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LUCIA DI PIERRO La parte occidentale dell'ager Placentinus

POSTER SESSION LANDSCAPE ARCHAEOLOGY - SESSIONE III “GET USED TO: applicazioni GIS per la ricostruzione dei paesaggi” LUCIA DI PIERRO La parte occidentale dell'ager Placentinus. Contributo alla carta archeologica di Rottofreno, Calendasco, Sarmato e Castel San Giovanni. Placentia, come attestato da Strabone (STR.V.1,6;7;11), è sempre stata un centro nodale per la viabilità, come pure un elemento chiave per l’espansione di Roma nel Nord Italia. In antichità, i centri urbani dipendevano economicamente dalle aree periferiche; nonostante questa premessa fondamentale il suburbio di Placentia non è stato indagato integralmente. In questo contributo vengono presentati i risultati ottenuti attraverso indagini non invasive su una vasta area territoriale. In particolare, la ricerca si è focalizzata sul territorio di confine tra le provincie di Piacenza e di Pavia, che in epoca romana costituiva la parte più occidentale dell’ager Placentinus. I siti presi in esame, adiacenti al Po, sono posti lungo la direttrice della via Postumia. Visionare i materiali presso l’archivio della Soprintendenza dei Beni Culturali dell’Emilia-Romagna è stato fondamentale per delineare un quadro generale dei ritrovamenti e delle segnalazioni. I dati ottenuti sono stati raccolti in ordine cronologico e progressivo, e vanno a costituire il catalogo dei ritrovamenti. Si è poi proseguito con l’analisi geomorfologica, toponomastica, e lo studio della cartografia storica e della fotografia aerea. I dati raccolti sono stati incrociati con l’analisi diretta del territorio attraverso la ricognizione sul campo. Successivamente, attraverso un software GIS, si è proceduto alla creazione della carta archeologica dei territori oggetto di studio. La ricognizione di superficie e la fotointerpretazione si sono rivelati un mezzo vincente. Per poter ipotizzare la tipologia delle evidenze, le anomalie visualizzate nelle fotografie storiche (Archivio RAF e Archivio GAI) sono state comparate con casi similari indagati, sia nella forma che nella collocazione. Con la fotografia aerea è stato possibile constatare come il territorio fosse intensamente abitato in comunità di tipo sparso, punteggiate da sistemi produttivi con ville rustiche, elementi, questi, caratteristici della Cisalpina. L’indagine ha evidenziato come gli insediamenti minori fossero fondamentali per l’economia nel mondo romano, in primis per le risorse naturali e per i prodotti alimentari, rivelando inoltre una importante predisposizione commerciale produttiva; difatti tra le strutture più presenti sul territorio contiamo ville rustiche e fornaci. Dalla ricerca è emerso che l’area è stata soggetta a più trasformazioni, di origene sia naturale che antropica. Il Po e i suoi affluenti sono stati i più importanti protagonisti dei cambiamenti naturali, ma non da meno lo è stato l’uomo, che dalla fase della romanizzazione ha progressivamente modificato il territorio in base alle proprie esigenze. La viabilità, come accennato, è stata tramite di diffusione della romanizzazione. A partire dal I sec. a.C., le località oggetto di studio sono state interessate da un grande sviluppo, conseguenza naturale dei cambiamenti programmati dai Romani. Nelle aree rurali gli insediamenti hanno reinterpretato modelli provenienti dal centro Italia, adattandoli alle nuove esigenze. Le schede di sito e le carte archeologiche prodotte si sono rivelate importanti per individuare e predire le aree potenzialmente a rischio archeologico, e per stilare un piano di tutela. Altro elemento interessante messo in luce dalla presente ricerca, è la quasi totale assenza di materiale bollato nella parte occidentale dell’ager, mentre, al contrario, la parte orientale ha evidenziato all’incirca sessanta officine. IAS 2020. 19-20 novembre 2020. Online conference Lucia Di Pierro Ricercatrice indipendente lucydipierro@libero.it Fig. 1 – Collocazione dei siti indagati. 2 IAS 2020. 19-20 novembre 2020. Online conference Fig. 2 – Tavole elaborate con il programma opensource QGIS. Fig. 3 – Tracce di centuriazione nell'agro piacentino occidentale; tavola elaborata con il programma opensource QGIS. 3 IAS 2020. 19-20 novembre 2020. Online conference Fig. 4 – Individuazione attraverso la fotografia aerea di possibili contesti insediativi in cui intensificare la ricerca di superficie. Il testo e le immagini qui presentati sono di proprietà dell’Autore e saranno oggetto di pubblicazione negli Atti del Convegno. 4








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