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Ángel Vicioso

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Ángel Vicioso Arcos
Ángel Vicioso al Giro d'Italia 2011
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza170[1] cm
Peso60[1] kg
Ciclismo
SpecialitàStrada
Termine carriera2017
Carriera
Squadre di club
1999-2002Kelme
2003ONCE
2004-2006Liberty Seguros
2006Würth Team
2006Astana
2007Relax
2008La Aluminios
2009-2010Andalucía
2011Androni
2012-2017Katusha
Nazionale
2001Spagna (bandiera) Spagna
Statistiche aggiornate al gennaio 2018

Ángel Vicioso Arcos (Alhama de Aragón, 13 aprile 1977) è un ex ciclista su strada spagnolo. Professionista dal 1999 al 2017, ha vinto una tappa al Giro d'Italia 2011.

Professionista dal 1999, quando esordì con la Kelme, ottiene la prima vittoria in una tappa della Vuelta a La Rioja 2000. Un mese dopo si ripete vincendo a Brescia la quindicesima tappa del Giro d'Italia, ma la giuria lo declassa all'ottantesimo posto per aver danneggiato con una gomitata Silvio Martinello negli ultimi metri, ed assegna a tavolino la vittoria a Biagio Conte.[2]

Vince diverse gare negli anni successivi, quasi tutte in Spagna (ma anche una frazione del Giro di Svizzera 2006) e spesso in volata; ottiene al contempo alcuni piazzamenti nelle classiche delle Ardenne, dimostrando tenuta in salita: è nono all'Amstel Gold Race 2003, sesto alla Freccia Vallone 2005, due volte decimo alla Liegi-Bastogne-Liegi.

Nel biennio 2009-2010 gareggia per la formazione spagnola Andalucía-Cajasur, mentre nel 2011 si trasferisce tra le file dell'Androni Giocattoli di Gianni Savio. Proprio nel 2011 vince il Gran Premio Industria e Artigianato a Larciano e la terza tappa del Giro d'Italia, quella con arrivo a Rapallo.[3]

Nel 2012 passa alla Katusha come gregario per Joaquim Rodríguez.[1] Nel 2014 subisce un grave infortunio al Giro d'Italia, procurandosi una frattura scomposta al femore nella caduta della tappa di Montecassino.[4] Rientrato alle corse dopo una lunga riabilitazione, nell'aprile 2015 si aggiudica per la terza volta il Gran Premio Miguel Indurain. Abbandona l'attività a fine 2017, al termine della sesta stagione in maglia Katusha.

  • 2000 (Kelme, una vittoria)
2ª tappa Vuelta a La Rioja (Logroño)
  • 2001 (Kelme, tre vittorie)
Gran Premio Miguel Indurain
Clásica de Sabiñánigo
4ª tappa Volta ao Alentejo (Alandroal)
  • 2002 (Kelme, due vittorie)
Gran Premio Miguel Indurain
Gran Premio Primavera
  • 2003 (ONCE, due vittorie)
2ª tappa Vuelta al País Vasco (Legazpi > Plentzia)
7ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (Sant Joan Despí > Barcellona)
  • 2004 (Liberty, due vittorie)
3ª tappa Euskal Bizikleta (Agurain > Bidegoian)
4ª tappa, 2ª semitappa Euskal Bizikleta (Elorrio > Abadiño, cronometro)
  • 2005 (Liberty, due vittorie)
1ª tappa Euskal Bizikleta (Eibar > Sopela)
4ª tappa, 1ª semitappa Euskal Bizikleta (Murgia-Zuia > Abadiño)
  • 2006 (Liberty, una vittoria)
4ª tappa Tour de Suisse (Niederbipp > La Chaux-de-Fonds)
  • 2007 (Relax, quattro vittorie)
3ª tappa Vuelta al País Vasco (Valle de Carranza > Vitoria-Gasteiz)
1ª tappa Vuelta a Asturias (Llanes)
1ª tappa Vuelta a la Comunidad de Madrid (Valdelaguna)
3ª tappa Vuelta a la Comunidad de Madrid (San Sebastián de los Reyes)
  • 2008 (La Aluminios, quattro vittorie)
1ª tappa Vuelta a Asturias (Gijón)
Classifica generale Vuelta a Asturias
2ª tappa Vuelta a la Comunidad de Madrid (Colmenar Viejo)
  • 2009 (Andalucía, una vittoria)
6ª tappa Vuelta a Asturias (Oviedo)
  • 2010 (Andalucía, tre vittorie)
Gran Premio de Llodio
Vuelta a La Rioja
2ª tappa Vuelta a Asturias (Llanes > Gijón)
  • 2011 (Androni, due vittorie)
Gran Premio Industria e Artigianato
3ª tappa Giro d'Italia (Reggio Emilia > Rapallo)
  • 2015 (Katusha, una vittoria)
Gran Premio Miguel Indurain

Altri successi

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Classifica a punti Volta Ciclista a Catalunya
1ª tappa Vuelta a España (Gijón > Gijón, cronosquadre)
1ª tappa, 2ª semitappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (Riccione, cronosquadre)
2000: 72º
2002: 50º
2011: 70º
2012: 69º
2013: non partito (10ª tappa)
2014: ritirato (6ª tappa)
2017: non partito (21ª tappa)
2003: non partito (6ª tappa)
2004: ritirato (10ª tappa)
2005: 64º
2016: 129º
2003: 67º
2005: 47º
2012: 95º
2013: 80º
2015: 103º

Classiche monumento

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2002: 138º
2003: 45º
2004: 61º
2005: 63º
2006: 88º
2011: 87º
2012: 38º
2013: 22º
2014: ritirato
2016: 76º
2002: 98º
2003: 25º
2004: 10º
2005: 10º
2006: 82º
2012: 79º
2013: 79º
2014: 50º
2016: 144º
2017: 115º
2000: ritirato
2003: 16º
2005: ritirato
2013: ritirato
2016: ritirato
2017: ritirato

Competizioni mondiali

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Lisbona 2001 - In linea Elite: 23º
  1. ^ a b c (EN) Angel Vicioso, su Katushateam.com. URL consultato il 7 agosto 2015.
  2. ^ Angelo Zomegnan, Conte, un sigillo d'autorità, in Gazzetta.it, 30 maggio 2000. URL consultato il 10 maggio 2011.
  3. ^ Claudio Bagni, Tragedia al Giro: muore Weylandt, in Gazzetta.it, 9 maggio 2011. URL consultato il 9 maggio 2011.
  4. ^ Giro: Vicioso, frattura al femore. Rodriguez, tre costole e dito rotti, in Gazzetta.it, 15 maggio 2014. URL consultato il 7 agosto 2015.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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