G. Schiuma, P. Paoloni, M. Paoloni (edited by), Proceedings of IFKAD 2021, 16th International Forum on Knowledge Asset Dynamics. Managing Knowledge in Uncertain Times, 1-3 September 2021, University of Rome Tre, Rome, 2021, Sep 2021
Experiences of cultural heritage and tourism have been enhanced by the development of digital tec... more Experiences of cultural heritage and tourism have been enhanced by the development of digital technologies. In light of this, this paper focuses on the importance of immersive storytelling experiences to encourage visitors’ engagement through VR and the evocative and emotional storytelling of events and contexts.
After an introduction to the best practices from Italy and abroad in the last years, the paper focuses on the VR immersive storytelling of the 1693 earthquake, which destroyed 70 cities in south-eastern Sicily. The survivors, revealing great resilience, soon rebuilt their cities. The well-known Baroque city of Noto, a UNESCO site since 2002, was rebuilt on another site, so abandoning the destroyed one (Noto Antica).
Through an immersive film in VR (25 min.), commissioned by the Noto Municipality, the last moments of the city are recounted, creating a “digital bridge” between generations to regain awareness of their ancient roots. The VR project stands out for its participatory production process involving a commission of experts and 3D casting of its modern citizens, and the tragic nature of the event, recounted through the emotional and evocative account of a recent earthquake and the solution adopted following the COVI-19 pandemic (in situ, on YouTube VR and Vimeo).
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Books by Elisa Bonacini
Questo primo volume della collana Dedalo Arti e Musei discende dal programma
“Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society – CHANGES” (codice progetto n. PE00000020 - CUP: H53C22000860006), nell’ambito del progetto di ricerca ‘Museums: Back to the future’ (referente scientifico Andrea Leonardi, titolare Elisa Bonacini).
Il volume presenta i risultati dell’indagine empirico-qualitativa condotta con gli studenti del Corso di Laurea in Beni Culturali, incardinato presso il Dipartimento
di Ricerca e Innovazione Umanistica (DIRIUM) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, nell’ambito del laboratorio svolto per l’insegnamento di ‘Museologia’ (docente titolare Andrea Leonardi, responsabile del laboratorio Elisa Bonacini).
Condotta sui website di 30 musei, nazionali e internazionali, la ricerca è stata dedicata all’individuazione delle relazioni fra musei digitali e nuovi pubblici della cosiddetta ‘Generazione Z’. Essa si sviluppa nell’ottica delle istanze partecipative proprie della Convenzione di Faro, nel tentativo di rispondere all’interrogativo principale insito nel tema stesso della ricerca: quale sia il ‘museo del futuro’.
Il tema del rapporto fra Musei digitali e Generazione Z non si esaurisce alla sola analisi empirico-qualitativa e alle conseguenti valutazioni. Esso è declinato in chiave multidisciplinare: dal problema della continuità/discontinuità dell’innovazione applicato al rapporto fra collezioni, mostre e digitale nei musei di arte antica e moderna (Andrea Leonardi), alla ‘questione’ dell’arte contemporanea (Maria Giovanna Mancini), passando per i contributi di docenti e ricercatori del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione (Loredana Perla, Stefania Massaro, Alessandro Barca, Michele Corriero, Vincenza Albano, Maria Teresa Santacroce, Annamaria Di Grassi, Raffaella Forliano) che presentano focus specifici sul digitale in ambito didattico e sul suo impatto a livello pedagogico. Per le problematiche connesse alla valutazione della user experience è stata inoltre coinvolta Patrizia Schettino (IAS CNR Genova).
Conclude il volume l’esperienza della piattaforma UniBArteDedalo su izi.TRAVEL, descritta da Andrea Leonardi, come strumento digitale disponibile per gli studenti dell’Università di Bari.
Presentazione degli atti del convegno sul lancio di "Augustus" nell'ambito del PO FESR SICILIA 2014-2020
Il volume si presenta come un pratico manuale sullo Storytelling digitale: ne analizza le molteplici definizioni, chiarisce in quali e quante forme si declini, fornisce utili indicazioni di stile e linguaggio per una comunicazione democraticamente accessibile e, infine, presenta alcuni esempi di applicazione nel marketing culturale e turistico.
L’ultima sezione raccoglie 14 testimonianze di autorevoli professionisti dei due settori: Cristiana Barandoni (IU-Uffizi project); Stefania Boiano e Giuliano Gaia (InvisibleStudio); Isabella Borrelli (Latte Creative); Emilio Casalini (Rai); Cinzia Dal Maso (Archeostorie); Sandro Garrubbo (Museo Archeologico Regionale “A. Salinas”, Palermo); Sonia Giaccone (Università di Catania); Marianna Marcucci (Invasioni Digitali); Eva Pietroni (CNR); Francesco Paolo Russo (To Be); Patrizia Schettino (AGID); Gianluigi Tiddia (Insopportabile); Fabio Viola (Gamification); Massimiliano Zane (Progettista culturale).
Questa ricerca intende illustrare le diverse e molteplici esperienze adottate fino ad oggi nei musei e nel mondo culturale nel campo dello storytelling digitale, per orientare la futura progettazione di soluzioni digitali narrative, che siano calibrate sulle specifiche esigenze di valorizzazione delle singole realtà e dei diversi contesti culturali, con lo scopo primario di trovare la migliore soluzione di accessibilità digitale al racconto della cultura, sviluppando così adeguate politiche di audience engagement e di user experience, nell’ottica delle più recenti indicazioni ministeriali in materia. Ovviamente, non si ha la pretesa di aver analizzato tutte le best practices in ogni campo, ma si è voluta fornire una traccia, il più possibile completa, del percorso che lo storytelling digitale ha avviato e delle differenti soluzioni messe in campo in questo specifico settore della comunicazione culturale.
Nello specifico sono individuate e analizzate 14 tipologie in tutto:
1) Lo storytelling orale
2) Lo storytelling scritto
3) Il videostorytelling
4) Lo storytelling visuale
5) Lo storytelling animato
6) Lo storytelling interattivo
7) Lo storytelling immersivo
8) Il social media storytelling
9) Lo storytelling partecipativo
10) Lo storytelling generativo
11) Il geo-storytelling
12) Il multimedia mobile storytelling
13) Lo storytelling crossmediale
14) Lo storytelling transmediale
All’interno di queste macrocategorie nei casi dello storytelling visuale, animato, interattivo e immersivo saranno distinte delle sottocategorie, cercando di restituire un quadro il più possibile completo di come queste forme di storytelling digitale si siano sviluppate e si stiano tuttora sviluppando in molteplici varianti ed espressioni, sulla base dell’evoluzione e della differente applicazione delle nuove tecnologie digitali nella creazione, nella comunicazione, nella visualizzazione e nella fruizione di tali contenuti.
Come avremo modo di discutere nelle conclusioni a questo volume, intitolate “È tempo che..”, si vuole proporre in questa sede una nuova visione di museo, un nuovo modello che, partendo dalla visione antiquaria e francamente ottocentesca del museo di collezione e oltrepassando la trasformazione già in parte in corso di museo di narrazione, giunga a quello che si è voluto definire un museo di connessione o di narrazione connessa.
Nello specifico, il lavoro della candidata si organizza in quattro parti:
Introduzione: Un’ampia introduzione fa il punto sulla rivoluzione digitale e sul suo impatto sulla comunicazione culturale, attraverso gli sviluppi del Web 2.0.
Parte I: In questa prima sezione della ricerca, strutturata in tre capitoli, la candidata affronta il tema della cultura e delle politiche culturali nell’epoca di Internet.
Capitolo Primo: Attraverso un’ampia documentazione la candidata presenta il mondo di Internet e l’impatto delle nuove tecnologie per la comunicazione sulla cultura. Si analizza, nel dettaglio, la diffusione di Internet, con una particolare attenzione al fenomeno del divario digitale in Italia e in Sicilia, e il suo ruolo nell’evoluzione della comunicazione culturale fra reale e virtuale (fino al concetto di Virtual Heritage). Infine, fra i fenomi correlati all’evoluzione del Web 2.0, si analizzano il nuovo ruolo degli utenti, trasformatisi in produttori e consumatori di cultura, e le forme di partecipazione digitale dell’utenza alla produzione di contenuti culturali.
Capitolo Secondo: L’interesse della candidata si focalizza sulle strategie e sulle politiche culturali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale europeo, partendo dalla Strategia di Lisbona per arrivare fino alle più recenti decisioni prese dalla Commissione Europea in merito, rivolgendo una particolare attenzione a più significativi progetti sovranazionali realizzati negli ultimi anni, quali ad es. Europeana.
Capitolo Terzo: L’interesse si rivolge, a questo punto, alle politiche culturali digitali, messe in campo dal Governo Italiano. Nei primi paragrafi, attraverso i dati statistici forniti dalle agenzie statistiche nazionali ed europee, la candidata esamina il grado di diffusione e di penetrazione delle ICT nella popolazione (europea, italiana e siciliana), con un’ampia analisi sul significato economico e sociale del digital divide, analizzando sia le cause (di tipo strutturale ma anche legislative) che le azioni promosse per il superamento di un gap che causa una mancata promozione del patrimonio culturale attraverso Internet e le nuove tecnologie. I dati statistici sono anche alla base dell’indagine sulla penetrazione fra gli Italiani dei dispositivi mobili di comunicazione (mobile devices) e del loro utilizzo soprattutto nel consumo di beni e servizi culturali. Ampio spazio, nell’ambito dell’analisi sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, viene dato anche al ruolo e significato che il motore di ricerca Google ha sviluppato nel corso degli ultimi anni attravero i suoi molteplici progetti (da Google Art Project in poi). Sempre in questa sede si analizza il progetto di #invasionidigitali 2013, cui la candidata ha preso parte come coordinatrice per la Regione Sicilia (ottenendo fra l’altro il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), presentandolo come modello di nuove forme bottom up di valorizzazione e di co-creazione di contenuti culturali. Il capitolo si conclude con la presentazione dei risultati della ampia indagine, pubblicata nella monografia La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticità e prospettive attraverso un survey on-line, edita da Maimone nel gennaio 2012, in cui si analizzano le forme di comunicazione culturale in Sicilia attraverso il web e che, attraverso l’utilizzo dei Qr Code, consente di accedere direttamente ai siti web museali analizzati.
Parte II: Questa parte della ricerca si apre con una presentazione delle tecnologie digitali variamente utilizzate nel settore della comunicazione mobile e delle possibilità di interazione che le nuove piattaforme digitali offrono nel campo della comunicazione culturale, con un ampio repertorio di esempi di dispositivi ad applicativi per la fruizione in modalità mobile del patrimonio culturale, sia all’estero che, soprattutto, in Italia.
Capitolo Quarto: Dopo una introduzione sull’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità, si passano in rassegna le varie tecnologie adottate in questo settore, dalle reti wireless al Bluetooth, al Gps, alle tags RFiD, Qr code e NFC. Di seguito si presenta una panoramica sulle forme di appartenenza digitali ad un territorio, attraverso esempi di digital storytelling attraverso il geosocial tagging anche in modalità mobile. La rassegna di dispositivi tecnologi in uso per la comunicazione culturale in mobilità, dai personal digital assistent (PDA) agli iPod, agli smartphone e ai tablet, apre la strada ad una puntuale analisi, ricca di esempi, di guided tour app relative a musei e biblioteche stranieri e, soprattutto italiani, da quelle realizzate dal Ministero dei Beni Culturali a quelle del Touring. Il capitolo si conclude analizzando l’evoluzione delle applicazioni culturali verso il cosiddetto browsing emozionale e l’adozione di software per Augmented Reality e Bubble Viewer già adottate in Italia.
Capitolo Quinto: Nel quinto capitolo si esaminano le soluzioni multimediali di fruizione mobile in presenza adottate in Sicilia, dalle guide in mp3 a quelle con i Qr Code, le tags RFiD e la tecnologia NFC. L’offerta multimediale di app per la Sicilia è scrupolosamente indagata, dalle app realizzate dalle istituzioni regionali centrali e periferiche fino a quelle, sull’intera regione e sulle singole realtà locali, prodotte da vari operatori turistici.
Parte III: Viene qui presentato un progetto sulla fruizione e valorizzazione digitale di quella porzione del patrimonio culturale catanese, costituita dal Museo Diocesano, dal Duomo e dalle Terme Achilleane, naturalmente vocato a costituire una rete culturale e un attrattore turistico.
Capitolo Sesto: Dopo una introduzione su Catania come “Museo Diffuso”, in quest’ultimo capitolo viene delineato un progetto, che è un work in progress in attesa di finanziamento e, quindi, in corso di realizzazione al Museo Diocesano di Catania: il MuDiCtWifi che prevede, in una sua fase successiva, l’integrazione con SantAgataWifi, il circuito multimediale del patrimonio culturale legato alle festività agatine. Il supporto di questo progetto è WiFiGuide, software che viene largamente presentato nel suo più significativo utilizzo alla Valle dei Templi di Agrigento, dove è attualmente in uso dopo una fase di test. Il progetto MuDiCtWifi è un percorso di guida wireless, multimediale e multilingue, per la fruizione e comunicazione multimediale del circuito culturale e artistico formato dal Museo Diocesano con la Terrazza del Seminario dei Chierici e con la Terrazza di Porta Uzeda, collegati con un sistema wireless con il complesso sotterraneo delle Terme Achilleane e con il Duomo di Catania. Il circuito, che consente al visitatore una fruizione dei contenuti culturali in assolutà libertà e secondo le proprie specifiche esigenze di tempo e di approfondimento, si sviluppa per un totale di 58 punti di interesse, variamente interconnessi fra loro, della cui redazione si è occupata personalmente la candidata. Il progetto prevede, inoltre, l’integrazione con due piattaforme multimediali per il controllo degli accessi e dei feedback, posizionati sul medesimo server di WiFiGuide, in modo da fornire dati statistici aggiornati e in tempo reale sia sugli indicatori di performance del tour multimediale che sui visitatori. Questo sistema sarà in grado di fornire i dati quantitativi e qualitativi per poter effettuare adeguate strategie di marketing culturale.
INDICE
INTRODUZIONE
La rivoluzione digitale e il suo impatto sulla comunicazione culturale
PARTE I
La cultura e le politiche culturali nell’epoca di Internet
CAPITOLO PRIMO
Internet e le nuove tecnologie per la comunicazione e la cultura
1.1 La diffusione di Internet, il digital divide e il digibetismo
1.2 Internet e l’accessibilità linguistica alla rete
1.3 Prosumers e social network, netnografia e information on demand nell’era del Web 2.0
1.4 Il settore culturale fra ICT, Virtual heritage e web marketing
1.5 Avatar e consumo d’arte a domicilio: il caso di Second Life
1.6 La comunicazione culturale tra reale e virtuale e le indagini sull’utenza museale remota
1.7 Il museo partecipativo sul web e le forme di partecipazione dell’utente alla produzione culturale e alla creazione di valore culturale
CAPITOLO SECONDO
La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Europa
2.1 Politiche europee di valorizzazione digitale del patrimonio culturale
2.2 Le statistiche culturali europee
CAPITOLO TERZO
La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Italia e in Sicilia fra digital divide, potenzialità economiche inespresse e co-creazione di valore culturale
3.1 Politiche italiane di valorizzazione digitale del patrimonio culturale
3.2 Diffusione di Internet in Italia, fra digital divide e consumo digitale di cultura
3.3 Diffusione di Internet in Sicilia, fra digital divide e consumo digitale di cultura
3.4 Il gap infrastrutturale italiano fra Terzo Mondo digitale e Agenda Digitale Italiana
3.5 Il progetto di un Federalismo Digitale e Free Italia Wi-Fi
3.6 Il potenziale economico (inespresso) di Cultura e Internet in Italia
3.7 Gli italiani e l’adozione di mobile devices
3.8 Google e la comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano
3.9 Il progetto #invasionidigitali 2013 e #siciliainvasa: forme di co-creazione di valore culturale in modalità crowd
3.10 Lo stato dell’arte in Sicilia: la visibilità sul web del patrimonio culturale siciliano
PARTE II
Tecnologie per la comunicazione culturale mobile
CAPITOLO QUARTO
Tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità
4.1 L’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità
4.2 Wi-fi, Bluetooth, GPS, Tag RFId, QR code e tecnologia NFC
4.3 Storie sulle Geografie tra web e mobile: forme digitali di appartenenza territoriale fra geo-blog, geo-social tagging, tagging emozionale e urban digital storytelling
4.4 Soluzioni di visita multimediali su PDA e visitatori wireless
4.5 iPod, smartphone e tablet: la rivoluzione nella comunicazione culturale mobile
4.6 Esempi di guided tour app nei musei e nelle biblioteche internazionali
4.7 Esempi di guided tour app per la fruizione mobile del patrimonio culturale italiano
4.7.1 Le i-MiBAC app
4.7.2 App per cultura e turismo nelle regioni e città italiane
4.7.3 Le app dei musei e delle biblioteche italiane
4.7.4 Le mostre temporanee e le app
4.7.5 Touring e gli altri
4.8 Le ultime frontiere delle guided tour apps fra Augmented reality, Bubble Viewer e emotional browsing
4.8.1 Augmented reality e Bubble Viewer: modalità aumentate di comunicazione culturale mobile del patrimonio culturale italiano
4.8.2 La frontiera emozionale nella comunicazione culturale mobile del patrimonio culturale italiano
CAPITOLO QUINTO
Tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità in Sicilia: una panoramica
5.1 Esempi di guided tour per la fruizione mobile del patrimonio culturale siciliano
5.1.1 Guided tour in mp3
5.1.2 Guided tour con i Qr Code
5.1.3 Guide tour multimediali con PDA, smartphone e iPod, tra Qr Code, RFiD e NFC
5.2 Esempi di guided tour app per la fruizione mobile del patrimonio culturale siciliano
5.2.1 Le app istituzionali sulla Sicilia e i beni culturali siciliani
5.2.2 Le app istituzionali dei Comuni siciliani
5.2.3 Le app sulla Sicilia dal Touring agli operatori turistici
5.2.4 App per cultura e turismo nelle città siciliane
5.2.4.1 App per cultura e turismo a Palermo e provincia
5.2.4.2 App per cultura e turismo a Trapani e provincia
5.2.4.3 App per cultura e turismo a Caltanissetta e provincia
5.2.4.4 App per cultura e turismo a Enna e provincia
5.2.4.5 App per cultura e turismo a Agrigento e provincia
5.2.4.6 App per cultura e turismo a Siracusa e provincia
5.2.4.7 App per cultura e turismo a Ragusa e provincia
5.2.4.8 App per cultura e turismo a Messina e provincia
5.2.4.9 App per cultura e turismo a Catania e provincia
5.2.5 Le app dei musei
5.3 Soluzioni tecnologiche per il monitoraggio dell’utenza e la customer satisfaction: il caso di WiFiguide
5.4 Per una breve conclusione
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
La Sicilia ha lentamente iniziato a dotarsi di websites museali attraverso cui promuovere, comunicare e valorizzare il patrimonio culturale, pur rimanendo radicata una tradizionale tendenza alla 'negazione museale' che sul web diventa una forma di valorizzazione digitale negata. Nel volume si analizza la qualità della comunicazione on-line del patrimonio culturale siciliano, attraverso un survey condotto su 14 portali (turistico-culturali, a tematica museale, istituzionali) che, 'censendo' 442 siti di interesse culturale (per un totale finale di 463), ha evidenziato una grave carenza imprenditoriale e manageriale nelle forme avanzate della comunicazione e valorizzazione in rete (tipo 2.0) del 'sistema' culturale regionale. La Parte III del volume è una Guida multimediale alle schede di 96 websites museali (fra cui 10 musei interamente virtuali realizzati in Sicilia) accessibili direttamente col proprio smartphone tramite appositi QR Codes: il volume diventa così un contributo multimediale che sposa il tradizionale medium cartaceo con la visualizzazione mobile di contenuti culturali. Fanno da corredo quattro tavole sinottiche in Appendice (Tabella I: L'offerta culturale e museale siciliana sul web, con le caratteristiche 'numeriche' dei 14 portali; Tabella II: La visibilità museale siciliana sul web attraverso i portali del survey, in cui è evidenziata la visibilità sui 14 portali dei 442 siti con indicazione dei links in cui trovare le corrispondenti notizie ufficiali; Tabella III: I siti web museali, con l'indicazione delle informazioni e dei servizi presenti sui 96 siti web museali schedati; Tabella IV: Indici di visibilità dei siti web museali).
Indice
Introduzione
La cultura e i musei nell’era digitale: Cultura 2.0, Musei 2.0
e forme di produzione culturale dell’utenza remota
Parte I: La visibilità del patrimonio culturale siciliano on-line
1. La visibilità on-line del patrimonio culturale siciliano
2. La diffusione di Internet in Italia e le forme di digital divide e di consumo culturale in Sicilia
3. La visibilità on-line del patrimonio culturale siciliano: criticità e prospettive
4. Il survey on-line: istruzioni per l’uso
5. Il survey on-line: considerazioni e proposte
6. Il survey on-line e le reti museali
Parte II: I dati del survey on-line
1. L’offerta museale siciliana sui maggiori portali turisticoculturali
1.1 SicilyOnTour.com
1.2. Sicilyweb.com
1.3. Saperviaggiare.it
2. L’offerta museale siciliana sui maggiori portaliaggregatori a tematica museale e culturale (non istituzionali)
2.1 Musei.it
2.2 Museitaliani.org
2.3 Museionline.info
2.4 Siciliamusei.it
3. L’offerta museale siciliana sui portali istituzionali
3.1 Beniculturali.it
3.2 Museionline.it
3.3 CulturaItalia.it
3.4 Italia.it
3.5 Il portale della Regione Siciliana e del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
3.6 Sicilia per il Turista
3.7 CulturaSicilia.it
Parte III: Guida multimediale ai musei siciliani sul web
1. I musei siciliani regionali, provinciali e civici on-line
1.1 Parco della Valle dei Templi di Agrigento
1.2 Complesso Minerario Trabia-Tallariti a Riesi (Cl)
1.3 Museo Regionale di Adrano (Ct)
1.4 Museo Archeologico Regionale di Morgantina a Aidone (En)
1.5 Museo Archeologico Regionale Eoliano di Lipari (Me)
1.6 Museo Regionale delle Tradizioni silvo-pastorali “G. Cocchiara” di Mistretta (Me)
1.7 Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” a Palermo
1.8 Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis a Palermo
1.9 Museo di Palazzo Mirto a Palermo
1.10 Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia di Palazzo Riso a Palermo
1.11 Arsenale – Museo del Mare a Palermo
1.12 Museo Regionale di Storia Naturale e Mostra permanente del Carretto di Palazzo D’Aumale a Terrasini (Pa)
1.13 Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa
1.14 Casa-Museo “A. Uccello” a Palazzolo Acreide (Sr)
1.15 Museo di Cultura e Musica Popolare dei Peloritani a Villaggio Gesso (Me)
1.16 Museo permanente della Radio a Catania
1.17 Museo Civico della Ceramica di Burgio - MUCEB (Ag)
1.18 Museo Civico di Storia Naturale a Giardini Naxos (Me)
1.19 Civica Galleria d’Arte Moderna “E. Restivo” a Palermo
1.20 Museo Civico “R. Guttuso” e Villa Cattolica a Bagheria (Pa)
1.21 Museo Civico al Castello dei Ventimiglia a Castelbuono (Pa)
1.22 Museo Civico Targa Florio a Collesano (Pa)
1.23 Museo Civico “A. Collisani” di Petralia Sottana (Pa)
1.24 Castello di Donnafugata (Rg)
1.25 Museo Civico “F. L. Belgiorno” di Modica (Rg)
1.26 Museo Civico di Buscemi I luoghi del lavoro contadino (Sr)
1.27 Museo Civico dell’Opera dei Pupi di Sortino (Sr)
1.28 Area archeologica Stretto di Partanna a Partanna (Tp)
1.29 Museo Civico della Preistoria del Basso Belice a Partanna (Tp)
2. I musei di associazioni o altri enti pubblici on-line
2.1 Castello di Sperlinga (En)
2.2 Castello di Brolo (Me)
2.3 Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni – Fondazione Federico II a Palermo
2.4 Museo naturalistico “F. Minà Palumbo” di Castelbuono (Pa)
2.5 Museo Ambientalistico Madonita a Polizzi Generosa (Pa)
2.6 Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” (Tp)
3. I musei siciliani ecclesiastici on-line
3.1 Museo Diocesano di Catania
3.2 Cattedrale e Tesoro di Messina
3.3 Cattedrale e Tesoro di Palermo
3.4 Museo Diocesano di Palermo
3.5 Catacombe dei Cappuccini a Palermo
3.6 Cattedrale di Monreale (Pa)
3.7 Museo Diocesano di Monreale (Pa)
3.8 Museo Diocesano “V. Ballatore” a Mazara del Vallo (Tp)
4. I musei siciliani universitari on-line
4.1 Il complesso monumentale dell’ex Monastero dei Benedettini – San Nicolò la Rena a Catania
4.2 Orto Botanico a Catania
4.3 Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle a Catania
4.4 Palazzo Steri a Palermo
4.5 Museo di Astronomia e della Specola dell’Osservatorio
Astronomico “G. S. Vaiana” a Palermo
4.6 Museo di Zoologia “P. Doderlein” a Palermo
4.7 Museo Geologico “G. G. Gemmellaro” a Palermo
4.8 Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi a Palermo
4.9 Orto Botanico a Palermo
5. I musei siciliani privati on-line
5.1 Castello Luna a Sciacca (Ag)
5.2 Castello Incantato di Filippo Bentivegna a Sciacca (Ag)
5.3 Palazzo Biscari a Catania
5.4 Museum & Fashion di Marella Ferrera a Catania
5.5 Museo Multimediale “Musical Art 3M” a Enna
5.6 Museo “E. Cammarata” Villa delle meraviglie a Piazza Armerina (En)
5.7 Museo Epicentro a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
5.8 Museo del Costume “R. Piraino” a Palermo
5.9 Casa-Museo Tre secoli di moda a Palermo
5.10 Palazzo Asmundo a Palermo
5.11 Museo delle Carrozze e dei Calessi di Villa Onorina a Cinisi (Pa)
5.12 Museo della civiltà contadina iblea a Floridia (Sr)
5.13 Casa-Museo dell’Apicoltura Tradizionale A casa do Fascitraru a Sortino (Sr)
5.14 Castello di Castelvetrano - Bellumvider (Tp)
5.15 Museo del Vino della Famiglia Montalto a Marsala (Tp)
5.16 Museo del pane rituale a Salemi (Tp)
6. I musei di associazioni e fondazioni private on-line
6.1 Museo Paleontologico dell’Accademia Federiciana a Catania
6.2 Castello di Calatabiano (Ct)
6.3 La Casa del tè a Raddusa (Ct)
6.4 Paese Museo Villapriolo e Treno Museo dell’Arte mineraria e della civiltà contadina a Villarosa (En)
6.5 ParcoMuseo Jalari a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
6.6 Museo Etno-antropologico di Sorrentini a Patti (Me)
6.7 Museo Internazionale delle Marionette “A. Pasqualino” di Palermo
6.8 Laboratorio Teatrale “Figli d’Arte Cuticchio” a Palermo
6.9 Museo del Giocattolo e della Ceroplastica “P. Piraino” a Bagheria (Pa)
6.10 Museum di Bagheria (Pa)
6.11 Museo della Fondazione Mandralisca a Cefalù (Pa)
6.12 Pinacoteca della Fondazione Grimaldi a Modica (Rg)
6.13 Museo del Papiro di Siracusa
6.14 Museo Del Tessuto – Casa dell’Emigrante a Canicattini Bagni (Sr)
6.15 Museo delle Trame Mediterranee a Gibellina (Tp)
7. I musei siciliani misti on-line
7.1 Museo della Lava e dei Vulcani (MuLA) di Viagrande (Ct)
7.2 Museo dei Viaggiatori in Sicilia a Palazzolo Acreide (Sr)
8. Art-Hotel siciliani on-line
8.1 Albergo-Museo Atelier sul mare a Castel di Tusa (Me)
9. I musei siciliani virtuali on-line
9.1 Museo virtuale Federico II e il Medioevo
9.2 Museo virtuale dell’Antica Strumentazione del Dipartimento di Fisica di Catania
9.3 Museo virtuale dei Beni Musicali di Akragas
9.4 Museo virtuale del Fascicolo Popolare
9.5 Museo virtuale del Ventaglio
9.6 Museo del cinema di Stromboli
9.7 Museo Elettrico Virtuale “La Luce” di Nino Vadalà
9.8 VirtualZisa
9.9 Museo virtuale Arca dei Suoni
9.10 Museo virtuale della Tenuta Fegotto
Conclusioni
Appendice
Tabella I
Tabella II
Tabella III
Tabella IV
Bibliografia"
This volume is the natural 'evolution' of the previous work entitled "The contemporary museum, between tradition, marketing and new technologies" (Aracne, Rome 2011). The volume initially examines the phenomenon of the Internet, the multiple forms of digital divide and the role of Web 2.0 technologies in social-cultural life, with particular attention to the rise of a new branch of studies called netnografia. The research focuses on new technologies and their potential in field of cultural comunication and valorisation. Starting from the definitions of virtual museum and virtual exhibition, numerous examples of museums, museum websites, virtual museums and exhibitions are analyzed; then, the concept of 'participatory museum', the role of social networks in cultural communications and the user's (prosumer) participation in cultural production. The book describes devices and technologies applicable in the field of cultural heritage, from the website to handhelds, from multimedia installations to special effects. Technologies of 'intelligent labels' (RFID tags, QR codes, MS tags, Custom tags, ending with the NFC) are also analyzed and, in addition, the potential provided by social networks and geo-social networks. The volume concludes with an extensive review of many activities carried out by the Google in digitization of cultural heritage, from Google Maps to Google Art Project."
Museum and cultural development through new technologies is an innovative and constantly evolving issue. Starting from a theoretical framework on the "Economics of Culture and Communication", this volume pays particular attention to investments and projects, particularly in the last decade, that the European Union and the Ministry of Heritage and Culture Italian has been making for the enhancement of culture and museums. With a widely-ranging interdisciplinary this research focuses on the aspects of economy, marketing, communications and new technologies for museums. There are analyzed numerous examples of museums, museum websites, virtual museums and many "excellent" technologies produced in Italy (expecially within the virtual archaeological museums), then, specifically, are described all the technologies used in the field of cultural heritage (from the multitouch screen to mobile devices, including devices relating to the application of augmented reality, used in many examples of virtual archaeology). Finally the volume analyzes the great potential provided by museum web sites and by social networks, with the latest trends of communication, as social-tagging or geo-social tagging."
Papers by Elisa Bonacini
Questo primo volume della collana Dedalo Arti e Musei discende dal programma
“Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society – CHANGES” (codice progetto n. PE00000020 - CUP: H53C22000860006), nell’ambito del progetto di ricerca ‘Museums: Back to the future’ (referente scientifico Andrea Leonardi, titolare Elisa Bonacini).
Il volume presenta i risultati dell’indagine empirico-qualitativa condotta con gli studenti del Corso di Laurea in Beni Culturali, incardinato presso il Dipartimento
di Ricerca e Innovazione Umanistica (DIRIUM) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, nell’ambito del laboratorio svolto per l’insegnamento di ‘Museologia’ (docente titolare Andrea Leonardi, responsabile del laboratorio Elisa Bonacini).
Condotta sui website di 30 musei, nazionali e internazionali, la ricerca è stata dedicata all’individuazione delle relazioni fra musei digitali e nuovi pubblici della cosiddetta ‘Generazione Z’. Essa si sviluppa nell’ottica delle istanze partecipative proprie della Convenzione di Faro, nel tentativo di rispondere all’interrogativo principale insito nel tema stesso della ricerca: quale sia il ‘museo del futuro’.
Il tema del rapporto fra Musei digitali e Generazione Z non si esaurisce alla sola analisi empirico-qualitativa e alle conseguenti valutazioni. Esso è declinato in chiave multidisciplinare: dal problema della continuità/discontinuità dell’innovazione applicato al rapporto fra collezioni, mostre e digitale nei musei di arte antica e moderna (Andrea Leonardi), alla ‘questione’ dell’arte contemporanea (Maria Giovanna Mancini), passando per i contributi di docenti e ricercatori del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione (Loredana Perla, Stefania Massaro, Alessandro Barca, Michele Corriero, Vincenza Albano, Maria Teresa Santacroce, Annamaria Di Grassi, Raffaella Forliano) che presentano focus specifici sul digitale in ambito didattico e sul suo impatto a livello pedagogico. Per le problematiche connesse alla valutazione della user experience è stata inoltre coinvolta Patrizia Schettino (IAS CNR Genova).
Conclude il volume l’esperienza della piattaforma UniBArteDedalo su izi.TRAVEL, descritta da Andrea Leonardi, come strumento digitale disponibile per gli studenti dell’Università di Bari.
Presentazione degli atti del convegno sul lancio di "Augustus" nell'ambito del PO FESR SICILIA 2014-2020
Il volume si presenta come un pratico manuale sullo Storytelling digitale: ne analizza le molteplici definizioni, chiarisce in quali e quante forme si declini, fornisce utili indicazioni di stile e linguaggio per una comunicazione democraticamente accessibile e, infine, presenta alcuni esempi di applicazione nel marketing culturale e turistico.
L’ultima sezione raccoglie 14 testimonianze di autorevoli professionisti dei due settori: Cristiana Barandoni (IU-Uffizi project); Stefania Boiano e Giuliano Gaia (InvisibleStudio); Isabella Borrelli (Latte Creative); Emilio Casalini (Rai); Cinzia Dal Maso (Archeostorie); Sandro Garrubbo (Museo Archeologico Regionale “A. Salinas”, Palermo); Sonia Giaccone (Università di Catania); Marianna Marcucci (Invasioni Digitali); Eva Pietroni (CNR); Francesco Paolo Russo (To Be); Patrizia Schettino (AGID); Gianluigi Tiddia (Insopportabile); Fabio Viola (Gamification); Massimiliano Zane (Progettista culturale).
Questa ricerca intende illustrare le diverse e molteplici esperienze adottate fino ad oggi nei musei e nel mondo culturale nel campo dello storytelling digitale, per orientare la futura progettazione di soluzioni digitali narrative, che siano calibrate sulle specifiche esigenze di valorizzazione delle singole realtà e dei diversi contesti culturali, con lo scopo primario di trovare la migliore soluzione di accessibilità digitale al racconto della cultura, sviluppando così adeguate politiche di audience engagement e di user experience, nell’ottica delle più recenti indicazioni ministeriali in materia. Ovviamente, non si ha la pretesa di aver analizzato tutte le best practices in ogni campo, ma si è voluta fornire una traccia, il più possibile completa, del percorso che lo storytelling digitale ha avviato e delle differenti soluzioni messe in campo in questo specifico settore della comunicazione culturale.
Nello specifico sono individuate e analizzate 14 tipologie in tutto:
1) Lo storytelling orale
2) Lo storytelling scritto
3) Il videostorytelling
4) Lo storytelling visuale
5) Lo storytelling animato
6) Lo storytelling interattivo
7) Lo storytelling immersivo
8) Il social media storytelling
9) Lo storytelling partecipativo
10) Lo storytelling generativo
11) Il geo-storytelling
12) Il multimedia mobile storytelling
13) Lo storytelling crossmediale
14) Lo storytelling transmediale
All’interno di queste macrocategorie nei casi dello storytelling visuale, animato, interattivo e immersivo saranno distinte delle sottocategorie, cercando di restituire un quadro il più possibile completo di come queste forme di storytelling digitale si siano sviluppate e si stiano tuttora sviluppando in molteplici varianti ed espressioni, sulla base dell’evoluzione e della differente applicazione delle nuove tecnologie digitali nella creazione, nella comunicazione, nella visualizzazione e nella fruizione di tali contenuti.
Come avremo modo di discutere nelle conclusioni a questo volume, intitolate “È tempo che..”, si vuole proporre in questa sede una nuova visione di museo, un nuovo modello che, partendo dalla visione antiquaria e francamente ottocentesca del museo di collezione e oltrepassando la trasformazione già in parte in corso di museo di narrazione, giunga a quello che si è voluto definire un museo di connessione o di narrazione connessa.
Nello specifico, il lavoro della candidata si organizza in quattro parti:
Introduzione: Un’ampia introduzione fa il punto sulla rivoluzione digitale e sul suo impatto sulla comunicazione culturale, attraverso gli sviluppi del Web 2.0.
Parte I: In questa prima sezione della ricerca, strutturata in tre capitoli, la candidata affronta il tema della cultura e delle politiche culturali nell’epoca di Internet.
Capitolo Primo: Attraverso un’ampia documentazione la candidata presenta il mondo di Internet e l’impatto delle nuove tecnologie per la comunicazione sulla cultura. Si analizza, nel dettaglio, la diffusione di Internet, con una particolare attenzione al fenomeno del divario digitale in Italia e in Sicilia, e il suo ruolo nell’evoluzione della comunicazione culturale fra reale e virtuale (fino al concetto di Virtual Heritage). Infine, fra i fenomi correlati all’evoluzione del Web 2.0, si analizzano il nuovo ruolo degli utenti, trasformatisi in produttori e consumatori di cultura, e le forme di partecipazione digitale dell’utenza alla produzione di contenuti culturali.
Capitolo Secondo: L’interesse della candidata si focalizza sulle strategie e sulle politiche culturali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale europeo, partendo dalla Strategia di Lisbona per arrivare fino alle più recenti decisioni prese dalla Commissione Europea in merito, rivolgendo una particolare attenzione a più significativi progetti sovranazionali realizzati negli ultimi anni, quali ad es. Europeana.
Capitolo Terzo: L’interesse si rivolge, a questo punto, alle politiche culturali digitali, messe in campo dal Governo Italiano. Nei primi paragrafi, attraverso i dati statistici forniti dalle agenzie statistiche nazionali ed europee, la candidata esamina il grado di diffusione e di penetrazione delle ICT nella popolazione (europea, italiana e siciliana), con un’ampia analisi sul significato economico e sociale del digital divide, analizzando sia le cause (di tipo strutturale ma anche legislative) che le azioni promosse per il superamento di un gap che causa una mancata promozione del patrimonio culturale attraverso Internet e le nuove tecnologie. I dati statistici sono anche alla base dell’indagine sulla penetrazione fra gli Italiani dei dispositivi mobili di comunicazione (mobile devices) e del loro utilizzo soprattutto nel consumo di beni e servizi culturali. Ampio spazio, nell’ambito dell’analisi sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, viene dato anche al ruolo e significato che il motore di ricerca Google ha sviluppato nel corso degli ultimi anni attravero i suoi molteplici progetti (da Google Art Project in poi). Sempre in questa sede si analizza il progetto di #invasionidigitali 2013, cui la candidata ha preso parte come coordinatrice per la Regione Sicilia (ottenendo fra l’altro il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), presentandolo come modello di nuove forme bottom up di valorizzazione e di co-creazione di contenuti culturali. Il capitolo si conclude con la presentazione dei risultati della ampia indagine, pubblicata nella monografia La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticità e prospettive attraverso un survey on-line, edita da Maimone nel gennaio 2012, in cui si analizzano le forme di comunicazione culturale in Sicilia attraverso il web e che, attraverso l’utilizzo dei Qr Code, consente di accedere direttamente ai siti web museali analizzati.
Parte II: Questa parte della ricerca si apre con una presentazione delle tecnologie digitali variamente utilizzate nel settore della comunicazione mobile e delle possibilità di interazione che le nuove piattaforme digitali offrono nel campo della comunicazione culturale, con un ampio repertorio di esempi di dispositivi ad applicativi per la fruizione in modalità mobile del patrimonio culturale, sia all’estero che, soprattutto, in Italia.
Capitolo Quarto: Dopo una introduzione sull’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità, si passano in rassegna le varie tecnologie adottate in questo settore, dalle reti wireless al Bluetooth, al Gps, alle tags RFiD, Qr code e NFC. Di seguito si presenta una panoramica sulle forme di appartenenza digitali ad un territorio, attraverso esempi di digital storytelling attraverso il geosocial tagging anche in modalità mobile. La rassegna di dispositivi tecnologi in uso per la comunicazione culturale in mobilità, dai personal digital assistent (PDA) agli iPod, agli smartphone e ai tablet, apre la strada ad una puntuale analisi, ricca di esempi, di guided tour app relative a musei e biblioteche stranieri e, soprattutto italiani, da quelle realizzate dal Ministero dei Beni Culturali a quelle del Touring. Il capitolo si conclude analizzando l’evoluzione delle applicazioni culturali verso il cosiddetto browsing emozionale e l’adozione di software per Augmented Reality e Bubble Viewer già adottate in Italia.
Capitolo Quinto: Nel quinto capitolo si esaminano le soluzioni multimediali di fruizione mobile in presenza adottate in Sicilia, dalle guide in mp3 a quelle con i Qr Code, le tags RFiD e la tecnologia NFC. L’offerta multimediale di app per la Sicilia è scrupolosamente indagata, dalle app realizzate dalle istituzioni regionali centrali e periferiche fino a quelle, sull’intera regione e sulle singole realtà locali, prodotte da vari operatori turistici.
Parte III: Viene qui presentato un progetto sulla fruizione e valorizzazione digitale di quella porzione del patrimonio culturale catanese, costituita dal Museo Diocesano, dal Duomo e dalle Terme Achilleane, naturalmente vocato a costituire una rete culturale e un attrattore turistico.
Capitolo Sesto: Dopo una introduzione su Catania come “Museo Diffuso”, in quest’ultimo capitolo viene delineato un progetto, che è un work in progress in attesa di finanziamento e, quindi, in corso di realizzazione al Museo Diocesano di Catania: il MuDiCtWifi che prevede, in una sua fase successiva, l’integrazione con SantAgataWifi, il circuito multimediale del patrimonio culturale legato alle festività agatine. Il supporto di questo progetto è WiFiGuide, software che viene largamente presentato nel suo più significativo utilizzo alla Valle dei Templi di Agrigento, dove è attualmente in uso dopo una fase di test. Il progetto MuDiCtWifi è un percorso di guida wireless, multimediale e multilingue, per la fruizione e comunicazione multimediale del circuito culturale e artistico formato dal Museo Diocesano con la Terrazza del Seminario dei Chierici e con la Terrazza di Porta Uzeda, collegati con un sistema wireless con il complesso sotterraneo delle Terme Achilleane e con il Duomo di Catania. Il circuito, che consente al visitatore una fruizione dei contenuti culturali in assolutà libertà e secondo le proprie specifiche esigenze di tempo e di approfondimento, si sviluppa per un totale di 58 punti di interesse, variamente interconnessi fra loro, della cui redazione si è occupata personalmente la candidata. Il progetto prevede, inoltre, l’integrazione con due piattaforme multimediali per il controllo degli accessi e dei feedback, posizionati sul medesimo server di WiFiGuide, in modo da fornire dati statistici aggiornati e in tempo reale sia sugli indicatori di performance del tour multimediale che sui visitatori. Questo sistema sarà in grado di fornire i dati quantitativi e qualitativi per poter effettuare adeguate strategie di marketing culturale.
INDICE
INTRODUZIONE
La rivoluzione digitale e il suo impatto sulla comunicazione culturale
PARTE I
La cultura e le politiche culturali nell’epoca di Internet
CAPITOLO PRIMO
Internet e le nuove tecnologie per la comunicazione e la cultura
1.1 La diffusione di Internet, il digital divide e il digibetismo
1.2 Internet e l’accessibilità linguistica alla rete
1.3 Prosumers e social network, netnografia e information on demand nell’era del Web 2.0
1.4 Il settore culturale fra ICT, Virtual heritage e web marketing
1.5 Avatar e consumo d’arte a domicilio: il caso di Second Life
1.6 La comunicazione culturale tra reale e virtuale e le indagini sull’utenza museale remota
1.7 Il museo partecipativo sul web e le forme di partecipazione dell’utente alla produzione culturale e alla creazione di valore culturale
CAPITOLO SECONDO
La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Europa
2.1 Politiche europee di valorizzazione digitale del patrimonio culturale
2.2 Le statistiche culturali europee
CAPITOLO TERZO
La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Italia e in Sicilia fra digital divide, potenzialità economiche inespresse e co-creazione di valore culturale
3.1 Politiche italiane di valorizzazione digitale del patrimonio culturale
3.2 Diffusione di Internet in Italia, fra digital divide e consumo digitale di cultura
3.3 Diffusione di Internet in Sicilia, fra digital divide e consumo digitale di cultura
3.4 Il gap infrastrutturale italiano fra Terzo Mondo digitale e Agenda Digitale Italiana
3.5 Il progetto di un Federalismo Digitale e Free Italia Wi-Fi
3.6 Il potenziale economico (inespresso) di Cultura e Internet in Italia
3.7 Gli italiani e l’adozione di mobile devices
3.8 Google e la comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano
3.9 Il progetto #invasionidigitali 2013 e #siciliainvasa: forme di co-creazione di valore culturale in modalità crowd
3.10 Lo stato dell’arte in Sicilia: la visibilità sul web del patrimonio culturale siciliano
PARTE II
Tecnologie per la comunicazione culturale mobile
CAPITOLO QUARTO
Tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità
4.1 L’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità
4.2 Wi-fi, Bluetooth, GPS, Tag RFId, QR code e tecnologia NFC
4.3 Storie sulle Geografie tra web e mobile: forme digitali di appartenenza territoriale fra geo-blog, geo-social tagging, tagging emozionale e urban digital storytelling
4.4 Soluzioni di visita multimediali su PDA e visitatori wireless
4.5 iPod, smartphone e tablet: la rivoluzione nella comunicazione culturale mobile
4.6 Esempi di guided tour app nei musei e nelle biblioteche internazionali
4.7 Esempi di guided tour app per la fruizione mobile del patrimonio culturale italiano
4.7.1 Le i-MiBAC app
4.7.2 App per cultura e turismo nelle regioni e città italiane
4.7.3 Le app dei musei e delle biblioteche italiane
4.7.4 Le mostre temporanee e le app
4.7.5 Touring e gli altri
4.8 Le ultime frontiere delle guided tour apps fra Augmented reality, Bubble Viewer e emotional browsing
4.8.1 Augmented reality e Bubble Viewer: modalità aumentate di comunicazione culturale mobile del patrimonio culturale italiano
4.8.2 La frontiera emozionale nella comunicazione culturale mobile del patrimonio culturale italiano
CAPITOLO QUINTO
Tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità in Sicilia: una panoramica
5.1 Esempi di guided tour per la fruizione mobile del patrimonio culturale siciliano
5.1.1 Guided tour in mp3
5.1.2 Guided tour con i Qr Code
5.1.3 Guide tour multimediali con PDA, smartphone e iPod, tra Qr Code, RFiD e NFC
5.2 Esempi di guided tour app per la fruizione mobile del patrimonio culturale siciliano
5.2.1 Le app istituzionali sulla Sicilia e i beni culturali siciliani
5.2.2 Le app istituzionali dei Comuni siciliani
5.2.3 Le app sulla Sicilia dal Touring agli operatori turistici
5.2.4 App per cultura e turismo nelle città siciliane
5.2.4.1 App per cultura e turismo a Palermo e provincia
5.2.4.2 App per cultura e turismo a Trapani e provincia
5.2.4.3 App per cultura e turismo a Caltanissetta e provincia
5.2.4.4 App per cultura e turismo a Enna e provincia
5.2.4.5 App per cultura e turismo a Agrigento e provincia
5.2.4.6 App per cultura e turismo a Siracusa e provincia
5.2.4.7 App per cultura e turismo a Ragusa e provincia
5.2.4.8 App per cultura e turismo a Messina e provincia
5.2.4.9 App per cultura e turismo a Catania e provincia
5.2.5 Le app dei musei
5.3 Soluzioni tecnologiche per il monitoraggio dell’utenza e la customer satisfaction: il caso di WiFiguide
5.4 Per una breve conclusione
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
La Sicilia ha lentamente iniziato a dotarsi di websites museali attraverso cui promuovere, comunicare e valorizzare il patrimonio culturale, pur rimanendo radicata una tradizionale tendenza alla 'negazione museale' che sul web diventa una forma di valorizzazione digitale negata. Nel volume si analizza la qualità della comunicazione on-line del patrimonio culturale siciliano, attraverso un survey condotto su 14 portali (turistico-culturali, a tematica museale, istituzionali) che, 'censendo' 442 siti di interesse culturale (per un totale finale di 463), ha evidenziato una grave carenza imprenditoriale e manageriale nelle forme avanzate della comunicazione e valorizzazione in rete (tipo 2.0) del 'sistema' culturale regionale. La Parte III del volume è una Guida multimediale alle schede di 96 websites museali (fra cui 10 musei interamente virtuali realizzati in Sicilia) accessibili direttamente col proprio smartphone tramite appositi QR Codes: il volume diventa così un contributo multimediale che sposa il tradizionale medium cartaceo con la visualizzazione mobile di contenuti culturali. Fanno da corredo quattro tavole sinottiche in Appendice (Tabella I: L'offerta culturale e museale siciliana sul web, con le caratteristiche 'numeriche' dei 14 portali; Tabella II: La visibilità museale siciliana sul web attraverso i portali del survey, in cui è evidenziata la visibilità sui 14 portali dei 442 siti con indicazione dei links in cui trovare le corrispondenti notizie ufficiali; Tabella III: I siti web museali, con l'indicazione delle informazioni e dei servizi presenti sui 96 siti web museali schedati; Tabella IV: Indici di visibilità dei siti web museali).
Indice
Introduzione
La cultura e i musei nell’era digitale: Cultura 2.0, Musei 2.0
e forme di produzione culturale dell’utenza remota
Parte I: La visibilità del patrimonio culturale siciliano on-line
1. La visibilità on-line del patrimonio culturale siciliano
2. La diffusione di Internet in Italia e le forme di digital divide e di consumo culturale in Sicilia
3. La visibilità on-line del patrimonio culturale siciliano: criticità e prospettive
4. Il survey on-line: istruzioni per l’uso
5. Il survey on-line: considerazioni e proposte
6. Il survey on-line e le reti museali
Parte II: I dati del survey on-line
1. L’offerta museale siciliana sui maggiori portali turisticoculturali
1.1 SicilyOnTour.com
1.2. Sicilyweb.com
1.3. Saperviaggiare.it
2. L’offerta museale siciliana sui maggiori portaliaggregatori a tematica museale e culturale (non istituzionali)
2.1 Musei.it
2.2 Museitaliani.org
2.3 Museionline.info
2.4 Siciliamusei.it
3. L’offerta museale siciliana sui portali istituzionali
3.1 Beniculturali.it
3.2 Museionline.it
3.3 CulturaItalia.it
3.4 Italia.it
3.5 Il portale della Regione Siciliana e del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
3.6 Sicilia per il Turista
3.7 CulturaSicilia.it
Parte III: Guida multimediale ai musei siciliani sul web
1. I musei siciliani regionali, provinciali e civici on-line
1.1 Parco della Valle dei Templi di Agrigento
1.2 Complesso Minerario Trabia-Tallariti a Riesi (Cl)
1.3 Museo Regionale di Adrano (Ct)
1.4 Museo Archeologico Regionale di Morgantina a Aidone (En)
1.5 Museo Archeologico Regionale Eoliano di Lipari (Me)
1.6 Museo Regionale delle Tradizioni silvo-pastorali “G. Cocchiara” di Mistretta (Me)
1.7 Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” a Palermo
1.8 Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis a Palermo
1.9 Museo di Palazzo Mirto a Palermo
1.10 Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia di Palazzo Riso a Palermo
1.11 Arsenale – Museo del Mare a Palermo
1.12 Museo Regionale di Storia Naturale e Mostra permanente del Carretto di Palazzo D’Aumale a Terrasini (Pa)
1.13 Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa
1.14 Casa-Museo “A. Uccello” a Palazzolo Acreide (Sr)
1.15 Museo di Cultura e Musica Popolare dei Peloritani a Villaggio Gesso (Me)
1.16 Museo permanente della Radio a Catania
1.17 Museo Civico della Ceramica di Burgio - MUCEB (Ag)
1.18 Museo Civico di Storia Naturale a Giardini Naxos (Me)
1.19 Civica Galleria d’Arte Moderna “E. Restivo” a Palermo
1.20 Museo Civico “R. Guttuso” e Villa Cattolica a Bagheria (Pa)
1.21 Museo Civico al Castello dei Ventimiglia a Castelbuono (Pa)
1.22 Museo Civico Targa Florio a Collesano (Pa)
1.23 Museo Civico “A. Collisani” di Petralia Sottana (Pa)
1.24 Castello di Donnafugata (Rg)
1.25 Museo Civico “F. L. Belgiorno” di Modica (Rg)
1.26 Museo Civico di Buscemi I luoghi del lavoro contadino (Sr)
1.27 Museo Civico dell’Opera dei Pupi di Sortino (Sr)
1.28 Area archeologica Stretto di Partanna a Partanna (Tp)
1.29 Museo Civico della Preistoria del Basso Belice a Partanna (Tp)
2. I musei di associazioni o altri enti pubblici on-line
2.1 Castello di Sperlinga (En)
2.2 Castello di Brolo (Me)
2.3 Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni – Fondazione Federico II a Palermo
2.4 Museo naturalistico “F. Minà Palumbo” di Castelbuono (Pa)
2.5 Museo Ambientalistico Madonita a Polizzi Generosa (Pa)
2.6 Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” (Tp)
3. I musei siciliani ecclesiastici on-line
3.1 Museo Diocesano di Catania
3.2 Cattedrale e Tesoro di Messina
3.3 Cattedrale e Tesoro di Palermo
3.4 Museo Diocesano di Palermo
3.5 Catacombe dei Cappuccini a Palermo
3.6 Cattedrale di Monreale (Pa)
3.7 Museo Diocesano di Monreale (Pa)
3.8 Museo Diocesano “V. Ballatore” a Mazara del Vallo (Tp)
4. I musei siciliani universitari on-line
4.1 Il complesso monumentale dell’ex Monastero dei Benedettini – San Nicolò la Rena a Catania
4.2 Orto Botanico a Catania
4.3 Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle a Catania
4.4 Palazzo Steri a Palermo
4.5 Museo di Astronomia e della Specola dell’Osservatorio
Astronomico “G. S. Vaiana” a Palermo
4.6 Museo di Zoologia “P. Doderlein” a Palermo
4.7 Museo Geologico “G. G. Gemmellaro” a Palermo
4.8 Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi a Palermo
4.9 Orto Botanico a Palermo
5. I musei siciliani privati on-line
5.1 Castello Luna a Sciacca (Ag)
5.2 Castello Incantato di Filippo Bentivegna a Sciacca (Ag)
5.3 Palazzo Biscari a Catania
5.4 Museum & Fashion di Marella Ferrera a Catania
5.5 Museo Multimediale “Musical Art 3M” a Enna
5.6 Museo “E. Cammarata” Villa delle meraviglie a Piazza Armerina (En)
5.7 Museo Epicentro a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
5.8 Museo del Costume “R. Piraino” a Palermo
5.9 Casa-Museo Tre secoli di moda a Palermo
5.10 Palazzo Asmundo a Palermo
5.11 Museo delle Carrozze e dei Calessi di Villa Onorina a Cinisi (Pa)
5.12 Museo della civiltà contadina iblea a Floridia (Sr)
5.13 Casa-Museo dell’Apicoltura Tradizionale A casa do Fascitraru a Sortino (Sr)
5.14 Castello di Castelvetrano - Bellumvider (Tp)
5.15 Museo del Vino della Famiglia Montalto a Marsala (Tp)
5.16 Museo del pane rituale a Salemi (Tp)
6. I musei di associazioni e fondazioni private on-line
6.1 Museo Paleontologico dell’Accademia Federiciana a Catania
6.2 Castello di Calatabiano (Ct)
6.3 La Casa del tè a Raddusa (Ct)
6.4 Paese Museo Villapriolo e Treno Museo dell’Arte mineraria e della civiltà contadina a Villarosa (En)
6.5 ParcoMuseo Jalari a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
6.6 Museo Etno-antropologico di Sorrentini a Patti (Me)
6.7 Museo Internazionale delle Marionette “A. Pasqualino” di Palermo
6.8 Laboratorio Teatrale “Figli d’Arte Cuticchio” a Palermo
6.9 Museo del Giocattolo e della Ceroplastica “P. Piraino” a Bagheria (Pa)
6.10 Museum di Bagheria (Pa)
6.11 Museo della Fondazione Mandralisca a Cefalù (Pa)
6.12 Pinacoteca della Fondazione Grimaldi a Modica (Rg)
6.13 Museo del Papiro di Siracusa
6.14 Museo Del Tessuto – Casa dell’Emigrante a Canicattini Bagni (Sr)
6.15 Museo delle Trame Mediterranee a Gibellina (Tp)
7. I musei siciliani misti on-line
7.1 Museo della Lava e dei Vulcani (MuLA) di Viagrande (Ct)
7.2 Museo dei Viaggiatori in Sicilia a Palazzolo Acreide (Sr)
8. Art-Hotel siciliani on-line
8.1 Albergo-Museo Atelier sul mare a Castel di Tusa (Me)
9. I musei siciliani virtuali on-line
9.1 Museo virtuale Federico II e il Medioevo
9.2 Museo virtuale dell’Antica Strumentazione del Dipartimento di Fisica di Catania
9.3 Museo virtuale dei Beni Musicali di Akragas
9.4 Museo virtuale del Fascicolo Popolare
9.5 Museo virtuale del Ventaglio
9.6 Museo del cinema di Stromboli
9.7 Museo Elettrico Virtuale “La Luce” di Nino Vadalà
9.8 VirtualZisa
9.9 Museo virtuale Arca dei Suoni
9.10 Museo virtuale della Tenuta Fegotto
Conclusioni
Appendice
Tabella I
Tabella II
Tabella III
Tabella IV
Bibliografia"
This volume is the natural 'evolution' of the previous work entitled "The contemporary museum, between tradition, marketing and new technologies" (Aracne, Rome 2011). The volume initially examines the phenomenon of the Internet, the multiple forms of digital divide and the role of Web 2.0 technologies in social-cultural life, with particular attention to the rise of a new branch of studies called netnografia. The research focuses on new technologies and their potential in field of cultural comunication and valorisation. Starting from the definitions of virtual museum and virtual exhibition, numerous examples of museums, museum websites, virtual museums and exhibitions are analyzed; then, the concept of 'participatory museum', the role of social networks in cultural communications and the user's (prosumer) participation in cultural production. The book describes devices and technologies applicable in the field of cultural heritage, from the website to handhelds, from multimedia installations to special effects. Technologies of 'intelligent labels' (RFID tags, QR codes, MS tags, Custom tags, ending with the NFC) are also analyzed and, in addition, the potential provided by social networks and geo-social networks. The volume concludes with an extensive review of many activities carried out by the Google in digitization of cultural heritage, from Google Maps to Google Art Project."
Museum and cultural development through new technologies is an innovative and constantly evolving issue. Starting from a theoretical framework on the "Economics of Culture and Communication", this volume pays particular attention to investments and projects, particularly in the last decade, that the European Union and the Ministry of Heritage and Culture Italian has been making for the enhancement of culture and museums. With a widely-ranging interdisciplinary this research focuses on the aspects of economy, marketing, communications and new technologies for museums. There are analyzed numerous examples of museums, museum websites, virtual museums and many "excellent" technologies produced in Italy (expecially within the virtual archaeological museums), then, specifically, are described all the technologies used in the field of cultural heritage (from the multitouch screen to mobile devices, including devices relating to the application of augmented reality, used in many examples of virtual archaeology). Finally the volume analyzes the great potential provided by museum web sites and by social networks, with the latest trends of communication, as social-tagging or geo-social tagging."
Nella prima parte Elisa Bonacini, fondatrice e coordinatrice del progetto partecipativo #iziTRAVELSicilia nonché Vicepresidente della neonata Associazione “DiCultHer – Faro Sicilia“) tratta il tema Storytelling digitale per la cultura.
Elisa Bonacini è Docente e Coordinatrice del Modulo “Formazione per l’uso di tecnologie digitali finalizzate allo Storytelling culturale” del nuovo Master universitario di primo livello dal titolo “Progettare e Promuovere l’Educazione all’Eredità Culturale Digitale”.
Sono intervenute, presentando il caso del Museo Civico di Castello Ursino, Valentina Noto, Responsabile Musei Civici di Catania e Stefania Camarda staff del Museo.
Nella seconda parte Laura Moschini (Docente e ricercatrice presso l’Università Roma TRE in ambito etico sociale e studi e politiche di genere, già intervenuta nel Webinar # 3 per presentare la SFIDA 6 di #HackCultura2021) ha trattato il tema Storytelling e ottica di genere.
Grazie ad una collaborazione con Google Business Photos / Street View siamo riusciti a mappare l'intero museo, l'unico museo archeologico nel Sud Italia che può essere visitato on-line in un tour a 360° su una piattaforma di Google, ma soprattutto l'unico al mondo in cui poter visualizzare, durante la "passeggiata" virtuale, una dozzina di reperti archeologici, indicati sulle vetrine del museo come POI, visualizzabili a 360°, corredati di schede descrittive, in italiano e inglese. Il menu e le mappe interattive consentono di entrare direttamente nei diversi settori del museo. Lo scopo del progetto è quello è quello di iniziare a colmare il gap di visibilità del patrimonio culturale siciliano sul web.
Gli studenti hanno messo in pratica e acquisito nuove digital skills nell'ambito del digital storytelling culturale applicato al digital tourism, utilizzando piattaforme gratuite di storytelling digitale (izi.TRAVEL), di geopodcasting (Loquis) e di digital travel tourism (Road.Travel) e contribuendo così a una promozione diffusa, digitale e gratuita, dei propri territori.
Embracing the ecological metaphor, a digital platform can be considered the habitat where an ecosystem rises and expands through interactions among participants. The ecological metaphor has been applied to the field of business research, and platform ecosystems have been considered as a basic unit of analysis for studying digital economy.
In investigating digital platform ecosystems, different perspectives of analysis have been adopted by scholars, i.e. the economic perspective, the organizational perspective, and the technical perspective.
This paper specifically investigates the formation process of a digital platform ecosystem, exploring in a joint fashion technical features, organizational processes and business development strategies implemented, in order to identify different formation phases.
In particular, regarding business development strategies, we primarily consider actions aimed to expand the population of the ecosystem, i.e. in terms of number and variety of actors. With regard to organizational aspects, we considered the system of rules that allow access and regulate the participation in the ecosystem. In relation to technical aspects, we consider the technical features that allow interaction in the platform.
Coherently with our research focus, we decided to specifically look at a digital platform ecosystem driven by a leading organization (usually the platform owner), since in this type of ecosystem, deliberate strategies from the leading company are crucial to manage ecosystem formation and development.
people with special needs. At the same time, the Covid-19 pandemic has exposed the fragility of the business model of most small and medium-sized museums and cultural organisations (SMMs). Against this background, the present study is aimed at unveiling how digital transformation could act as a strategic shift and profound organisational change for SMMs: rather than focusing on a single digital cultural initiative, it is strategic to assume a broader perspective that includes the organisations but also spreads beyond to include their cultural ecosystem. The study relies on a qualitative approach, and it offers an in-depth case study of the digital participatory storytelling platform #iziTRAVELSicilia and of a selected SMM that initiated a digital storytelling project as a part of a broader digital strategy. Through personal interviews with the stakeholders that compose the ecosystem of #iziTRAVELSicilia and of the International Puppet Museum, the paper reveals how new technologies and global free platforms can help small museums to fill their gap in digital communication by engaging local communities, provided that a proper process of digital transformation is conceived and enacted.
By emotionally engaging people in the co-creation of app content, the #iziTRAVELSicilia project highlights the strategic importance of innovative free tools in promoting cultural heritage and it clearly offers insights to policy makers on the possibility for defining territorial promotion strategies. These results show that, although some museums have been able to invest resources to increase and improve their online activity, small and medium-sized museums have small teams, often with limited knowledge, skills and capacities to use innovative digital tools, and limited financial resources; consequently, they have many difficulties to put in place specific online services and/or activities (e.g. virtual tours, streaming activities or searchable catalogues, AV/VR experiences, or use of social media), unless they are for free and simply to create. Our discussion of the results underlines those digital technologies are an opportunity not only to manage the core activities of museums and cultural organizations in an innovative and more effective way with positive effects on their performance and on the impact generated on society; they can also allow to regenerate and rethink their service / business models and new public engagement proposals.
After an introduction to the best practices from Italy and abroad in the last years, the paper focuses on the VR immersive storytelling of the 1693 earthquake, which destroyed 70 cities in south-eastern Sicily. The survivors, revealing great resilience, soon rebuilt their cities. The well-known Baroque city of Noto, a UNESCO site since 2002, was rebuilt on another site, so abandoning the destroyed one (Noto Antica).
Through an immersive film in VR (25 min.), commissioned by the Noto Municipality, the last moments of the city are recounted, creating a “digital bridge” between generations to regain awareness of their ancient roots. The VR project stands out for its participatory production process involving a commission of experts and 3D casting of its modern citizens, and the tragic nature of the event, recounted through the emotional and evocative account of a recent earthquake and the solution adopted following the COVI-19 pandemic (in situ, on YouTube VR and Vimeo).
Temples (Italy). Thanks to a partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the
Temple of Juno Lacinia, the only temple that can be visited online on a 360° tour on a Google platform, browsable inside.
Also some POIs will be selected which can be clicked and explored, taking captions in Italian and in English languages
with descriptive sheets of architectural and decorative elements, videos and aerial virtual tours realized with drones.
through izi.TRAVEL, a free digital storytelling platform and app. This article explores contemporary art audio
guides, which have been part of a large-scale regional project launched as #iziTRAVELSicilia in May 2016. The
primary aims for the project were to bridge the digital communication gap, and to enhance Sicilian cultural
heritage. #iziTRAVELSicilia soon transformed into a participatory process, involving about 4,000 native Sicilians.
Since then, more than 240 audio guides have been created, some of which focus on modern and contemporary
art, and some have focused on enhancing the Belice Valley area, destroyed by the 1968 earthquake. As
demonstrated by this pilot program in Sicily, izi.TRAVEL could encourage tourists to enjoy cities, landscapes, and
cultural resources, becoming an innovative tool for stimulating emotional and creative involvement of people in the co-creation of museum and art-based app content.