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Marco Pinotti

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Marco Pinotti
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza180 cm
Peso81 kg
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera2013
Carriera
Squadre di club
1998Team Poltistagista
1999-2004Lampre
2005-2006Saunier Duval
2007T-Mobile
2008Team High Road
2008-2009Columbia
2010-2011Team HTC
2012-2013BMC
Carriera da allenatore
2015-2018BMC
2021-2022BikeExchange
2022BikeExchange (femm.)
2023-Jayco AlUla
2023-Jayco AlUla (femm.)
Palmarès
 Mondiali
ArgentoValkenburg 2012Cronosquadre
Statistiche aggiornate al 9 agosto 2023

Marco Pinotti (Osio Sotto, 25 febbraio 1976) è un ex ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo italiano, professionista dal 1999 al 2013. Specializzato nelle prove a cronometro su strada, ha vinto due tappe al Giro d'Italia e vinto sei volte il titolo nazionale a cronometro.

Laureato in ingegneria gestionale,[1] è stato nel consiglio direttivo dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani in qualità di revisore dei conti, e in quello della Federciclismo in quota atleti.[1] Dal 2015 al 2018 è stato direttore sportivo del team BMC, mentre dal 2021 è direttore sportivo del Team BikeExchange, noto dal 2023 come Team Jayco AlUla.

Passa professionista nel 1999 con la squadra Lampre, dopo alcuni mesi a fine 1998 come stagista al Team Polti: nello stesso 1999 si aggiudica il Gran Premio d'Europa, cronometro a coppie insieme a Raivis Belohvoščiks. Nel 2003 vince una frazione alla Vuelta al País Vasco. Nel 2005 passa alla formazione spagnola Saunier Duval-Prodir, e in stagione si laurea campione italiano a cronometro. L'anno dopo è campione italiano di inseguimento individuale su pista.

Nel 2007 si trasferisce alla tedesca T-Mobile (nota come Columbia e HTC negli anni seguenti). Al Giro d'Italia di quell'anno, con una fuga nella tappa da Tivoli a Spoleto, conquista la sua prima maglia rosa lasciando la tappa a Luis Laverde;[2] difenderà il primato per 4 giorni, per poi cedere la maglia ad Andrea Noè nella tappa del Santuario di Nostra Signora della Guardia[3] Ai campionati italiani arriva secondo a cronometro ma, causa la seguente positività del vincitore Luca Ascani, bissa il titolo tricolore di due anni prima. Anche nel 2008 si conferma specialista delle corse contro il tempo, vincendo il suo terzo titolo italiano a cronometro a Montichiari; l'anno dopo fa suo il quarto titolo italiano a cronometro, nella Settimana Tricolore di Imola, il terzo consecutivo, oltre a conquistare una tappa in linea alla Vuelta al País Vasco (come già nel 2003).

Nel 2010 comincia subito la stagione classificandosi quarto al Tour of Oman e quinto alla Vuelta al País Vasco. Per prepararsi al meglio al Giro d'Italia prende parte al Giro di Romandia come capitano della Columbia, vincendo il prologo della corsa e concludendo settimo in graduatoria generale. Al Giro d'Italia si classifica nono, suo record, arrivando insieme ai migliori nelle salite più dure e concludendo molto bene anche le cronometro: è infatti decimo posto nel prologo di Amsterdam, terzo con la sua squadra nella cronosquadre di Cuneo, quarto nella settima tappa, quella di Montalcino con gli sterrati delle "strade bianche", settimo nella dodicesima frazione, difendendo la "Top 10" generale sullo Zoncolan e nella cronoscalata a Plan de Corones; nella cronometro conclusiva di Verona è infine secondo, battuto da Gustav Larsson per soli due secondi. A giugno conquista la prova a cronometro nella Settimana Tricolore di Treviso battendo Dario Cataldo e Adriano Malori. Convocato dal c.t. Paolo Bettini per i campionati del mondo di Melbourne, deve rinunciare a causa di un'infezione alle vie respiratorie.[4]

Pinotti in maglia di campione italiano, impegnato nel prologo del Tour de Romandie 2011.

Nel 2011 partecipa alla Tirreno-Adriatico, facendosi notare soprattutto nell'ultima tappa, una frazione a cronometro: ciò lo porta a concludere la corsa al sesto posto. In occasione del seguente Giro d'Italia la HTC-Highroad conquista il successo nella cronometro a squadre, ed essendo stato proprio Pinotti il primo a passare sotto il traguardo, si aggiudica il diritto di vestire la prima maglia rosa del Giro.[5]

Per la stagione 2012 firma un contratto con la squadra statunitense BMC Racing Team, capitanata da Cadel Evans.[6] In stagione vince la cronometro conclusiva del Giro d'Italia a Milano davanti a Geraint Thomas e Jesse Sergent, suo secondo successo nella corsa rosa. Dopo il Giro conclude terzo ai campionati italiani a cronometro a Levico Terme e quindi, dopo aver vinto una prova contro il tempo al Giro d'Austria, quinto nella cronometro su strada dei Giochi olimpici di Londra, a 2'09" dal vincitore Bradley Wiggins.

Al termine della stagione 2013 annuncia il ritiro dall'attività agonistica, non prima di aver vinto in stagione il suo sesto titolo nazionale nella prova a cronometro.[7] Dopo il ritiro è stato per alcune stagioni, fino al 2018, direttore sportivo della sua ultima squadra, la BMC. Dal 2021 è invece nello staff tecnico della formazione australiana BikeExchange, svolgendo attività anche per la formazione femminile.

Gran Premio d'Europa (con Raivis Belohvoščiks, cronocoppie)
5ª tappa Tour de Pologne (Szczawno-Zdrój > Wałbrzych)
4ª tappa Vuelta al País Vasco (Vitoria > Santesteban)
Campionati italiani, prova a cronometro
Campionati italiani, prova a cronometro
21ª tappa Giro d'Italia (Cesano Maderno > Milano, cronometro)
Campionati italiani, prova a cronometro
Classifica generale Tour of Ireland
Coppa Lella Mentasti - Gran Premio di Stresa
5ª tappa Vuelta al País Vasco (Güeñes > Zalla)
Campionati italiani, prova a cronometro
Prologo Tour de Romandie (Porrentruy, cronometro)
Campionati italiani, prova a cronometro
21ª tappa Giro d'Italia (Milano, cronometro)
7ª tappa Österreich-Rundfahrt (Podersdorf, cronometro)
Campionati italiani, prova a cronometro

Altri successi

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1ª tappa Tour de Langkawi (cronosquadre)
3ª tappa Tour de Romandie (cronosquadre)
1ª tappa Giro d'Italia (cronosquadre)
1ª tappa Giro d'Italia (cronosquadre)
1ª tappa Giro del Trentino (Riva del Garda > Arco, cronosquadre)
Classifica traguardi volanti Vuelta al País Vasco
Campionati italiani, inseguimento individuale
Pinotti premiato sul palco del Giro d'Italia 2012 dopo la vittoria nella crono conclusiva di Milano
2005: 48º
2006: 60º
2007: 18º
2008: 65º
2009: 40º
2010: 9º
2011: ritirato (19ª tappa)
2012: 41º
1999: 113º
2001: 52º
2002: ritirato (5ª tappa)
2001: 126º
2013: non partito (12ª tappa)

Classiche monumento

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2005: 61º
2006: 35º
2008: 45º
2009: 87º
2013: ritirato

Competizioni internazionali

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Riconoscimenti

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  • Memorial Bardelli nel 2007 e 2008
  1. ^ a b Garate, Rodriguez e un Giro da vivere ad alta quota, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 4 novembre 2019.
  2. ^ Laverde vince e Pinotti veste rosa - Sport - quotidiano.net.
  3. ^ http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/139224/.
  4. ^ Bloccato da infezione respiratoria Niente mondiali per Pinotti, su ecodibergamo.it, 17 settembre 2010. URL consultato il 24 marzo 2018.
  5. ^ L'ingegnere al comando. Prima rosa a Pinotti, in gazzetta.it, 7 maggio 2011. URL consultato il 7 maggio 2011.
  6. ^ (EN) BMC Racing Team Signs Pinotti, Van Garderen [collegamento interrotto], in bmc-racing.com, 1º settembre 2011. URL consultato il 1º gennaio 2012.
  7. ^ Pinotti to retire at the end of the season, in cyclingnews.com, 4 ottobre 2013. URL consultato il 1º novembre 2013.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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