Višnja Bandalo
Višnja Bandalo obtained a B.A. in Italian and French at the University of Zagreb. She obtained an M.A. in philology, and she received a Ph.D. in reflexive writing at the Zagreb University, where she obtained a qualification of Research Associate in 2013. She authored more than 100 publications. She does research in eco-art therapy and comparative literature. She is the author of monographs "The Book About Oneself" (Ceres, 2011); "Discursive Features of Diaries in Modern Italian Literature" (LAP, 2018); "Convergences and Comparisons: Alvaro, C. Campo, Betocchi" (LAP, 2019). She presented as a Keynote Speaker and Speaker 38 papers at 36 International Scientific Conferences in USA, Canada, UK, France, Italy, Austria, Switzerland, Croatia, Slovenia, Poland and Bulgaria. She is the Editor-in-Chief of the Journal of Neurology & Neurophysiology (ISSN 2155-9562; International Online Medical Council – IOMC World). She is a Peer reviewer, Editor and Member of the Scientific Boards in many international Book Series, Learned Societies, Scientific Projects as well as academic journals and scholarly platforms. Her Postdoctoral specialisations include, among other, Cornell University (SCT, 2018).
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Courses by Višnja Bandalo
This course "How to write in an academic context from a comparative perspective" is addressed to people belonging to Academia, professionals, aspiring researchers, students, as well as to all those interested in these topics, with the purpose of enabling this global audience to understand and produce knowledge that will always remain scientifically inviting, and satisfying the highest criteria of academic environment. So these course lesson videos are modeled in such a way as to make it possible for you to obtain outstanding academic writing skills in all domains related to comparative method.
Papers by Višnja Bandalo
Italian Version of Abstract:
"La riflessione commentatoriale di Cristina Campo sulle sue traduzioni letterarie"
Nell'intento di evocare e rappresentare il clima che accompagnava guidando la creazione culturale ed estetica dell’autrice italiana Cristina Campo (di vero nome Vittoria Guerrini), attiva nell’ambito del panorama moderno novecentesco, il presente articolo si prefigge l’obiettivo di porre in rilievo il suo ruolo di traduttrice letteraria di una moltitudine di libri e saggi di invenzione e di pensiero, nonché di un sostanzioso corpus di liriche, il che fece di lei al contempo una commentatrice molto efficace degli scritti altrui, a cui dedicò a sua volta i vari testi prosastici e talvolta anche i componimenti poetici. Mirando ad analizzare il fine esercizio traduttivo campiano, dal quale si evince come attraverso di esso la scrittrice fu incline a confondere la propria voce con quella degli autori prediletti, si osservano le modalità secondo cui essi furono da lei scelti trasversalmente all’infuori di ogni tentativo di sistematizzazione diacronica, poiché appartenenti alle epoche storiche o agli ambienti più disparati, per essere interpretati nei suoi commenti autoriali molto da vicino. Trattando dei protagonisti che furono i pilastri fondamentali della vita intellettuale della Campo, vengono nello stesso tempo messe in risalto le sue attività in veste di studiosa, realizzatesi nella scrittura metatraduttiva, focalizzando l’attenzione sulla genesi, sulle fonti e sul potenziale proveniente dal suo approccio commentatoriale, anche nel momento in cui lo si adatta al contesto culturologico corrente. L’autrice infatti pubblica i suoi primi lavori di traduzione letteraria negli anni ’40, con più anni di anticipo rispetto al suo pieno esordio come letterata, nel cui repertorio pubblicato, allargatosi soprattutto nel corso degli anni ’60 e ’70, si annoverano, tra le fonti di ispirazione, gli scrittori in un ampio diapason: dagli esemplari poeti barocchi, ai classici della letteratura mondiale, senza tralasciare la contemporaneità. Si esplorano i numerosi esempi in cui la Campo assorbì la cultura dei modelli stranieri che avevano ideato le loro opere in inglese, francese, tedesco o spagnolo (tutte le lingue padroneggiate, come dimostrano le apprezzate traduzioni letterarie), prendendo in considerazione sia le produzioni letterarie relative alla schiera degli amici (Ezra Pound), oppure alla cerchia dei commentatori e divulgatori contemporanei della prima ora a cui appartenne anche l’autrice stessa (Hugo von Hofmannsthal, Thomas Stearns Eliot, Katherine Mansfield, Marianne Moore; ma così pure conobbero le prime traduzioni italiane i corpora di Simone Weil e William Carlos Williams), sia volgendosi verso gli altri scrittori poeticamente indispensabili per cogliere appieno il senso del suo opus (Emily Dickinson, Eduard Mörike ecc). Si tratta dei letterati che seppero unire alle qualità formali e strutturali un'originale e acuta interrogazione problematica intorno ad alcune questioni di natura morale o sociale che si ritrovano poi in filigrana nella riflessione commentatoriale campiana. Come verrà dimostrato nell’articolo, la pratica del commento influisce così sulle fondamentali caratteristiche strutturali del linguaggio traduttivo, e conseguentemente di quello saggistico e lirico della Campo, considerato a livello contenutistico ed espressivo.
This course "How to write in an academic context from a comparative perspective" is addressed to people belonging to Academia, professionals, aspiring researchers, students, as well as to all those interested in these topics, with the purpose of enabling this global audience to understand and produce knowledge that will always remain scientifically inviting, and satisfying the highest criteria of academic environment. So these course lesson videos are modeled in such a way as to make it possible for you to obtain outstanding academic writing skills in all domains related to comparative method.
Italian Version of Abstract:
"La riflessione commentatoriale di Cristina Campo sulle sue traduzioni letterarie"
Nell'intento di evocare e rappresentare il clima che accompagnava guidando la creazione culturale ed estetica dell’autrice italiana Cristina Campo (di vero nome Vittoria Guerrini), attiva nell’ambito del panorama moderno novecentesco, il presente articolo si prefigge l’obiettivo di porre in rilievo il suo ruolo di traduttrice letteraria di una moltitudine di libri e saggi di invenzione e di pensiero, nonché di un sostanzioso corpus di liriche, il che fece di lei al contempo una commentatrice molto efficace degli scritti altrui, a cui dedicò a sua volta i vari testi prosastici e talvolta anche i componimenti poetici. Mirando ad analizzare il fine esercizio traduttivo campiano, dal quale si evince come attraverso di esso la scrittrice fu incline a confondere la propria voce con quella degli autori prediletti, si osservano le modalità secondo cui essi furono da lei scelti trasversalmente all’infuori di ogni tentativo di sistematizzazione diacronica, poiché appartenenti alle epoche storiche o agli ambienti più disparati, per essere interpretati nei suoi commenti autoriali molto da vicino. Trattando dei protagonisti che furono i pilastri fondamentali della vita intellettuale della Campo, vengono nello stesso tempo messe in risalto le sue attività in veste di studiosa, realizzatesi nella scrittura metatraduttiva, focalizzando l’attenzione sulla genesi, sulle fonti e sul potenziale proveniente dal suo approccio commentatoriale, anche nel momento in cui lo si adatta al contesto culturologico corrente. L’autrice infatti pubblica i suoi primi lavori di traduzione letteraria negli anni ’40, con più anni di anticipo rispetto al suo pieno esordio come letterata, nel cui repertorio pubblicato, allargatosi soprattutto nel corso degli anni ’60 e ’70, si annoverano, tra le fonti di ispirazione, gli scrittori in un ampio diapason: dagli esemplari poeti barocchi, ai classici della letteratura mondiale, senza tralasciare la contemporaneità. Si esplorano i numerosi esempi in cui la Campo assorbì la cultura dei modelli stranieri che avevano ideato le loro opere in inglese, francese, tedesco o spagnolo (tutte le lingue padroneggiate, come dimostrano le apprezzate traduzioni letterarie), prendendo in considerazione sia le produzioni letterarie relative alla schiera degli amici (Ezra Pound), oppure alla cerchia dei commentatori e divulgatori contemporanei della prima ora a cui appartenne anche l’autrice stessa (Hugo von Hofmannsthal, Thomas Stearns Eliot, Katherine Mansfield, Marianne Moore; ma così pure conobbero le prime traduzioni italiane i corpora di Simone Weil e William Carlos Williams), sia volgendosi verso gli altri scrittori poeticamente indispensabili per cogliere appieno il senso del suo opus (Emily Dickinson, Eduard Mörike ecc). Si tratta dei letterati che seppero unire alle qualità formali e strutturali un'originale e acuta interrogazione problematica intorno ad alcune questioni di natura morale o sociale che si ritrovano poi in filigrana nella riflessione commentatoriale campiana. Come verrà dimostrato nell’articolo, la pratica del commento influisce così sulle fondamentali caratteristiche strutturali del linguaggio traduttivo, e conseguentemente di quello saggistico e lirico della Campo, considerato a livello contenutistico ed espressivo.
Table of Contents:
I. Alvaro, Campo, Betocchi: correlations
II. Corrado Alvaro, the Writer on Epoch
II.1. Diaries: Myth and Life
II.2. The Travel Narratives as a Documentary Reflection: Between Paris, Berlin and Moscow
II.3. The Mediterranean from the Traveller’s Perspective
II.4. Calabria: Nostalgia and Utopia
III. Cristina Campo, the Aristocrat of Modern Literature
III.1. Lyrics in the Sign of Absence
III.2. «The Golden Walnut»: Family Mythography
III.3. «The Unforgivable Ones»: A Poetics of Fragment
III.4. Other Places: A Choice from the Correspondence
IV. Carlo Betocchi, the Poet-Philosopher
IV.1. Poetry of the 'Essential Word'
IV.2. Tracking the Narrative Path
V. Conclusion
VI. Bibliography
Book Summary - English Version: This academic monograph consists of a doctoral dissertation published in its entirety. It’s a scholarly book that deals with conditions determinative of the process of genre systematizing within the Italian cultural tradition, beginning with the date when the production of diaries entered the literary history by practice of publication (with the works of Leopardi and Tommaseo as the genre archetypes), to the notes emerged in actual context. After adopting the classification of texts in accordance with three basic sub-genre patterns (diary in a narrower sense, intellectual notebook, work notes), poetic characteristics were examined, as well as means of expression typical for such writing styles. Dimension of public speech was joined to intellectual and intimistic feature as basic discoursive forms, which are always declined differently on actual examples. Certain aspects of diary writing are also presented in view of the feature of literariness, due to sustained presence of genre model which is, like a parallel structure, added to the rest of one’s literary production, either by direct transfer of fragments (for example, in Alvaro) or as the place of verification of literary expression (Pavese). Among other typological forms there are so-called diaries without dates similar to essayistic and publicistic discourse dealing with cultural phenomena, with broader range of style registers (Flaiano, Sciascia), sometimes conceptually classified in such a way to underline the reflexive component (Bontempelli, Chiaromonte). Diaries and notebooks are also represented wherein documentary approach can be observed, as well as texts imagined in contact with the public (Vittorini). This research also takes into consideration transitive inter-genre forms, such as those resulting from blending with memorialistic writings or with various types of artistic expression, thus creating an interdisciplinary node, as well as contemporary web variants.
Indice
I. Introduzione
I.1. Principi strutturali del libro di sé stessi
I.2. Tra poetica, cronaca e autoanalisi
II. "Zibaldone di pensieri" di Giacomo Leopardi come opera in fieri
II.1. Diario intellettuale di un erudito
II.2. Alla luce della lirica
III. Testimonianza sull'epoca di Corrado Alvaro
IV. "Mestiere di vivere" di Cesare Pavese tra creatività e angoscia
V. Manoscritti dai cassetti e dagli archivi
VI. Macroprospettiva del 'diario in pubblico': sulla scia di Vittorini
VII. Satira nelle note di Ennio Flaiano
VIII. Dall'appunto al repertorio delle idee
IX. "Nero su nero" di Leonardo Sciascia: dalla realtà alla verità artistica
X. Ai margini del genere diaristico
X.1. Come un diario
X.2. Annotazioni degli altri
XI. Conclusione
XII. Bibliografia
English Version of Abstract:
Psychological Cognitions in Cristina Campo's Poetry and Their Arttherapeutic Potentialities
The presentation is concentrated on savantly psychological vein which permeates Cristina Campo's work, whose literary and reflective values are particularly appreciated for their incisiveness in the context of modern Italian literature, by focusing on its lyrical articulation. In Campo's poetry, distinguished by her much elaborated stylistic mastery, will be observed the fusion of elements of her own encyclopedic culture with the expressions of her interior life, thus rendering it at the same time meditative and highly subjective. In the field of lyricism, recurrent metaphors evocative of the concept of human soul, will be analyzed for their emotional intricacy, comprising multiple symbolic and cultural connotations, sometimes in the spirit of Eliot's objective correlative, as well as the modalities according to which the sphere of emotionality is associated with spirituality in its doctrinal aspects (Florenskij). This perspective offers cognitive insights allowing to develop ulterior reflection of pluridirectional character in the psychological-moral sense, elaborating it both in an externally intertextual and intratextual manner, and in such a way elucidating thematic and structural echoes at the narrative level within the remaining part of Campo's literary production. Hence it will be demonstrated that the discipline of psychology is significantly present in the definition of her literary credo. It is also envisioned to underscore the influences of literary and philosophical-speculative nature which have psychoanalytic provenance (Zolla, G. Draghi), especially in relation to the psychology of the profound (for example of a Jungian stamp). From the analysis can be deduced arttherapeutic potential of Campo's literary words, also regarding other artistic forms.
Abstract: This presentation aims to provide new insights into intersections between literary and artistic figurative modes in Renaissance and Baroque Italy, in its relations to the rest of the world, as derived from the writings of Bernard Berenson which are centred on circulation of such early modern texts, concomitantly with ideas contained in them bearing traces of ecfrastic interwining. In a comparative perspective, aspects of intercultural mobility or metamorphosis are being explored by underscoring convergences between Berenson’s literary production of essayistic, odeporic or epistolary nature, and his canonized body of work dealing with art historical subjects. It gives occasion to focus on ascendant modes in the domain of art criticism (Vasari), as well as translational adaptations of manuscripts, especially if those are also referred to illustrations on same topic (Dante’s "Divine Comedy"). Other correspondences will be introduced regarding corpora which contain expressive analogies contextualized by the author (Boccaccio, Petrarch, Lotto, Aretino, Cellini, Ariosto, Tasso), by analyzing how socio-geographic frame influences writing practices, together with morphology and reception of these works. A particular accent will be put on his studies thematizing literary texts pertaining to the Anglo-Saxon world (Shakespeare, Milton, Swift), whose poetic models spread in Italy and elsewhere. It applies as well to intertextual echoes ascribable to literary matrices of French, German or Hispanic provenance (Corneille, Racine, Montesquieu, Kant, Cervantes, Góngora), but resonances attributable to other cultural areas are also present.
Abstract: This paper focuses on Cristina Campo's literary oeuvre from a philological perspective but intrinsically interwoven with the domain of visual arts, in recurrent cases where such writings are aimed at representing motifs and topoi of particular value from iconographic standpoint. The presentation therefore involves taking into account comparative context, due to the fact that it seeks to delineate Campo's interpretation of certain Renaissance and Baroque paintings (by Masaccio, Leonardo, Raffaello, Goya), with some interconnections to modernity, as expressed in her body of work. Likewise, the purpose is to individuate common thread in her critical viewpoints on Gubbio Studiolo, or in those on Florentine architectural particularities regarding the influence of the Medici (in thus also referring to Henry James's understanding from which Campo draws inspiration). In addition to exploring compositive principles of her criticism (collection of essays "Under a False Name"), the intention is to underscore thematic convergences with narrative texts bearing an authorial, creative stamp ("The Unforgivable Ones") in which analogue elements occur, as well as intertextual references of this kind in correspondence, wherein she frequently furthers her literary work. Other highlights relate to Campo's lyrical expression reminiscent of similar visual artistic symbology.
This paper is intended to explore the modes constituting internal philosophicity as a constant structural trait of Cristina Campo’s production, occasionally turned into an immediate ontological or gnoseological instance. The analysis also focuses on intertextual aspect in regard to similarities that can be established between Andrea Emo’s speculative thought and Campo’s understandings which may have influenced it. Those affinities are underscored in the case of the thinker’s "Quaderni di metafisica" (Notebooks of Metaphysics), as well as in their common epistolary collection, by taking into account analogue stylistic devices or conceptual topoi (motifs of memory, myth, fairy tale and artistic representation). Moreover, it is aimed to determine thereby the presence of traditional paradigms such as Nietzsche’s thinking, which are somewhere evoked in conjunction with Simone Weil’s views, while comparative counterpoint can be found in certain compositional features of Hugo von Hofmannshal’s work. Likewise, as theorized by María Zambrano, Campo promotes vision of poetry and philosophy as unitarily intervowen, resulting in poetic reflectiveness. Her poetising implies therefore philosophical polyvalence. The presentation includes significant excerpts from Campo’s writings in prose and verse translated into Croatian.
Descrizione dei temi inclusi nel mio sillabo:
Diario come forma letteraria / Memorialistica come genere letterario affine / Diario come testimonianza / Sguardo diacronico sulla diaristica (esempi letterari) / Libri di famiglia come prototipo diaristico / Romanticismo nel "Diario intimo" di Niccolò Tommaseo / "Memorie poetiche" di Niccolò Tommaseo come autocommento letterario / La diaristica di Carlo Dossi in "Note azzurre" / Attualità del pensiero di Giacomo Leopardi nello "Zibaldone di pensieri" / Dimensione etica in "Quasi una vita" di Corrado Alvaro / Forma aperta del "Diario in pubblico" di Elio Vittorini / Sud dell'Italia come tema diaristico e saggistico / Caratteristiche del "Diario romano" di Vitaliano Brancati / La diaristica di viaggio come genere letterario – l’esempio di Carlo Levi / Analisi culturale nei taccuini di Ennio Flaiano / Scelte tematiche ed espressive nei "Taccuini" di Emilio Cecchi / Caratteristiche del diario di Ranuccio Bianchi Bandinelli / Scrittura giornalistica nel diario in pubblico di Luciano Bianciardi / Aspetti portanti del "Diario italiano" di Enzo Siciliano / Aspetto diaristico nei "Cani del Sinai" di Franco Fortini / Cultura e società nel diarismo di Massimo Bontempelli / Diaristica filosofica / Commistione dei generi narrativi nelle "Piccole virtù" di Natalia Ginzburg / Pratica diaristica di Sibilla Aleramo / Corrispondenze interdisciplinari: diario letterario-pittorico di Alfonso Gatto / Pittura e poesia nei "Diari" di Umberto Boccioni / Poesia novecentesca nella forma diaristica / Racconti e romanzi sotto forma di diario / Diario a fumetti / Diario nelle discipline sociali / Intenti socio-culturali nel giornale di Guido Ceronetti / Diario di tipo socio-culturale: l'esempio di Umberto Eco / Scrittura diaristica sotto forma di blog