Papers by Tiziana Lazzari
Ritratti di donne: una Storia di esperienze Saggi per Paola Guglielmotti raccolti da Tiziana Lazzari e Isabella Lazzarini, 2024
Three documents, concentrated within just three months, testify to the activity of Ota, abbess of... more Three documents, concentrated within just three months, testify to the activity of Ota, abbess of the Monastery of St. Salvatore in Brescia in the mid-10th century. In these documents, Ota claims to be of royal lineage, though few scholars have believed this to be true.
This essay aims to restore an identity to this forgotten abbess by combining the study of these documents with an analysis of the traces she left in the monastery’s Memorial Codex and by attempting to reconstruct the specific historical and political context in which she lived and worked.
Reti Medievali Rivista, 24(1), 2023
L’articolo affronta da un punto di vista storiografico e teorico il problema delle possibili rela... more L’articolo affronta da un punto di vista storiografico e teorico il problema delle possibili relazio- ni che intercorsero tra le diverse forme di gestione regia dei beni fiscali sul lungo periodo (secoli IX-XII) e le vicende della storia economica medievale. Il patrimonio fiscale, data la sua enorme estensione e la sua pervasività capillare, è, nella visione degli autori, un protagonista ineludibile per ricerche che vogliano comprendere appieno i cambiamenti economici che avvennero tra alto e pieno Medioevo. L’articolo analizza piste di ricerca già avviate che vanno in tale direzione e, contestualmente, propone ulteriori possibili indagini.
La storia della curtis di Guastalla non comincia con i Canossa: una lunga tradizione documentaria... more La storia della curtis di Guastalla non comincia con i Canossa: una lunga tradizione documentaria ci permette infatti di ricostruirne fin dalla metà del secolo IX le caratteristiche e le vicende. A metà del secolo IX, infatti, la curtis con la sua cappella dedicata a S. Pietro appartenevano ai beni del fisco regio e furono assegnate in piena proprietà dall'imperatore Ludovico II alla moglie, Angelberga, non solo sua sposa ma pure "consors" del regno, regina e imperatrice anch'essa, dunque. Angelberga nasceva da una delle famiglie di rango marchionale di maggiore rilievo del regno Italico, la parentela dei Supponidi, e gran parte della sua attività politica e patrimoniale si può meglio spiegare in base a tale appartenenza. Il larghissimo patrimonio che ricevette dal marito, siappure a pieno titolo proprietario, non fu però destinato dalla donna alle sue eredi dirette: provvide a dotare con parte di quei beni il monastero di S. Salvatore di Brescia e, soprattutto il monastero di San Sisto, a Piacenza.
The objective for this study is to investigate the contribution of the "plasma" mode of instructi... more The objective for this study is to investigate the contribution of the "plasma" mode of instruction to the school experiences of students in Government secondary schools in Ethiopia, as viewed by students, their parents and teachers, and by comparing it with experiences in Catholic secondary schools, which did not use "plasma". Interviews, observations and document analyses were used as data collection instruments. It was observed that Government and Catholic Schools use the same national curriculum but employ different classroom practices. Government schools were using a live, nationally broadcasted "plasma" television mode of instruction, whilst the Catholic schools used traditional face to face methods of teaching. However, the two groups of participants; students, teachers and parents in the two schools, have different comments on the actual teaching-learning practices of the schools irrespective of their own classroom experiences. Recommendations based on the data are presented.
Correspondances de femmes et diplomatie - e-Spania Books, 2021
The letters of Thiatilde, abbess of Remiremont in the first decades of the 9th century, constitut... more The letters of Thiatilde, abbess of Remiremont in the first decades of the 9th century, constitute a very fortunate case of survival of Carolingian female epistolary writing. The writing of the letters and then, at the beginning of the tenth century, their selection to form a small epistolary, and finally the deliberate erasure of the names of the addressees, are not only stages in the preservation of the letters themselves, but also reflect as many stages in the history and the construction of the identity of the monastic community to which Thiatilde belonged.
«BRANCA, BRANCA, BRANCA». Ritorno al Medioevo, in ZAPRUDER. RIVISTA DI STORIA DELLA CONFLITTUALITÀ SOCIALE , 2021
A partire dai dati Miur (maggio 2021), l'articolo analizza il bilancio di genere in Italia nel se... more A partire dai dati Miur (maggio 2021), l'articolo analizza il bilancio di genere in Italia nel settore scientifico Storia medievale.
Reti Medievali Rivista, Oct 21, 2012
Reti Medievali …, 2008
Hagen Keller wurde 1937 in Freiburg im Breisgau geboren. Ein kurzes Porträt und seine aktualisier... more Hagen Keller wurde 1937 in Freiburg im Breisgau geboren. Ein kurzes Porträt und seine aktualisierte Bibliographie findet sich unter http://fruehmittelalter.uniymuenster.de/keller>. Als Anhang zum Interview sind seine in Italien publizierten und in italienischer hbersetzung vorliegenden ...
577. I Longobardi nel Campo Rotaliano, a cura di G. Albertoni, 2019
Breve profilo biografico del marchese Tedaldo di Canossa
Biens publics, biens du roi. Les bases économiques des pouvoirs royaux dans le haut Moyen Âge, sous la direction de François Bougard et Vito Loré , 2019
Il contributo intende illustrare gli usi non ordinari dei beni del fisco regio, usi speciali o ‘e... more Il contributo intende illustrare gli usi non ordinari dei beni del fisco regio, usi speciali o ‘eccettuativi’, e cioè quegli usi che creavano riserve di beni regi attraverso la loro cessione a soggetti privati – le mogli dei re e alcune specifiche fondazioni monastiche – attraverso strumenti giuridici di ambito privatistico quali le donazioni e le costituzioni di dote. Il contributo intende inoltre dimostrare che le riserve di beni del fisco così create restavano comunque nella piena disponibilità dei re, sia per quanto attiene alla possibilità di accedere alle loro rendite, sia in merito alla loro trasferibilità.
La construction sociale du sujet exclu (IVe-XIe siecle). Discours, lieux et individus, a cura di Sylvie Joye, Cristina La Rocca, Stéphane Gioanni, 2019
Dopo la sinodo romana del 1059, che vietava il matrimonio per i membri del clero e che, soprattut... more Dopo la sinodo romana del 1059, che vietava il matrimonio per i membri del clero e che, soprattutto, impediva ai sacerdoti sposati o conviventi di esercitare le funzioni liturgiche e ai laici di partecipare ai riti da loro officiati, si alzarono le voci di coloro che vivevano questa disposizione come una profonda ingiustizia, perché andava a colpire un clero, coniugato sì, ma degno sotto tutti gli aspetti di esercitare le funzioni sacerdotali. Inoltre, quelle norme non solo escludevano dal sacerdozio uomini colti, casti e di costumi morigerati, ma emarginavano pure dal consesso sociale le loro mogli, donne oneste che diventavano concubine, e i loro figli, che da una condizione di piena legittimità diventavano bastardi.
Le due posizioni in merito al matrimonio del clero che si opposero, ormai per l’ultima volta, alla metà del secolo XI, avevano alle spalle entrambe una lunga tradizione e avevano convissuto a lungo, con momenti di scontro acceso solo in quei contesti politici che intendevano creare confini chiari fra l’ambito di azione politica degli ecclesiastici e quella dei laici. Per determinare quei confini, infatti, si andava a intervenire sull’identità specifica degli uomini di chiesa e sulla loro separazione dal resto del corpo sociale, che si voleva espressa innanzitutto dalla castità e dalla rinuncia al legame matrimoniale.
Il monachesimo femminile in Italia nei secoli VIII-XI: famiglia, potere, memoria a cura di Veronica West-Harling, 2019
St. Giulia’s Museum in Brescia preserves a capital that is a veritable rarity in the artistic pro... more St. Giulia’s Museum in Brescia preserves a capital that is a veritable rarity in the artistic pro- duction linked to the nunnery, founded by the last Lombard kings and dedicated to Christ the Saviour. On the basis of an iconological reading of the images carved on the four faces of the capital, this paper correlates those representations with a precise phase in the history of the monastery, the late Carolingian age, when the daughters of Lothair I and Louis II, both named Gisla, became members of the monastic community.
Brochure of the PhProgramm 2019-2020.
Application: 12 april-15 may 2019.
L'Indice dei libri del mese, marzo, 2019
Walter Pohl è storico delle migrazioni e dei popoli dell'alto Medioevo. Con i suoi studi, è stato... more Walter Pohl è storico delle migrazioni e dei popoli dell'alto Medioevo. Con i suoi studi, è stato uno dei protagonisti della stagione che ha cambiato profondamente il nostro modo di interpretare i concetti di popolo e di etnia in quel periodo storico. Dialoga con lui Tiziana Lazzari, che costruisce parallelismi tra il Medioevo e il nostro tempo e, insieme con Pohl, ragiona sul valore degli studi storici per districarsi tra le maglie dei tempi moderni.
Spazio pubblico e spazio privato tra storia e archeologia (secoli VI-XI), a cura di G. Bianchi, C. La Rocca e T. Lazzari, Turnhout, Brepols 2018 (SCISAM, 7), 2018
Il contributo si propone di indagare quale definizione di famiglia
possa essere adeguata per stud... more Il contributo si propone di indagare quale definizione di famiglia
possa essere adeguata per studiare i secoli dell’alto medioevo europeo
e, insieme, di mettere in discussione la possibilità metodologica di
ottenere dalle diverse fonti a nostra disposizione una rappresentazione
della famiglia sufficientemente coerente per potere arrivare a una sua
definizione univoca, anche in quei secoli lontani.
Violenza alle donne Una prospettiva medievale, a cura di A. Esposito, F. Franceschi. G. Piccinni, Bologna, Il Mulino 2018., 2018
Si può applicare il concetto di "violenza economica" alla condizione femminile dei secoli medieva... more Si può applicare il concetto di "violenza economica" alla condizione femminile dei secoli medievali? A partire da questa domanda, con un percorso che esplora la documentazione dai primi agli ultimi secoli del Medioevo, il saggio esamina i potenziali pericoli cui era soggetta la capacità patrimoniale femminile e gli accorgimenti, giuridici in primo luogo, ma non solo, che furono impiegati per tutelarla.
In 2015, in order to commemorate the ninth centennial of the death of the Great Countess Matilda ... more In 2015, in order to commemorate the ninth centennial of the death of the Great Countess Matilda of Canossa, four sessions and a roundtable discussion were organized under the rubric Matilda 900. These sessions took place at the 50th International Congress on Medieval Studies (University of Western Michigan, Kalamazoo, MI) in the US and the Leeds International Medieval Congress (University of Leeds) in the UK. Papers were read by scholars from Australia, Canada, Ireland, Italy, the UK and the USA. The Kalamazoo Congress is the world’s largest gathering of scholars of the Middle Ages, and, although a number of papers were read over the years, there had been no session devoted to Matilda in the previous thirty years, if ever. The Leeds Congress attracts more participants from European countries, but the sessions held at the 2015 conference were the first devoted to Matilda, as nearly as could be determined. Thus, a major goal of Matilda 900 was to ensure that the Great Countess’ ninth centennial did not pass without notice alongside the commemorations of Azincourt (1415), Magna Carta (1215) and the Fourth Lateran Council (1215), events that are much better known in English-language scholarship. It is especially gratifying that scholars from Italy joined the sessions.
"Storicamente", 2017
Beatrice of Lorraine, marchioness of Tuscany – and mother of the more famous Matilda of Tuscany –... more Beatrice of Lorraine, marchioness of Tuscany – and mother of the more famous Matilda of Tuscany – died in Pisa on April 18th 1076. Matilda arranged the details of her mother’s burial and Beatrice was entombed in the same Tuscan city, in an ancient sarcophagus dated by art historians to the second century AD, representing the legend of Phaedra and Hippolytus. The article analyses multiple evidences, trying to understand why Matilda of Canossa chose a so disturbing subject – the only case of feminine incest in ancient mythology – for the burial of her mother.
King Liutprand repeatedly issued new laws in order to protect the fiscal estates, which were subt... more King Liutprand repeatedly issued new laws in order to protect the fiscal estates, which were subtracted to the public utility by rich and powerful men, thanks to the collusion and the easy corruptibility of the actores, the officers who were in charge of their administration. The following Kings, however, gave up checking in person the fiscal estates and they preferred to adopt a different strategy, which consist in allocating in monasteries the quotas of public assets they wanted to ensure full control over. These monasteries indeed had to sustain many conflicts for the possession and use of fiscal estates, because laymen, clerics and communities that previously had enjoyed of them, did not accept the new system without fighting.
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Papers by Tiziana Lazzari
This essay aims to restore an identity to this forgotten abbess by combining the study of these documents with an analysis of the traces she left in the monastery’s Memorial Codex and by attempting to reconstruct the specific historical and political context in which she lived and worked.
Le due posizioni in merito al matrimonio del clero che si opposero, ormai per l’ultima volta, alla metà del secolo XI, avevano alle spalle entrambe una lunga tradizione e avevano convissuto a lungo, con momenti di scontro acceso solo in quei contesti politici che intendevano creare confini chiari fra l’ambito di azione politica degli ecclesiastici e quella dei laici. Per determinare quei confini, infatti, si andava a intervenire sull’identità specifica degli uomini di chiesa e sulla loro separazione dal resto del corpo sociale, che si voleva espressa innanzitutto dalla castità e dalla rinuncia al legame matrimoniale.
possa essere adeguata per studiare i secoli dell’alto medioevo europeo
e, insieme, di mettere in discussione la possibilità metodologica di
ottenere dalle diverse fonti a nostra disposizione una rappresentazione
della famiglia sufficientemente coerente per potere arrivare a una sua
definizione univoca, anche in quei secoli lontani.
This essay aims to restore an identity to this forgotten abbess by combining the study of these documents with an analysis of the traces she left in the monastery’s Memorial Codex and by attempting to reconstruct the specific historical and political context in which she lived and worked.
Le due posizioni in merito al matrimonio del clero che si opposero, ormai per l’ultima volta, alla metà del secolo XI, avevano alle spalle entrambe una lunga tradizione e avevano convissuto a lungo, con momenti di scontro acceso solo in quei contesti politici che intendevano creare confini chiari fra l’ambito di azione politica degli ecclesiastici e quella dei laici. Per determinare quei confini, infatti, si andava a intervenire sull’identità specifica degli uomini di chiesa e sulla loro separazione dal resto del corpo sociale, che si voleva espressa innanzitutto dalla castità e dalla rinuncia al legame matrimoniale.
possa essere adeguata per studiare i secoli dell’alto medioevo europeo
e, insieme, di mettere in discussione la possibilità metodologica di
ottenere dalle diverse fonti a nostra disposizione una rappresentazione
della famiglia sufficientemente coerente per potere arrivare a una sua
definizione univoca, anche in quei secoli lontani.
Questo libro, concepito come omaggio alla sua figura di studioso e di maestro, cerca di restituire il poliedrico spettro dei suoi interessi intellettuali e delle relazioni professionali e umane che ha saputo costruire nel tempo. Studiosi, allievi, collaboratori e amici hanno partecipato a questo metaforico banchetto contribuendo, ciascuno secondo il proprio stile, alla vivace conversazione propria di una tavola riccamente imbandita.
Il volume è suddiviso in tre sezioni. La prima, Una nuova dimensione del pubblico e del privato, raccoglie lavori che offrono quadri di insieme ampi, ciascuno su un problema di lunga tradizione storiografica.
La seconda sezione, I luoghi del potere e gli spazi privati, accosta ricerche basate sia su fonti scritte sia su fonti archeologiche, per meglio definire gli spazi destinati all’esercizio del potere e quelli relativi alla sfera domestica. Nella terza sezione, Gestione e controllo delle risorse, sono contenuti contributi che, attraverso i dati offerti dalle fonti materiali, riflettono sui sistemi economici in relazione ai regimi proprietari e di sfruttamento delle risorse, alla creazione di riserve, alle forme di produzione destinate sia a una circolazione ristretta sia a una distribuzione di controllo pubblico.
La scelta di tematiche ad ampio raggio ha inteso offrire una riflessione articolata sull’utilità – e sulla possibilità stessa – di applicare la contrapposizione pubblico/privato allo studio degli spazi fisici e simbolici tardo antichi e altomedievali. Il volume, raccogliendo l’insieme delle prospettive di indagine che sul rapporto pubblico/privato si sono sviluppate negli ultimi anni, intende contribuire con nuovi spunti e strumenti di analisi alle future ricerche sul tema.
INDICE DEL VOLUME: Introduzione. - Parte prima: I caratteri della storia medievale. - I. L’età medievale: spazio, tempo, periodizzazioni. - II. Narrare, stabilire, registrare: le «voci» del medioevo. - III. Far parlare gli oggetti: lo studio del medioevo e l’archeologia. - IV. Regni e impero. - V. Chiese, monasteri e religiosità. - VI. Le città. - VII. Signoria e feudalesimo. - VIII. Le «regole del gioco» della politica. - IX. La guerra. - X. Uomini e donne, parentele e affinità. - XI. Libertà, servitù, forme di dipendenza personale. - XII. Aristocrazie e nobiltà. - XIII. Demografia, economia e scambi. - XIV. Le forme dell’identità politica collettiva. - Parte seconda: Cesure e tornanti. - XV. 380. Impero romano e cristianesimo. - XVI. 476. Inizio del medioevo o trasformazione del mondo antico? - XVII. 527. Giustiniano e un impero romano lontano da Roma. - XVIII. - 568. I longobardi e la frammentazione politica dell’Italia. - XIX. 622. L’egira. L’affermazione dell’islam e il mondo mediterraneo. - XX. 800. Carlo Magno e il ritorno dell’impero in Occidente. - XXI. 843. Dall’impero ai regni. - XXII. 955. Nuovi protagonisti nella storia d’Europa. Ungari, slavi e normanni. - XXIII. 1037. Ordinamento signorile. - XXIV. 1059. La nuova chiesa occidentale. - XXV. 1099. L’espansione occidentale nel Mediterraneo. - XXVI. 1137. Principati e regni. - XXVII. 1183. I comuni italiani nel secolo XII. - XXVIII. 1194. Dai normanni agli Angioini: il regno del Sud. - XXIX. 1198. La monarchia papale. - XXX. 1214. Le monarchie europee. - XXXI. 1241. L’Europa davanti ai mongoli. - XXXII. 1309. La crisi degli universalismi. - XXXIII. 1313. Dal comune alla signoria. - XXXIV. 1348. Economia e società nel tardo medioevo. - XXXV. 1453. I turchi e l’Europa orientale. - XXXVI. 1454. Gli stati regionali italiani. - XXXVII. 1492. Nuovi equilibri europei. - Indice dei nomi.
La condizione speciale delle regine del regno italico fra IX e X secolo è segnalata dalla qualifica di consors regni e dal conferimento di dotari eccezionalmente cospicui se confrontati con quelli delle altre regine europee. La ricostruzione puntuale di quei dotari, costituiti da beni del fisco regio, ha permesso di spiegare tale anomalia nel contesto delle specifiche strategie di governo del regno.
Sommario
Tiziana Lazzari, Dotari e beni fiscali
Roberta Cimino, Angelberga: il monastero di San Sisto di Piacenza e il corso del fiume Po
P. Guglielmotti, Ageltrude: dal ducato di Spoleto al cuore del regno italico
C. Sereno, Bertilla e Berta: il ruolo di Santa Giulia di Brescia e di San Sisto di Piacenza nel regno di Berengario I
G. Isabella, Matilde, Edgith e Adelaide: scontri generazionali e dotari delle regine in Germania
G. Vignodelli, Berta e Adelaide: la politica di consolidamento del potere regio di Ugo di Arles"
The aim of the paper is to newly examine the episode of the Adelaide's Escape as recounted by Hrotsvitha of Gandersheim, and to illustrate the alterations the tale underwent at the hands of other authors over the following century, down to the extensive version provided by Donizo, the biographer of Matilda of Canossa and her ancestors.
La collana si articola in due serie:
Singolare raccoglie monografie che sviluppano temi originali o sintesi in una prospettiva di lungo periodo.
Plurale propone volumi a più voci nati da incontri di studio o da convegni.
Trent'anni dopo i volumi di Spoleto dedicati al «secolo di ferro», questo primo incontro del progetto Repenser le X e siècle au prisme des territoires : régulations et résistances dans une Europe en reformation (870-1000) intende presentare un bilancio storiografico sul secolo X su scala europea, mettendo a confronto le differenti tradizioni storiografiche recenti, e definire poi un quadro complessivo in merito alle diverse problematiche proprie del secolo X.
Quale ambiente migliore della corte per applicare questa chiave di lettura? A spingere in questa direzione è il volume collettaneo "Heirs and the Uses of Soft Power in Nineteenth-Century Europe" (Palgrave 2016), da cui si traggono stimoli ad ampliare l’arco cronologico della ricerca e lo spettro dei soggetti interessati.
L’obiettivo del seminario è duplice: condurre da un lato un’analisi del funzionamento dei sistemi di soft power nelle corti europee dal Medioevo al ventesimo secolo e proporre dall’altro un’ottica di genere per tale analisi. In questa prospettiva, il fuoco è posto sulle nobildonne – fossero esse dame di corte o monache e badesse dei grandi monasteri regi nei secoli anteriori al Mille, ma anche le first ladies che operarono nella “corte repubblicana” per eccellenza, ossia la Casa Bianca –, la cui influenza su sovrani, presidenti e politiche di corte, in alcuni casi arcinota, va ricostruita sul lungo periodo e in uno spazio geopolitico che dall’Europa si estende agli Stati uniti d’America, con specifica attenzione rivolta alla loro capacità di costruire reti di relazioni, di sostegno e di lobbing nei confronti di regine e di presidenti repubblicani.
IRHiS – Institut de recherches historiques du Septention
Université de Lille · Bâtiment A · Pont-de-Bois · Villeneuve d’Ascq
https://irhis.univ-lille.fr
Para plasmar estas ideas de manera más concreta, se plantean una serie de estudios parciales, que no pretenden cubrir toda la gama de posibilidades y casos. La idea de este encuentro, que forma parte de las actividades del proyecto de investigación Colapso y regeneración en la Antigüedad Tardía y la Alta Edad Media: el caso del noroeste peninsular (Ref. HAR2013-47789-C3-1-P) y del Grupo de Investigación Antigüedad Tardía y Alta Edad Media (ATAEMHIS) de la Universidad de Salamanca, es analizar situaciones distintas dentro del marco altomedieval, buscando la comparación, pero no la analogía, a través de un cuestionario entendido como marco general de reflexión: ¿Qué formas de representación territorial del poder y de las comunidades pueden encontrarse?, ¿qué mecanismos de control se verifican en esos territorios y cuál es su efectividad?, ¿qué modelos de jerarquización territorial se detectan?, ¿quién ejerce el control sobre las funciones de los “lugares centrales”? ¿pueden existir modelos de escasa jerarquización territorial?, ¿cómo se ven afectadas las sociedades locales por la creación de modelos territoriales desde la autoridad central?, ¿cómo se ven afectados los poderes centrales por las fórmulas de territorialidad local?
34th cycle - Academic Year 2018/2019
DEADLINE FOR APPLICATIONS 14th May 2018 at 1:00 p.m. (Italian time)
Published in Official Gazette - 4th Special Series – Public Competitions n. 18 of 10th April 2018
http://www.unibo.it/en/teaching/phd/information-enrolling-phd-programme/how-to-apply-phd-programme
https://www.sismed.eu/it/progetti-di-ricerca/fiscal-estate/
Interventi di Fernanda Alfieri, Isabella Lazzarini, Zelda Alice Franceschi, Maria Pia Casalena, Carlo Ludovico Severgnini.
Il ciclo dei seminari è a cura di Fernanda Alfieri, Francesca Cenerini, Zelda A. Franceschi, Tiziana Lazzari, Isabella Lazzarini.
14.30-16.30, La voce delle donne. Sguardi e testimonianze alternativi, coord. Tiziana Lazzari, discute Cristina La Rocca, intervengono Maddalena Betti, Chiara Stedile, Micol Long;
17-19: Scrivere per governare. Regine, duchesse, aristocratiche nell'Italia del Quattrocento, coord. Isabella Lazzarini, discute Nadia Covini, intervengono Chiara Barbero, Sara D'Uva, Valentina Prisco
politica grazie a Joseph Nye e applicato in prima istanza al campo
delle relazioni internazionali, è stato concepito per designare le forme
di esercizio del potere “indiretto”, quali la persuasione, la
cooptazione, le relazioni culturali. Viene usato ora dagli storici degli
Stati Uniti come sinonimo di public diplomacy. Come dice il nome
stesso, soft power è un concetto che può adattarsi a molteplici
situazioni qualora vi sia l’esigenza di individuare il funzionamento di
sistemi di potere sotto traccia e il ruolo svolto al loro interno da
soggetti più defilati, ma non per questo meno importanti dei
protagonisti.
Quale ambiente migliore della corte per applicare questa chiave di
lettura? A spingere in questa direzione è il volume collettaneo Heirs
and the Uses of Soft Power in Nineteenth-Century Europe (Palgrave
2016), da cui si traggono stimoli ad ampliare l’arco cronologico della
ricerca e lo spettro dei soggetti interessati.
L’obiettivo del seminario è duplice: condurre da un lato un’analisi del
funzionamento dei sistemi di soft power nelle corti europee dal
Medioevo al ventesimo secolo e proporre dall’altro un’ottica di
genere per tale analisi. In questa prospettiva, il fuoco è posto sulle
nobildonne – fossero esse dame di corte o monache e badesse dei
grandi monasteri regi nei secoli anteriori al Mille, ma anche le first
ladies che operarono nella “corte repubblicana” per eccellenza,
ossia la Casa bianca –, la cui influenza su sovrani, presidenti e
politiche di corte, in alcuni casi arcinota, va ricostruita sul lungo
periodo e in uno spazio geopolitico che dall’Europa si estende agli
Stati uniti d’America, con specifica attenzione rivolta alla loro
capacità di costruire reti di relazioni, di sostegno e di lobbing nei
confronti di regine e di presidenti repubblicani.