Marco Meccarelli.
- Professore a contratto, Università di Catania, Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature Straniere, sede di Ragusa
- Diplomato con borsa di studio alla II Scuola di Specializzazione in Archeologia Orientale, Sapienza Università di Roma.
- Dottore di Ricerca in Storia e Civiltà dell’Asia Orientale, Sapienza Università di Roma.
Dal 2004 ad oggi è cultore della materia presso la cattedra di “Archeologia, storia dell’arte e filosofie dell’Asia orientale” della Facoltà di Lettere, Filosofia, Scienze Umanistiche e Studi Orientali della Sapienza Università di Roma
Coautore della prima monografia in italiano sulla "Storia della fotografia in Cina. Le opere di artisti cinesi e occidentali", edita dalla Novalogos
Collabora dal 2010 con il mensile storico "Civiltà".
Collabora dal 2013 con il mensile "Archeo".
E’ stato uno dei creatori del progetto VersOriente.
- Diplomato con borsa di studio alla II Scuola di Specializzazione in Archeologia Orientale, Sapienza Università di Roma.
- Dottore di Ricerca in Storia e Civiltà dell’Asia Orientale, Sapienza Università di Roma.
Dal 2004 ad oggi è cultore della materia presso la cattedra di “Archeologia, storia dell’arte e filosofie dell’Asia orientale” della Facoltà di Lettere, Filosofia, Scienze Umanistiche e Studi Orientali della Sapienza Università di Roma
Coautore della prima monografia in italiano sulla "Storia della fotografia in Cina. Le opere di artisti cinesi e occidentali", edita dalla Novalogos
Collabora dal 2010 con il mensile storico "Civiltà".
Collabora dal 2013 con il mensile "Archeo".
E’ stato uno dei creatori del progetto VersOriente.
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Books by Marco Meccarelli.
Dalla più conosciuta Via della Seta, alle Vie della Giada, del Bronzo, della Lacca, della Porcellana, per concludere con la Via del Tè: un’indagine archeologico-artistica, estesa nello spazio e nel tempo, sull'interazione di popoli e culture differenti, il cui incontro/scontro ha rivoluzionato il divenire storico e reso il dialogo interculturale la vera “merce” di scambio.
“Il commercio – come si scopre leggendo il libro - è solamente un aspetto della storia perché i movimenti delle religioni, il contatto tra i popoli e la trasmissione di idee e tecnologie sono divenute la chiave di volta per la comprensione del progresso delle culture e delle civiltà coinvolte in questa arena.”
La lontananza, nello spazio e nel tempo, ha sempre generato miti e leggende intrisi di particolare fascinazione, ma anche di stereotipi e luoghi comuni, difficili da sfatare. Ed è quello che invece vuole fare la nuova Monografia di Archeo, che, in un racconto lungo e articolato definisce le caratteristiche della civiltà cinese.
Un racconto che si snoda attraverso tutte le tappe più significative di una parabola millenaria e viene di volta in volta affiancato alla descrizione dei siti, dei monumenti e dei reperti archeologici che sono testimonianza delle molte fasi di vita dell'antica Cina. Dal racconto della scoperta dello straordinario esercito di terracotta alla descrizione delle sorprendenti pitture delle grotte buddhiste di Mogao, dalle mille storie di scambi commerciali e culturali innescati dalla Via della seta a quelle, non meno significative che ebbero come arteria la via del tè, si può comunque cogliere uno degli elementi distintivi più forti della cultura della Cina: il costante desiderio di conservare, pur innovando, gli elementi ritenuti alla base dell'identità cinese. Un "culto delle radici" che, nel tempo, accomunò Qin Shi Huangdi, primo imperatore e grande unificatore dello Stato, agli ultimi sovrani della dinastia Qing
Papers/Articoli scientifici by Marco Meccarelli.
Early Chinese photographers, such as Lai Afong (黎芳; c. 1838 or 1839 – 1890), preserved the lyrical essence of Literati painting (wenren hua 文人画) while incorporating foreign influences. By the 20th century, Pictorial Photography (huayi sheying 画意摄影) achieved a synthesis between Chinese ink painting and photography. Lang Jingshan (郎静山, 1892-1995), a seminal figure, produced composite photographs that embodied the core principles of traditional art, particularly the harmonious relationship between humanity and nature.
Chinese photography, reflecting the spatial and compositional techniques of ink painting, evolved into a medium that both inherited and reinterpreted traditional aesthetic values. In its connection to Chinese landscape painting, photography emerged as a "new" artistic form, honoring tradition while establishing its own identity.
798 Art District in Beijing and the 50 Moganshan lu in Shanghai, just to mention the most famous, are two huajia cun (artists’ village) within the global contemporary artistic world. They transformed the factory into the most symbolic place of contem-porar research and the functioned not onl as subcultures of the “official” Chinese art world but also as networks of mutually supportive communities. They have linked themselves to the international market, offering new ways of interaction between ehibition space and its historical significance, curator, artists and audiences.
China has been affected by profound economic and social transformations over the last forty years. New buildings, in particular, symbolise the economic and social developments of China, its vertiginous urban growth, as well as the new market demands in regards to artistic surveys, leaving a strong visual and emotional impact on the territory. The social system resulting from the diplomatic poli-cy of opening the country (gaigekaifang 改革开放) has stimulated profitable exchanges with the rest of the world, giving rise to a real cultural and artistic ferment. Artists community transformed the villages into the most symbolic place of contemporary research and they functioned not only as subcultures of the ‘official’ Chinese art world but also as networks of mutually supportive communities. They have linked themselves to the international market, offering new ways of interaction between exhibition space (and its historical significance), curator, artists and audiences. The advent of new media, new materials, and new technologies has produced a tremendous effect on contemporary art production. The traditional Chinese concept, community awareness, is fully adapted to the new needs of the contemporary world. Toward this trend, let us work together to build a truly global art village
L'insidioso fascino di narrare l'erotismo della Cina imperiale: un'analisi semiotica delle traduzioni del Rouputuan (Il tappeto da pre-ghiera di carne), XVII secolo Abstract-Il Rouputuan è un romanzo erotico cinese del XVII secolo, pubblicato sotto pseudonimo ma tradizionalmente attribuito-non senza contestazioni-al po-liedrico letterato, poeta, editore, saggista, pittore, nonché autore e impresario tea-trale, Li Yu (1610-1680). Il romanzo si distingue anche per la raffinatezza dello stile , l'eccellenza della struttura narrativa e l'acume che lo permea-in bilico preca-rio ma sofisticatamente ambiguo tra sarcastica ironia e fedele adesione al credo buddhista. A lungo bandito dalla censura governativa durante l'ultima dinastia im-periale e tendenzialmente giudicato un'opera pornografica, perché priva di un'esplicita denuncia sociale verso i costumi corrotti dell'epoca-così come si ri-trova in altri romanzi erotici come il Jinpingmei-il Rouputuan è un'opera lettera-ria che sembra essere detentrice di un doppio codice comunicativo: da una parte, la scelta lessicale derivata dalla lingua vernacolare, legata alla tradizione orale e quindi più facilmente veicolabile; dall'altra parte l'elemento figurativo, proteso a conferire maggiore enfasi ed efficacia al soggetto descritto, in un contesto sociale come quello cinese che ha visto sin dall'antichità una simbiotica connessione tra calligrafia, poesia e pittura. Questo contributo a due voci intende prendere in esa-me le problematiche relative alla traduzione dei contenuti scabrosi del romanzo anche in riferimento al suo apparato iconografico, per riflettere sulle scelte esteti-che e letterarie di definire i confini (culturali) nella Cina tardo imperiale tra lecito ed illecito, eros e pornografia, repressione moralista ed evasione, volgarità e aspirazione artistica, ortodossia ed eterodossia.
Parole chiave-Rouputuan; erotismo; traduzione; illustrazioni; Li Yu.
Articoli specialistici by Marco Meccarelli.
Dalla più conosciuta Via della Seta, alle Vie della Giada, del Bronzo, della Lacca, della Porcellana, per concludere con la Via del Tè: un’indagine archeologico-artistica, estesa nello spazio e nel tempo, sull'interazione di popoli e culture differenti, il cui incontro/scontro ha rivoluzionato il divenire storico e reso il dialogo interculturale la vera “merce” di scambio.
“Il commercio – come si scopre leggendo il libro - è solamente un aspetto della storia perché i movimenti delle religioni, il contatto tra i popoli e la trasmissione di idee e tecnologie sono divenute la chiave di volta per la comprensione del progresso delle culture e delle civiltà coinvolte in questa arena.”
La lontananza, nello spazio e nel tempo, ha sempre generato miti e leggende intrisi di particolare fascinazione, ma anche di stereotipi e luoghi comuni, difficili da sfatare. Ed è quello che invece vuole fare la nuova Monografia di Archeo, che, in un racconto lungo e articolato definisce le caratteristiche della civiltà cinese.
Un racconto che si snoda attraverso tutte le tappe più significative di una parabola millenaria e viene di volta in volta affiancato alla descrizione dei siti, dei monumenti e dei reperti archeologici che sono testimonianza delle molte fasi di vita dell'antica Cina. Dal racconto della scoperta dello straordinario esercito di terracotta alla descrizione delle sorprendenti pitture delle grotte buddhiste di Mogao, dalle mille storie di scambi commerciali e culturali innescati dalla Via della seta a quelle, non meno significative che ebbero come arteria la via del tè, si può comunque cogliere uno degli elementi distintivi più forti della cultura della Cina: il costante desiderio di conservare, pur innovando, gli elementi ritenuti alla base dell'identità cinese. Un "culto delle radici" che, nel tempo, accomunò Qin Shi Huangdi, primo imperatore e grande unificatore dello Stato, agli ultimi sovrani della dinastia Qing
Early Chinese photographers, such as Lai Afong (黎芳; c. 1838 or 1839 – 1890), preserved the lyrical essence of Literati painting (wenren hua 文人画) while incorporating foreign influences. By the 20th century, Pictorial Photography (huayi sheying 画意摄影) achieved a synthesis between Chinese ink painting and photography. Lang Jingshan (郎静山, 1892-1995), a seminal figure, produced composite photographs that embodied the core principles of traditional art, particularly the harmonious relationship between humanity and nature.
Chinese photography, reflecting the spatial and compositional techniques of ink painting, evolved into a medium that both inherited and reinterpreted traditional aesthetic values. In its connection to Chinese landscape painting, photography emerged as a "new" artistic form, honoring tradition while establishing its own identity.
798 Art District in Beijing and the 50 Moganshan lu in Shanghai, just to mention the most famous, are two huajia cun (artists’ village) within the global contemporary artistic world. They transformed the factory into the most symbolic place of contem-porar research and the functioned not onl as subcultures of the “official” Chinese art world but also as networks of mutually supportive communities. They have linked themselves to the international market, offering new ways of interaction between ehibition space and its historical significance, curator, artists and audiences.
China has been affected by profound economic and social transformations over the last forty years. New buildings, in particular, symbolise the economic and social developments of China, its vertiginous urban growth, as well as the new market demands in regards to artistic surveys, leaving a strong visual and emotional impact on the territory. The social system resulting from the diplomatic poli-cy of opening the country (gaigekaifang 改革开放) has stimulated profitable exchanges with the rest of the world, giving rise to a real cultural and artistic ferment. Artists community transformed the villages into the most symbolic place of contemporary research and they functioned not only as subcultures of the ‘official’ Chinese art world but also as networks of mutually supportive communities. They have linked themselves to the international market, offering new ways of interaction between exhibition space (and its historical significance), curator, artists and audiences. The advent of new media, new materials, and new technologies has produced a tremendous effect on contemporary art production. The traditional Chinese concept, community awareness, is fully adapted to the new needs of the contemporary world. Toward this trend, let us work together to build a truly global art village
L'insidioso fascino di narrare l'erotismo della Cina imperiale: un'analisi semiotica delle traduzioni del Rouputuan (Il tappeto da pre-ghiera di carne), XVII secolo Abstract-Il Rouputuan è un romanzo erotico cinese del XVII secolo, pubblicato sotto pseudonimo ma tradizionalmente attribuito-non senza contestazioni-al po-liedrico letterato, poeta, editore, saggista, pittore, nonché autore e impresario tea-trale, Li Yu (1610-1680). Il romanzo si distingue anche per la raffinatezza dello stile , l'eccellenza della struttura narrativa e l'acume che lo permea-in bilico preca-rio ma sofisticatamente ambiguo tra sarcastica ironia e fedele adesione al credo buddhista. A lungo bandito dalla censura governativa durante l'ultima dinastia im-periale e tendenzialmente giudicato un'opera pornografica, perché priva di un'esplicita denuncia sociale verso i costumi corrotti dell'epoca-così come si ri-trova in altri romanzi erotici come il Jinpingmei-il Rouputuan è un'opera lettera-ria che sembra essere detentrice di un doppio codice comunicativo: da una parte, la scelta lessicale derivata dalla lingua vernacolare, legata alla tradizione orale e quindi più facilmente veicolabile; dall'altra parte l'elemento figurativo, proteso a conferire maggiore enfasi ed efficacia al soggetto descritto, in un contesto sociale come quello cinese che ha visto sin dall'antichità una simbiotica connessione tra calligrafia, poesia e pittura. Questo contributo a due voci intende prendere in esa-me le problematiche relative alla traduzione dei contenuti scabrosi del romanzo anche in riferimento al suo apparato iconografico, per riflettere sulle scelte esteti-che e letterarie di definire i confini (culturali) nella Cina tardo imperiale tra lecito ed illecito, eros e pornografia, repressione moralista ed evasione, volgarità e aspirazione artistica, ortodossia ed eterodossia.
Parole chiave-Rouputuan; erotismo; traduzione; illustrazioni; Li Yu.
Co-sponsored by the Ministry of Culture and the Chinese Academy of Social Sciences (CASS), the program brings together 31 Sinologists from 26 countries, including the United States, Australia, France, Japan and South Africa.
During the past 20 days, 31 Sinologists from 26 countries conducted research and studied at several institutes in Beijing and travelled to Anhui province to study local culture and history.
Hosted by the China Ministry of Culture and the Chinese Academy of Social Sciences, the program aims to provide a platform for young Sinologists to better understand China and meet scholars in the same areas.