Giuseppe Alberganti
Giuseppe Alberganti | |
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Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Durata mandato | 25 giugno 1946 – 31 gennaio 1948 |
Gruppo parlamentare | Comunista |
Collegio | IV Milano |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 8 maggio 1948 – 11 giugno 1958 |
Legislatura | I, II |
Gruppo parlamentare | Comunista |
Circoscrizione | Lodi |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 12 giugno 1958 – 15 maggio 1963 |
Legislatura | III |
Gruppo parlamentare | Comunista |
Circoscrizione | Lombardia |
Collegio | Milano-Pavia |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano |
Professione | ferroviere |
Giuseppe Giovanni Pietro Alberganti (Stradella, 24 luglio 1898 – Milano, 3 novembre 1980) è stato un operaio, sindacalista, antifascista, partigiano e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu deputato, senatore della Repubblica e dirigente della federazione milanese del PCI.
Nipote di Giovanni Ravazzoli, che era militante socialista, Alberganti era figlio di un operaio e bracciante; cresciuto a Stradella, un centro che subiva in quegli anni l'ìnfluenza del socialismo di Filippo Turati e Claudio Treves nonché quello ideologico estremo di Costantino Lazzari e Paolo Ravazzoli, che era un suo concittadino.
All'età di 10 anni si trasferisce a Milano con la sua famiglia e inizia a lavorare come garzone e attrezzista in una fabbrica, contemporaneamente al suo corso di studi. Nel 1914 lavora come aggiustatore e viene schedato per la prima volta in quanto antimilitarista. Nel 1916 entra nelle ferrovie come allievo fuochista e nel 1918 viene mandato in Libia[1].
Assume la direzione degli Arditi del Popolo, un movimento antifascista popolare tra le masse proletarie. A causa dei conflitti con le milizie fasciste emigra in Francia e nel 1923 si reca in URSS dove frequenta una scuola militare. Appoggia la linea comunista gramsciana e nel 1937 si ritrova in Spagna a combattere la guerra al fianco dei repubblicani[1] .
Nel 1939 viene arrestato e trasferito nel Campo d'internamento di Le Vernet. Nel 1943 viene liberato e partecipa alla resistenza italiana. Dal 1945 al 1947 è Segretario generale della Camera del Lavoro di Milano. Dal 1948 al 1958 è senatore per il PCI, mentre dal 1958 al 1963 è deputato[1] .
Ha appoggiato le lotte studentesche e operaie della fine degli anni sessanta e dei primi anni settanta[1]. Nel 1976 diventerà presidente del Movimento Lavoratori per il socialismo (MLS).
Riposa in un colombaro nel Cimitero Monumentale di Milano[2][3].
La Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Dinnanzi a un folto pubblico e a diversi partigiani dell'ANPI il 23 aprile 2022 è stata inaugurata una targa dedicata a Giuseppe Alberganti, nome di battaglia "Cristallo"[4]. La targa è posta su un muro di via Val di Ledro 23 del rione storico Niguarda di Milano, luogo in cui Alberganti visse fino alla sua morte. Il rione Niguarda è stato un rione che ha dato in numero di azioni di partigiani un notevole contributo alla Resistenza Italiana lottando contro i fascisti e i nazisti[5][6].
La targa titolata: "Giuseppe Alberganti - 'Cristallo' - 1898 - 1980, recita:
«Antifascista e comandante partigiano - Costituente e senatore della Repubblica - Primo segretario della Camera del Lavoro di Milano liberata, seppe sostenere i lavoratori, le donne, gli studenti, nell'impegno di una società migliore per i diritti e la difesa della Democrazia. Concluse qui la sua esistenza privo di beni terreni come quando era nato - 24 aprile 2022»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d A coloro che verranno, su linearossage.it. URL consultato il 6 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2008).
- ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
- ^ Daniele Castellazzi, Cimitero Monumentale di Milano 10 Giugno 2012, 19 giugno 2012. URL consultato l'11 giugno 2017.
- ^ ALBERGANTI, Giuseppe, su treccani.it. URL consultato il 23 aprile 2022.
- ^ 24 aprile 1945: Niguarda inizia la lotta armata contro i tedeschi e fascisti, su bellaciaomilano.it. URL consultato il 24 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2023).
- ^ La Resistenza a Niguarda, su niguarda.eu. URL consultato il 23 aprile 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andreucci Franco, Detti Tommaso, "il Movimento operaio italiano. Dizionario biografico. 1853-1943", Roma, Editori riuniti, 1975, voll. 6;
- Alberganti Giuseppe, "Autobiografia di un sovversivo. 1898-1923", a cura di Bianchi Massimo, Quaderni dell'Archivio della CGIL di Milano, Sesto S. Giovanni, Archivio del lavoro, 1996;
- Centro Lenin-Gramsci, "Giuseppe Alberganti. Una vita per i lavoratori e il comunismo", Atti del convegno di Milano, 3 maggio 1995, Quaderni di nuova unità, Teramo, s.e., 1997.
- Spartaco Codevilla, Giuseppe Alberganti. Vita di «Cristallo», Trezzano sul Naviglio, Unicopli, 2017, ISBN 978-88-4001-973-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Alberganti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco M. Biscione, ALBERGANTI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
- Giuseppe Alberganti, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Giuseppe Alberganti, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- (EN) Opere di Giuseppe Alberganti, su Open Library, Internet Archive.
- Giuseppe Alberganti, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Giuseppe Alberganti (I legislatura della Repubblica Italiana) / II legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano.
- Profilo biografico, su metarchivi.istoreto.it. URL consultato il 5 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2009).
- Un Marxista - Leninista scomodo, su lavoropolitico.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73176723 · ISNI (EN) 0000 0000 3437 8889 · SBN IEIV024002 · LCCN (EN) n98105535 · GND (DE) 1167804783 |
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