Architettura del paesaggio , 2023

Architettura del paesaggio • Architettura del paesaggio non è ciò che resta è qualcosa per cui il paesaggio è al centro • Il paesaggio cos'è? Divisione critica è un'entità di tutti (geografia, letteratura, poesia, scienze...

Responsables de la distribution et des echanges : Jean-Claude BOUSQUET, Sophie NEZRI-DuFOUR Les articles et comptes rendus dont la publication est souhaitee doivent etre adresses it Brigitte URBANI. Lestextes doivent parvenir sur support papier, accompagnes d'une disquette informatique (ordinateur Mac ou PC, logiciel de traitement de texte Word) La couverture d'ITALlES est l'ceuvre de RaouIGRISOLIA. La mise en page a ete realisee par: Perle ABBRUGIATI, Colette GROS, Judith OBERT, Brigitte URBANI.

K+A, 2013

Libro AOS, 2020

Libro con testi di: Efisio Pitzalis, Caterina Belardo, Barbara Bonanno, Marco Russo e Annarita Zarrillo.

2017

2018

Questo articolo presenta una lettura critica della tradizione francese del paesaggismo del "sito", che prende il rischio dell'essenzialismo e della reificazione del tempo e della memoria, cioe della loro cristallizzazione in oggetti o strutture emblematiche. Gli autori propongono, con il paradigma della mediazione paesaggistica, un nuovo modo di considerare la storia e la memoria del paesaggio, e il loro posto nella pratica paesaggista.

2020

Dai progettisti per i progettisti! Spazio interdisciplinare, interculturale, specialistico, indipendente e critico. Con TEC21, TRACÉS, Archi e la piattaforma comune www.espazium.ch creiamo uno spazio di riflessione sulla cultura della costruzione. TRACÉS n. 14 Stockage au centre de la Terre espazium.ch/traces Tra le ma ni del mae stro La mostra proposta dal Teatro dell'architettura di Mendrisio rivela come per Le Corbusier il disegno sia una sorta di stenografia. Foto Éric Gachet espazium.ch/archi

Giovanni Marco Chiri (a cura di) Archeologie. Risvegliare il passato / ARCHAEOLOGIES Awakening the past, 6. Listlab edition 2021, pp. 60-67., 2021

La penisola del Sinis (Oristano – Sardegna) è uno spazio che ci fornisce gli strumenti essenziali per leggere le archeologie dei paesaggi. Il Sinis rappresenta l’esempio più paradigmatico di come il paesaggio sia un elemento fortemente dinamico, dagli intensi popolamenti che si estendono sin dall’età preistorica, almeno dal V millennio a.C., sino allo spopolamento progressivo alla fine dell’impero romano, completatosi nell’VIII sec. d.C. quando la penisola risulta totalmente spopolata, sino al 900, con l’eccezione di attività produttive: peschiere, saline, tonnare e torri di avvistamento. Oggi è un luogo turistico, composto da borgate, e agricolo, utilizzato dagli contadini che non vivono nei campi come avveniva, ad esempio, in età romana, ma nei paesi lontani: Cabras, Riola Sardo, San Vero Milis, Narbolia, tutti esterni alla penisola. The Sinis peninsula (Oristano – Sardinia) is a space that provides us the essential tools to read the ‘archaeology of landscapes’. And what about the past? The Sinis represents the most paradigmatic example of how the landscape is a highly dynamic element, intensely populated since the Prehistoric Age, at least from the fifth millennium BC, up to the progressive depopulation at the end of the Roman Empire, which was completed in the eighth century. AD, when the peninsula was depopulated, up to the 1900s, except for some remaining productive activities in the ponds (fisheries, salt extraction), at sea (tuna fishing), and coastal watchtowers. Today it is a tourist and agricultural site made of hamlets and fields belonging to farmers who do not live nearby as it was the case in Roman times, but in distant villages: Cabras, Riola Sardo, San Vero Milis, Narbolia, far from the peninsula.