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Amoenissimis...Aedifciis GLI SCAVI DI PIAZZA MARCONI A CREMONA VOLUME 2 I Materiali, 2018
STUDI E RICERCHE DI ARCHEOLOGIA5 SAP Società Archeologica LO SCAVO DI PIAZZA MARCONI A CREMONA
Dr. Zoiberg, 2000
Progettazione di alcune opere di sostegno, con particolare riferimento ai muri di sostegno ed alle paratie libere e con uno o più livelli di vincolo
05 ottobre 2015 PIANIFICAZIONE La pianificazione è la prima attività prima di iniziare le verifiche sul campo. I due concetti alla base della pianificazione del lavoro sono il concetto del rischio e la significatività. Il lavoro del revisore mira ad indentificare se ci sia un rischio di errore significativo su qualche posta e che ciò possa compromettere l'attendibilità del bilancio. Il revisore avendo tempo limitato deve prioritariamente orientare le proprie verifiche sulle aree a rischio. Il concetto della significatività dipende dalle dimensioni quantitative delle poste, ammettendo che una posta sia di per se rischiosa se questa posta dovesse avere una significatività, cioè un ammontare rapportato al patrimonio molto esigua comunque questo andrà ad indirizzare il lavoro del revisore (una posta di 10000 euro completamente sbagliata nel bilancio FIAT sarebbe un errore irrilevante). Una volta identificati i rischi e definite le soglie di significatività cioè cosa controllerò (poste oggetto di verifica e come indirizzare le risultanze del lavoro), la mia strategia avrà due diversi ambiti. Definisco le procedure di conformità e le procedure di validità. Avrò due modalità per fare la mia revisione: verifico se il controllo interno della mia azienda è efficace ed effettuo dei test autonomi sui saldi. Siamo nell'ambito della fascia A:PIANIFICAZIONE DEL LAVORO (SLIDE 5): In base ai principi di revisione 300, 315, 320, 330 pianificare il lavoro di revisione significa istituire delle regole di comportamento. La pianificazione della revisione si compone di due documenti: la definizione della strategia generale di revisione e lo sviluppo di un piano di revisione (documento più dettagliato che definisce le verifiche che il revisore dovrà svolgere sulle varie voci di bilancio). Il revisore nel momento in cui pianifica ha come obiettivo quello di ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso, evitare che le poste siano inficiate di errori. La pianificazione serve al revisore per verificare se ha considerato tutti quegli eventi e circostanze che potrebbero influire negativamente sullo svolgimento del lavoro di revisione. Passiamo alla fase successiva in cui il revisore dopo aver fatto queste verifiche preliminari deve passare all'elaborazione della vera e propria strategia di revisione. La strategia stabilisce l'ampiezza, la tempistica e la direzione della revisione. È importante nella strategia definire delle tempistiche perché ho delle risorse (tempo) limitate. Le tempistiche devono essere note perché tutto deve incastrarsi in un planning in cui ogni persona sa su quale incarico sarà coinvolto. È fondamentale la natura delle comunicazioni previste con gli organi di governance per pianificare il lavoro. Nella strategia di revisione occorre identificare i rischi di audit anche se abbiamo effettuato solo una prima lettura delle informazioni disponibili. Occorre identificare le risorse da attribuire a ogni area di revisione e stratificherò il personale in base alle difficoltà del lavoro da svolgere. La strategia di revisione descriverà con chiarezza le risorse da dedicare a specifiche aree di revisione, la quantità di risorse da attribuire alle diverse aree di revisione, quando impiegare tali risorse e come gestire, dirigere e supervisionare tali risorse in quanto è necessario nella pianificazione del lavoro stabilire anche come il lavoro sarà supervisionato, ci sarà un sistema a cascata. In una situazione normale la strategia generale di revisione dovrebbe includere: La strategia di revisione termina con un documento che viene chiamato memorandum della strategia, le analisi preliminari finiscono nel memorandum della pianificazione. L'output della pianificazione dell'intervento è il memorandum della strategia generale di revisione. I macroelementi di cui occorre tener conto sono:-gli obiettivi della revisione
Il campo dell’abitare sociale è stato attraversato negli ultimi decenni da una pluralità di fenomeni che hanno riguardato la composizione demografica, l’assetto urbano delle città postindustriali, le politiche abitative e di welfare, la condizione economica e sociale della popolazione. Al nuovo housing viene richiesto di contribuire al miglioramento della qualità urbana, alla sostenibilità energetica e ambientale, al contrasto della segregazione urbana e abitativa delle fasce più disagiate, alla facilitazione di relazioni di socialità e di solidarietà tra gli abitanti. Il volume è l'esito di una ricerca finanziata dalla Regione Toscana, che ha cercato di rispondere informa interdisciplinare alle questioni della casa, puntando a definire alcune buone pratiche in forma di linee guida. Le linee guida evitano il consueto rigido approccio normativo o prestazionale, e si propongono invece come suggerimento utile, analogia, riferimento, modello progettuale, agendo su un piano più intuitivo e di elaborazione tematica, tipico di ogni approccio progettuale. Per questo motivo il volume è diviso in quattro sezioni secondo una progressione che va dalla fase di pianificazione a quella di gestione degli interventi: 1) gli aspetti urbanistici e pianificatori, curati da G. De Luca e G. Gorelli; 2) gli aspetti architettonici e funzionali, curati da F. Rossi Prodi; 3) gli aspetti costruttivi e tecnologici, curati d M. De Santis; 4) gli aspetti gestionali, curati da S. Stanghellini
La geografia, nelle parole di Dematteis, è la descrizione della Terra. Dal punto ontologico esistono diverse geografie che analizzano il rapporto tra la sfera terrestre e gli esseri viventi: la relazione socio-naturale. L'analisi proposte corrisponde ai temi della geografia scientifica: l'analisi e il discorso sui fenomeni della vita sociale in relazione alla vita organica del pianeta, situate nel tempo e nello spazio. Emerge chiaramente che la geografia non è una scienza esatta, ma piuttosto una scienza 'situata' in uno specifico contesto discorsivo di riferimento. Ogni appropriazione di spazio ha una geografia, cioè una strategia fatta di rappresentazioni che guidano il processo. L'origene della cartografia è risalente all'antichità; un primo reperto è l'incisione dell'insediamento preistorico della "Roccia dei campi" in Valcamonica risalente al II millennio prima di Cristo. Secondo Farinelli la prima rappresentazione razionale dello spazio cosmico e terrestre risale al modello democratico urbano della civiltà greca: Erodoto nel VI secolo avanti cristo rappresenta la terra fino ad allora conosciuta utilizzando le regole generali della geometria. Più tardi, Anassimadro allievo di Talete e 'padre' della filosofia occidentale, inventa la prima cartografia scientifica, anch'essa basata sul modello geometrico. La nascita della filosofia coincide con la nascita della cartografia. La cosmogonia si tramuta in cosmologia e la carta di Anassimadro rappresenta il tentativo di rappresentare il territorio a seguito degli sconvolgimenti delle Guerre Prussiane; cioè permette di far nascere l'idea di territorio associata alla dominazione politico-militare. Altra figura importante dell'antichità fu Claudio Tolomeo (168 d.C) vissuto ad Alessadria d'Egitto che conteneva la più grande biblioteca sulla cultura fino ad allora praticata, nonché tutto il sapere accumulato dall'intero mediterraneo fino a quel momento. Tolomeo elabora cartografie per molte delle località conosciute fornendo coordinate geografiche sulla base di una struttura di meridiani e paralleli. Tolomeo fu il primo a ridurre la tridimensionalità del globo alla bidimensionalità della carta sulla base di un modello lineare: la proiezione. Nel Quattrocento in epoca rinascimentale le opere di Tolomeo verranno ripresa in ambito fiorentino (e non) grazie ai viaggi esplorazione finanziati per la scoperta del continente americano. Tra Quattrocento e Cinquecento Venezia, Firenze ma anche Portogallo e Spagna detengono il dominio marittimo e commerciale, dalla ricchezza di queste potenze vengono finanziati progetti ai fini espansionistici oltre che di studio e ricerca. All'ambiente fiorentino si deve la ripresa del modello tolemaico sulla base di alcuni perfezionamenti che conduce all'adozione di un modello standard: la prospettiva lineare. Sviluppata a Firenze da Filippo Brunelleschi per la costruzione della Basilica. Il procedimento alla base della prospettiva è ancora geometrico, come lo sarà sino ad oggi, basato sul principio del punto di osservazione (o punto focale) che è il punto a partire dal quale si proietta, con la tecnica della triangolazione, la produzione cartografica a partire da un paesaggio-territorio. Calcolare le distanze reali di un territorio non è più impresa impossibile. Lo sviluppo delle tecniche cartografiche procede di pari passo con i viaggi di esplorazione di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci.
1995
Manuale del programma CARTESIO per la didattica e l'applicazione interattiva delle proiezioni geometriche e dei fondamenti del CAD. CARTESIO è un programma, di uso gratuito, orientato alla didattica ed ha come utenti gli studenti degli ultimi anni della Scuola Media Superiore e dei primi anni dell’Università. Consente di comprendere la configurazione geometrica delle proiezioni (la disposizione del Quadro e del Centro di Proiezione rispetto agli Assi cartesiani), verificando immediatamente gli esisti grafici di ogni tipo di proiezione e confrontandoli tra loro, al variare dei parametri di costruzione. CARTESIO è inoltre propedeutico all’uso di programmi CAD poiché permette di applicare agli oggetti tutte le possibili trasformazioni geometriche 2D e 3D, controllando e verificando, anche in questo caso, gli effetti grafici e numerici sugli oggetti.
mare evaporazione sole formazione delle nuvole vento traspirazione delle piante precipitazioni ghiacciaio scorrimento in super cie in ltrazione falde sotterranee scorrimento nel sottosuolo lago ume POND CITY (mappa) 1 con la collaborazione di Chiara Odolini Pianificare, disegnare le risorse Ambiente Esterno L'acqua come elemento dinamico di mitigazione termica
L'Italia della città come "principio ideale" della storia e dell'identità nazionale, che ha prodotto la rappresentazione del "buongoverno" di Lorenzetti, governa (anche tramite la pianificazione, che è uno tra i tanti strumenti di governo) il suo territorio? Dopo più di cinquant'anni, la risposta è chiara: i territori sono stati governati in modo parziale (anche tramite governi parziali, non necessariamente pubblici), discontinuo, con ampie aree di "non-governo". Riconoscere l'area del non-governo, dal punto di vista degli effetti territoriali, è agevole: i riscontri sono ad esempio la frequenza di crisi ambientali, la presenza di popolazioni ai margini della società che formano propri territori (le varie tipologie di migranti che si sono succedute nel tempo), il degrado di innumerevoli beni comuni, l'ampiezza dell'area dell'informalità e dell'illegalità, il reiterato uso dello strumento del "condono". Il non-governo è peraltro una forma del governo, così come le non-decisioni sono decisioni a tutti gli effetti.
IEEE Sensors Journal, 2018
Bulletin of the Seismological Society of America, 1986
Antigüedad y Cristianismo, 2000
Society, History and Education: dialogues from a disciplinary perspective, 2023
IPTEK Journal of Proceedings Series
Web Ecology, 2016
Coal City University Journal of Humanities, 2020
IJEDR: Indonesian Journal of Education and Development Research
Campus WU A holistic histry, 2013
Latin American Research Review, 2025
The American Journal of Tropical Medicine and Hygiene, 2021
Frontiers in Pharmacology, 2016
Microelectronics Reliability, 2019
Journal of Pure and Applied Algebra, 2001
Northern Ireland Legal Quarterly, 2019
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