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Provvedimento n. 30346
VISTA la Parte II, Titolo III del De creto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e successive m odificazioni ( d i s e gu it o,
C odice del Consumo);
VISTO il “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche
commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni e
clausole vessatorie” (di seguito, Regolamento), adottato dall’Autorità con delibera del 1° aprile 2015, n. 25411;
VISTA la propria delibera del 19 luglio 2022, con la quale, ai sensi dell’ articolo 7, comma 3, del Regolamento, è s t at a
disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento, in considerazione delle e si ge nze co n ne sse co n l a
valutazione degli impegni proposti dal Professionista in data 10 maggio 2022, ai sensi dell’articolo 27, co m ma 7 , d e l
C odice del Consumo;
I. LE PA RTI
1. Poste Italiane S.p.A. (di seguito Poste), in qualità di professionista, ai sensi dell’ articolo 18 lett. b) del C odice del
C onsumo. La Società è attiva, sia sul territorio nazionale che all’estero , n e i se rv i z i d i p ost a e d i B anco post a, i n
particolare, nella raccolta del risparmio, nella prestazione dei servizi di pagam e nt o, n e i s e rv i zi d i i n v e st im e n to e
acce ssori previsti, nonché nei servizi di comunicazione postale, e lettronica e te lecomunicazione. Ne ll’esercizio 2021 l a
socie tà ha re alizzato ricavi da raccolta del risparmio postale pari a 1.753 m ilioni di e uro.
2. Adiconsum – Sardegna, Codacons – Trani, Codacons – Lombardia, Osservatorio Europeo Consumo e R i sparm i o
(di se guito OECR), in qualità di Associazioni di consumatori segnalanti e/o intervenienti.
3. Il proce dimento concerne i comportamenti posti in e ssere dal professionista in relazione a l le i n form at i v e s ui
te rm ini di scadenza e di prescrizione che caratterizzano i buoni fruttiferi postali rappresentati da documento ca rt ace o
(di se guito, anche Buoni/Buono o BFP) e consistenti nel non aver fornito ai consumatori, in fase di col l ocam e nt o d e i
Buoni, tali informazioni e /o nell’aver formulato l e st e ss e i n m o do am bi gu o e d e ce t t i vo, n onch é n e l n on av e r
im plementato azioni finalizzate ad avvertire i titolari di Buoni prossimi alla prescri zi one d e l la p e rd it a d e l cap it al e
inve stito e degli interessi m aturati in caso di mancata richiesta di rimborso del Buono entro il termine di pre scrizione.
4. In particolare, le pratiche commerciali oggetto del pre sente provvedimento sono le seguenti:
A) in fase di collocamento dei Buoni, Poste ha omesso di indicare la data di scadenza e /o la data di pre scrizi one d i
tali titoli, nonché di fornire le informazioni re lative alle conseguenze giuridiche derivant i d al lo s pi rare d e i p re de t t i
te rm ini, e /o ha fornito tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva;
B) con rife rimento ai Buoni caduti in prescrizione nel l’ ul t i m o qu in que n ni o, P ost e h a om e sso d i i nf orm are i
consumatori, titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di pre scrizione, dello spirare di tale t e rm i ne e d e ll e
conse guenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rimbors o del titolo e nt ro t a l e t e rm i ne , se b be ne –
ave ndo rice vuto un numero elevato di re clami da parte della propri a cl i e nt e l a - Post e f oss e a co nos ce nza d e l la
num erosità di consumatori che, ignari delle condizioni di disciplina de i t i t ol i i n p arol a, i nco rron o n e l l a p re de t t a
pre scrizione e nel conseguente m ancato rimborso dei propri Buoni.
5. In re lazione alle condotte sopra descritte, anche a seguito delle informazioni acquisite 1, in data 24 marzo 2022 è
stato comunicato a Poste l’avvio del proce dimento istruttorio n. PS11287 per possibile violazione degli artt. 20, comma
2, 21 e 22 del C odice del Consumo 2. In tale sede, ve ni v ano, i n p art i col are , i pot i zzat e d ue p re s unt e p rat i che
com m erciali scorre tte consistenti, rispettivamente, nell’aver re so in sede di collocamento d e i B u oni u n’ i nf orm at iv a
care nte e/o dece ttiva, in re lazione alle date di scadenza e d i p re scri zi on e de i B F P e al l e re l at i v e con se gue n ze
giuridiche, nonché nell’aver omesso di informare i titolari di Buoni prossimi alla prescrizio ne d e ll a s cade nz a di t a le
1 [Cfr. Ris posta alla richiesta di informazioni pervenuta da parte di Pos te in data 21 dicembre 2021 – Doc. 83 dell’I ndice del Fas cicolo. ]
2 [Cfr. Comunicazione di avvio del procedimento per Pos te – Doc. 88 dell’I ndice del Fas cicolo.]
te rm ine e del fatto che dopo il compimento dello stesso non sarebbe stato più possibile il ri m bors o n é de l ca pi t ale
inve stito, né degli interessi maturati.
6. In data 25 m arzo 2022 è stato comunicato l’avvio del procedimento a Adiconsum – Sardegna3 e a C od acons –
Trani 4 , in qualità di parti del procedimento.
7. In data 14 aprile 2022, è pervenuta la memoria difensiva di Poste , co m pre n siv a a nch e de l l a ri sp ost a al l a
richie sta di informazioni contenuta nella comunicazione di avvio del procedimento 5.
8. In data 27 aprile 2022, è stata ammessa al procedimento l’Associazione OECR 6 , ch e i n d at a 22 apri l e 2 02 2
ave va presentato istanza di intervento nel procedimento 7. In data 27 aprile 2022 ne è stata d at a co m uni cazi one a
Poste8.
9. In data 10 m aggio 2022, Poste ha presentato impegni, ai sensi de l l ’ art i col o 27 , co m m a 7 , d e l C odi ce d e l
C onsumo, volti a rimuovere i profili di criticità oggetto di contestazione 9.
10. Tali impegni sono stati rigettati dall’Autorità nella sua adunanza del 14 giugno 2022, in quanto re lativi a condotte
che , ove accertate, potrebbero integrare fattispecie di pratiche commerciali “ manifestamente scorrette e gravi”, pe r l e
quali l’articolo 27, comma 7, del C odice del C onsumo non può trovare app li caz ion e e ri s pe t t o al l e q ual i è s t at o
riscontrato l’interesse dell’Autorità a proce dere all’accertamento dell’eventuale i n fraz io ne . Tal e de ci s ion e è s t at a
com unicata al professionista in data 15 giugno 2022 10.
11. In data 4 luglio 2022, è stata trasmessa a Poste una richiesta di informazioni 11 , riscontrata dal professionista in
data 13 luglio 2022 12.
12. In data 5 luglio 2022, è pervenuta da parte di Poste una nota di riscontro alla comunicazi one d i ri ge t t o d e gl i
im pe gni 13 .
13. In data 20 luglio 2022, è stata comunicata alle Parti la proroga del te rmine di conclusione del proce dimento 14.
14. In data 29 luglio 2022, è stata ammessa al procedimento l’Associazione C odacons - Lombardia15, che in data 31
m aggio 2022 aveva presentato istanza di intervento nel proce dimento16. In data 1° a g ost o 2 02 2 n e è s t at a d ata
com unicazione a Poste17 .
15. In data 31 agosto 2022, è stata comunicata alle Parti la data di concl us ion e de l l a f ase i s tru t t ori a a i s e ns i
de ll’articolo 16, comma 1, del R egolamento18.
16. In data 20 settembre 2022, è pervenuta la memoria conclusiva di Poste 19 .
17. I BFP sono prodotti finanziari nominativi che rappresentano, insieme ai libre tti di risparm io, i p i ù t ra di zi onal i
prodotti del risparmio postale e sono disciplinati dall’articolo 5 del decre to-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito
dalla Legge 24 novembre 2003, n. 326, e dal decre to del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2 0 04 e
s.m .i., dalle condizioni generali di contratto e regolamento del prestito elaborate da Poste e C assa Depositi e Pre s ti t i ,
nonché dalle condizioni economiche re lative alla specifica tipologia e /o serie di buoni sottoscritti.
18. In particolare, l’articolo 5, comma 11, lettere a), b) e c) del citato d.l. n. 2 69/ 20 03 p re v e de ch e i l M i ni st ro
de ll’economia e delle finanze determini con propri decre ti di natura non re golamentare:
3 [Cfr. Comunicazione di avvio del procedimento per Adiconsum - Sardegna – Doc. 89 dell’I ndice del Fas cicolo.]
4 [Cfr. Comunicazione di avvio del procedimento a Codacons - Trani – Doc. 90 dell’I ndice del Fas cicolo.]
5 [Cfr. Memoria con Ris posta alla richiesta di informazioni pervenuta da parte di Pos te in data 14 aprile 20 22 – Doc. 106 dell’I ndice d el
Fas cicolo. ]
6 [Cfr. Comunicazione Esito I stanza di partecipazione di OECR – Doc. 118 dell’I ndice del Fas cicolo. ]
7 [Cfr. I s tanza di partecipazione nel procedimento di OECR pervenuta in data 22 aprile 2022 – Doc. 111 dell’I ndice del Fas cicolo.]
8 [Cfr. Comunicazione Esito I stanza di partecipazione di OECR per Pos te – Doc. 119 dell’I ndice del Fas cicolo.]
9 [Cfr. Pres entazione I mpegni – Doc. 124 dell’I ndice del Fas cicolo.]
10 [Cfr. Comunicazione di rigetto degli impegni – Doc. 129 dell’I ndice del Fas cicolo.]
11 [Cfr. Richiesta di informazioni del 4 luglio 2022 – Doc. 133 dell’I ndice del Fas cicolo.]
12 [Cfr. Ris posta alla richiesta di informazioni pervenuta in data 13 luglio 2022 – Doc. 137 dell’Indice del Fas cicolo.]
13 [Cfr. Nota di ris contro alla comunicazione di rigetto degli impegni pervenuta il 5 luglio 2022 – Doc. 134 dell’I ndice del Fas cicolo.]
14 [Cfr. Comunicazioni di proroga del termine di conclusione del procedimento per Pos te, OECR, Codacons -Trani e Adiconsum-Sardegna
– Doc.ti 138, 139, 140 e 141 dell’I ndice del Fas cicolo.]
15 [Cfr. Comunicazione Esito I stanza di partecipazione al procedimento di Codacons – Lombardia – Doc. 142 dell’I ndice del Fas cicolo.]
16 [Cfr. I s tanza di partecipazione al procedimento di Codacons – Lombardia – Doc. 128 dell’I ndice del Fas cicolo.]
17 [Cfr. Comunicazione Esito I stanza di partecipazione di Codacons -Lombardia per Pos te – Doc. 144 dell’I ndice del Fas cicolo.]
18 [Cfr. Comunicazione del Termine di Chiusura della Fas e I struttoria per Pos te, OECR, Adicons um - Sardegna, Codacons - Lombardia e
Codacons - Trani – Doc.ti 151, 152, 153, 154 e 155 dell’I ndice del Fas cicolo.]
19 [Cfr. Memoria conclusiva di Pos te - Doc. 162 dell’I ndice del Fas cicolo.]
- i crite ri pe r la definizione delle condizioni generali e d economiche dei libretti di risparmio postale, dei buoni frut t i fe ri
postali, dei titoli, dei finanziamenti e delle altre operazioni finanziarie assistiti dalla garanzia dello Stato;
- i crite ri pe r la definizione delle condizioni generali e d econ om ich e d e gl i i m pi e gh i, n e l ri sp e t to de i p ri nci pi d i
acce ssibilità, uniformità di trattamento, predeterminazione e non discriminazione;
- le norm e in materia di trasparenza, pubblicità, contratti e comunicazioni periodiche.
19. Il citato D.M. del 6 ottobre 2004 dedica la Parte Prima ai “ Criteri per la definizione delle condizi oni ge ne ral i e d
economiche dei libretti di risparmio postale, dei buoni fruttiferi postali, dei titoli, dei finanziamenti e delle altre
operazioni finanziarie assistiti dalla garanzia dello Stato”. In particolare , si evidenzia che l’articolo 6 del citato decre t o,
rubricato “Formalità in materia di contratti, pubblicità e comunicazioni relative ai buoni fruttiferi postali ”, pre vede che:
- pe r il collocamento dei buoni fruttiferi postali, Poste mette a disposizione del clie nte, nei locali aperti al pub blico, fogli
inform ativi contenenti informazioni analitiche sull’emittente, sui rischi tipici d e l l ’op e razi one , su ll e ca rat t e ri st i che
e conomiche dell’investimento e sulle principali clausole contrattuali;
- pe r il collocamento dei buoni rappresentati da documento cartaceo viene consegnato al sottoscrittore i l d ocum e n t o
m e desimo unitamente al regolamento del prestito;
- pe r il collocamento dei buoni dematerializzati, i contratti re lativi al servizio di collocamento sono redatti per iscritto e
un e semplare, comprensivo delle condizioni generali di contratto, è con se gnat o a l sot t os cri t t ore , u ni t ame n te a l
re golamento del pre stito;
- al fine di garantirne l’effettiva conosce nza, le comunicazioni di Cassa Depositi e Prestiti relat i v e ai b uoni f ru t t if e ri
postali vengono e ffettuate mediante l’inserzione di appositi avvisi nella G azze t t a U ff i ci ale d e l l a R e pub bli ca. Tali
com unicazioni possono e ssere rese note anche mediante la pubblicazione nel sito web di C assa Deposi t i e Pre st it i e
m e diante appositi avvisi disponibili nei locali aperti al pubblico di Poste ov v e ro n e l s it o we b d i q u e st ’ ul t im a, co n
l’indicazione degli e stremi della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ovvero co n l ’ av v e rt e n za ch e
l’avviso è in corso di pubblicazione;
- gli sche mi della documentazione individuata dall’articolo 6 in esame sono p re v e nt i v ame n te a ppro vat i d a C as sa
De positi e Prestiti;
- la form a e gli altri segni caratteristici del documento cartaceo rappre sentativo dei buoni fruttiferi postali sono rimessi
alla determinazione di C assa Depositi e Prestiti, tenuto conto dei re quisiti tecnico operativi rappresentat i d a P ost e , e
tale determinazione è succe ssivamente comunicata al Ministero dell’economia e delle finanze.
20. L’articolo 6-ter del medesimo decre to, rubricato “Prescrizione”, prevede che i diritti dei titolari dei buoni fruttiferi
postali si prescrivono trascorsi dieci anni dalla data di scadenza del buono per quanto riguarda il capitale e gli interessi.
De tti diritti si prescrivono in favore dello Stato per i buoni fruttiferi postali e messi fino alla data del 13 apri l e 2 001 e ,
quanto ai buoni fruttiferi postali emessi a far data dal 1 4 a pri l e 20 01 , i n f av ore d e l F on do p e r i n de nni zz are i
risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie.
21. A tale riguardo, assume rilevanza la distinzione tra buoni emessi in forma cartacea e buoni dematerializzati, dal
m omento che i buoni dematerializzati non possono cadere in prescrizione in quanto vengono rimborsati alla scadenza e
il re lativo importo accreditato automaticamente sul conto di re golamento dell’intestatario.
3) Le evidenze acquisite
i) Pratica sub A )
22. C on riferimento alla pratica sub A), dalla documentazione agli atti risulta che in sede di sottoscrizione di un BFP,
Poste attualmente consegna al consumatore, unitamente al documento cartaceo rappre sentativo del titolo, i s e gue nt i
docum enti:
a) la “sche da di sintesi” 20, la cui elaborazione coinvolge direttamente Poste, re lativa ad ogni specifica tipologia e /o
se rie di Buoni, la quale non riporta la data di scade nza de l singolo Buono sottoscritto, né la re lativa data di
pre scrizione. Né tantomeno è riportata l’informativa sul fatto che i diritti re lativi s i a al ca pi t ale i n v e st it o ch e a gl i
inte re ssi m aturati si prescrivono in favore del Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanz iari e
(di se guito anche il Fondo) quanto ai buoni fruttiferi postali emessi a far data dal 14 ap ri le 2 00 1. Tal e d ocum e nt o
pre se nta, invece, un riquadro dedicato alle “Caratteristiche generali” de l Buono in cui sono e videnziat i se i p un t i; t ra
que sti, per quel che qui rileva, è ricompre so il seguente: “ Capitale investito sempre rimbors abi l e ”. I l co ns um at ore
potre bbe intendere, dunque, che il diritto al rimborso del Buono, quan t o m e no p e r l a p art e ca pi t al e , n on abb ia
scade nza. Peraltro, il riquadro succe ssivo della Scheda di sintesi, dedicato all e “ C ondi zi oni e conom i che ”, ri p o rt a,
accanto ad un grafico che indica il tasso nominale annuo lordo, la frase “ Durata massima 20 anni [in caso di t i t ol o d i
durata ventennale]”;
b) le “condizioni generali di contratto e re golamento del prestito per la sottoscrizione d i bu oni f rut t i f e ri pos tal i
rappre sentati da documento cartaceo” (di seguito anche il Regolamento del prestito), che non riportan o l a s cade nz a
de l titolo ma in re lazione alla “durata” dello stesso rinvi ano a ll a S ch e da d i S i nt e si a ll e gat a a l co n tra t to sop ra
de scritta 21; con riferimento al te rmine di prescrizione dei titoli, nel documento in questione è riportat o ch e “ I di ri t t i
32. Poste ha da ultimo comunicato 37 alcune iniziative a ssun t e al f i ne d i a um e nt are i l g rado di t ra spare n za
inform ativa e di garantire un sistema individuale di alerting all’avvicinarsi del te rmine di prescrizione dei BFP.
33. In particolare, il professionista ha posto in essere , tra l’altro, le seguenti attività:
a) pubblicazione in tutti gli Uffici Postali di un avviso cartaceo destinato alla “clientela dei buoni f ru t t i fe ri p ost al i
cartace i di prossima prescrizione e scadenza”, nel quale - oltre ad indicare che i Buoni cessano di essere fruttife ri a l l a
data di scadenza e che possono essere incassati entro la re lativa data di prescrizione, e videnziando che i l t e rm i ne d i
pre scrizione è di 10 anni dalla scadenza del titolo – sono rappre se n t ate , co n e v id e nza g raf ica, l e co ns e gue nz e
giuridiche de llo spirare de l te rm ine di pre scrizione , consiste nti ne lla pe rdita de l diritto di incassare il Buono
re lativamente sia al re ndimento maturato, sia al capitale originariamente versato. Inolt re , n e l m e de si m o av v i so è
riportato l’elenco della tipologia e delle serie dei Buoni Fruttiferi Postali oggetto di prescrizione e scadenza n e gl i an ni
28 [A titolo es emplificativo, cfr. Doc.ti 5, 6, 14, 29, 31, 40, 44, 46 dell’I ndice del Fas cicolo.]
29 [Cfr. Doc. 83 cit., Allegato 4.]
30 [Cfr. Doc. 83 cit., pag. 4 e Allegato 11.
( Nella pres ente versione alcuni dati s ono omes si, in quanto s i s ono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di s eg r et ez z a d el le
informazioni.]
31 [Cfr. Doc. 137 cit.]
32 [Cfr. Doc. 106 cit., pag. 20.]
33 [Cfr. Doc. 106 cit., pag. 21.]
34 [Cfr. Doc. 106 cit., Allegato 5. Ad es empio, per la prima categoria di reclami, apposizione s ul documento cartaceo recante la s c r i tt a
“A termine” di un timbro di Buono appartenente invece alla tipologia “Ordinaria” o appos izione s ul documento cart ac eo d i u n t i m br o
relativo ad una Serie diversa da quella di effettiva appartenenza del Buono s ottoscritto.]
35 [Cfr. Doc. 106 cit., pag. 21.]
36 [Cfr. art. 34, comma 3, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77; ar t .
72 del decreto-legge 14 agos to 2020 n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020 n. 126; art. 19 del decreto-legg e
31 dicembre 2020, n. 183, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21; art. 11 del decreto-legge 22 aprile 2021, n.
52 convertito con modificazioni dalla legge 17 giugno 2021, n. 87.]
37 [Cfr. Doc. 162 cit., pag. 26.]
2022, 2023 e 2024. L’avviso è stato inviato a tutti gli Uffici Postali con comunicazione de l 2 5 l u gl i o 20 22 38 e s arà
aggiornato con periodicità annuale 39 ;
b) ulte riore e vide nziazione sulle pagine de l sito poste .it de dicate ai Buoni Fruttife ri Postali
(https://buonielibretti.poste.it/gamma/buoni-fruttiferi.html), de lla scade nza, de lla pre scrizione e de gli e ffe tti di
que st’ultima sul diritto dei clienti all’incasso dei Buoni, mediante la pubblicazione dell’avviso d i cu i a l la l e t t . a ) ch e
pre ce de e l’inserimento di una sezione denominata “pre scrizione e scadenza” in cui si riportano le informative in t e m a
di scadenza e prescrizione dei Buoni;
c) re alizzazione di un video “tutorial” dedicato alla sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali cartacei, nel quale s ono
e vide nziate le conseguenze della pre scrizione e la possibilità di richiedere la dematerializzazione dei B uon i F rut t i f e ri
Postali emessi in forma cartace a. Tale video è andato in onda in dire tta streaming sul TGPoste (il telegiornale di Post e
in dire tta alle ore 12 negli Uffici Postali), sul sito Poste.it e on demand sul sito tgposte.post e .i t , s ul l’ app T G Post e e
sull’app NoidiPoste. Il video è , inoltre, stabilmente consultabile nelle pagine del sito poste.it dedicato ai Buoni Fruttifer i
Postali ed è stato rilanciato anche sulle pagine social di Poste;
d) m odifiche di rafforzamento delle disposizioni relative a scadenza e prescrizione, contenute nella documentazione
pre contrattuale e contrattuale relativa ai BFP (Scheda di Sintesi, Foglio Informativo e R egol ame n t o de l p re st i t o) 40
proposte da Poste e approvate da C assa Depositi e Pre st it i i n d ata 1 9 se t t e m bre 2 0 22. I n uov i t e st i s aranno
stam pati/pubblicati entro il 30 ottobre 2022. In particolare , si evidenzia che nella Scheda di sintesi la fras e “ C api t ale
sempre rimborsabile” vie ne integrata in m odo da informare il consumatore che tale rimborso sarà possi bi l e f i no al l a
scade nza del termine decennale di prescrizione, dopodiché le somme re lative al capitale e agli interessi non son o p iù
rim borsabili e saranno versate nel Fondo. Ne l Regolamento del prestito viene precisato che il Buono scade al t e rm i ne
de l re lativo periodo di durata, che la data di scadenza è riport at a s ul f ront e d e l B u ono e ch e co n l ’ in t e rv e nut a
pre scrizione gli importi dei Buoni non sono più rim borsabili. Ne l Foglio informativo vengono int rodotte integrazioni volte
a pre cisare, in particolare , che al te rmine del periodo di durata i Buoni scadon o e d al la dat a d i sca de nza i n i zi a a
de corre re il periodo di prescrizione, che la data di scadenza è riportata sul fronte dei Buoni e che il rimborso del t i t olo
de ve avvenire e ntro il te rmine di prescrizione;
e) invio da parte di Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta, ai sottoscrittori di Bu oni F ru t t i fe ri P ost ali ca rt ace i
scaduti e prossimi alla prescrizione, di una lettera cartacea finalizzata ad informarli dell’avvicinarsi del compimento de l
te rm ine decennale di pre scrizione e delle conseguenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rim borso de l
titolo e ntro tale termine. Tale iniziativa riguarderà i sottoscrittori di Buoni e messi dal 1 ° gennaio 2009, in quanto, sol o
da tale data, è possibile fare riferimento all’anagrafica dei sottoscrittori dei Buoni 41 . Tale attività sarà completata entro
il 15 dice mbre 2022 e sarà ripetuta periodicamente con cadenza annuale entro il primo semestre di ciascun successivo
anno;
f) inse rimento nel modulo cartace o del Buono di una dicitura che ricorda la possibilità di ottenere il ri m b orso d e l
Buono entro il relativo periodo di prescrizione, proposto da Poste Italiane – Patrimonio Ba ncoPost a e app rov at o da
C assa De positi e Prestiti in data 19 settembre 2022.
34. In via pre liminare, Poste ha e ccepito l’inapplicabilità del C odice del C onsumo all’at t i v it à d i co ll ocam e nt o d e i
Buoni dalla medesima svolta, nonché la non riconducibilità di Poste e dei soggetti sottoscrittori dei B F P a l le n ozi on i,
rispe ttivamente, di “professionista” e di “consumatori”, di cui all’ articolo 18, lett. a) e b) del C odice del C onsumo.
35. Pe r il primo profilo, Poste ha richiamato la sentenza delle Sezioni Unite della C orte di Cassazione dell’11 febbraio
2019, n. 3963, nella quale è stata dichiarata l’incompatibilità della disciplina dei BFP co n l a d i sci pl i na a t ut e l a d e i
consumatori, che si estrinseca nell’imposizione di obblighi informativi personalizzati cui riconnettere f acol t à e d i ri t t i
inte si a garantire la libera autodeterminazione, nella specie, d e i ri s parm i at ori a nche n e l co rso d e l rap port o. Il
profe ssionista ha e videnziato, inoltre, che per la quasi totalità de i B F P o gge t t o d e l l e se g nal azi oni al l a ba se de l
proce dimento, l’attività di collocamento di Poste sarebbe stata posta in essere prima dell’entrata in vigore d e l C odi ce
de l C onsumo, il quale dunque sarebbe inapplicabile ai casi in esame per il principio tempus regit actum.
36. C on riferimento ai requisiti soggettivi per l’appl i cabi l it à d e l C od ice de l C o nsum o, Post e e v ide n zi a ch e i
sottoscrittori dei BFP non sarebbero qualificabili come consumatori, trattandosi invece di investitori/risparmiat ori , d al
m omento che i titoli in questione non costituiscono un bene destinato al consumo, bensì a soddisfare e sigenze diverse
de gli acquirenti, quali l’acquisizione di un servizio di risparmio. In riferimento alla possibilità di qualificare Po st e co m e
“profe ssionista” ai sensi dell’articolo 18, lett. a), del Codice del Consumo, la società ha e videnziato di non svolgere , i n
re lazione all’attività di collocamento dei BFP, attività imprenditoriale dal momento che non e sige alcun corrispettivo d a
parte dei sottoscrittori. In particolare , per i BFP collocati fino alla fine degli anni novanta, Poste ha svolto tale at t i v i t à
com e azienda dello Stato, poi trasformata nell’Ente Poste avente natura di e nte pubblico e conomico; per i BFP collocati
1) Valutazioni preliminari
43. In via pre liminare, si ritiene opportuno svolgere alcune bre vi considerazioni sulle e ccezioni sollevate da Poste i n
m e rito alla inapplicabilità del C odice del C onsumo al caso di specie.
44. Poste ritiene che l’attività di collocamento dei BFP non soggiaccia alle regole del Codice del C onsumo i n b ase a
quanto stabilito dalle Se zioni Unite della Corte Suprema di Cassazione nella sente n za 1 1 f e bb raio 2 0 19, n . 39 63,
se condo cui la disciplina dei BFP sarebbe “chiaramente incompatibile con l’applicazione della di s ci pl i na di t ut e l a de i
consumatori che si estrinseca nel meccanismo della sottoscrizione separata delle clausole vessatorie o nella
imposizione di obblighi informativi personalizzati cui riconnettere facoltà e diritti intesi a garantire la libera
autodeterminazione, nella specie, dei risparmiatori anche nel corso del rapporto”. Inoltre , Poste e ccepisce che la quasi
totalità dei Buoni per i quali l’Autorità ha avviato il presente proce dimento sarebbe stata collocat a i n dat a a nt e ri ore
all’e ntrata in vigore del C odice del C onsumo e che, pertanto, in virtù del principio tempus regit actum, il ra p port o t ra
Poste e i sottoscrittori dei Buoni può e ssere disciplinato unicamente dalla normativa vigente al momento in cui è sorto.
45. In prim o luogo, con riferimento a tale ultima e ccezione, si osserva che le omissioni e /o ca re n ze i nf orm at i ve
conte state al professionista in re lazione alla condotta A) attengono alle attuali modalità d i col l ocam e nt o d e i bu oni
postali fruttiferi, in re lazione alle quali, pertanto, è pienamente vigente la di sci p li na d e l C od ice de l C o nsum o. In
re lazione alle contestazioni relative alla condotta B), si evidenzia che le stesse sono circoscritte all’ultimo quinquennio.
46. In se condo luogo, con riferimento alla richiamata sentenza della C o rt e di C as sazi one , s i oss e rva ch e t al e
pronuncia riguarda uno specifico profilo della disciplina dei BFP (variazione in corso di rapporto del tasso di re ndimento
de i BFP tramite decreto ministeriale) e non gli obblighi informativi a cui è soggetta Poste in qualità d i distrib ut ore d e i
Buoni. Pertanto, tale sentenza non verte sull’applicabilità, in linea generale, della disciplina del Codice del Consum o a i
BFP, né - più specificamente - della normativa sulle pratiche commerciali scorrette contenuta nel predetto C odice 42 . Si
rile va, quindi, che la fattispecie oggetto del presente provvedimento esula dalle questioni esaminat e d all a S u pre m a
C orte nella pronuncia in questione e attiene all’applicazione di un diverso plesso normativo, ossia quello re l at iv o a l le
pratiche commerciali scorre tte e, in particolare, agli artt. 20, comma 2, 21 e 22 del Codice del Consumo. Le con dot t e
oggetto del presente provvedimento riguardano, infatti, le modalità di collocamento dei B F P da p art e d e l s ogge t t o
de putato alla relativa distribuzione (Poste), che - come tale - instaura il rapporto con il p ot e nzi al e acq ui re nt e e d è
re sponsabile, quindi, della corre ttezza e completezza informativa sulle caratteristiche e ss e nzi al i d e l t i t ol o ( t ra cu i
scade nza e pre scrizione) per assicurare scelte consapevoli del consumatore finale. Peraltro, in re lazione ag li o bbl i ghi
inform ativi di Poste su elementi essenziali dei BFP, quali term i ne d i s cade nz a e t e rm i ne d i p re scri z ion e , n on è
rinve nibile alcun contrasto tra il corpo normativo dedicato alla specifica re golamentazione dei B F P e l a d i sci pl i na i n
m ate ria di pratiche commerciali scorre tte contenuta nel Codice del Consum o. In fat t i , i n re laz ion e al l a f ase p re -
contrattuale, il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2004 e s.m.i. individua gli eleme nt i su
cui Poste deve fornire “informazioni analitiche” attraverso i Fogli informativi da mettere a disposizi one d e l pu bbl i co,
quali (tra gli altri) i rischi tipici dell’operazione e le principali clausole contrattuali. Quanto al l a f ase co nt rat t u ale , i l
citato de creto ministeriale prevede la consegna al consumatore del R egolamento del prestito, insiem e al d ocum e nt o
cartace o rappresentativo del Buono. Ne ssuna delle predette disposizioni normative appare, dunque, incompatibile co n
la ne ce ssità che Poste informi adeguatamente i consumatori sulla data di scadenza e /o la data di prescrizione dei titoli,
nonché fornisca le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti te rmini.
47. C on riferimento alla e ccezione sollevata da Poste re lativamente all’asserita assenza dei pre supposti “sogget t i v i ”
pe r l’applicazione del C odice del Consumo, si rileva che, secondo un consolidato orientamento g i uri spru de nz ial e , l a
nozione di “professionista” ex articolo 18, lett. b), del predetto C odice deve essere intesa in s e nso a m pi o al f i ne d i
garantire l’effetto utile della disciplina sulle pratiche commerciali scorrette. “ Ciò che la di s pos i zi one ri chi e de ai f i ni
dell'assunzione della qualificazione soggettiva di che trattasi è, dunque, che la pratica commerciale sia posta in ess e re
dal soggetto quale manifestazione della sua ordinaria attività di lavoro, a tale dato oggettivo soltanto essendo correlat i
gli accresciuti oneri di diligenza e di informazione a protezione di chi opera, al contrario (il consumatore), al di fuori
dell'esercizio della sua attività professionale - ed è per tale ragione in posizione di tendenziale debolezza
42 [Precis amente, la ques tione affrontata dalle Sezioni Unite riguarda l’art. 173 del d.P.R. n. 156/73, che ricon os c e l a p os s ib ili tà d i
variare in cors o di rapporto i tas s i di rendimento dei BFP tramite decreto minis teriale ed es tende l’applicabilità delle modi fiche
s opravvenute anche ai Buoni già collocati. Pertanto, a fronte dell a tes i s ostenuta dal ricorrente - s econdo cui la variabilità in p ei us d ei
tas s i di interesse per effetto di una pos teriore determinazione del Ministero s i configurava come una condizione contrattuale vessator ia
che doveva es s ere accettata per is critto - la Suprema Corte ha affermato che la cos tante qualificazione, da parte della giurispru den za,
dei BFP come titoli di legittimazione (e non come titoli di credito) giustifica la s oggezione dei diritti spettanti ai s ottos crittori d ei Bu on i
alle variazioni dei tassi di interesse derivanti dalla s opravvenienza dei decreti ministeriali e che tale ricos truzione “è incompat ib ile c on
l’applicazione della disciplina dei consumatori che s i es trinseca nel meccanismo della sottoscrizione delle clausol e v es s at or ie o n el l a
impos izione di obblighi informativi personalizzati (...)”. La s entenza in es ame, quindi, fa s pecifico riferimento alla dis ciplina n or m at i va
che cons ente al s oggetto emittente, per la s ua s oggettività s tatuale, di incidere autoritativamente s ul contratto modificando, nel c or s o
del rapporto, i tas si di interesse dei BFP, ed è tale dis ciplina che la Suprema Corte ritiene incompatibile con le dis posizi o n i n or m at iv e
che prevedono la s pecifica s ottoscrizione delle clausole abusive (art. 1341 c.c.) o con obblighi informativi personalizzati s u m od i fic he
intervenute in cors o di rapporto (s tante l’art. 6 del D.M. 6 ottobre 2004 che prevede che al fine di garantirne l’effettiva c onosc en za, l e
comunicazioni di Cassa Depos iti e Pres titi relative ai buoni fruttiferi pos tali vengono effettuate mediante l’inserzione di app os i ti av v is i
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica).]
contrattuale” 43 . Da questo punto di vista, si ricorda che Poste rice ve commissioni annue da C assa Depositi e Pre st it i
pe r il collocamento dei Buoni. Inoltre, giova ribadirlo, Poste è il soggetto deputato alla distribuzione dei BFP, e - co m e
tale – vie ne in contatto con i consumatori, ai quali deve assicurare trasparenza, corre ttezza e completezza informativ a
sulle caratteristiche e ssenziali del titolo (tra cui scadenza e p re scri z i one ) pe r g aran t ire sce lt e co nsa pe v oli d e l
consumatore finale, sia ai fini della sottoscrizione del Buono che della successiva fase di rimborso d e ll o s t e sso. A l l o
ste sso modo, “Relativamente al concetto di “consumatore” […] due condizioni debbono concorrere perché un sogge t t o
possa qualificarsi come tale, ovvero: a) che sia una persona fisica; b) che agisca al di fuori di una attività commerciale,
industriale, artigianale o professionale” 44. Sembrano dunque ricorre re nel caso in e same le condizioni necess arie p e r
la qualificazione dei sottoscrittori di Buoni come “consumatori” (si tratta, infatti, di consumatori d i s e rv i zi f in anzi ari
che , in quanto tali, hanno sempre rice vuto le tutele pre viste dalla disci p li na co n sum e ri st i ca 45 ) e di Pos t e com e
“profe ssionista”, ai sensi dell’articolo 18, le tt. a) e b), del Codice del C onsumo.
2) Valutazioni nel merito delle condotte contestate
48. Il pre sente provvedimento concerne due distinte e autonome condotte poste in essere da Poste, consistenti:
A) in fase di collocamento dei Buoni, nell’omettere di indicare la data di scadenza e/o la data di p re scri z i one d i t a l i
titoli, nonché di fornire le informazioni re lative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti te rm i ni ,
e /o nel fornire tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva;
B) con rife rimento ai Buoni caduti in prescrizione nell’ultimo quinquennio, nell’omettere di inform are i co nsum at ori ,
titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di pre scrizione, dello spirare di tale termine e d e ll e co nse g ue nze
giuridiche derivanti in caso di m ancata richiesta di rim borso del titolo e ntro tale te rmine, sebbene – avendo rice vuto un
num ero elevato di re clami da parte della propria clie ntela - Poste fosse a conoscenza della numerosità di consum at ori
che , ignari delle condizioni di disciplina dei titoli in parola, incorrono nella predetta prescrizione.
49. Le e videnze in atti consentono di ritenere le suddette condotte i n violazione del Codice del Consumo per i m otivi
che se guono.
i) Pratica sub A )
50. Pe r quanto riguarda la pratica sub A), le e videnze in atti attestano l’inidoneità della complessiva condotta te nuta
da Poste in sede di collocamento dei BFP ad assicurare un’informazione corretta e d esauriente sui termini di sca de nza
e di pre scrizione del Buono sottoscritto e sulle conseguenze giuridiche del loro decorso.
51. Il conte nuto dei documenti pre-contrattuali e contrattuali re lativi a i B F P ri su lt a, i n fat t i , ca rat t e ri zz ato da
am biguità ed omissioni che possono indurre in errore il consumatore riguardo alle caratteristiche dei BPF.
52. Si e vide nzia, infatti, che la “Scheda di sintesi” elaborata in re lazione ad ogni spe ci f i ca t i pol ogi a e /o s e ri e d i
Buoni, da un lato, riporta la seguente frase: “Capitale investito sempre rimborsabile” e , dall’altro, non ri p ort a a l cuna
indicazione sul te rmine di prescrizione del titolo che, invece , a dispetto di quanto lasci intendere la frase in e same, non
re nde più rimborsabile nemmeno il capitale investito. Pertanto, tale documento, nella sua complessiva form ul azi on e ,
potre bbe lasciare intendere che il diritto al rimborso del Buono non abbia scadenza. Anche il richiamo alla “durata” de l
Buono pre senta una portata decettiva, e ssendo inserito nel riquadro della Scheda di sintesi dedicato all e “ C ond iz ion i
e conom iche ”, accanto ad un grafico che riporta il tasso nom inale annuo lordo; a fronte di tale m odalità di
pre se ntazione della scadenza del titolo il consumatore può e ssere indotto a ri tenere che la “durata” sia rilevante solo ai
fini de lla “fruttiferità” del titolo, e quindi della maturazione degli interessi rim borsabili insieme a l ca pi t al e i nv e st i t o,
se nza ricollegare ad e ssa le ulteriori e ben più gravi conseguenze che possono derivare dallo sp irare de l t e rm in e di
scade nza (ossia, l’inizio di decorre nza del termine di prescrizione del suo diritto di cre dito).
53. La de cettività delle omissioni e d ambiguità presenti nella “Scheda di sintesi” appare anco r p iù ri l e v ant e s e si
pone mente al fatto che trattandosi di un documento rie pilogativo delle principal i ca rat t e ri st i che d e l t i t ol o, co m e
suggerisce la stessa denominazione del documento, i l co ns um at ore p ot re bbe e sse re i n dot t o a n on l e gg e re i l
R e golamento del prestito, le cui disposizioni sono formulate con un linguaggio più te cnico, nel l a co nv i nzi one ch e l a
Sche da di sintesi contenga le disposizioni più rile vanti (e tra queste non può non annoverarsi il termine e ntro i l qu ale
de vono e ssere esercitati i diritti di cre dito connessi al Buono, pena la perdita irrimediabile del capitale investito e de gl i
inte re ssi m aturati). Del resto, il documento contenente il Regolamento del prestito rinvia a sua v ol t a al l a S ch e da d i
sinte si per le informazioni relative alle “condizioni di emissione dei buoni, ivi incluse la durata, l’i m port o m as s i m o di
buoni sottoscrivibile da un unico soggetto in una giornata lavorativa, i tagli, i tassi di interesse ” (v. articolo 4 -
43 [Cfr. Tar Lazio, 3 giugno 2019, n. 7122; Cons iglio di Stato, 22 luglio 2014, n. 3897. V. anche Tar Lazio, 14 novembre 2018, n .
10966: “I l Collegio ritiene di richiamare il consolidato orientamento giurisprudenziale s econdo il quale la nozione d i “p r of es s i onis t a”
rinveniente dal “Codice del cons umo” deve es sere intesa in s enso ampio, es sendo sufficiente che la condotta venga pos ta in es sere n el
quadro di una attività di impresa finalizzata alla promozione e/o commercializzazione di un prodotto o s ervizio. I n tal s enso, in t eg r a l a
nozione di profes s ionis ta autore (o co-autore) della pratica commerciale “chiunque abbia una oggettiva cointeres s enza diretta ed
immediata alla realizzazione della pratica commerciale medesima” (cfr. Tar Lazio, Roma, s ez. I , 10 gennaio 2 0 1 7 , n n . 3 1 1 e 3 1 2 , 7
aprile 2015, n. 5039; 5 gennaio 2015, n. 41; 25 marzo 2015, n.4579)”. ]
44 [Cfr. Tar Lazio, 3 giugno 2019, n. 7122.]
45 [A titolo es emplificativo, cfr. PS10677 I DB-Intermarket Diamond Business-Diamanti da investimento; PS10678 DPI-Diamond Private
I nvestment-Diamanti da investimento; PS11215 – Pos te – Spot Buono a s apers i.]
C ondizioni di emissione). Anche questa clausola può contribuire ad indurre il consumatore a rite nere che la Sch e da d i
sinte si sia una fonte e saustiva delle principali caratteristiche dei Buoni.
54. Pe raltro, anche la integrale le ttura del R egolamento del prestito (che - giova ricordare - costituisce a norma della
re golazione specifica sui Buoni l’unico documento che Poste è tenuta a consegnare a l co n sum at ore u ni t am e nt e al
Buono, al m omento della sottoscrizione del titolo) non assicura la piena consapevolezza da parte del consumatore delle
gravi conseguenze derivanti dalla mancata richiesta di rimborso del Buono entro il termine di prescrizion e de l t i t ol o.
Infatti, in re lazione al termine di prescrizione dei titoli, il R e gol ame n t o de l p re st i t o p re v e de ch e “ I di ri t t i de gl i
intestatari di buoni si prescrivono trascorsi dieci anni dalla scadenza del buono. Gli importi dovuti ai beneficiari dei
buoni che non sono reclamati entro il termine di prescrizione del relativo diritto sono annualmente comunicati al
Ministero dell’economia e delle finanze e successivamente versati al fondo di cui all’ articolo 1, comma 343, della l e gge
23 dicembre 2005, n. 266” (v. articolo 9 – Termini di pre scrizione).
55. Al riguardo, occorre e videnziare innanzitutto che la data di prescrizione del Buono deve essere necessariament e
calcolata dal consumatore, non essendo riportata né s ul t i t ol o, né n e l l a S che d a di s i nt e si , n é t a nt om e no n e l
R e golamento del prestito, sebbene l’importanza di tale e lemento informativo e le superiori istanze d i p ro te z io ne d e l
risparmio, richiederebbero che tale dato sia direttamente fornito da Poste. Inoltre, la clausola sopra ri p ort at a n on f a
alcun rife rimento alla irrimediabile perdita sia del capitale investito che degli interessi maturati, quali conseguenze d e l
m ancato rim borso dei Buoni entro il termine di pre scrizione, prevedendo semplicemente che allo spirare di tale termine
gli im porti dovuti ai be ne ficiari de i Buoni ve ngono “ comunicati” al Ministe ro de ll’e conom ia e de lle finanze e
succe ssivamente “versati” in un fondo. A fronte di tale formulazione, il consumatore (soprattutto se ignora il s ignificato
te cnico -giuridico dell’istituto della pre scrizione) potrebbe dunque e rron e ame n te ri t e ne re ch e i l p rop ri o cre di t o,
trasfe rito da un fondo ad un altro, continui comunque ad essere e sigibile.
56. Proprio per quanto sopra e sposto si ritiene, altresì, che l’attuale apposizione sul Buono della s pe ci f i ca dat a d i
scade nza dello stesso, non sia idonea, da sola, ad assicurare la consapevolezza del consumatore s u ll e co nse g ue nze
giuridiche derivanti dalla scadenza del titolo, in mancanza di una ch i ara i nd ica z io ne d e l d e cors o d e l t e rm in e di
pre scrizione a partire da tale scadenza e della perdita delle somme investite e degli interessi maturati in mancanza d i
riscossione del Buono entro il termine di pre scrizione.
57. A tale riguardo, non può trascurarsi che i BPF sono prodotti finanziari nominativi che rappre sentano, insie m e a i
libre tti di risparmio, i più tradizionali prodotti del risparmio postale. Si tratta, infatti, di strumen t i d i i nv e st i m e nt o a
basso rischio, in quanto e messi da C assa Depositi e Pre stiti, garantiti dallo Stato italiano e distribuiti per il t ra m it e d i
Poste, in grado di assicurare al consumatore-risparmiatore la restituzione del capitale investi t o, o l t re agl i i n te re ssi
m aturati (dopo un periodo iniziale di infruttiferità). Proprio in quanto costituiscono strumenti di investimen t o a b asso
rischio, associabili ad un’idea di semplicità di utilizzo e di sicurezza, i BFP possono risultare, anche avuto riguardo a l le
se gnalazioni pervenute, di interesse soprattutto per consumatori con un re ddito medio- bass o e / o con u n g rado d i
istruzione finanziaria contenuto, e ssendo la propensione al rischio influenzata anche da fattori come le caratteri st i che
socio-demografiche (tra cui, appunto, livello di re ddito e livello di istruzione).
58. In considerazione di ciò, nonché del fatto che la prescrizione del Buono è di fatto l’uni ca ca us a pot e n zi ale d i
pe rdita di quanto investito dal consumatore , le informazioni sui termini di scadenza e di prescrizione e s ul l e re l at i v e
conse guenze giuridiche appaiono riportate nei documenti pre-contrattuali e contrat t u ali s opra e sam in at i i n m odo
incom pleto, con un linguaggio poco chiaro e ambiguo, e senza dare adeguato risalto al f at t o ch e se i l t i t o lo non è
rim borsato entro la scadenza del termine di prescrizione non è più rim borsabile, con conseguente pe rd i t a anch e d e l
capitale investito.
59. Pe raltro, Poste non ha adottato modalità informative ulteriori rispetto ai documenti pre -contrattuali e contrattuali
sopra descritti, al fine di assicurarsi che il consumatore avesse be n pre se nt e l a s pe ci f ica dat a d i s cade nz a e d i
pre scrizione del proprio titolo.
60. A tal riguardo occorre sottolineare che non è condivisibile quanto affermato dal pro fe ss ion is t a i n o rdi ne a l la
insussistenza in capo allo stesso di obblighi informativi personalizzati in sede di collocam e nt o d e i B F P i n m e ri t o a l
te rm ine di prescrizione dal momento che tutti gli elementi de l l a di sci p li na d e i B F P s are bbe ro n ot i m e di ant e l a
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle disposizioni legislative e re golamentari che introducono variazioni o modif ich e
de l rapporto. Una tale argomentazione, infatti, vanificherebbe del tutto il contenuto del succitato D.M . de l 6 ot t ob re
2004, che invece prevede e spre ssamente che Poste in sede di collocamento fornisca “ inform azi oni anal i t i c he ” ( t ra
l’altro) sui “rischi tipici dell’operazione” e sulle “principali clausole contrattuali”.
61. Inoltre , giova e videnziare che le norme in materia di contrasto alle pratiche commerciali scorrette richiedon o ai
profe ssionisti l’adozione di m odelli di comportamento desumibili n on s ol o dal l a d is ci pl in a di s e t t ore , m a an che
dall’esperienza propria del settore di attività, nonché dalla finalità di tutela perseguita dal C odice del C onsumo 46.
62. A tale riguardo, si rite ngono non risolutive delle criticità sopra esposte le modalità informative online uti l iz zat e
da Poste, o la presenza capillare sul te rritorio degli uffici postali, ai quali i co nsu m ato ri pot re bbe ro ri v o lg e rsi p e r
acquisire le informazioni omesse o formulate in modo ambiguo nella documentazione, dal momento che tal i ri l e v ant i
e le menti informativi, connessi all’unica causa potenziale di perdita di quanto investito dal consumatore, no n p osson o
Ai se nsi dell’articolo 27, comma 9, del Codice del Consumo, con il provvedimento che vieta l a prat i ca co m m e rci al e
scorre tta, l’Autorità dispone l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniari a da 5 . 00 0 a 5. 00 0. 000 e u ro,
te nuto conto della gravità e della durata della violazione.
In caso di procedimento che abbia ad oggetto una pluralità di illeciti amministrativi accerta t i, l a g i uri spru de n za h a
avuto modo di chiarire come in presenza di una molteplicità di condotte dotate di autonomia strutturale e funz ion al e ,
ascritte alla re sponsabilità dei professionisti, si applica il crite rio del cumulo materiale d e l l e san zi oni , i n l u ogo d e l
cum ulo giuridico (cfr. tra le altre, Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza del 19 gennaio 2012, n. 209).
In ordine alla quantificazione della sanzione deve tenersi conto, in quanto applicabili, dei crite ri individuati dall’artico lo
11 de lla legge n. 689/81, in virtù del richiamo previsto all’art i co lo 2 7 , co m m a 13 , d e l C od ice de l C onsum o: i n
particolare, della gravità della violazione, dell’opera svolta dall’impresa per e liminare o attenuare l ’ i nf razi one , d e ll a
pe rsonalità dell’agente, nonché delle condizioni economiche dell’impresa stessa.
Sulla pratica A)
C on riguardo alla gravità della violazione, si tiene conto nella fattispecie in esame del profilo di ingannevolezza ch e ha
contraddistinto l’attività di collocamento dei BFP svolta da Poste, caratterizzata dall’omissione e /o dalla f orm ul azi one
de ce ttiva di informazioni essenziali, quali sono quelle re lative al te rmine di scadenza e di prescrizion e de i B F P e al l e
re lative conseguenze giuridiche. Si tiene, inoltre, conto della dimensione e conomica della Società (al 31 dicembre 2021
i ricavi da raccolta del risparmio postale sono stati pari a 1.753 milioni di e uro) e del suo livello di notorietà in am b it o
nazionale, in quanto è tra gli operatori più importanti nel settore dei servi zi f i nanz iari i n I t ali a, d e ll ’ amp ie z za d i
diffusione della pratica (i Buoni rappre sentati da documento cartaceo collocati da Poste dal 2018 al primo semestre del
2022 sono pari a [1.500.000-5.000.000]).
Pe r quanto riguarda la durata della violazione, dagli e lementi disponibili in atti risulta che la p rat i ca co m me rci al e è
stata posta in essere a decorre re almeno dal 2018, risultando la stessa tuttora in corso 47 .
Sulla base di tali elementi, si ritiene di determinare l’importo base della sanzione amministrativa pecuniaria applicabile
a Poste Italiane S.p.A. nella m isura di 1.200.000 ( unmilioneduecentomila) e uro.
In considerazione del fatto che sussiste, nel caso di specie, la circostanza aggrav ant e d e l la re ci di v a, i n q uant o i l
profe ssionista risulta e ssere stato già destinatario di provvedimenti di acce rt am e nt o d i v i o laz io ni de l C odi ce de l
C onsumo48, si ritiene di determinare l’importo della sanzione nella m isura di 1.400.000 ( unmilionequattroce nt om i l a)
e uro.
In considerazione del fatto che sussiste, nel caso di sp e ci e , u na ci rco s t anza a t te n uant e , i n qu ant o è i n co rso
l’attuazione da parte del professionista di iniziative idonee a migliorare l’informativa fornita ai consumatori, si ritiene d i
de te rminare l’importo della sanzione nella m isura di 560.000 (cinquecentosessantamila) euro.
Sulla pratica B)
C on riguardo alla gravità della violazione, si tiene conto nella fattispecie in esame del p rof i lo d i n e gl ig e nza ch e h a
contraddistinto la condotta di Poste nella fase succe ssiva alla sottoscrizione dei BFP, avendo essa omesso d i ad ot tare
azioni volte a comunicare preventivamente, ai sottoscrittori di BF P i n p rossi m it à d e l l a sca de nza d e l t e rm i ne d i
pre scrizione, lo spirare di tale termine, nonostante fosse consapevole della n umerosità di Buoni che ogni anno ca dono
in pre scrizione. Si tie ne, inoltre, conto della dimensione economica della Società (al 3 1 d i ce m bre 2 02 1 i ri ca v i da
raccolta del risparmio postale sono stati pari a 1.753 milioni di euro) e del suo livello di notorie tà in ambito nazional e ,
in quanto è tra gli operatori più importanti nel settore dei servizi finanziari in Italia, dell’ampiezza di d if fu si one d e ll a
pratica (i Buoni caduti in pre scrizione dal 2018 al 24 m arzo 2022 sono stati [500.000-1.500.000], nonché de l
pre giudizio economico per i consumatori (dal 2018 al 24 marzo 2022 l’importo devoluto al Fondo per le vittime di frodi
finanziarie è pari a circa [100-300] m ilioni di euro).
Pe r quanto riguarda la durata della violazione, dagli e lementi disponibili in atti risulta che la p rat i ca co m me rci al e è
stata posta in essere a decorre re almeno dal 2018 e fino al 1° febbraio 2020 49, essendo ripresa il 1° agosto 2021 50 e
risultando tuttora in corso51.
47 [Cfr. Doc. 162, Allegato 7, da cui s i evince che le iniziative adottate dal Professionista, a pres cindere d al l a l or o ef f i c ac i a a p or r e
termine alla violazione rilevata, non s ono comunque ancora completamente attuate.]
48 [Si veda PS11563.]
49 [I n bas e all’art. 34. comma 3, del d.l. 34/2020 i Buoni il cui termine di pres crizione cadeva nel periodo di emergen z a s an itar i a d a
Covid-19 s ono divenuti esigibili dai s ottoscrittori o dagli aventi causa entro due mes i s ucc es s iv i al t er m i n e d el p r ed et to s tat o d i
emergenza.]
Sulla base di tali elementi, si ritiene di determinare l’importo base della sanzione amministrativa pecuniaria applicabile
a Poste Italiane S.p.A. nella m isura di 1.900.000 ( unmilionenovecentomila) e uro.
In considerazione del fatto che sussiste, nel caso di specie, la circostanza aggrav ant e d e l la re ci di v a, i n q uant o i l
profe ssionista risulta e ssere stato già destinatario di provvedimenti di acce rt am e nt o d i v i o laz io ni de l C odi ce de l
C onsumo52, si ritiene di determinare l’importo della sanzione nella m isura di 2.100.000 ( duemilionicentomila) euro.
In considerazione del fatto che sussiste, nel caso di sp e ci e , u na ci rco s t anza a t te n uant e , i n qu ant o è i n co rso
l’attuazione da parte del professionista di iniziative idonee a migliorare l’informativa fornita ai consumatori sul decorso
de l te rmine di prescrizione dei buoni posseduti, si ritiene di determinare l’import o de l l a s anzi one n e l l a m i sura d i
840.000 (ottocentoquarantamila) e uro.
R ITENUTO, pertanto, sulla base delle considerazioni suesposte, che la pratica commerciale descritta al punt o II , l e t t .
A), de l presente provvedimento, risulta scorretta, ai sensi degli artt. 21 e 22 del C odice del C onsumo, per l’omis si one
e /o la formulazione ingannevole di informazioni e ssenziali re lative ai te rmini di scadenza e di prescri zi one d e i B uon i
Fruttife ri Postali cartace i;
R ITENUTO, pertanto, sulla base delle considerazioni suesposte, che la pratica commerciale descritta al punt o II , l e t t .
B), de l presente provvedimento, risulta scorretta, ai sensi dell’ articolo 20, com m a 2 , de l C odi ce de l C onsum o, i n
quanto contraria alla diligenza professionale e idonea, a causa della mancata adozione di iniziative volte ad inf orm are
pre ve ntivam e nte in m anie ra ade guata i consum atori, titolari di Buoni prossim i alla scade nza de l te rm ine di
pre scrizione, dello spirare di tale termine e del conseguente mancato rimborso dei relativi importi, a falsare in m i sura
appre zzabile il comportamento economico del consumatore medio in relazione all’esercizio dei diritti di cre dito rel at i v i
ai Buoni collocati da Poste;
DELIBER A
a) che la pratica commerciale descritta al punto II, lett. A), del pre sente provvedimento, p ost a i n e ss e re d a Post e
Italiane S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in m otivazione, una pratica commerciale scorre tta ai sensi
de gli artt. 21 e 22 del Codice del Consumo, e ne vieta la diff usione o continuazione;
b) che la pratica commerciale descritta al punto II, lett. B), del presente provvedimento, p os ta i n e sse re d a Post e
Italiane S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in m otivazione, una pratica commerciale scorre tta ai sensi
de ll’articolo 20, comma 2, del C odice del Consumo, e ne vieta la diffusione o continuazione;
c) di irrogare a Poste Italiane S.p.A. con riferimento alla condotta descritta al punto a) una sanzione am m i ni st rat i va
pe cuniaria di 560.000 (cinquecentosessantamila) euro;
d) di irrogare a Poste Italiane S.p.A. con riferimento alla condotta descritta al punto b) una sanzione am m i ni st rat i v a
pe cuniaria di 840.000 (ottocentoquarantamila) e uro;
e) che il professionista comunichi all’Autorità, entro il termine di 90 giorni dalla notifica del pre sente provvedimento, le
iniziative assunte in ottemperanza alla diffida di cui al punto a) e b).
Le sanzioni amministrative irrogate devono e ssere pagate e ntro il te rmine di tre nt a g i orni d al la n ot i fi caz ion e de l
pre se nte provvedimento, utilizzando i codici tributo indicati nell'allegato m odello F24 con elementi identificativi, d i cu i
al De cre to Legislativo n. 241/1997.
Il pagamento deve e ssere effettuato te lematicamente con addebito sul proprio conto co rre nt e b ancari o o po st ale ,
attrave rso i servizi di home-banking e CBI messi a disposizione dalle b anche o d a Post e I t al ian e S . p.A ., ov v e ro
utilizzando i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, disponibili sul sito internet www.age nziaentrate.gov.it.
De corso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore a un semestre, devono essere corrisposti gli intere ss i d i
m ora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno succe ssivo alla scadenza del termine del pagam e nt o e s i no
alla data del pagamento. In caso di ulteriore ritardo nell’adempimento, ai sensi dell’ articolo 27, comma 6, dell a l e gg e
n. 689/81, la somma dovuta per la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo per ogni semest re a d e corre re dal
giorno successivo alla scadenza del te rmine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è trasmesso al concessionari o
pe r la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora m aturati nel medesimo periodo.
50 [L’art. 11 del d.l. 52/2021 ha da ultimo prorogato al 31 luglio 2021 il termine finale del periodo all’interno del quale i Bu oni s c ad ut i
s ono diventati es igibili entro i due mes i successivi alla fine del periodo s tesso (quindi entro il 30 s ettembre 2021).]
51 [Cfr. Doc. 162 cit. Allegato 7, da cui s i evince che le iniziative adottate dal Profes sionista, a pres cindere dalla loro eff i cac ia a p or r e
termine alla violazione rilevata, non s ono comunque ancora completamente attuate.]
52 [Si veda PS11563.]
De ll’avve nuto pagam e nto de ve e sse re data im m e diata com unicazione all’Autorità attrave rso l’invio de lla
docum entazione attestante il versamento effettuato.
Il pre sente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell'Autorità Garant e d e l la
C oncorrenza e del Mercato.
Ai se nsi dell’articolo 27, comma 12, del Codice del C onsumo, in caso di inottemperanza al provvedime nt o, l ' A ut ori t à
applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 e uro. Ne i casi d i re i t e rat a i n ot t e mp e ranza
l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.
Avve rso il presente provvedimento può e ssere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell'articolo 135, comma 1 ,
le tt. b), de l Codice del processo amministrativo (decre to legislativo 2 luglio 2010, n. 104), entro sessanta giorni d all a
data di notificazione del provvedimento stesso, fatti salvi i maggiori te rmini di cui all’ articolo 41, comma 5, del Co d ice
de l processo amministrativo, ovvero può e ssere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ai se n si
de ll’articolo 8 del Decreto del Pre sidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 e ntro il te rmin e di ce nt ov e nt i
giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso.