramenta, quibus per se initiantur, et sanctificantur fideles, Baptismus, Confirmatio, Eucharistia. L’ordine nell’amministrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La storia e la teologia dal XIV secolo al 1992 nel rito romano, (Bibliotheca Ephemerides Liturgicae 141), Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2007 (rist. 2010); Per ritus et preces. Sacramentalità della liturgia, (Studia Anselmiana 150. Analecta liturgica 28), a cura di P.A. Muroni, Roma 2010; Tra memoria e profezia. Il Pontificio Istituto Liturgico nel 50° Giubileo della sua fondazione 1961-2011, Ecclesia Orans 29 (2012).
Supervisors: Ecclesia orans Editor
Address: Rome, Latium, Italy
Pietro Angelo Muroni, sacerdote dell’Arcidiocesi di Sassari. Docente di Liturgia delle Ore al Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo in Roma e di Liturgia nella Pontificia Università Urbaniana. Direttore della rivista scientifica Ecclesia orans. Pubblicazioni: Tria sunt sacramenta, quibus per se initiantur, et sanctificantur fideles, Baptismus, Confirmatio, Eucharistia. L’ordine nell’amministrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La storia e la teologia dal XIV secolo al 1992 nel rito romano, (Bibliotheca Ephemerides Liturgicae 141), Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2007 (rist. 2010); Per ritus et preces. Sacramentalità della liturgia, (Studia Anselmiana 150. Analecta liturgica 28), a cura di P.A. Muroni, Roma 2010; Tra memoria e profezia. Il Pontificio Istituto Liturgico nel 50° Giubileo della sua fondazione 1961-2011, Ecclesia Orans 29 (2012).
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Index_Journal by Pietro Angelo (Pierangelo) MURONI
In turn, on 16 December 2015, the European Reference Index for the Humanities and Social Sciences (ERIH-PLUS) confirmed Ecclesia orans’ place in its list of scholarly journals.
With these words the Pope recalls the extraordinary power of the lex orandi, which, by its performance, by its implementation on the part of the Church, becomes a pre-eminent manifestation of the lex credendi, of the Mystery, which the same liturgy celebrates by its rites and prayers. What the Pope highlights is important, and certainly a definitive rejection of ritualism and the cult of ceremonial, in favour instead of the rediscovery of the deep richness of Christian celebration that has its roots in the Paschal Mystery of Christ, of which the rite is nothing other than a manifestation in prayer.
Read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans-en/home/Year/Year-XXXII-2015/editorial-XXXII-2015
read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXXI-2014/Editoriale-XXXI-2014
Nella Lettera agli Ebrei, da cui prende avvio la presentazione della pubblicazione degli Atti del IX Congresso Internazionale di Liturgia del Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo, dal titolo Il Pontificio Istituto Liturgico: tra memoria e profezia, celebratosi a Roma dal 4 al 6 maggio 2011, l’autore sacro si rivolge agli Ebrei esortandoli ad imitare i buoni esempi e la pratica del Vangelo scritta nelle pieghe della vita e manifestata dalla fede dei loro Padri. In una parola: dalla lex credendi alla lex operandi!
read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXIX-2012/Presentazione-XXIX-2012
Read more in
https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXX-2013/Editoriale-XXX-2013
Book by Pietro Angelo (Pierangelo) MURONI
A cinquant’anni dalla sua fondazione, il Pontificio Istituto Liturgico fa suo questo invito rileggendolo nella propria storia, fatta di volti, eventi, luoghi, applicandolo al suo presente per guardare con decisione e profezia al futuro.
Gli Atti raccolgono gli interventi degli illustri docenti che sono intervenuti al Congresso internazionale del PIL, compresa la sintesi della Tavola rotonda. Il tema del Congresso ruota attorno alla formazione liturgica e al metodo di insegnamento della liturgia, toccando anche tematiche quale "Liturgy and Ecumenism" (D.R. Holeton), "Pastoral Liturgy" (P. Turner), "Liturgie et Mission" (P.J. Da Cruz).
Questo manuale analizza la celebrazione liturgica in tutte le sue componenti, in particolar modo quelle che riguardano le dimensioni del tempo e dello spazio. Dopo aver chiarito il concetto di “celebrazione liturgica” e l’identità propria del popolo di Dio come soggetto celebrante – che parla un linguaggio liturgico fatto di gesti, Parola e parole, segni e simboli liturgici –, il testo si sofferma sul concetto cristiano di “tempo” e sul suo profondo rapporto con la liturgia, presentando l’Anno liturgico e la Liturgia delle ore quali “luoghi” dove il “tempo liturgico” rivela il Mistero di Cristo e la sua presenza.
Ma la liturgia è anche “spazio”. Ampio risalto acquista, dunque, in quest’opera la chiesa come luogo della celebrazione. Ci si sofferma sulla funzione mistagogica dell’edificio di culto e sul significato dei vari spazi liturgici, quali l’altare, l’ambone, la sede e il fonte battesimale.
Un volume pensato per la ricerca e lo studio, ma indirizzato anche a coloro che amano e intendono approfondire la celebrazione liturgica nelle sue varie componenti.
Paper by Pietro Angelo (Pierangelo) MURONI
Lo studio approfondisce il tema della sacramentalità della Liturgia delle Ore attraverso una lettura mistagogica dei “luoghi” della sua celebrazione. La Liturgia delle Ore riscopre la sua verità teologica e sacramentale grazie anche ai diversi spazi celebrativi interessati nella sua celebrazione e che dicono la dimensione sacrificale della preghiera della Chiesa (altare); il suo essere Parola ricevuta, celebrata e dunque ridonata; celebrazione del Verbo incarnato e del Signore risorto (ambone), attraverso l’esercizio del sacerdozio battesimale del popolo di Dio (fonte battesimale); continuazione, distensione di quel canto che eternamente è rivolto a Dio nelle sedi celesti e che diventa il canto della Chiesa tutta, terrena e celeste, unita nell’unica lode a Dio Padre, per mezzo dell’incarnazione del Figlio, orientata dall’armonia dello Spirito Santo verso la pienezza escatologica (abside).
L’articolo prende avvio dall’esperienza della pandemia da COVID-19 e dalle conseguenze che questa ha causato anche nelle celebrazioni liturgiche: la mancanza del senso comunitario della celebrazione; il rischio della privatizzazione e clericalizzazione; la mancanza di una partecipazione “piena e attiva” del popolo di Dio, anche attraverso la propria corporalità, solo per indicarne alcune. Ma è soprattutto guardando al “dopo-pandemia”, quando tutti forse avremo ricevuto il vaccino che ci avrà preservato dalla continua diffusione del contagio e da ulteriori morti, che l’articolo mette in evidenza quelle attenzioni e quei “vaccini” necessari per evitare la diffusione di una cattiva comprensione del celebra- re cristiano, a cui la pandemia ha rischiato di condurci, e dunque la perdita del vero spirito della liturgia: ri-iniziazione al linguaggio liturgico; valorizzazione dei riti di passaggio; riscoperta della dimensione comunitaria della celebrazione e del popolo di Dio come soggetto celebrante; riscoperta del corpo nella celebrazione e della Chiesa come corpo; valorizzazione del raduno e dell’accoglienza nella liturgia; riscoperta delle diverse forme celebrative e della liturgia domestica. Non poteva mancare una riflessione approfondita sul rapporto tra celebrazione e uso dei new media.
This article proposes a bibliographic review on the major publications on the Liturgy of the Hours, from the Second Vatican Council until today.
The topic of the article is the reform of the Breviary in the Vatican II.
In turn, on 16 December 2015, the European Reference Index for the Humanities and Social Sciences (ERIH-PLUS) confirmed Ecclesia orans’ place in its list of scholarly journals.
With these words the Pope recalls the extraordinary power of the lex orandi, which, by its performance, by its implementation on the part of the Church, becomes a pre-eminent manifestation of the lex credendi, of the Mystery, which the same liturgy celebrates by its rites and prayers. What the Pope highlights is important, and certainly a definitive rejection of ritualism and the cult of ceremonial, in favour instead of the rediscovery of the deep richness of Christian celebration that has its roots in the Paschal Mystery of Christ, of which the rite is nothing other than a manifestation in prayer.
Read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans-en/home/Year/Year-XXXII-2015/editorial-XXXII-2015
read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXXI-2014/Editoriale-XXXI-2014
Nella Lettera agli Ebrei, da cui prende avvio la presentazione della pubblicazione degli Atti del IX Congresso Internazionale di Liturgia del Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo, dal titolo Il Pontificio Istituto Liturgico: tra memoria e profezia, celebratosi a Roma dal 4 al 6 maggio 2011, l’autore sacro si rivolge agli Ebrei esortandoli ad imitare i buoni esempi e la pratica del Vangelo scritta nelle pieghe della vita e manifestata dalla fede dei loro Padri. In una parola: dalla lex credendi alla lex operandi!
read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXIX-2012/Presentazione-XXIX-2012
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https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXX-2013/Editoriale-XXX-2013
A cinquant’anni dalla sua fondazione, il Pontificio Istituto Liturgico fa suo questo invito rileggendolo nella propria storia, fatta di volti, eventi, luoghi, applicandolo al suo presente per guardare con decisione e profezia al futuro.
Gli Atti raccolgono gli interventi degli illustri docenti che sono intervenuti al Congresso internazionale del PIL, compresa la sintesi della Tavola rotonda. Il tema del Congresso ruota attorno alla formazione liturgica e al metodo di insegnamento della liturgia, toccando anche tematiche quale "Liturgy and Ecumenism" (D.R. Holeton), "Pastoral Liturgy" (P. Turner), "Liturgie et Mission" (P.J. Da Cruz).
Questo manuale analizza la celebrazione liturgica in tutte le sue componenti, in particolar modo quelle che riguardano le dimensioni del tempo e dello spazio. Dopo aver chiarito il concetto di “celebrazione liturgica” e l’identità propria del popolo di Dio come soggetto celebrante – che parla un linguaggio liturgico fatto di gesti, Parola e parole, segni e simboli liturgici –, il testo si sofferma sul concetto cristiano di “tempo” e sul suo profondo rapporto con la liturgia, presentando l’Anno liturgico e la Liturgia delle ore quali “luoghi” dove il “tempo liturgico” rivela il Mistero di Cristo e la sua presenza.
Ma la liturgia è anche “spazio”. Ampio risalto acquista, dunque, in quest’opera la chiesa come luogo della celebrazione. Ci si sofferma sulla funzione mistagogica dell’edificio di culto e sul significato dei vari spazi liturgici, quali l’altare, l’ambone, la sede e il fonte battesimale.
Un volume pensato per la ricerca e lo studio, ma indirizzato anche a coloro che amano e intendono approfondire la celebrazione liturgica nelle sue varie componenti.
Lo studio approfondisce il tema della sacramentalità della Liturgia delle Ore attraverso una lettura mistagogica dei “luoghi” della sua celebrazione. La Liturgia delle Ore riscopre la sua verità teologica e sacramentale grazie anche ai diversi spazi celebrativi interessati nella sua celebrazione e che dicono la dimensione sacrificale della preghiera della Chiesa (altare); il suo essere Parola ricevuta, celebrata e dunque ridonata; celebrazione del Verbo incarnato e del Signore risorto (ambone), attraverso l’esercizio del sacerdozio battesimale del popolo di Dio (fonte battesimale); continuazione, distensione di quel canto che eternamente è rivolto a Dio nelle sedi celesti e che diventa il canto della Chiesa tutta, terrena e celeste, unita nell’unica lode a Dio Padre, per mezzo dell’incarnazione del Figlio, orientata dall’armonia dello Spirito Santo verso la pienezza escatologica (abside).
L’articolo prende avvio dall’esperienza della pandemia da COVID-19 e dalle conseguenze che questa ha causato anche nelle celebrazioni liturgiche: la mancanza del senso comunitario della celebrazione; il rischio della privatizzazione e clericalizzazione; la mancanza di una partecipazione “piena e attiva” del popolo di Dio, anche attraverso la propria corporalità, solo per indicarne alcune. Ma è soprattutto guardando al “dopo-pandemia”, quando tutti forse avremo ricevuto il vaccino che ci avrà preservato dalla continua diffusione del contagio e da ulteriori morti, che l’articolo mette in evidenza quelle attenzioni e quei “vaccini” necessari per evitare la diffusione di una cattiva comprensione del celebra- re cristiano, a cui la pandemia ha rischiato di condurci, e dunque la perdita del vero spirito della liturgia: ri-iniziazione al linguaggio liturgico; valorizzazione dei riti di passaggio; riscoperta della dimensione comunitaria della celebrazione e del popolo di Dio come soggetto celebrante; riscoperta del corpo nella celebrazione e della Chiesa come corpo; valorizzazione del raduno e dell’accoglienza nella liturgia; riscoperta delle diverse forme celebrative e della liturgia domestica. Non poteva mancare una riflessione approfondita sul rapporto tra celebrazione e uso dei new media.
This article proposes a bibliographic review on the major publications on the Liturgy of the Hours, from the Second Vatican Council until today.
The topic of the article is the reform of the Breviary in the Vatican II.
L'attenzione si focalizza principalmente sul linguaggio non verbale nella celebrazione eucaristica e nella Liturgia delle Ore.
La tematica viene affrontata con un approccio scientifico alle fonti storiche e liturgiche, in una prima parte.
Nella seconda parte, invece, il tema viene affrontato dal punto di vista teologico .
Questo contributo parla del linguaggio non-verbale nella celebrazione della Liturgia delle Ore; una celebrazione che oggi è sbilanciata soprattutto sul verbale, sulla "recitazione", ma che sin dalla tradizione prevede anche il coinvolgimento del corpo che è elemento fondamentale della celebrazione stessa.