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Normando Santos

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Normando Santos
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
GenereBossa nova
Periodo di attività musicale1958 – in attività
Strumentochitarra, voce

Normando Marques dos Santos, conosciuto come Normando Santos (Recife, 8 ottobre 1932), è un cantante, chitarrista e compositore brasiliano.

Da giovane si esibiva come cantante in trasmissioni della Rádio Jornal do Comércio, nella città di nascita. Si trasferì ben presto a Rio de Janeiro, dove proseguì gli studi presso il liceo Mallet Soares, divenendo compagno di scuola di Roberto Menescal. Questi lo introdusse ad alcuni fra i giovani musicisti che si incontravano dando vita all’embrione della bossa nova, e così Normando conobbe Ronaldo Bôscoli, Chico Feitosa e Nara Leão.[1] Inoltre Menescal fu il suo insegnante di chitarra,[2] prima che Normando diventasse a sua volta docente dello strumento all’accademia gestita da Menescal e Carlos Lyra. E con Menescal e Luís Carlos Vinhas formò un gruppo musicale che suonava nei locali della zona meridionale della città carioca. Nello stesso periodo conobbe João Gilberto che – secondo quanto dichiarò lo stesso Normando – gli insegnò molto della chitarra, e poi venne a contatto con tutti i giovani strumentisti che si erano radunati nel gruppo di sperimentatori: Luiz Eça, Sérgio Mendes, i fratelli Castro Neves, Baden Powell, Eumir Deodato e Rosinha de Valença.[3]

La carriera musicale

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La discoteca dell’Hotel Regente, a Rio, fu il primo locale nel quale – dietro suggerimento di Dolores Duran – Normando suonò da professionista.[3] Nel 1959 era accanto a Sylvia Telles, Alaíde Costa, Lyra, Feitosa, Nara Leão e tanti altri giovani musicisti al I Festival di Samba-Session, tenuto nella Facoltà di Architettura di Rio, cantando Jura de pombo, e per la sua voce profonda venne scherzosamente soprannominato da Bôscoli “il Nelson Gonçalves della Bossa Nova”.[4] Grazie al suo stile, nel 1960 il Jornal do Brasil lo definì “il Sinatra della Bossa Nova”.[3] Fu, assieme ai nomi emergenti del nuovo sound, tra i convocati del giornale O Cruzeiro per un reportage sulla bossa nova,[5] e sempre insieme ai nomi eccellenti – Luiz Bonfá, Oscar Castro-Neves con il suo gruppo, Agostinho dos Santos, Carlos Lyra, il sestetto di Sérgio Mendes, Menescal, Sérgio Ricardo, Alaíde Costa, Nara Leão, Sylvinha Telles, Chico Feitosa, Tom Jobim e João Gilberto – fu protagonista dello storico concerto alla Carnegie Hall di New York che lanciò nel mondo la bossa nova.[6]

Al ritorno in Patria, nel 1962 apparve nel film Esse Rio que eu amo per la regia di Carlos Hugo Christensen,[3] poi per la Odeon registrò un disco pubblicato nel 1965 che conteneva, oltre a Samba em preludio, tre sue composizioni: Canção do sem você, scritta in collaborazione con Ronaldo Bôscoli, Eu te amo, composta con Geraldo Casé, e Castelinho, creata con Billy Blanco,[3][7] e prese parte a diversi programmi televisivi quali Boate Martini, Um instante, maestro, Noite de gala, Expectáculo Tonelux, Se meu apartemento falasse, Dois no balanço, Ponto Rio e Rio rei. Volò poi a Parigi nel 1964 per prendere il posto di Baden Powell nel locale “A Feijoada”, il primo ristorante brasiliano aperto nella città francese. Il suo repertorio si limitava a melodie dal testo portoghese, con l’eccezione di qualche sua composizione in francese come Dame souris trotte, incisa da Françoise Hardy. Le sue canzoni sono state riprese da diversi artisti fra i quali Eliana Pittman, Sérgio Ricardo, Maysa, Núbia Lafayette, Rosana Toledo, Wilson Simonal e Pery Ribeiro.[3]

  • 1965 – Samba em preludio-Canção do sem você-Eu te amo-Castelinho • Odeon
  1. ^ (PT) Normando Santos - Dados biográficos, su dicionariompb.com.br, Dicionário Cravo Albin da Música Popular Brasileira. URL consultato il 18 agosto 2022.
  2. ^ Castro, p. 127.
  3. ^ a b c d e f (PT) Normando Santos - Dados Artísticos, su dicionariompb.com.br, Dicionário Cravo Albin da Música Popular Brasileira. URL consultato il 18 agosto 2022.
  4. ^ Castro, p. 214.
  5. ^ Castro, p. 224.
  6. ^ Castro, p. 302.
  7. ^ (EN) Normando Marques dos Santos, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 30 agosto 2020.
  • Ruy Castro, Chega de Saudade - Storia e storie della bossa nova, Angelica Editore, 2005, ISBN 88-7896-001-2.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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