Giuseppe Caimi
Giuseppe Polidoro Caimi | ||||||||||
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Caimi nei primi anni dieci | ||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||
Calcio | ||||||||||
Ruolo | Centrocampista | |||||||||
Termine carriera | 1913 | |||||||||
Carriera | ||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||
Giuseppe Polidoro Caimi | |
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Il tenente degli Alpini Giuseppe Caimi | |
Nascita | Milano, 19 dicembre 1890[1] |
Morte | Ravenna, 26 dicembre 1917 |
Cause della morte | ferite in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito Italiano |
Arma | Fanteria |
Specialità | Alpini |
Unità | 7º Reggimento alpini |
Grado | tenente |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Decorazioni | vedi qui |
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«Cantava, suonava, dipingeva, beveva, amava... ed andava a ricuperare l'attendente ferito, sotto il naso degli austriaci.»
Giuseppe Polidoro Caimi (Milano, 19 dicembre 1890 – Ravenna, 26 dicembre 1917) è stato un militare e calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Durante la prima guerra mondiale si arruolò volontario nel Corpo degli alpini, distinguendosi particolarmente nei combattimenti, tanto da venire decorato con una Medaglia d'oro e tre d'argento al valor militare.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Carlo ed Irene Jordan[2], compì i primi studi nel Collegio Calchi-Taeggi, passando poi all'istituto Longone e quindi iniziando a frequentare il Politecnico di Milano.[3] Atleta schermidore dal fisico prestante, militò nell'Inter dal 1911 al 1913, giocando 23 gare in due campionati di massima divisione, in cui la squadra si piazzò rispettivamente al quarto[4] e al terzo posto[5] nel proprio girone. Aveva un fratello, Marco (Caimi II), nato a Milano il 26 marzo 1893, calciatore del Nazionale Lombardia di Milano e deceduto militare in guerra nel 23 settembre 1918 a Ravenna. Caimi Giuseppe dai compagni del Politecnico era soprannominato Polidoro (la caratteristica macchiette del cinema) perché sapeva imitare le gesta dei suoi compagni. Al termine del Campionato 1911-12 giocò due gare amichevoli nelle file del Milan (7 aprile 1912: Milan - English Wanderers 2-4 e 8 aprile 1912: Milan -English Wanderers 1-8.
Nel 1912 fu convocato inizialmente da Vittorio Pozzo nella squadra nazionale per le Olimpiadi di Stoccolma, ma all'ultimo momento fu depennato dallo stesso dalla lista dei partecipanti alla manifestazione sportiva,[6] in quanto, secondo alcuni, Caimi era stato sorpreso in un night di Milano mentre gridava testualmente: "Svedesone bionde, aspettatemi, arriva Caimi!". Venutolo a sapere, Pozzo decise di escluderlo dalle convocazioni[7].
La morte in guerra
[modifica | modifica wikitesto]Allo scoppio della prima guerra mondiale[8] si arruolò volontario venendo inserito nelle file del 5º Reggimento alpini come sottotenente di complemento[2] distinguendosi in ardite ricognizioni notturne sul Panarotta.[8] Passato successivamente nel Battaglione "Feltre" del 7º Reggimento alpini con il grado di tenente comandante il Plotone esploratori; si distinse sul Monte Cauriol insieme a Gabriele Nasci e Angelo Manaresi. Ferito una prima volta il 14 marzo 1916 nella battaglia di Santa Maria di Novaledo[2], fu decorato con la Medaglia d'argento al valor militare.[8]
A Sant'Andrea di Valsugana si guadagnò una seconda Medaglia d'argento al valor militare che rifiutò in cambio di una promozione a tenente in servizio permanente effettivo per merito di guerra.[9] Dopo la sconfitta di Caporetto seguì la ritirata del suo battaglione fino a Montebelluna, venendo decorato con una seconda Medaglia d'argento al valor militare sul Monte Taz il 21 novembre 1917.[8]
Nei giorni immediatamente successivi alla conclusione della Prima battaglia del Piave, si trovò coinvolto nei combattimenti che portarono alla stabilizzazione del fronte del Grappa-Piave fino alla successiva Battaglia del solstizio.
Ferito gravemente il 14 dicembre 1917 sul Monte Valderoa,[8] un'altura del Massiccio del Grappa, morì il 26 dicembre dello stesso anno all'ospedale della Croce Rossa di Ravenna[10] per le ferite riportate[11] e meritando la Medaglia d'oro al valor militare per il coraggio dimostrato, successivamente assegnatagli con Regio Decreto 23 ottobre 1921.[12][13]
Il comune di Milano gli ha intitolato [10] dapprima una via antistante il vecchio Ospedale Maggiore[14] , una nella zona dell'Università Bocconi.[10] e la piscina G. Caimi (1939).
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto Luogotenenziale 13 ottobre 1918
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cadutigrandeguerra.it (JPG). URL consultato il 19 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
- ^ a b c CAIMI Giuseppe combattentiliberazione.it
- ^ Bianchi, Cattaneo 2011, p. 158.
- ^ Riassunto stagione Archiviato il 13 aprile 2011 in Internet Archive. interfc.it
- ^ Riassunto stagione Archiviato il 13 aprile 2011 in Internet Archive. interfc.it
- ^ Vittorio Pozzo, "I ricordi di Pozzo", in Il Calcio Illustrato, Milano 1949-50.
- ^ Mimmo Carratelli in Guerin Sportivo, numero 9 del 1986, pag. 101.
- ^ a b c d e Bianchi, Cattaneo 2011, p. 159.
- ^ Decreto del Comando Supremo 22 febbraio 1917.
- ^ a b c Bianchi, Cattaneo 2011, p. 160.
- ^ Caimi Giuseppe (JPG), su cadutigrandeguerra.it. URL consultato il 19 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
- ^ Domenica sportiva del 5 maggio 1918, pagina 7 Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive. emeroteca.coni.it
- ^ Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Milano :: Alpini di Milano (ContentExpress)
- ^ Vittore Buzzi e Claudio Buzzi, Le vie di Milano: dizionario della toponomastica milanese.
- ^ In commutazione della Medaglia d'argento concessa con Decreto Luogotenenziale 13 ottobre 1918 - Bollettino Ufficiale 1921, pag.3101.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Bianchi, Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Andrea Bianchi, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
- Vittore Buzzi e Claudio Buzzi, Le vie di Milano: dizionario della toponomastica milanese.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Pozzo, "I ricordi di Pozzo", in Il Calcio Illustrato, Milano 1949-50.
- Mimmo Carratelli in Guerin Sportivo, numero 9 del 1986, pag. 101.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Caimi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Giuseppe Caimi, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Giuseppe Caimi, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Giuseppe Caimi, su Olympedia.
- Statistiche e profilo su Inter.it, su interfc.it. URL consultato il 9 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- Giuseppe Caimi Archiviato il 21 agosto 2016 in Internet Archive.
- Calciatori dell'U.S. Milanese
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