Fisiopatologia Chirurgica-Chirurgia Toracica
Fisiopatologia Chirurgica-Chirurgia Toracica
Fisiopatologia Chirurgica-Chirurgia Toracica
Sommario
Cancro del polmone..................................................................................................................... 1
Coin lesion.................................................................................................................................. 8
Pneumotorace............................................................................................................................. 9
Empiema.................................................................................................................................... 11
Mesotelioma.............................................................................................................................. 13
Versamenti pleurici .................................................................................................................. 14
Tumori benigni del polmone .................................................................................................... 15
Tumori del timo ........................................................................................................................ 16
Prof.Cortale
Immagine 1
Cancro dei bronchi principali:
Sintomatologia
1.Dispnea, che varierà in base a diverse caratteristiche: per esempio l'età, oppure presenza di altre
patologie. Non sarà improvvisa, ma progressiva, soprattutto in caso di sforzi.
Si verifica sia per ostruzione del bronco principale, ma anche per esclusione di un lobo polmonare.
2.Inoltre può comprimere delle strutture adiacenti: possono essere interessate strutture adiacenti,
contigue del mediastino (zona compresa tra giugulo, diaframma e 2 polmoni): per es : cuore
trachea, grossi vasi, nervo frenico, vago, pericardio.
Se viene interessato:
1.Esofago (raramente coinvolto): darà disfagia;
2.Vena cava: edema polmonare, ipertensione venosa, turgore giugulare;
3.Trachea: weezing, sibilo, raro + dispnea;
4.Nervo frenico: per innervazione del diaframma, che contriuisce per l'80% alla respirazione, il
resto al 20%: se alterato quindi porterà a turbe della ventilazione-->dispnea.
5.Nervo ricorrente: alterazione voce, disfonia, afonia: questo per interessamento dei linfonodi della
finestra aorto-polmonare, che sono vicini al nervo vago.
Chiaramente sarà un segno tale per cui non regredisce, e può avere una evoluzione, per continua
crescita della massa.
6.Dolore: può esserci, perchè infiltra la parete toracica con i nervi intercostali o la pleura:
ingravescente, regredisce solo con pesante cura analgesica, evolutività connessa alla crescita della
massa;
• Pleura parietale: innervata; Pleura viscerale: non innervata.
Parenchima polmonare: non dà dolore.
Immagine 2
Cancro dei piccoli bronchi o periferico:
Sintomatologia
E' periferico, quindi sarà diversa, e più sfumata:
1.Potrà dare dolore, oppure no;
2.Sintomi respiratori più tardivi e meno evidenti perchè il lume è più piccolo e quindi si
ostruiscono prima (non ci saranno soffi evidenti) e perchè passa meno aria (quindi no dispnea o
sintomi sfumati).
3.Altri sintomi: pneumotorace, ossia aria tra pleura parietale e viscerale, che viene erosa: aumenta
lo spazio virtuale e scompare la pressione negativa perchè entra aria.
4.Versamento pleurico: i versamenti sono distinti in neoplastici o non neoplastici: sintomi
connessi: dispnea, tosse, no dolore: questo ultimo dato è importante perchè per es il versamento
infiammatorio di broncopolmonite causa infiammazione della pleura-->dolore;
Immagine A
Margine sfrangiato, stellato con spicule (vasi linfatici embolizzati di solito);
Pleura viscerale e mediastinica sono attratte dal cancro, così come il tessuto adiposo tra i polmoni.
Immagine B
Lesione escavata, c'è aria perchè l'ascesso si è in parte svuotato in albero bronchiale, ha creato cioè
una fistola.
Immagine C
Atelectasia: riassorbimento di aria contenuta nel lobo quando c'è una ostruzione completa del
bronco: si ha epatizzazione del tessuto polmonare, che diventa solido e quindi non lascia più
passare i raggi.
Accompagnata spesso da versamento, che può essere provocato da atelectasia in se, sia da
metastatizzazione del CA.
Embolizzazione dei vasi linfatici, c'è linfangite
Immagine 3
Cancro dei bronchi medi:
Sintomi
1.Dispnea solo in condizioni generali scadute o in anziano;
2.Fase ostruttiva:
a.Wheezing, dispnea;
b.Emoftoe, emottisi.
Diagnosi
L'anamnesi è importante per condurci alla diagnosi corretta: si chiederà:
1.Fumo;
2.Sintomi eventuali;
2.Broncoscopia: viene fatto in anestesia generale o locale, spruzzandolo sulla mucosa bronchiale,
può causare delle broncocostrizioni, sindromi vagali...viene per questo associato a un ECG.
Non è un esame scevro da rischi e complicanze, per es se il paziente assume degli anticoagulanti
non facilita la situazione.
Nelle masse periferiche la broncoscopia potrebbe essere più inutile che utile, questo per il semplice
fatto che non sempre il broncoscopio può oltrepassare le vie respiratorie.
Inoltre con il broncoscopio è possibile prelevare delle cellule tramite un ago.
E' una metodica utile nel mappaggio dei linfonodi, ma è molto più utile nelle grosse masse;
3.TC PET: zucchero marcato con fluoro che viene assunto dalle cellule: maggiore è l'attività
metabolica, e maggiore sarà il consumo: avverrà quindi una emissione di fluorescenza. Anche le
cellule infiammatorie consumano molto glucosio. Dà un indice di consumo quindi.
In genere certi tumori maligni del polmone consumano di più delle cellule infiammatorie.
Pare che le forme indifferenziate consumino di più (fino a 37 SUB; nei tubercolomi e in alcune
neoplasie il valore è vicino a 3).
Aiuta anche per individuare eventuali metastasi, che hanno caratteristiche osteolitiche nel
carcinoma polmonare.
La TC PET non vede il cervello che consuma di suo molto glucosio, si utilizzerà solo la TC a questo
livello;
4.Biopsia TC guidata: ha dei limiti, viene fatta in anestesia locale su lesioni periferiche, perchè più
si è vicini all'ilo e più aumenta il rischio di fare danni ai grossi vasi.
5.E' possibile ricercare i markers tumorali, anche se non tutti i tumori al polmone possono far
rilevare tali molecole.
QUINDI:
• RX torace, TC, TC-PET: molto importante perchè valuta attività metabolica, rileva eventuali
E' molto utile dal PDV legale, per es nel caso in cui non sia possibile fare una broncoscopia, per i
noduli periferici.
01.12.10
Eziopatogenesi
1.Fattori genetici: ci sono delle predisposizioni, degli oncogeni;
2.Fumo, a cui si somma la causa genetica;
3.Asbesto: anche causa di mesotelioma pleurico;
4.Flogosi cronica: quando c'è una continua flogosi, per es cancri su cicatrice tubercolare.
Incidenza
80 casi su 100.000 in UK;
50 casi all'anno a Ts.
a.Carcinoma spinocellulare:
• Il più frequente 45-80% dei casi.
• Interessa grandi e medi bronchi, è una metaplasia dell'epitelio, si individuano cellule con
abbondante citoplasma, fenomeni di cheratinizzazione, perle cornee, assenza di lumi
ghiandolari.
• Metastasi linfatiche.
• Segni di compressione e infiltrazione, + crescita non completa che porta a necrosi e
ascessualizzazione.
b.Adenocarcinoma:
• Localizzazione periferica, cellule di varia morfologia, pluristratificate, che delimitano
formazioni ghiandolari.
• Acessualizza frequentemente.
• Quando raggiunge la pleura viscerale può causare versamenti pleurici contenenti cellule
neoplastiche.
c.Carcinoma indifferenziato:
• Cellule grandi, anaplastiche, citoplasma abbondante, mitosi frequenti.
• Cellule riunite in ammassi solidi o cordoni, periferico, a palla.
• Presenta ascessualizzazione.
Metastasi per via ematica.
d.Carcinoma bronchioloalveolare:
• E' il più raro, ha aspetto a vetro smerigliato, non è una massa, ma è diffuso per via
intralveolare.
• Cellule che riproducono l'epitelio bronchiale cubico o colonnare, con citoplasma granuloso
e nucleo piccolo, che si dispongono lungo i setti alveolari.
• Diffonde seguendo le pareti dei bronchioli e dei setti alveolari, la cui architettura viene
rispettata.
• Forma nodulare, plurinodulare o diffusa.
Diffusione e metastasi
• Tutti i cancri del polmone hanno inidicazione chirurgica, quando sono contenuti nel
polmone.
• Come tutti i cancri, anche in questo caso le modalità di metastasi sono quelle classiche: per
via linfatica, ematica, endobronchiale (può esfoliare a livello endobronchiale, a livello del
lume, più distalmente) o endocelomatica nel cavo pleurico, per continuità (stesso organo)
contiguità (organi vicini).
• Diffusione per continuità: nel parenchima polmonare: infiltrazione tissutale, permeazione
linfatica. Invasione di vasi, bronchi, polmone, pleura viscerale.
Sindromi paraneoplastiche
Sono una rara conseguenza di secrezione di sostanze che mimano azione ormonale. Possono in
questo modo simulare altre patologie, che portano ad evidenze cliniche che possono sviare da
diagnosi di CA.
Trattamento
• Indicazione chirurgica: necessario valutare precedentemente soprattutto la funzionalità
respiratoria e cardiaca soprattutto; renale ed epatica.
• Di norma sie ffettua lobectomia, quindi anche asportazione linfonodi e vie linfatiche.
• Pneumonectomia: quando tumore è vicino a bronco principale, per garantire una radicalità
oncologica.
• Con tumori ostruenti: laser terapia per ripristinare la pervietà: rientra tra le cure palliative,
come per es inserzione di protesi per dilatare bronchi oppure la brachiterapia, ossia
inserzione in bronco di un ago radioattivo, che viene poi rimosso.
Sono opacità polmonari periferiche di diametro compreso entro i 3 cm, denominate lesioni a
moneta.
E' una vecchia definizione, ma il nome è restato: già alla TC si può osservare che la lesione non è
così perfettamente tondeggiante, ci sono delle irregolarità, dele lobulature messe in evidenza.
Frequenza
1 caso su 500 RX torace.
Anamnesi
1.Confronto con radiogrammi precedenti;
2.Sintomi di patologie toraciche;
3.Precedenti casi di neoplasie;
4.Analisi dei fattori di rischio.
Mezzi di diagnosi
1.TC;
2.PET + TC;
3.Broncoscopia con broncoaspirato;
4.Broncoscopia con biopsia transbronchiale;
5.In caso di biopsie e broncoscopie va sempre analizzato il rischio, ed esposto al paziente.
Quindi:
In caso di:
1.Coin lesion >1: approccio come lesioni più grandi: confronto con eventuale radiografia vecchia,
radiografia laterale, TC...;
2.Se è invece molto piccola, <1 cm: si può aspettare e confrontare l'immagine dopo un po' di tempo,
questo perchè in questi casi sono numerose le lesioni benigne. MOLTO IMPORTANTE QUESTO.
• Non è facile stabilire se operare o meno il paziente: nei primi tempi si è operato molto
precocemente tali lesioni, appena individuate grazie alle nuove TC: in realtà vedevano
anche dei noduli benigni, o addirittura transitori. Si è esposta una popolazione troppo
grande, in più si sono creati dei problemi psicologici nei pazienti.
• Ora non esiste uno screening del CA polmonare, non è la metodica giusta per tenere sotto
Pneumotorace
"Presenza di aria nel cavo pleurico per soluzione di continuo della pleura viscerale o parietale,
con collasso parziale del polmone verso l'ilo"
Classificazione
1.Pneumotorace spontaneo:
a.Primitivo: ragazzi giovani, avviene per rottura di bolle delle pleure, le blebs;
b.Secondario: rottura nel cavo pleurico di lesioni polmonari note: la patologia più tipica è
l'enfisema; caso classico nel paziente anziano.
b.Traumatico:
da trauma chiuso: incidenti automobilistici, cadute dall'alto, incidenti sportivi;
da trauma penetrante: ferite da arma da fuoco, ferite da arma bianca...
Fisiopatologia
1.Collasso parziale o totale del polmone, epr riduzione della negatività pleurica, con riduzione della
superficie alveolare;
2.Sbandieramento del mediastino controlaterale-->compressione delle vene cave con stasi venosa--
>shock cardiogeno;
3.Compressione sul polmone controlaterale;
Esame obiettivo
1.Ispezione:
cianosi, enfisema sottocutaneo, affondando la mano nel sottocute si ha crepitio come quando si
affonda nella neve, con occhi chiusi a fessura perchè aria può arrivare fino a questa zona.
Turgore giugulare per coinvolgimento delle vene cave, e infine, dopo più tempo, emitorace
aumentato di dimensioni.
Asimmetria nell'espansione degli emitoraci;
Deviazione della trachea è difficile da vedere;
2.Auscultazione:
No FVT: vibrazione trasmessa ai bronchi fino alla parete toracica, scomparirà perchè non c'è più il
sistema vibrante; Ipertimpanismo, no murmure vescicolare.
Soffio anaforico, per via dell'aria che passa nel cavo pleurico.
Diagnosi e imaging
Se c'è tempo e non si è in una condizione di emergenza:
RX:
a.Aria nel cavo pleurico;
b.Collasso del polmone verso ilo;
c.Sbandieramento mediastinico controlaterale;
d.Abbassamento del diaframma;
e.Allargamento degli spazi intercostali;
f.Enfisema sottocutaneo.
In questa radiografia:
1.Emitorace sinistro è aumentato, con le coste
più allargate.
2.Diaframma forma irregolare, più basso a sn;
3.Arco aortico dovrebbe essere più a sinistra;
4.Cuore dovrebbe essere più a sinistra;
5.Addensamenti a destra: tale trama è normale,
si dovrebbe vedere anche a sinistra: si vede di
più solo perchè è più schiacciato.
TC:
Fatta di regola nel paziente con trauma
importante.
Utile per vedere anche allargamento aorta, se c'è emotorace, se ci sono contusioni del polmone, se
c'è aria per rottura esofago o trachea.
Oppure anche in caso di enfisema sottocutaneo.
• In caso di perdita di sostanza si copre la lesione con un bendaggio per evitare flutter con gli
atti del respiro.
• L'intervento chirurgico è indicato nel paziente giovane al II episodio o in urgenza.
• Nello pneumotorace secondario invece non è indicato, ma si deve mirare alla causa che ha
causato lo pneumotorace stesso.
• Se non si interviene prontamente la morte insorge per shock cardiogeno, lo sbandamento
delle vene cave è tale per cui il cuore pompa sempre, ma non ha sangue perchè non riesce a
raggingere le camere cardiache.
Empiema
Caso clinico:
paziene di 50 anni, con dolore importante,
acuto all'emitorace destro, con febbre alta,
brividi.
All'esame obiettivo: asimmetria, percussione
rileva ottusità, FVT aumentato (in caso di
addensamento e atelectasia si ha aumento del
FVT!).
Alla TC senza MezzoDiContrasto:
addensamento e versamento, sottile stria che
indica una pachipleurite. Si esclude una
atelectasia.
Presenta anche espettorato di materiale
giallastro,si ha quindi una comunicazione tra
cavità e albero bronchiale: c'è quindi del pus.
Definizione
Si sarà di fronte ad un caso di empiema, ossia
raccolta di pus nel cavo pleruico.
Etiologia
Aerobi gram + e – ma anche anaerobi: le forme aerobie sono più acute, meno le forme anaerobie.
Patogeniesi
1.Primitivo: arrivo del germe per via diretta;
2.Secondario: arrivo per via linfatica, ematica o diretta.
2.Stadio II: inizia invasione batterica e dei GB, aumenta il peso del liquido, calo del pH sotto 7.2,
aumento di LDH e di deposito di fibrina;
3.Stadio III: versamento diventa purulento con aumento dei GB fino ai 15.000 per microlitro, pH <
di 7, aumento ulteriore di LDH, la fibrina porta a incarceramento del polmone, fino a formare una
vera e propria cotenna dopo 3-4 settimane;
4.Stadio IV: fase della cronicizzazione, con fibrosi intensa, contrazione ed intrappolamento del
polmone, atelectasia, infezione polmonare prolungata, riduzione delle dimensioni dell'emitorace.
Diffusione
1.Parete toracica tramtie fistola;
2.Verso polmone e bronchi;
3.Pericardio e mediastino.
Evoluzione in guarigione
Guarigione può portare a pachipleurite e spessa cotenna formata da tessuto connettivale, con
retrazione polmonare, con bronchiectasie, retrazione della parete toracica e con restitutio ad
integrum.
Evoluzione in cronicizzazione
Persistenza del processo suppurativo e mancata espansione del polmone.
Diagnosi
1.Clinica;
2.TC torace aiuta molto a capire se il versamento è libero o saccato (raccolte che possono essere
comunicate o meno tra loro);
3.Ecografia: per toracentesi ecoguidata.
Se il liquido non è francamente purulento: può essere sempre empiema, bisogna basarsi su conta
GB.
Trattamento
Come arrestare il fenomeno?
Controllo di infezione primitiva con antibiotico, drenaggio del pus tramite toracostomia,
riespansione del polmone ed eliminazione di complicazioni e cronicizzazione.
Per quanto riguarda la scelta degli antibiotici: si richiede per prima cosa la colorazione, per capire
se ci sono gram + o –, in modo tale da intraprendere un primo trattamento.
Come?
1.Broncoscopia: possono esserci corpi estranei: MANCA ;
2.Toracentesi: si preleva il pus e si fa esame microscopico: se dopo 24 ore non si ha crescita è
possibile che nemmeno aspettando di più compariranno colonie: è possibile che si sia di fronte a
patogeni anaerobi, e magari non crecono.Si parlerà comunque di empiema perchè c'è pus nel cavo
pleurico;
3.Toracostomia: indicazioni: si effettua quando il liquido è francamento purulento alla toracentesi,
colorazione per gram positiva, Ph < a 7.2, rapido riaccumularsi del liquido, stato tossico;
4.Toracostomia + urochinasi per lisare fibrina, per far comunicare le sacche tra loro e per drenare il
materiale con un unico tubo;
5.Toracoscopia prima e poi sbrigliamento in VATS,
6.Pleurectomia o decorticazione ossia liberazione del polmone da cotenna di fibrina che ha tenaci
Complicazioni
Incarceramento e riduzione della funzionalità respiratoria, perchè il polmone è trattenuto.
15.12.10
Mesotelioma
• Malattia professionale: tipica degli uomini, perchè lavoravano con asbesto (usato come
isolante per il calore soprattutto in cantieristica navale), pericoloso anche in esposizione per
pochi mesi, se le fibre erano molto dense nell'aria.
• Tumore raro, non come cancro del polmone.
• E' mortale, si può solo migliorare la qualità di vita.
• Rapporto causa-effetto con esposizione ad asbesto è evidente, non ci sono altri fattori,
tranne, forse, SV40.
• Incidenza di cancro del polmone aumenta in tali pazienti.
• Il più aggressivo è quello connettivale, meno quello epiteliale. La mediana di sopravvivenza
è comunque intorno ai 12 mesi.
Patogenesi
Macrofagi fagocitano le fibre di asbesto ma non le lisano, rilascio di citochine, ROI, enzimi: stimolo
continuo che porta a sviluppo di mesotelioma, in 30-40 anni, non immediato quindi.
Inizia con dei noduli, poi c'è interessamento anche delle pleure diaframmatiche...-->formazione
cotenna-->penetrazione all'interno del polmone, pericardio e diaframma, interessamento anche dei
vasi linfatici.
Comporta fusione di pleura parietale con quella viscerale, a causa delle fibre di asbesto e rilascio di
citochine-->stimolo a proliferazione neoplastica e formazione di una "cotenna", penetrando poi
al'interno del polmone.
Interessa inizialmente la pleura parietale, e poi quella viscerale.
Sintomi e diagnosi
1.Dispnea prima con sforzo e poi a riposo;
2.Dolore localizzato continuo non modificato dalla posizione e resistente agli analgesici dovuto
all'infiltrazione della parete;
3.Versamento pericardico che tampona cuore e aumenta dispnea;
4.No febbre, tipica di broncopolmonite;
5.Anamnesi: fondamentale conoscere storia di esposizione ad amianto: conoscenza di altre storie di
mesotelioma (colleghi, amici);
6.Toracentesi: ricerca cell neoplastiche nel liquido, ma poco sensibile;
7.TC, RX torace e poi biopsia con toracoscopia.
• Diagnosi non sempre facile, perchè c'è alternanza di fibrosi e cellule neoplastiche, spesso c'è
molta fibrosi e poche cell neoplastiche.
• DiagnosiDifferenziale con AdenoCA: fondamentali sono immunoistochimica e microscopio
elettronico.
• In seguito a diagnosi e per il fatto che è una patologia professionale, è assegnato un
risarcimento economico a tali pazienti.
Versamenti pleurici
Presenza di liquido in cavità pleurica.
Un versamento ostacola la normale espansione del polmone, e riduce notevolmente la capacità
respiratoria del soggetto.
EzioPatogenesi
Si formano da:
1.I capillari della pleura parietale o viscerale;
2.Spazi interstiziali del polmone;
3.Dalla cavità peritoneale, attraverso fori molto piccoli del diaframma.
Versamenti neoplastici
Il versamento si forma per:
1.Ostruzione della rete linfatica: si verifica per aumento di volume dei linfonodi, o perchè una
massa occupa i vasi stessi, o perchè c'è linfangite carcinomatosa, ossiainversione del flusso della
linfa, che si porta verso il cavo pleurico.
Possono essere sierosi, sieroematico, ematico: in questo ultimo caso si verificherà o per invasione
diretta della pleura da parte del tumore o per sanguinamento diretto da parte del polmone stesso.
Sono a Ph acido, e talvolta possono sembrare non neoplastici perchè a tale componente neoplastica
si aggiunge del trasudato dovuto ad aumento della pressione idrostatica (per ostruzione linfatica
precoce, per atelectasia o per insufficienza cardiaca), c'è una sorta di "diluizione".
Sintomatologia
Dispnea, dolore toracico se coinvolgimento di parete, esordio senza febbre, che, se presente, deve
indirizzare al dubbio che sia neoplastico.
Diagnosi
1.Anamnesi: astenia, dispnea, patologie cardiopolmonari;
2.Rx torace;
3.Toracentesi: versamento può essere saccato, è più difficile la toracentesi;
4.TC può aiutare a capire la causa del versamento;
1.Epiteliali:
• Si riconosce il papilloma, raro, originato dalle cellule dell'epitelio delle ghiandole bronchiali,
localizzato a livello dei grossi bronchi.
• Polipoide, unico o diffuso.
4.Amartoma:
• Formazione disontogenica, ossia costituita da tessuti locali mescolati tra loro: dal PDV
anatomopatologico presenta elementi cartilaginei, con ossificazione in alcune parti, con
evoluzione varia.
• Non infiltrante il parenchima.
Sintomi
Come quelli del cancro del polmone:
• Di norma sono asintomatici, scoperti occasionalmente da indagini radiologiche per altri
motivi...
• Sintomi diversi a seconda di localizzazione periferica o intrabronchiale:
Periferici: tardivamente può comparire dolore toracico;
Endobronchiale: divisione in fasi come nel cancro del polmone: fase preostruttiva: di lunga
durata, no sintomi, tosse di tipo irritativo-->fase ostruttiva: atelectasia con tosse produttiva,
broncopolmoniti e se il bronco ostruito è di grosso calibro, si ha dispnea-->atelectasia di
lunga durata, con fibrosi parenchimale e dilatazione bronchiectasica a valle di ostruzione.
Iter diagnostico
Quello delle opacità polmonari: anamnesi, radiologica (opacità omogenee e a margini netti),
broncoscopia, biopsia transparietale, toracoscopia o toracotomia.
Terapia
Dipende da sede e da esistenza di alterazioni del parenchima:
1.Intrabronchiale: asportazione per via endoscopica, rare complicanze e recidive;
2.Periferica: exeresi chirurgica perchè è necessario esaminare istologicamente il nodulo.
Adenoma bronchiale
Tumori ad istologia diversa, che hanno in comune la caratteristica di avere la possibilità di dare
metastasi, anche se tardivamente, pur avendo in genere un aspetto morfologico sia macroscopico
che microscopico di neoplasia benigna.
5% di tutti i tumori primitivi del polmone.
Terapia
Come cancro del polmone per via delle metastasi. Rara la pneumonectomia.
Epidemiologia
Distribuzione uguale tra uomo e donna, colpisce al di sopra dei 40 anni.
Timoma
Sintomi
• Conseguenza di interessamento delle strutture adiacenti: ostruzione di vena cava,
infiltrazione di nervo frenico o ricorrente.
• Forma asintomatica: 50-60%.
• Specifica in caso di ostruzione o infiltrazione delle strutture adiacenti come vena cava,
nervo frenico o ricorrente, oppure sindromi paratimiche con miastenia, anche grave, fino a
compromissione della capacità respiratoria.
• In fase avanzata ha necrosi, emorragia...Diffonde alla capsula, e successivamente alle
strutture mediastiniche, pericardio, grossi vasi, cavità pleuriche. Talvolta si manifesta
versamento.
Stadiazione
E' sufficiente ricordare che gli stadi 1 e 2 sono quelli di interesse chirurgico, poi quando non è
resecabile, no indicazione chirurgica.
Diagnosi
1.Anamnesi;
2.EO non è utile data la posizione dell'organo;
3.No RMN;
4.Si TC: alterazione del profilo mediastinico, si nota sporgenza che altera ombra cardiaca.
Trattamento
Chirurgico;
Radio e chemioterapia.