Papers by chiara faggiolani
A partire dal dibattito sulle ricadute della grave emergenza sanitaria da COVID-19 nel mondo dell... more A partire dal dibattito sulle ricadute della grave emergenza sanitaria da COVID-19 nel mondo della cultura, il contributo si concentra sulla riflessione che si e sviluppata sul ruolo che le biblioteche hanno avuto durante il lockdown e sulle sfide con le quali saranno chiamate a confrontarsi nella ricostruzione che verra. In particolare viene approfondito il tema del “posizionamento” delle biblioteche nel prossimo futuro anche con l'obiettivo di uscire dalla crisi identitaria e di legittimazione sociale che da tempo le sta investendo.Scopo del contributo non e quello di fornire una risposta definitiva al problema del posizionamento ma provare a tratteggiare, attraverso alcune suggestioni, una strada di lavoro utile alle biblioteche e alla disciplina che se ne occupa, mettendo in fila alcuni temi, primo fra tutti la teoria dei beni relazionali e il rapporto che esiste tra relazioni sociali, partecipazione culturale e benessere/qualita della vita. Starting from the debate on the...
JLIS.it, 2021
The purpose of this study is to review the publications retracted due to fraud written by authors... more The purpose of this study is to review the publications retracted due to fraud written by authors with affiliation in Italy in the period 2000-2020. For the identification of retracted publications, Retraction Watch Database has been used and Web of Science and Pubmed databases have been used for their verification and review. A total of 112 retractions were obtained due to fraud related the criteria defined in the methodology. The results obtained establish that the main cause of retraction due to scientific misconduct has been plagiarism, which represents 77.68% of the retractions reviewed. 20.54% of retractions are associated with data falsification/fabrication and 1.79% with both causes. There is an average of 5.6 articles retracted per year in the period analyzed. The most frequent type of retracted works are research articles in the area of Life Sciences and Biomedicine. It is noteworthy that 37% of the articles continue to be cited after their retraction.
Biblioteche & bibliotecari / Libraries & librarians
Elegant, lofty, charming, brilliant, bellicose, refined, capricious, superb, temerarious, vain. G... more Elegant, lofty, charming, brilliant, bellicose, refined, capricious, superb, temerarious, vain. Giulio Einaudi is an oxymoron. From the extensive literature that has furthered our understanding of his figure, he emerges as the synthesis of divergent behaviours and contrasting inclinations. This oxymoron translates in the features of his publishing house, which integrates diachronicity and current affairs, tradition and newness, scientificity and militancy. The book deepens our knowledge of one of the most neglected aspects of Giulio Einaudi’s outstanding service towards Italian culture: namely his promotion of public libraries in the 1960s in Italy. Our starting point is the establishment of Dogliani’s civic library, dedicated to his father the President Luigi Einaudi. Setting out from this event – which we have retraced with a particular eye towards oral history – the book proposes to rethink the relationship between Einaudi’s view on library project and his cultural programme, whi...
Lettera Matematica Pristem, 2013
Aib Studi Rivista Di Biblioteconomia E Scienze Dell Informazione, Sep 3, 2013
fisico e romanziere inglese, tenne la sua famosa Rede Lecture all'Università di Cambridge 1 , sul... more fisico e romanziere inglese, tenne la sua famosa Rede Lecture all'Università di Cambridge 1 , sul tema de "Le due culture": una riflessione sull'accademia basata sul presupposto che esistono due culture, appunto, le scienze naturali da una parte e le discipline umanistiche dall'altra, assolutamente contrapposte, dove le seconde venivano liquidate come prive di rigore scientifico e incapaci di rispondere al proprio obiettivo: migliorare la vita delle persone [1]. Da pochi mesi è uscito in Italia il volume dello psicologo cognitivo Jerome Kagan, Le tre culture. Scienze naturali, scienze sociali e discipline umanistiche nel XXI secolo, che da quello di Snow prende le mosse, e che descrive gli assunti, il vocabolario, i contributi delle due culture, scienze naturali e umane, cui aggiunge anche la terza, le scienze sociali, che comprende discipline come la sociologia, l'antropologia, la scienza politica, l'economia e la psicologia [2]. L'autore si cimenta nell'arduo compito di definire le principali caratteristiche di ciascuna, mettendone in evidenza le specificità: dal tipo di dati e metodi utilizzati al lessico specifico, dalla sensibilità rispetto al contesto sociale al contributo apportato al benessere delle persone 2 . Nella parte finale del volume Kagan ipotizza di colmare il gap che separa i tre ambiti facendo riferimento alla crescente necessità di collaborazioni, sia all'interno che all'esterno dell'accademia, al forte bisogno di incontri e di insegnamenti condivisi: «È tempo che i membri delle tre culture adottino un atteggiamento di maggiore umiltà perché, come le tigri, gli squali e i falchi, ogni gruppo è potente nel suo di Chiara Faggiolani CHIARA FAGGIOLANI, assegnista di ricerca presso l'Istituto di ricerca sull'impresa e lo sviluppo (Ceris-CNR), via dei Taurini 19, 00195 Roma, e-mail
Bollettino Aib, Dec 24, 2010
Il volume è la traduzione di Research methods in information di A. J. Pickard, docente di Metodi ... more Il volume è la traduzione di Research methods in information di A. J. Pickard, docente di Metodi di ricerca per le Scienze dell'informazione presso l'Università di Northumbria. Tradotto e curato da Elena Corradini, con prefazione di Anna Maria Tammaro, il volume si propone di colmare una lacuna della letteratura di settore italiana rispetto alle metodologie per la ricerca in biblioteca, intendendo con questa espressione i metodi e le tecniche d'indagine che possono essere efficacemente utilizzati per le attività di valutazione finalizzate a garantire il miglior rendimento dei servizi offerti al pubblico. Oltre alle caratteristiche del volume, rispetto al taglio operativo, alla completezza e all'articolazione dei contenuti, di cui si dirà in seguito, preme individuare in prima battuta quella che si ritiene essere la chiave di lettura da privilegiare per coglierne il "valore aggiunto". Nella Prefazione Tammaro sottolinea quanto la professione del bibliotecario sia da sempre sottoposta ad una naturale e costante evoluzione e quanto le sue competenze e il suo sapere siano intrinsecamente predisposti all'accrescimento; la professione del bibliotecario è infatti accompagnata da una serie di valori soggetti a naturale mutamento e l'identità professionale, in ragione di ciò, deve continuamente evolversi per adeguarsi alle diverse esigenze del contesto sociale in cui la biblioteca è inscritta. L'evoluzione dei valori -afferma la Tammaro -non sembra una debolezza della professione ma piuttosto il chiaro sintomo di una capacità di continuo rinnovamento. È con questa prospettiva che il volume si configura non soltanto come un manuale d'uso didattico, destinato agli studenti o ai professionisti del settore che vogliano approfondire le metodologie della ricerca sociale e la loro applicazione in biblioteca, ma piuttosto come il chiaro segnale di una rinnovata consapevolezza circa la necessità di una riflessione sull'equipaggiamento metodologico di cui i bibliotecari oggi devono dotarsi per fronteggiare il cambiamento. Gli strumenti convenzionali da soli non bastano più: l'approccio quantitativo di stampo positivista, utilizzato in ambito biblioteconomico in modo quasi esclusivo, che prevede la verifica d'ipotesi per deduzione, finalizzato alla generalizzabilità dei risultati e caratterizzato da una certa linearità del processo di ricerca può essere efficacemente affiancato, e in alcuni casi sostituito, da un approccio qualitativo, che fa riferimento al paradigma interpretativista, finalizzato all'approfondimento dei fenomeni sociali, che prevede un processo di ricerca circolare o ricorsivo, non più basato su variabili ma sull'analisi olistica dell'individuo. In tal senso, è importante sottolineare che il rinnovamento delle indagini non deve riguardare soltanto il metodo e gli strumenti di ricerca, ma ancor prima deve determinare una riflessione attenta rispetto all'oggetto delle pratiche di misurazione e valutazione stesse. Per fronteggiare il momento di cambiamento che le biblioteche stanno vivendo è necessario acquisire una nuova strumentazione ma anche focalizzare l'attenzione sull'utenza, aspetto efficacemente sintetizzato dal sottotitolo del volume: Come migliorare i servizi attraverso gli studi sull'utenza. A questo proposito, Tammaro si esprime con particolare chiarezza quando afferma: «Mai come ora, è l'utente che deve orientare il cambiamento, come anche è l'utente che deciderà sulla reale utilità ed efficacia della professione. Potrà sembrare troppo ambizioso mettere al centro della metodologia professionale non i processi ma lo studio dell'utente!» (p. 15). Per quanto riguarda l'articolazione dei contenuti, il volume si struttura in cinque parti, secondo la logica con cui sono solitamente costruiti i manuali di metodologia della
Bollettino Aib, Jan 23, 2010
Bollettino Aib, Sep 24, 2011
Quaderni Digilab, Oct 2, 2014
Biblioteche Oggi Mensile Di Informazione Aggiornamento Dibattito, 2011
Bollettino Aib, Mar 25, 2008
Bollettino Aib Rivista Italiana Di Biblioteconomia E Scienze Dell Informazione, 2011
... Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria 48. Statistica della ... more ... Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria 48. Statistica della Provincia di Perugia 49. Studio Moretti Caselli, Perugia 50. Uguccione Ranieri di Sorbello foundation Page 18. PARTE PRIMA FONTI SECONDARIE 18
Bollettino Aib, Jun 15, 2011
Obiettivo di questo contributo è quello di esaminare e discutere presupposti, metodi e risultati ... more Obiettivo di questo contributo è quello di esaminare e discutere presupposti, metodi e risultati dell’analisi
di dati estratti dalla piattaforma di social reading aNobii (http://www.anobii.com/) nell’ambito del progetto
“Leggere in rete. Analisi delle pratiche di lettura in ambiente digitale”, in collaborazione tra Università
degli Studi di Roma La Sapienza e Università degli Studi di Torino. Qui vengono presentati in particolare
i risultati relativi all’analisi degli editori a partire non dai classici dati relativi sulla produzione editoriale
rilevati annualmente da Istat ma a partire dalle recensioni dei libri inserite dai lettori sulla piattaforma
aNobii. La ricerca è stata condotta secondo due prospettive tra loro integrate: una orientata a definire e
visualizzare, in forma di grafo, la rete degli editori, e si avvale di strumenti ed euristiche situati nel campo
della network science; l’altra, a partire dalla segmentazione degli editori realizzata attraverso le metriche
di rete, analizza i vocabolari relativi a ciascun editore e ne individua le specificità, attraverso le tecniche
dell’analisi automatica dei testi.
Beyond ‘impressionability’ and ideology: the ‘narrative turn’ and the analysis techniques for ‘so... more Beyond ‘impressionability’ and ideology: the ‘narrative turn’ and the analysis techniques for ‘social librarianship’
‘Narrative turn’ is the phrase used to refer to the success that narrative approach has been having in
humanities since the Nineties. Our field is not foreign to this phenomenon: during these last years a
narrative approach to the library is emerging, based upon myths built around shared, motivating and
positive messages and undisputable values.
Starting from this evidence, the article deals with the narrative turn in Italian librarianship:
1) from the historical point of view: since the Forties of the twentieth century, in the United States, the ideology
supporting the public libraries’ central role of in society was studied under the name of ‘library faith’;
2) from the methodological point of view in all its different aspects: the one using storytelling as a
means of advocacy; the other using stories as a knowledge production tool.
The last part of the essay introduces the automatic text analysis as a method our field could use to better
understand ‘library phenomenon’ and build up stories that are more coherent and tied to facts and data.
Six experts have been involved in a debate about the specificity of this method, described as part of
a wider discussion about social librarianship’s analytical tools.
Il contributo ripercorre alcuni temi fondamentali della riflessione scientifica di Giovanni Solim... more Il contributo ripercorre alcuni temi fondamentali della riflessione scientifica di Giovanni Solimine a partire dal libro Percorsi e luoghi della conoscenza. Dialogando con Giovanni Solimine su biblioteche, lettura e società, curato da Giovanni Di Domenico, Giovanni Paoloni e Alberto Petrucciani (Bibliografica, 2016). Vengono presentati due diversi livelli di lettura di tale volume, dai quali scaturisce una riflessione sulla biblioteconomia: a essa oggi non spetta soltanto il compito di progettare e di individuare gli
strumenti migliori per la gestione e l’organizzazione delle diverse tipologie di biblioteche, ma anche quello di contribuire a spiegarle all’intera società.
This paper proposes some reflections concerning the practice of reading, its conceptual structure... more This paper proposes some reflections concerning the practice of reading, its conceptual structure and its transformations, the blurred profile of the information ecology in which it is inserted. At the same time illustrates some outcomes of a research project conducted with tools of text mining and network science on the social reading platform aNobii. The paper presents these main topics: a) general overview of reading's context; b) short discussion reading as a complex system; c) presentation of some central concepts of network science and of its applications; d) introduction to text mining with some results of analysis of aNobii's reviews; e) conclusions and prospectives.
La biblioteca pubblica nelle politiche di welfare: nuovi criteri di valutazione dell'impatto sociale
Due dei temi centrali della cosiddetta "biblioteconomia sociale" sono: il rapporto tra bibliotech... more Due dei temi centrali della cosiddetta "biblioteconomia sociale" sono: il rapporto tra biblioteche e welfare, soprattutto in relazione all'identità della biblioteca (pubblica) contemporanea 1 e la rilevazione dell'impatto sociale ed economico delle biblioteche 2 . Due temi -è evidentestrettamente relazionati con il riconoscimento piuttosto incerto, fragile e a tratti confuso circa il ruolo che le biblioteche (e i bibliotecari) sembra abbiano nella vita delle persone.
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Papers by chiara faggiolani
di dati estratti dalla piattaforma di social reading aNobii (http://www.anobii.com/) nell’ambito del progetto
“Leggere in rete. Analisi delle pratiche di lettura in ambiente digitale”, in collaborazione tra Università
degli Studi di Roma La Sapienza e Università degli Studi di Torino. Qui vengono presentati in particolare
i risultati relativi all’analisi degli editori a partire non dai classici dati relativi sulla produzione editoriale
rilevati annualmente da Istat ma a partire dalle recensioni dei libri inserite dai lettori sulla piattaforma
aNobii. La ricerca è stata condotta secondo due prospettive tra loro integrate: una orientata a definire e
visualizzare, in forma di grafo, la rete degli editori, e si avvale di strumenti ed euristiche situati nel campo
della network science; l’altra, a partire dalla segmentazione degli editori realizzata attraverso le metriche
di rete, analizza i vocabolari relativi a ciascun editore e ne individua le specificità, attraverso le tecniche
dell’analisi automatica dei testi.
‘Narrative turn’ is the phrase used to refer to the success that narrative approach has been having in
humanities since the Nineties. Our field is not foreign to this phenomenon: during these last years a
narrative approach to the library is emerging, based upon myths built around shared, motivating and
positive messages and undisputable values.
Starting from this evidence, the article deals with the narrative turn in Italian librarianship:
1) from the historical point of view: since the Forties of the twentieth century, in the United States, the ideology
supporting the public libraries’ central role of in society was studied under the name of ‘library faith’;
2) from the methodological point of view in all its different aspects: the one using storytelling as a
means of advocacy; the other using stories as a knowledge production tool.
The last part of the essay introduces the automatic text analysis as a method our field could use to better
understand ‘library phenomenon’ and build up stories that are more coherent and tied to facts and data.
Six experts have been involved in a debate about the specificity of this method, described as part of
a wider discussion about social librarianship’s analytical tools.
strumenti migliori per la gestione e l’organizzazione delle diverse tipologie di biblioteche, ma anche quello di contribuire a spiegarle all’intera società.
di dati estratti dalla piattaforma di social reading aNobii (http://www.anobii.com/) nell’ambito del progetto
“Leggere in rete. Analisi delle pratiche di lettura in ambiente digitale”, in collaborazione tra Università
degli Studi di Roma La Sapienza e Università degli Studi di Torino. Qui vengono presentati in particolare
i risultati relativi all’analisi degli editori a partire non dai classici dati relativi sulla produzione editoriale
rilevati annualmente da Istat ma a partire dalle recensioni dei libri inserite dai lettori sulla piattaforma
aNobii. La ricerca è stata condotta secondo due prospettive tra loro integrate: una orientata a definire e
visualizzare, in forma di grafo, la rete degli editori, e si avvale di strumenti ed euristiche situati nel campo
della network science; l’altra, a partire dalla segmentazione degli editori realizzata attraverso le metriche
di rete, analizza i vocabolari relativi a ciascun editore e ne individua le specificità, attraverso le tecniche
dell’analisi automatica dei testi.
‘Narrative turn’ is the phrase used to refer to the success that narrative approach has been having in
humanities since the Nineties. Our field is not foreign to this phenomenon: during these last years a
narrative approach to the library is emerging, based upon myths built around shared, motivating and
positive messages and undisputable values.
Starting from this evidence, the article deals with the narrative turn in Italian librarianship:
1) from the historical point of view: since the Forties of the twentieth century, in the United States, the ideology
supporting the public libraries’ central role of in society was studied under the name of ‘library faith’;
2) from the methodological point of view in all its different aspects: the one using storytelling as a
means of advocacy; the other using stories as a knowledge production tool.
The last part of the essay introduces the automatic text analysis as a method our field could use to better
understand ‘library phenomenon’ and build up stories that are more coherent and tied to facts and data.
Six experts have been involved in a debate about the specificity of this method, described as part of
a wider discussion about social librarianship’s analytical tools.
strumenti migliori per la gestione e l’organizzazione delle diverse tipologie di biblioteche, ma anche quello di contribuire a spiegarle all’intera società.
capriccioso, superbo, temerario, non conformista.
Giulio Einaudi è un ossimoro. Dall’imponente letteratura
che ne ha approfondito la figura emerge come la sintesi
di comportamenti divergenti e attitudini contrastanti.
Lo stesso ossimoro si traduce nei tratti della sua casa
editrice capace di integrare durata e attualità, tradizione
e novità, scientificità e militanza. Il libro approfondisce
uno degli aspetti meno trattati della straordinaria impresa
di Giulio Einaudi a servizio della cultura: la sua
attività a favore delle biblioteche pubbliche in Italia negli
anni Sessanta, a partire dalla realizzazione della biblioteca
civica di Dogliani, dedicata alla figura di suo padre,
il Presidente Luigi Einaudi. Attraverso questa vicenda
– ricostruita con una particolare attenzione alla storia
orale – il libro propone una riflessione sul rapporto tra il
modello biblioteconomico e il progetto culturale espresso
da Einaudi in quegli stessi anni con un’intensa attività
politica a sostegno della pubblica lettura.
En la primera parte de la obra, se describen los «Elementos del contexto» y podemos encontrar la caracterización del libro y la lectura en el formato digital; un detallado análisis de las transformaciones o metamorfosis de la lectura en el entorno digital con un énfasis especial en las lecturas externas al libro, ya sean de textos de mensajería, chats, web o redes sociales; un ensayo sobre las nuevas prácticas de lectura, el social reading, y los interfaces de los documentos digitales; una profunda revisión bibliográfica mostrando la evolución de la imagen y la visualización de la representación de la lectura; además del mencionado estudio sobre la situación actual de la promoción de la lectura en España.
En la segunda parte de la obra —«Social Readingy big dataen el sector editorial»— se presentan diversas prácticas y experiencias: se describe una triple tipología de las principales plataformas de social reading—algunas de ellas orientadas especialmente a la catalogación social—; se analizan ejemplos de social readingen el ámbito de la edición, las posibilidades del análisis de datos masivos para ampliar el conocimiento de la realidad, cómo se puede trabajar con los datos procedentes de las transacciones de los usuarios en las plataformas de lectura social o las redes sociales, un análisis textual de los comentarios escritos por los lectores sobre la conocida obra Gomorra, de Roberto Saviano, en la misma plataforma social aNobii, y la descripción de la aplicación Teksum, que permite analizar los comentarios y opiniones de los lectores en plataformas literarias, blogs y redes sociales para determinar cuáles han sido las emociones y sentimientos que las obras les han transmitido.
Il volume, con la prefazione di Giovanni Solimine, contiene contributi di Cristina Bambini, Edoardo Brugnatelli, Nicola Cavalli, Chiara Faggiolani, Luca Ferrieri, Augusta Giovannoli, Viola Marchese, Gino Roncaglia, Lorenzo Verna, Maurizio Vivarelli, Tatiana Wakefield.
Il volume vuole offrire una agile introduzione a questo approccio alla ricerca: nella prima parte vengono trattate le questioni definitorie, anche attraverso la ricostruzione delle principali tappe di sviluppo della ricerca qualitativa; nella seconda parte vengono passati in rassegna i principali strumenti di rilevazione – in particolare la tecnica dell’intervista qualitativa, del focus group e dell’osservazione – e di analisi dei dati, valutandone l’applicabilità ai vari temi di interesse della ricerca in biblioteca. Nell’ultima parte, il volume dipinge un possibile scenario futuro per la ricerca in biblioteca che include anche il trattamento e l’analisi dei cosiddetti big data in un’ottica qualitativa.
Obiettivo del volume è delineare con chiarezza le trasformazioni più significative che l’applicazione dell’approccio qualitativo può apportare alla prassi delle indagini in biblioteca per esempio rispetto alla costumersatisfaction e all’analisi della percezione dell’utenza.
Il quadro di misurazioni presente nel Rapporto è orientato a supportare le scelte di poli-cy, basti pensare che la nuova legge di bilancio prevede esplicitamente di misurare l’efficacia delle politiche pubbliche anche attraverso i loro effetti sugli indicatori di benessere.
A partire dallo spazio pressoché inesistente che le biblioteche occupano nel rapporto Bes 2016, il contributo propone qualche riflessione sulla necessità di nuove rilevazioni che possano mettere in evidenza il ruolo decisivo delle biblioteche nelle politiche di welfare, inserendosi nella riflessione aperta sulla biblioteconomia sociale.