Giovanna Amati

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanna Amati
Amati a Monza nel 1981 per una prova del campionato di Formula Fiat Abarth
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Automobilismo
CategoriaFormula 1
Carriera
Carriera in Formula 1
Stagioni1992
ScuderieBrabham
GP disputati0 (3 mancate qualificazioni)
Statistiche aggiornate al Gran Premio del Brasile 1992

Giovanna Amati (Roma, 20 luglio 1959[1]) è un'ex pilota automobilistica italiana, ultima donna ad aver partecipato a un Campionato mondiale piloti di Formula 1 con la partecipazione a tre Gran Premi pur senza riuscire a qualificarsi per la gara[2].

Figlia dell'industriale cinematografico Giovanni Amati e dell'attrice Anna Maria Pancani, il 12 febbraio 1978 fu rapita e tenuta sequestrata per oltre due mesi dal boss del clan dei marsigliesi Daniel Nieto. Tale circostanza e la sindrome di Stoccolma alla quale fu soggetta ebbero notevole risonanza[3][4].

Iniziò l'attività sportiva nella Formula Fiat Abarth, passando alla Formula 3 italiana nel 1985 e alla Formula 3000 nel 1987, raggiungendo il 7º posto quale miglior risultato in sei stagioni. Nel 1986, coi migliori piloti della Formula 3 del tempo, effettuò un test in Formula 1 per la Benetton di Davide Paolini.

Nella stagione di Formula 1 del 1992 Amati fu ingaggiata come secondo pilota ufficiale della Brabham, nell'ultimo anno della scuderia. La sua avventura in Formula 1 durò poco: a causa dell'inesperienza e della scarsità di mezzi della Brabham (che le affidò una versione modificata della vettura dell'anno precedente), partecipò alle prove di 3 gran premi (in Sudafrica, Messico e Brasile) senza qualificarsi e fu in seguito sostituita da Damon Hill.

Amati proseguì la carriera automobilistica a ruote coperte, ottenendo come miglior risultato un 3º posto nella SportsRacing World Cup classe SR2 nel 1999[2].

Risultati in Formula 1

[modifica | modifica wikitesto]
1992 Scuderia Vettura Punti Pos.
Brabham BT60B NQ NQ NQ 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota
  1. ^ 1959 è la data è riportata nel libro di Vittoria Amati, sorella di Giovanna, L'uomo che riportò a casa sua figlia, Rizzoli Editore, 2018, 1961 è quella riportata su (EN) Scheda su espnf1.com, secondo altre fonti l'anno di nascita sarebbe il 1962.
  2. ^ a b Giovanna Amati, l’ultima donna in F1, su panorama-auto.it (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2017).
  3. ^ Sequestrò Giovanna Amati nel '78, arrestato dopo 22 anni di latitanza, su corriere.it, 24 aprile 2010.
  4. ^ Preso l'uomo che rapì Giovanna Amati, su www1.lastampa.it (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2015).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Giovanna Amati, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne. Modifica su Wikidata
  • (EN) Giovanna Amati, su driverdb.com, DriverDB AB. Modifica su Wikidata
  • (EN) Giovanna Amati, su f1rejects.com (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2010).
Controllo di autoritàVIAF (EN307466906 · LCCN (ENno2014036476 · BNF (FRcb14870160p (data)