John Terry

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
John Terry
NazionalitàInghilterra (bandiera) Inghilterra
Altezza187 cm
Peso90 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
SquadraChelsea (Coll. giov.)
Termine carriera1º luglio 2018 - giocatore
Carriera
Giovanili
1991-1995West Ham Utd
1995-1998Chelsea
Squadre di club1
1998-2000Chelsea6 (0)
2000Nottingham Forest6 (0)
2000-2017Chelsea486 (41)
2017-2018Aston Villa32 (1)
Nazionale
2002-2012Inghilterra (bandiera) Inghilterra78 (6)
Carriera da allenatore
2018-2021Aston VillaVice
2022-2023ChelseaColl. Giov.
2023Leicester CityVice
2023-ChelseaColl. giov.
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 luglio 2023

John George Terry (pronuncia [dʒɒn dʒɔː(ɹ)dʒ tɛɹi]; Londra, 7 dicembre 1980) è un allenatore di calcio ed ex calciatore inglese, di ruolo difensore, collaboratore del settore giovanile del Chelsea.

Considerato uno dei più forti difensori della sua generazione,[1][2][3] è stato il capitano del Chelsea dal 2004 al 2017, venendo nominato con il club londinese miglior difensore della Champions League nel 2005, 2008 e 2009. Inoltre è stato votato Giocatore dell'anno della PFA nel 2005, e fino al 2009 è sempre stato incluso nella FIFA FIFPro World XI.[4] Figurante nella squadra ideale dei Mondiali 2006 (l'unico inglese)[5] è stato anche votato per tre volte giocatore dell'anno dai tifosi del Chelsea (record nella storia del club).[6] Con 717 presenze complessive, delle quali 580 con la fascia di capitano, risulta inoltre il terzo calciatore ad avere conseguito più apparizioni nella storia del Chelsea.[7] Nella stagione 2014-2015, quando indossava la maglia del Chelsea, è diventato anche il secondo calciatore di movimento nella storia della Premier League, dopo Gary Pallister del Manchester United (stagione 1992-1993), a giocare tutti i minuti di tutte le partite stagionali e poi vincere il campionato.[8]

Durante la sua carriera, oltre che nel Chelsea (nel quale ha debuttato nel 1998), ha giocato nel Nottingham Forest all'inizio del 2000 e nell'Aston Villa nella stagione conclusiva della sua ventennale carriera. Prima di arrivare ai Blues, ha militato per quattro stagioni nelle giovanili del West Ham Utd.

Nel 2007 è stato il primo capitano ad alzare la FA Cup nel nuovo stadio di Wembley, dopo la vittoria in finale del Chelsea ai tempi supplementari contro il Manchester United (1-0). È stato inoltre il primo giocatore della nazionale inglese a segnare nel nuovo impianto durante la gara Inghilterra-Brasile (1-1).

Terry con sua figlia al termine dell'ultima partita di Premier League della stagione 2007-2008.

John Terry è nato il 7 dicembre 1980 da Ted e Sue, e ha un fratello di nome Paul (classe 1979) che fu anch'egli un calciatore professionista.[9] Nonostante abbia trascorso la propria carriera calcistica fin dalle giovanili tra le file del Chelsea (e quando vi entrò lasciò la scuola a 16 anni),[10] Terry dichiarò che, quand'era più piccolo, era un tifoso del Manchester United.[10] Sposatosi il 15 giugno 2007 con Toni Poole, da lei ha avuto due gemelli, nati il 18 maggio 2006: un maschio, Georgie John, e una femmina, Summer Rose.[11] Nel 2009, Terry venne votato "Padre Inglese dell'Anno".[12]

Terry è uno dei pochi calciatori che è riuscito a guadagnare oltre un milione di sterline grazie alla sua autobiografia.[13]

Il 29 gennaio 2010 fu scoperto un tradimento ai danni di sua moglie con Vanessa Perroncel, ex-fidanzata del suo amico e compagno di squadra al Chelsea ed in Nazionale, nonché testimone di nozze, Wayne Bridge.[14] Dopo avere pensato inizialmente di divorziare,[15] la moglie decise poi di perdonarlo.[16][17][18]

Come altri ex giocatori, dopo il ritiro è entrato a far parte del progetto "Wine of the Champions" di Fabio Cordella per la produzione di vino con il suo nome.[19]

Terry fu rinvenuto ubriaco (insieme ai compagni di squadra Frank Lampard, Eiður Guðjohnsen e Jody Morris) la notte del 12 settembre 2001 in un hotel di Heathrow; durante quella serata, i quattro infastidirono alcuni turisti statunitensi spaventati dagli attentati dell'11 settembre.[20]

Il 20 dicembre 2009 Terry fu coinvolto in uno scandalo dal giornale News of the World il quale pubblicò sul suo sito web un video che immortalava il giocatore intento a vendere, a circa 9.000 euro, un tour guidato all'interno del centro sportivo del Chelsea.[21] Il video è stato girato segretamente da tre giornalisti del News abilmente camuffati.[21]

Il 17 marzo 2010 investì uno steward di Stamford Bridge con la propria autovettura, dopo aver terminato la partita Chelsea-Inter 0-1 di Champions League; in seguito si presentò spontaneamente all'interrogatorio dalla polizia.[22]

Il 2 novembre 2011 fu accusato di razzismo da parte di Anton Ferdinand, che sarebbe stato insultato da Terry il 23 ottobre in QPR-Chelsea: nel corso della gara Terry avrebbe rivolto a Ferdinand un'offesa razzista;[23] la segnalazione fu fatta da un poliziotto che stava guardando la partita da casa e che ne lesse il labiale.[24] L'accaduto portò la federazione inglese a revocargli la fascia il 3 febbraio 2012.[25] Il 13 luglio seguente, anche grazie alla testimonianza in suo favore del compagno di squadra Ashley Cole,[26] Terry fu processato e assolto a causa della poca chiarezza dell'accaduto.[24] Dopo un attento esame furono successivamente dimostrati i suoi insulti razzisti e il 27 settembre 2012 l'FA decise di squalificarlo per quattro gare e comminargli una multa di 220.000 Euro.[27] Nonostante ne avesse la possibilità, Terry non fece ricorso nei confronti della sentenza.[28]

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]

Nella versione britannica di PES 6 Terry era in copertina assieme ad Adriano.[29]

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]
Terry (a destra) in contrasto su Mario Balotelli durante il quarto di finale di Euro 2012 tra Inghilterra e Italia.

Dopo avere ricoperto il ruolo di centrocampista nelle giovanili del West Ham Utd,[30] è stato successivamente spostato nel ruolo di difensore centrale. Difensore rude e roccioso,[31] dotato di grande fisicità e prestanza atletica, faceva del gioco aereo, del posizionamento, dell'abilità nel tackle e dell'anticipo le sue qualità migliori,[10][32][33] anche se difettava in velocità,[32] rendendolo meno efficace in una difesa alta.[3] La sua bravura nel gioco aereo gli consentiva inoltre di essere pericoloso anche in fase realizzativa.[7][34]

Si distingueva anche per la sua capacità di emergere nei momenti di pressione e di difficoltà durante le partite,[35] oltre che per le abilità nei passaggi,[3] anche se spesso favoriva eseguire passaggi più semplici, pur essendo capace di effettuare lanci lunghi per i compagni;[36] affinò queste doti col passare del tempo, quando inizialmente era ritenuto carente in fase di impostazione[37] e dal punto di vista tecnico.[38] Pur essendo un destro naturale, era capace di giocare con entrambi i piedi.[3] Alle doti tecniche e fisiche univa una riconosciuta capacità di leadership[32][33] che aveva mostrato sin dagli inizi della carriera.[35]

Le sue doti calcistiche lo hanno reso un'ispirazione calcistica per difensori più giovani.[39][40]

La formazione e il prestito al Nottingham Forest
[modifica | modifica wikitesto]

Terry mosse i primi passi da calciatore nel settore giovanile del West Ham Utd, formazione per la quale tifava oltretutto suo padre Ted, ricoprendo il ruolo di centrocampista centrale.[30] A 14 anni, però, venne ingaggiato dal Chelsea, squadra che, dopo averlo testato come difensore centrale in una partita delle riserve, lo reimpostò stabilmente in quel ruolo[34] per via della fitta concorrenza a centrocampo, ragione per cui rischiò di venire scartato dai Blues.[35]

Dopo aver firmato il suo primo contratto da professionista coi Blues a 17 anni,[10] Terry fece il suo debutto ufficiale con il club londinese in Football League Cup il 28 ottobre 1998 contro l'Aston Villa, con l'italiano Gianluca Vialli in panchina; la partita terminò con una vittoria per 4-1 per i Blues.[34][41] Conseguì la prima presenza da titolare durante la medesima stagione in un incontro di FA Cup del 2 gennaio 1999 contro l'Oldham Athletic (terminato 2-0 per i londinesi).[34] Durante la sua prima annata, collezionò 9 presenze totali, esordendo pure in Premier League il 26 dicembre col Southampton e in Coppa delle Coppe il 18 marzo col Vålerenga.[34]

Con l'arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina del Chelsea, nella stagione successiva giocò ancora 9 partite, per poi essere prestato al Nottingham Forest da gennaio a maggio 2000,[34] per poi fare nuovamente ritorno nel club di Londra. Con la maglia dei Forest disputò in tutto 6 incontri, tutti in Football League Championship,[42] ma ciò non gli impedì comunque di mostrare già le sue doti da leader.[35]

La promozione a titolare
[modifica | modifica wikitesto]

Tornato tra le file dei Blues, Ranieri lo giudicò pronto ad essere un membro fisso della prima squadra, al fianco del capitano Marcel Desailly.[34] Egli giocò un buonissimo girone d'andata, come testimoniato anche dal crescente affetto dei suoi tifosi per lui, i quali lo votarono per la prima volta miglior giocatore del club a fine anno.[6] Durante tutta la stagione 2000-2001, disputò 26 incontri, segnando anche il suo primo gol da professionista su assist di Gianfranco Zola il 13 gennaio 2001 in un derby contro l'Arsenal terminato poi 1-1.[34][43]

Nel 2001-2002, promosso ormai titolare, fece in tutto 49 presenze, segnando quattro reti.[44] Il 5 dicembre 2001, poi, giocò contro il Charlton Athletic la sua prima partita da capitano, per l'assenza del francese Desailly.[34][45] Da quel momento in avanti, per le stagioni 2002-2003 e 2003-2004 divenne stabilmente il vice-capitano della formazione londinese.[34] Nel 2002 il Chelsea riuscì a raggiungere la finale di FA Cup, ma l'Arsenal si impose 2-0:[46] Terry, sfortunatamente, poté entrare soltanto nel secondo tempo di quella partita, poiché in condizioni non ottimali a causa di un virus.[46]

Le vittorie e la fascia con Mourinho
[modifica | modifica wikitesto]

Durante le due annate successive alla sconfitta con l'Arsenal, oltre a essere stato vice-capitano, Terry apparve in campo nella prima 29 volte (con sei gol),[47] e nella seconda 51 volte (con tre marcature),[48] e il Chelsea, appena acquistato dal magnate russo Roman Abramovič, conseguì un secondo posto in Premier League e una semifinale di UEFA Champions League, poi persa col Monaco.[49] Insoddisfatto di questi risultati, a fine stagione Abramovič esonerò Ranieri, rimpiazzandolo col portoghese José Mourinho, vincitore oltretutto dell'ultima edizione della prestigiosa competizione europea col Porto.[50]

John Terry durante la parata per la vittoria della FA Premier League 2005-2006.

Con la partenza di Desailly, dall'annata 2004-2005 diventò il capitano stabile della formazione londinese (suo vice divenne l'amico Frank Lampard).[51] Durante quell'annata i Blues vinsero la Football League Cup e il loro secondo campionato (a 50 anni esatti dal primo), con il record di punti in classifica, di reti inviolate e del minor numero di gol subiti in una sola stagione.[9] Terry, con 53 presenze e otto reti,[52] vinse per la seconda volta il premio come miglior giocatore del suo club,[6] oltre a quello di miglior difensore della Champions League.[53]

Nel 2005-2006, poi, i Blues vinsero il FA Community Shield e di nuovo la Premier League, e Terry, riconfermato il migliore della squadra dai suoi tifosi,[6] concluse la stagione con 50 apparizioni e sette gol,[54] rendendosi tuttavia protagonista in negativo in Champions League: negli ottavi di finale, contro il Barcellona, all'andata i catalani ebbero la meglio per 1-2 a Stamford Bridge, con Terry che siglò l'autorete dell'1-1,[55] mentre al ritorno i londinesi pareggiarono 1-1 al Camp Nou e vennero eliminati.[56]

Terry prima di una partita nel 2008

La stagione successiva vide Terry protagonista di molti episodi singolari: il 14 ottobre 2006, in una partita contro il Reading, si propose di ricoprire il ruolo di portiere dopo gli infortuni di Peter Cech e Carlo Cudicini, indossando la maglietta col numero 40 appartenente ad Henrique Hilário, terzo portiere non convocato in quell'occasione.[9] Il 26 dicembre dello stesso anno, sempre contro il Reading il giocatore fu costretto ad uscire dal campo per un problema alla zona lombare della schiena:[57] operato due giorni dopo,[57] poté tornare in campo solo il 3 febbraio 2007.[58] Durante la finale di Carling Cup contro l'Arsenal Terry subì un forte colpo in faccia da Abou Diaby, rimanendo tramortito a terra, per poi essere portato fuori dal campo in barella e immediatamente condotto in ospedale per accertamenti.[34][59] Tuttavia non fu riscontrato nessun grave danno, anche se inizialmente si temeva il peggio: Terry dichiarò di non ricordare quanto accaduto per via del trauma.[60] Anche senza il suo capitano il Chelsea vinse quella partita e Lampard dedicò la vittoria proprio all'amico in ospedale, il quale ebbe modo di ringraziarlo quando raggiunse la squadra per i festeggiamenti.[61] Anche a causa degli infortuni, Terry disputò solamente 45 incontri, segnando una sola volta (alla seconda giornata nel 3-0 contro il Manchester City),[62] ma vincendo comunque Football League Cup e FA Cup.[34] A fine stagione prolungò il proprio contratto con i Blues, divenendo anche il giocatore più pagato fino a quel momento della Premier League, con 135.000 sterline a settimana.[63]

Il periodo buio con Grant e Scolari, poi Hiddink
[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2007-2008 fu una delle più sfortunate per John Terry e per tutto il Chelsea: innanzitutto, dopo una serie di risultati negativi nelle partite iniziali e alcuni screzi con la proprietà, José Mourinho rassegnò le proprie dimissioni, lasciando la squadra nelle mani dell'israeliano Avraham Grant, già dirigente.[34] Il 16 dicembre, poi, in un derby con l'Arsenal Terry rimediò un pestone da Emmanuel Eboué, rompendosi tre ossa del piede.[64] Inizialmente i medici ipotizzarono che sarebbero stati necessari tre mesi per il recupero,[34] ma il giocatore riuscì a tornare in campo in tempo per guidare la propria squadra nella finale di Carling Cup, persa per 2-1 col Tottenham.[34] Più tardi, nell'ultima partita di campionato col Bolton (11 maggio 2008), si scontrò con Petr Cech, subendo un leggero infortunio, che comunque non gli pregiudicò la partecipazione alla prima finale di Champions League del suo club, contro i rivali del Manchester United.[9] L'incontro, terminato 1-1 dopo i supplementari, si concluse ai tiri di rigore, e Terry sbagliò l'ultimo di essi, quello che gli avrebbe consegnato il prestigioso titolo dopo l'errore dell'avversario Cristiano Ronaldo. Decisivo fu poi lo sbaglio del compagno Nicolas Anelka, che consegnò la coppa nelle mani dei Red Devils.[65] Dopo la finale, Terry fu difeso dai compagni e venne da loro definito Mister Chelsea, per il carattere e la bravura con cui aveva sempre guidato la sua squadra,[9] oltre ad avere rivinto il premio di miglior difensore della Champions League.[53] Il giocatore concluse così la stagione 37 presenze e una rete (siglata nel decisivo 1-0 contro il Sunderland),[66] segnata dall'arrivo al secondo posto in campionato, Champions League e Carling Cup.[9]

John Terry e Carlo Ancelotti durante la parata per la vittoria della Premier League 2009-2010.

L'anno successivo Grant non fu confermato, e al suo posto arrivò il brasiliano Luiz Felipe Scolari.[67] Con lui il Chelsea partì bene, ma verso metà della stagione arrivarono parecchi risultati negativi, propiziati anche da una carente preparazione atletica, che permetteva alle squadre avversarie di segnare parecchi gol ai Blues specialmente nei minuti conclusivi di ogni incontro.[68] Nel febbraio 2009 Scolari venne esonerato, e al suo posto giunse Guus Hiddink, olandese già CT della Russia.[34][68] Grazie ai suoi metodi, il Chelsea vinse la FA Cup (primo trofeo nell'era post-Mourinho),[69] e venne eliminato dalla Champions League in semifinale dal Barcellona, squadra vincitrice del torneo, con molti dubbi sull'arbitraggio, espressi anche dallo stesso Terry, che comunque si presentò negli spogliatoi dei catalani per complimentarsi con Josep Guardiola e i suoi.[34] Il capitano dei Blues concluse l'annata con 51 presenze e tre marcature,[70] vincendo per la terza volta il premio di migliore difensore della Champions.[53]

I nuovi trofei con Ancelotti
[modifica | modifica wikitesto]
Terry con la maglia del Chelsea nel 2010.

Nella stagione 2009-2010, con Carlo Ancelotti in panchina, Terry conquistò per la prima volta nella storia del suo club il cosiddetto double campionato-coppa nazionale, da aggiungere al Community Shield vinto ad inizio stagione ai danni del Manchester United.[71] L'annata, però, non era partita bene, con due scandali che lo colpirono: il primo fu causato da suo padre, Ted, scoperto mentre vendeva cocaina a dei cittadini londinesi;[72] il secondo lo coinvolse in prima persona, poiché i tabloid britannici vennero a conoscenza di una sua relazione con la modella francese Vanessa Perroncel, ex fidanzata del suo amico ed ex compagno di squadra Wayne Bridge, che rischiò di porre fine al suo matrimonio.[14] Ad ogni modo, dopo qualche partita giocata sotto i suoi standard, Terry riuscì a riprendersi, salvando il matrimonio e disputando 52 partite (con tre gol, di cui in Premier nell'1-0 contro il Manchester United),[73] contribuendo così alla vittoria della Premier da parte dei Blues.[74]

L'anno seguente disputò 50 partite segnando quattro reti (tre in campionato e uno in Champions),[75] saltando alcune partite a causa di un infortunio al nervo sciatico.[76]

La Champions League con Di Matteo e l'anno con Benítez
[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2011-2012 fu molto travagliata per il Chelsea che esonera il sostituto di Ancelotti André Villas-Boas (che tentò di accantonare i senatori dei Blues, tra cui Terry)[77][78] rimpiazzandolo con Roberto Di Matteo. Il Chelsea arrivò solo sesto in campionato ma vinse la sua prima Champions League contro il Bayern Monaco ai rigori, dopo l'1-1 maturato durante la partita;[79] Terry, però, non poté disputare la gara a causa dell'espulsione che rimediò nella semifinale di ritorno contro il Barcellona,[80][81] ma festeggiò comunque la vittoria in campo e sollevò il trofeo insieme a Frank Lampard, cosa che provocò qualche critica.[82][83] Prima della Champions Terry vinse la sua quarta FA Cup (tutte da capitano) battendo 2-1 il Liverpool.[84] In stagione segnò sette reti in 44 partite, di cui 6 in Premier League (record nella sua carriera)[85] e una in Champions League, nel ritorno degli ottavi contro il Napoli (4-1), che consentì ai londinesi di rimontare la sconfitta per 3-1 del San Paolo.[86] Tra l'altro si distinse per le sue doti da passatore in quanto era (dietro a Xavi e Leon Britton) il terzo calciatore con la percentuale più alta di passaggi portati a termine.[87]

L'anno successivo invece fu più complicato per lui: a novembre fu vittima di un infortunio al ginocchio[88] ed ebbe un cattivo rapporto con nuovo tecnico Rafael Benítez, arrivato a seguito dell'esonero di Di Matteo, finendo in più occasioni relegato in tribuna.[89][90][91][92] Il Chelsea a fine anno vinse l'Europa League, sconfiggendo 2-1 il Benfica: Terry non giocò neppure questa finale europea, in quanto vittima di un nuovo infortunio.[93]

Le Premier con Mourinho e Conte, l'addio
[modifica | modifica wikitesto]
Terry con Didier Drogba insieme alla Premier League vinta nel 2014-2015

La stagione 2013-2014 si aprì per i Blues con il ritorno in panchina di Mourinho, che (oltre ad averlo confermato come capitano)[94] lo rimise nella difesa titolare dei londinesi al fianco di Gary Cahill;[95] sotto la guida del portoghese Terry disputò un'ottima annata riscattando così le 2 stagioni precedenti,[95] tanto che l'ex allenatore dell'Inter lo esaltò definendolo il migliore difensore della Premier League.[96] Terminò l'annata con 47 presenze e due reti (entrambe in Premier), con il club che arrivò terzo in campionato e in semifinale in Champions League, venendo eliminato dall'Atlético Madrid[97] (con Terry che giocò il ritorno nonostante fosse in dubbio).[98]

Nella stagione 2014-2015 il Chelsea tornò campione d'Inghilterra sotto la guida di José Mourinho e Terry giocò ancora ad alti livelli[99] arrivando a vincere la sua quarta Premier League, sollevando il trofeo, giocando tutte e 38 le partite della squadra oltre che tutti i minuti nonostante i 35 anni d'età.[8] Il 18 ottobre 2014 giocò con la fascia di capitano dei Blues per la 500ª volta nel successo contro il Crystal Palace,[45] mentre il 10 maggio diventò il difensore più prolifico nella storia della Premier League arrivando a quota 39 reti superando David Unsworth in occasione dell'1-1 contro il Liverpool.[100] Nella medesima stagione vince pure la Coppa di Lega, andando a segno nella finale vinta 2-0 contro il Tottenham.[101] Terminò la stagione realizzando otto reti (di cui 5 in campionato) in 49 presenze.[102]

L'anno successivo, a causa di un difficile inizio di campionato, l'allenatore portoghese venne esonerato e rimpiazzato da Guus Hiddink;[103] Terry giocò meno gare (24 partite in campionato, 33 tra tutte le competizioni), rimpiazzato dal giovane Kurt Zouma, e la squadra arrivò a metà classifica:[9] Terry disputò una stagione non buona, mostrandosi in calo,[104][105] ricevendo (dopo 5 anni) un'espulsione in Premier nel successo per 3-2 contro il West Bromwich.[106] In più il 15 gennaio 2016 si rese protagonista due volte contro l'Everton: al 50' la squadra andò sotto per via di una sua autorete, ma al 98' pareggiò segnando il definitivo 3-3.[107] Il 19 marzo 2016 raggiunse quota 700 presenze con il Chelsea in occasione del 2-2 contro il West Ham Utd.[9] Concluse negativamente l'annata il 7 maggio 2016, rendendosi protagonista di un'altra espulsione nel recupero della sfida persa per 3-2 contro il Sunderland con un brutto intervento su Wahbi Khazri.[108]

Nonostante nel febbraio 2016 avesse dichiarato di volere lasciare il club a fine stagione,[109] arrivati a tal momento il neo allenatore dei londinesi Antonio Conte lo convinse a rimanere per un'altra stagione.[110]

Tuttavia in autunno l'allenatore leccese mise Terry ai margini,[41] anche per via di un infortunio subito il 12 settembre 2016 contro lo Swansea City.[111] Il 17 aprile 2017, dopo avere giocato poco durante la stagione, annunciò che a fine stagione avrebbe lasciato il Chelsea.[41] Il 15 maggio 2017 segnò la sua ultima rete con i Blues, siglando il provvisorio 1-0 al 22' nel 4-3 contro il Watford.[112] Sei giorni più tardi disputò la sua ultima gara con i londinesi nel 5-1 contro il Sunderland, venendo rimpiazzato al 28' da Gary Cahill (la sostituzione avrebbe dovuto avvenire al 26' in quanto il 26 è il numero che indossò ai Blues) uscendo tra gli applausi.[113][114] Concluse la sua lunga esperienza al Chelsea con il quinto e ultimo scudetto messo in bacheca.[114]

Aston Villa e ritiro
[modifica | modifica wikitesto]
Terry all'Aston Villa nel 2018.

Il 3 luglio 2017, dopo aver dedicato ventidue anni della sua carriera al Chelsea (717 presenze e 67 gol in tutto), firmò un contratto annuale con l'Aston Villa.[115] Il difensore scelse di indossare la maglia n° 26, come nella sua ex squadra,[116] di cui diventò subito capitano oltre che titolare della difesa dei Villains che puntavano alla promozione in Premier.[117][118]

A seguito della finale play-off persa contro il Fulham annunciò il suo addio dal club a fine anno.[119] Nella sua ultima stagione disputò 36 partite (32 in Championship, 3 nei play-off e 1 in FA Cup), segnando una rete il 21 ottobre 2017 nel successo per 2-1 contro il Fulham.[120][121]

Scaduto il contratto, si svincolò il 1º luglio 2018.[122] Dopo avere svolto le visite mediche nel settembre 2018 con lo Spartak Mosca,[123] rifiutò l’offerta presentata dal club russo (inizialmente si credeva che ci fosse il Chelsea dietro a questa sua scelta),[124][125] per poi annunciare il 7 ottobre seguente il suo ritiro dal calcio giocato.[126]

Con i club ha messo insieme 759 presenze e 68 gol con 17 trofei vinti.

Nazionali giovanili
[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 2000 e il 2001 giocò 9 partite con la selezione Under-21 inglese mettendo a segno una rete in occasione del 4-0 contro la Finlandia il 23 marzo 2001.[127] Nonostante fosse stato impiegato in più occasioni nelle qualificazioni per l'europeo di categoria del 2002, non venne incluso nella lista finale dei convocati.[9][128]

Nazionale maggiore
[modifica | modifica wikitesto]
Terry durante un'amichevole del 2010 tra Inghilterra e Giappone.
Gli anni con Eriksson e McClaren
[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio dell'agosto 2002 Terry fu protagonista di una rissa con una buttafuori di un night club: questo episodio fece ritardare il suo approdo in nazionale.[129][130]

Terry fece il suo debutto ufficiale nella Nazionale inglese nel 2003, in occasione di un'amichevole disputata contro la Serbia e Montenegro, rilevando al 46' Steven Gerrard.[131] Il CT Sven-Göran Eriksson lo scelse presto come titolare inamovibile al fianco di Sol Campbell, formando la coppia difensiva che avrebbe rappresentato l'Inghilterra in occasione degli Europei del 2004.[132] Durante la manifestazione gli inglesi arrivarono sino ai quarti, con Terry (che saltò solo la gara contro la Francia per infortunio, venendo sostituito da Jamie Carragher)[133][134] che complessivamente deluse.[135]

Il 12 ottobre 2005, in occasione di una partita contro la Polonia (valida per le qualificazioni ai Mondiali 2006), indossò per la prima volta la fascia da capitano della sua selezione a seguito dell'uscita dal campo di Michael Owen.[9] Il 30 maggio 2006, prima dei Mondiali, segnò il suo primo gol con la maglia dei Tre Leoni nel successo per 3-1 ai danni dell'Ungheria.[136] Dopo la fallimentare spedizione inglese in Germania, Terry fu l'unico della sua squadra a far parte della formazione-tipo del torneo,[5] rendendosi oltretutto protagonista di un salvataggio sulla linea nella sfida ai gironi contro Trinidad e Tobago (vinta 2-0) quando il punteggio era in parità.[137]

Il 10 agosto 2006, il CT Steve McClaren lo nominò stabilmente capitano, con vice David Beckham.[138] Sotto la gestione McClaren segnò due reti, entrambe in amichevole: la prima al debutto del neo CT nel 4-0 contro la Grecia (in cui per la prima volta indossò la fascia da capitano della selezione inglese dal primo minuto),[139][140] la seconda ancora nell'1-1 contro il Brasile;[141] il goal contro i verdeoro fu il primo segnato nel nuovo stadio di Wembley da un calciatore della nazionale inglese.[142] Nonostante l'impegno suo e dei compagni, l'Inghilterra non riuscì a qualificarsi agli Europei del 2008 dopo avere perso in casa per 2-3 contro la Croazia (partita in cui Terry non giocò).[143]

Gli anni con Capello
[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la mancata qualificazione a Euro 2008, McClaren fu sostituito dall'italiano Fabio Capello,[144] che decise di mantenere il difensore del Chelsea capitano, affiancandogli nel ruolo di vice Rio Ferdinand e di terzo capitano Steven Gerrard.[145]

Anche sotto la guida del c.t. italiano Terry si mostrò ancora bravo sotto porta: andò a segno in due amichevoli vinte contro gli Stati Uniti (2-0)[146] e la Germania (2-1),[147] oltre che nella sfida di qualificazione ai Mondiali 2010 vinta 2-1 contro l'Ucraina in cui segnò il goal del risultato finale con cui i Tre Leoni si riportarono avanti dopo avere subito l'1-1 su punizione dell'ex compagno al Chelsea Andrij Ševčenko.[148]

Nel febbraio 2010, pochi mesi prima dei Mondiali in Sudafrica, Capello tolse la fascia a Terry a causa di una mobilitazione del popolo inglese a seguito delle accuse di adulterio nei suoi confronti.[149] Come spiegato dallo stesso CT in un incontro di 12 minuti il 5 febbraio 2010, questa decisione fu presa soltanto nell'interesse della squadra.[150] Capello dichiarò poi che, sotto la sua guida, Terry non sarebbe più stato capitano della Nazionale.[151] Nonostante queste misure per la salvaguardia della squadra, Terry giocò tutte le quattro gare disputate dell'Inghilterra (segnalandosi in particolare nella sfida contro la Slovenia ai gironi, dove fornì un'ottima prestazione aiutando gli inglesi a passare il turno)[152] che venne comunque eliminata agli ottavi di finale dei Mondiali dalla Germania.[153]

Post-Mondiale, Euro 2012 e il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]
Terry agli Europei 2012

Terry giocò con la selezione nazionale anche nelle qualificazioni agli Europei 2012, dove tornò a indossare la fascia da capitano.[9] Tuttavia, per via delle accuse di razzismo a suo carico da parte di Anton Ferdinand, la federazione inglese decise di revocargli nuovamente il ruolo di capitano:[25] Capello si oppose alla scelta e in febbraio rassegnò le proprie dimissioni a causa delle polemiche sulla questione,[25], alimentate da una frase pronunciata dall'allenatore friulano nel corso della trasmissione italiana 5 minuti di recupero e che venne tradotta erroneamente in <<Terry continua a essere il mio capitano>> in Inghilterra.[25][154] A Euro 2012 la squadra si presentò con il nuovo allenatore Roy Hodgson e Terry venne convocato a scapito di Rio Ferdinand (celebre fratello di Anton).[155][156] Nel torneo disputò da titolare tutte e quattro le gare della squadra; nel girone di qualificazione gli inglesi pareggiarono la prima gara contro la Francia (1-1),[157] battendo successivamente la Svezia (3-2)[158] e l'Ucraina (1-0 con Terry che salvò un goal ma con la palla già entrata ma né gli assistenti arbitrali né l'arbitro convalidò il goal).[159][160] Superato il girone al primo posto con 7 punti, la squadra britannica fu eliminata ai quarti di finale dopo i tiri di rigore dall'Italia, futura finalista del torneo.[161] Il 23 settembre 2012, sedici giorni dopo avere disputato la sua 78ª partita con l'Inghilterra nel successo esterno per 0-5 contro la Moldavia,[34] Terry lasciò ufficialmente il calcio internazionale a causa delle accuse di razzismo che lo avevano infangato.[34] Queste furono le sue parole:

«Oggi annuncio il mio ritiro dal calcio internazionale. Ho sempre dato il massimo e prendere questa decisione mi spezza il cuore. (...) Sono stato già assolto dai giudici, mentre per la Federazione devo subire un nuovo processo. Questa situazione è insostenibile e non mi consente di proseguire la carriera in nazionale[162]»

Viste le sue ottime prestazioni al Chelsea durante la stagione 2013-2014, si vociferò riguardo a una sua convocazione ai Mondiali in Brasile;[96][163] queste voci vennero messe a tacere da Roy Hodgson che in febbraio disse pubblicamente che Terry non sarebbe stato convocato.[164] Questa scelta del CT venne criticata sia prima[165] che dopo la competizione (in cui i britannici uscirono al primo turno con 1 punto) dai media.[163][166]

Nel 2016 invece rifiutò una chiamata della nazionale in vista di Euro 2016.[167][168]

Dopo il ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 ottobre 2018, tre giorni dopo aver annunciato il ritiro dal calcio giocato, è entrato nello staff tecnico dell’Aston Villa come vice di Dean Smith.[169] Tra l'altro nel febbraio 2018 aveva fatto capire che sarebbe diventato allenatore al termine della carriera calcistica in quanto annunciò di volere allenare il Chelsea in futuro.[170] A fine stagione, con la squadra promossa in Premier, Terry ha prolungato il proprio contratto fino al 2021.[171] Al termine del contratto non prolunga il proprio rapporto con il club di Birmingham.[172]

In occasione del Mondiale del 2022 è uno degli opinionisti di beIN Sports.[173]

Il 10 aprile 2023 segue Dean Smith al Leicester City.[174]

In estate torna al Chelsea come collaboratore dell’Accademy.[175]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1998-1999 Inghilterra (bandiera) Chelsea PL 2 0 FACup+CdL 3+1 0+0 CdC 1 0 SU 0 0 7 0
1999-gen. 2000 PL 4 0 FACup+CdL 4+1 1+0 UCL 0 0 - - - 9 1
gen.-giu. 2000 Inghilterra (bandiera) Nottingham Forest FD 6 0 FACup+CdL 0+0 0+0 - - - - - - 6 0
2000-2001 Inghilterra (bandiera) Chelsea PL 22 1 FACup+CdL 3+1 0+0 CU 0 0 CS 0 0 26 1
2001-2002 PL 33 1 FACup+CdL 5+5 2+0 CU 4 1 - - - 47 4
2002-2003 PL 20 3 FACup+CdL 5+3 2+0 CU 1 1 - - - 29 6
2003-2004 PL 33 2 FACup+CdL 3+2 1+0 UCL 13 0 - - - 51 3
2004-2005 PL 36 3 FACup+CdL 1+5 1+0 UCL 11 4 - - - 53 8
2005-2006 PL 36 4 FACup+CdL 4+1 2+1 UCL 8 0 CS 1 0 50 7
2006-2007 PL 28 1 FACup+CdL 4+2 0+0 UCL 10 0 CS 1 0 45 1
2007-2008 PL 23 1 FACup+CdL 2+2 0+0 UCL 10 0 CS 0 0 37 1
2008-2009 PL 35 1 FACup+CdL 4+1 0+0 UCL 11 2 - - - 51 3
2009-2010 PL 37 2 FACup+CdL 5+1 1+0 UCL 8 0 CS 1 0 52 3
2010-2011 PL 33 3 FACup+CdL 3+1 0+0 UCL 8 1 CS 1 0 46 4
2011-2012 PL 31 6 FACup+CdL 4+1 0+0 UCL 8 1 - - - 44 7
2012-2013 PL 14 4 FACup+CdL 3+1 1+0 UCL+UEL 2+6 0+1 CS+SU+Cmc 1+0+0 0 27 6
2013-2014 PL 34 2 FACup+CdL 0+1 0+0 UCL 11 0 SU 1 0 47 2
2014-2015 PL 38 5 FACup+CdL 0+4 0+1 UCL 7 2 - - - 49 8
2015-2016 PL 24 1 FACup+CdL 2+2 0+0 UCL 4 0 CS 1 0 33 1
2016-2017 PL 9 1 FACup+CdL 3+2 0+0 - - - - - - 14 1
Totale Chelsea 492 41 95 13 123 13 7 0 717 67
2017-2018 Inghilterra (bandiera) Aston Villa FLC 32+3 1+0 FACup+CdL 1+0 0+0 - - - - - - 36 1
Totale carriera 533 42 96 13 123 13 7 0 759 68

Presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Inghilterra
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
3-6-2003 Leicester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Serbia e Montenegro (bandiera) Serbia e Montenegro Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
20-8-2003 Ipswich Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 1 Croazia (bandiera) Croazia Amichevole -
6-9-2003 Skopje Macedonia Macedonia (bandiera) 1 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2004 -
10-9-2003 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Liechtenstein (bandiera) Liechtenstein Qual. Euro 2004 -
11-10-2003 Istanbul Turchia Turchia (bandiera) 0 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2004 -
16-11-2003 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 3 Danimarca (bandiera) Danimarca Amichevole -
31-3-2004 Göteborg Svezia Svezia (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - Uscita al 46’ 46’
1-6-2004 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 1 Giappone (bandiera) Giappone Amichevole - Uscita al 88’ 88’
17-6-2004 Coimbra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 0 Svizzera (bandiera) Svizzera Euro 2004 - 1º turno -
21-6-2004 Lisbona Croazia Croazia (bandiera) 2 – 4 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 2004 - 1º turno -
24-6-2004 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 2 – 2 dts
(6 – 5 dtr)
Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 2004 - Quarti di finale -
18-8-2004 Newcastle Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 0 Ucraina (bandiera) Ucraina Amichevole -
4-9-2004 Vienna Austria Austria (bandiera) 2 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2006 -
8-9-2004 Chorzów Polonia Polonia (bandiera) 1 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2006 -
17-11-2004 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - Uscita al 65’ 65’
26-3-2005 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 4 – 0 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Qual. Mondiali 2006 -
30-3-2005 Newcastle Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian Qual. Mondiali 2006 -
17-8-2005 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 4 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - Uscita al 46’ 46’
8-10-2005 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Austria (bandiera) Austria Qual. Mondiali 2006 -
12-10-2005 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Polonia (bandiera) Polonia Qual. Mondiali 2006 -
12-11-2005 Ginevra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
1-3-2006 Liverpool Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
30-5-2006 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 1 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole 1 Uscita al 76’ 76’
3-6-2006 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 6 – 0 Giamaica (bandiera) Giamaica Amichevole - Uscita al 33’ 33’
10-6-2006 Francoforte Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Mondiali 2006 - 1º turno -
15-6-2006 Norimberga Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Trinidad e Tobago (bandiera) Trinidad e Tobago Mondiali 2006 - 1º turno -
20-6-2006 Colonia Svezia Svezia (bandiera) 2 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 2006 - 1º turno -
25-6-2006 Stoccarda Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Mondiali 2006 - Ottavi di finale - Ammonizione al 18’ 18’
1-7-2006 Gelsenkirchen Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0 dts
(1 – 3 dtr)
Portogallo (bandiera) Portogallo Mondiali 2006 - Quarti di finale - Ammonizione al 30’ 30’
16-8-2006 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 4 – 0 Grecia (bandiera) Grecia Amichevole 1 cap.
2-9-2006 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 5 – 0 Andorra (bandiera) Andorra Qual. Euro 2008 - cap.
6-9-2006 Skopje Macedonia Macedonia (bandiera) 0 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2008 - cap.
7-10-2006 Manchester Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0 Macedonia (bandiera) Macedonia Qual. Euro 2008 - cap.
11-10-2006 Zagabria Croazia Croazia (bandiera) 2 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2008 - cap.
15-11-2006 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - cap.
24-3-2007 Ramat Gan Israele Israele (bandiera) 0 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2008 - cap.
28-3-2007 Barcellona Andorra Andorra (bandiera) 0 – 3 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2008 - cap.
1-6-2007 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1 cap. Uscita al 72’ 72’
6-6-2007 Tallinn Estonia Estonia (bandiera) 0 – 3 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2008 - cap.
22-8-2007 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 2 Germania (bandiera) Germania Amichevole - cap.
8-9-2007 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 0 Israele (bandiera) Israele Qual. Euro 2008 - cap.
12-9-2007 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 0 Russia (bandiera) Russia Qual. Euro 2008 - cap.
26-3-2008 Saint-Denis Francia Francia (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - Uscita al 46’ 46’
28-5-2008 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Amichevole 1 cap.
20-8-2008 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 2 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Amichevole - cap.
6-9-2008 Barcellona Andorra Andorra (bandiera) 0 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2010 - cap.
10-9-2008 Zagabria Croazia Croazia (bandiera) 1 – 4 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2010 - cap. Uscita al 89’ 89’
19-11-2008 Berlino Germania Germania (bandiera) 1 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole 1 cap.
11-2-2009 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - cap.
28-3-2009 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 4 – 0 Slovacchia (bandiera) Slovacchia Amichevole - cap.
1-4-2009 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Ucraina (bandiera) Ucraina Qual. Mondiali 2010 1 cap.
6-6-2009 Almaty Kazakistan Kazakistan (bandiera) 0 – 4 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2010 - cap.
10-6-2009 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 6 – 0 Andorra (bandiera) Andorra Qual. Mondiali 2010 - cap.
12-8-2009 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - cap.
5-9-2009 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Slovenia (bandiera) Slovenia Amichevole - cap.
9-9-2009 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 5 – 1 Croazia (bandiera) Croazia Qual. Mondiali 2010 - cap. Ammonizione al 85’ 85’
10-10-2009 Dnipropetrovs'k Ucraina Ucraina (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2010 - cap.
14-10-2009 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 0 Bielorussia (bandiera) Bielorussia Qual. Mondiali 2010 - cap.
3-3-2010 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 1 Egitto (bandiera) Egitto Amichevole -
30-5-2010 Graz Giappone Giappone (bandiera) 1 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
12-6-2010 Rustenburg Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 2010 - 1º turno -
18-6-2010 Città del Capo Algeria Algeria (bandiera) 0 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 2010 - 1º turno -
23-6-2010 Port Elizabeth Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Slovenia (bandiera) Slovenia Mondiali 2010 - 1º turno -
27-6-2010 Bloemfontein Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 4 Germania (bandiera) Germania Mondiali 2010 - Ottavi di finale -
11-8-2010 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole - Uscita al 46’ 46’
9-2-2011 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
26-3-2011 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2012 - cap.
4-6-2011 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 2 Svizzera (bandiera) Svizzera Qual. Euro 2012 - cap. Uscita al 30’ 30’
2-9-2011 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 0 – 3 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2012 - cap.
6-9-2011 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 2012 - cap.
7-10-2011 Podgorica Montenegro Montenegro (bandiera) 2 – 2 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Euro 2012 - cap.
15-11-2011 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole - cap.
2-6-2012 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Amichevole - Uscita al 70’ 70’
11-6-2012 Donec'k Francia Francia (bandiera) 1 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 2012 - 1º turno -
15-6-2012 Kiev Svezia Svezia (bandiera) 2 – 3 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 2012 - 1º turno -
19-6-2012 Donec'k Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 0 Ucraina (bandiera) Ucraina Euro 2012 - 1º turno - Ammonizione al 78’ 78’
24-6-2012 Kiev Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0 dts
(2 – 4 dtr)
Italia (bandiera) Italia Euro 2012 - Quarti di finale -
7-9-2012 Chișinău Moldavia Moldavia (bandiera) 0 – 5 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 2014 -
Totale Presenze (18º posto) 78 Reti 6
  1. ^ (EN) The best 20 England defenders, in The Daily Telegraph, 31 luglio 2007. URL consultato il 9 aprile 2019.
  2. ^ (EN) Is John Terry the greatest ever Premier League centre back?, in Daily Mail, 18 aprile 2017. URL consultato il 15 aprile 2019.
  3. ^ a b c d (EN) Adam Bate, John Terry's Chelsea career: Where does the defender rank?, in Sky Sports News, 17 maggio 2017. URL consultato il 20 agosto 2020.
  4. ^ (EN) Stars out for the World XI, su fifa.com, 21 dicembre 2009. URL consultato il 30 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2009).
  5. ^ a b (EN) Terry makes Fifa World Cup squad, in BBC Sport, 7 luglio 2006. URL consultato il 1º luglio 2010.
  6. ^ a b c d (EN) Players, su chelseafc.com. URL consultato il 1º luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  7. ^ a b c (EN) John Terry - the statistics, su chelseafc.com, 8 ottobre 2018. URL consultato il 15 giugno 2019.
  8. ^ a b (EN) Daniel Prescott, Chelsea captain John Terry becomes just second outfield player to play every minute of Premier League title-winning campaign, in Daily Mail, 25 maggio 2015. URL consultato il 29 maggio 2015.
  9. ^ a b c d e f g h i j k Derbyshire.
  10. ^ a b c d (EN) Simon Garfield, The man for all seasons, in The Guardian, 7 maggio 2006. URL consultato il 30 aprile 2014.
  11. ^ (EN) John Terry kicks-off wedding WAGathon, in Daily Mail, 16 giugno 2007. URL consultato il 30 aprile 2014.
  12. ^ (EN) John Terry voted Dad of the Year, in The Independent, 19 giugno 2009. URL consultato il 9 aprile 2019.
  13. ^ (EN) The Goal Rich List 2013 - 23. John Terry (Chelsea) - £27.5m, su goal.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  14. ^ a b John Terry, due in uno: tradisce moglie e miglior amico, in Sky Sport, 30 gennaio 2010. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  15. ^ (EN) Murray Wardrop, John Terry's wife 'wants divorce', in The Daily Telegraph, 1º febbraio 2010. URL consultato il 9 aprile 2019.
  16. ^ (EN) Love-cheat John Terry flies to Dubai to face the music (and the in-laws) as wife lays down new ground rules for marriage, in Daily Mail, 10 febbraio 2010. URL consultato il 9 aprile 2019.
  17. ^ (EN) David Jarvis, Toni Terry: I'll stand by my man, in Daily Express, 7 febbraio 2010. URL consultato il 12 maggio 2019.
  18. ^ Sexy-scandalo - Il “traditore” John Terry perdonato dalla moglie, in Il Secolo XIX. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2014).
  19. ^ John Terry • Fabio Cordella | Wine of Champions, su fabiocordella.com. URL consultato il 28 maggio 2024.
  20. ^ (EN) Alec Marsh, Chelsea four fined for drunken abuse, in The Daily Telegraph, 23 settembre 2001. URL consultato il 25 giugno 2010.
  21. ^ a b Terry nei guai. Vende tour al Chelsea, in la Repubblica, 20 dicembre 2009. URL consultato il 9 aprile 2019.
  22. ^ Terry di nuovo nei guai: investe uno steward dello Stamford, in Sky Sport, 17 marzo 2010. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
  23. ^ Terry, accuse di razzismo: ora rischia la nazionale, in Sky Sport, 2 novembre 2011. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
  24. ^ a b John Terry è stato assolto dall'accusa di razzismo, in il Post, 13 luglio 2012. URL consultato il 28 marzo 2020.
  25. ^ a b c d Capello lascia l'Inghilterra: "Subìto grande sgarbo", in la Repubblica, 8 febbraio 2012. URL consultato il 12 maggio 2019.
  26. ^ (EN) John Terry racism trial: Ashley Cole defends teammate, in BBC News, 11 luglio 2012. URL consultato il 14 aprile 2020.
  27. ^ Terry, fuori 4 turni per insulti razzisti a Ferdinand, in Sky Sport, 27 settembre 2012. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
  28. ^ (EN) John Terry decides not to appeal against four-match ban, in BBC Sport, 18 ottobre 2012. URL consultato il 28 marzo 2020.
  29. ^ (EN) John Terry signs Pro Evolution Soccer contract extension, su gamesindustry.biz, 21 agosto 2006. URL consultato il 20 agosto 2020.
  30. ^ a b (EN) West Ham honour youth boss who nurtured £80m of talent, in BBC Sport, 5 maggio 2010. URL consultato il 30 aprile.
  31. ^ (EN) John Terry is the best centre-back in Premier League history - Jamie Carragher, su Sky Sports. URL consultato il 16 giugno 2021.
  32. ^ a b c (EN) John Terry, su en.espn.co.uk. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2015).
  33. ^ a b (EN) John Terry's leadership is crucial to Chelsea, the game is now full of very, very quiet players, in The Daily Telegraph, 23 agosto 2015. URL consultato il 9 aprile 2019.
  34. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Hayes.
  35. ^ a b c d (EN) Why John Terry Is Chelsea's 'Captain, Leader, Legend', su Bleacher Report. URL consultato il 2 aprile 2020.
  36. ^ (EN) Cox: Terry is the Prem's best centre-back, su ESPN.com, 30 gennaio 2015. URL consultato il 15 giugno 2021.
  37. ^ (EN) The Interview: John Terry, in The Independent, 19 luglio 2013. URL consultato il 15 giugno 2021.
  38. ^ Goal.com's Top 50 English Players: John Terry (50) | Goal.com, su www.goal.com. URL consultato il 15 giugno 2021.
  39. ^ (EN) Chelsea defender Fikayo Tomori says John Terry is an inspiration to the club's young players, su fourfourtwo.com. URL consultato il 2 aprile 2020.
  40. ^ (EN) Media Watch: Marc Guehi on influence of John Terry, Ross Barkley responds well to Roy Keane criticism, several blues in list of top 50 Premier League players of the past decade, su chelseafc.com. URL consultato il 2 aprile 2020.
  41. ^ a b c Premier, Terry lascia il Chelsea: addio a fine stagione dopo 22 anni, in La Gazzetta dello Sport, 17 aprile 2017. URL consultato il 7 aprile 2019.
  42. ^ John Terry - Season 1999/2000, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  43. ^ (EN) Chelsea fight back for draw at Arsenal, in BBC Sport, 13 gennaio 2001. URL consultato il 28 marzo 2020.
  44. ^ John Terry - Season 2000/2001, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  45. ^ a b (EN) Paul Brown, 500 not out! John Terry not looking to relinquish Chelsea captaincy any time soon, in The Daily Star, 19 ottobre 2014. URL consultato il 15 giugno 2019.
  46. ^ a b (EN) David Lacey, Arsenal 2 - 0 Chelsea, in The Guardian, 6 maggio 2002. URL consultato il 14 maggio 2019.
  47. ^ John Terry - Season 2002/2003, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  48. ^ John Terry - Season 2003/2004, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  49. ^ (EN) Monaco turn Chelsea tide, in Eurosport, 5 maggio 2004. URL consultato il 9 aprile 2019.
  50. ^ (EN) Jon Brodkin, Mourinho flies in as Ranieri is fired, in The Guardian, 1º giugno 2004. URL consultato il 9 aprile 2019.
  51. ^ Glanvill, p. 15.
  52. ^ John Terry - Season 2004/2005, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  53. ^ a b c (EN) UEFA Club Defender of the Year, su uefa.com. URL consultato il 15 aprile 2019.
  54. ^ John Terry - Season 2005/2006, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  55. ^ (ES) Messi se consagra en Stamford Bridge, in El País. URL consultato il 3 aprile 2020.
  56. ^ (EN) Barry Glendenning, Barcelona 1 - 1 Chelsea (Agg: 3-2), in The Guardian, 7 marzo 2006. URL consultato il 3 aprile 2020.
  57. ^ a b (EN) Terry has surgery on back injury, in BBC Sport, 28 dicembre 2006. URL consultato il 30 aprile 2014.
  58. ^ (EN) Jon Brodkin, Jon Brodkin: John Terry's return is so important, in The Guardian, 3 febbraio 2007. URL consultato il 13 maggio 2019.
  59. ^ (EN) Neil Ashton e Matt Lawton, You saved my life: Terry pays tribute to England physio, in Daily Mail, 27 febbraio 2007. URL consultato il 13 maggio 2019.
  60. ^ (EN) Chelsea's John Terry can't remember kick to head, su cbc.ca, 26 febbraio 2007. URL consultato il 9 aprile 2019.
  61. ^ (EN) Rowanne Westhenry, Why Chelsea Fans Will Always Stand Behind John Terry, su Bleacher Report. URL consultato il 10 aprile 2020.
  62. ^ John Terry - Season 2006/2007, su soccerbase.com. URL consultato il 15 aprile 2019.
  63. ^ (EN) Dominic Fifield, Terry becomes highest-paid player in Premier League history, in The Guardian, 28 luglio 2007. URL consultato il 15 aprile 2019.
  64. ^ (EN) He didn't try to 'do' John Terry: Arsenal boss defends Eboue tackle, in Daily Mail, 21 dicembre 2007. URL consultato il 13 maggio 2019.
  65. ^ Anelka sbaglia il rigore decisivo, la Champions va al Manchester, in la Repubblica, 22 maggio 2008. URL consultato il 15 aprile 2019.
  66. ^ John Terry - Season 2007/2008, su soccerbase.com. URL consultato il 15 aprile 2019.
  67. ^ (EN) How the Scolari appointment unfolded, in BBC Sport, 11 giugno 2008. URL consultato il 7 aprile 2019.
  68. ^ a b (EN) Richard Williams, Chelsea sack Scolari after just seven months, in The Guardian, 10 febbraio 2009. URL consultato il 7 aprile 2019.
  69. ^ (EN) Chris Bevan, Chelsea 2-1 Everton, in BBC Sport, 30 maggio 2009. URL consultato il 9 aprile 2019.
  70. ^ John Terry - Season 2008/2009, su soccerbase.com. URL consultato il 15 aprile 2019.
  71. ^ (EN) Phil McNulty, Chelsea 2-2 Man Utd (4-1 pens), in BBC Sport, 9 agosto 2009. URL consultato il 9 aprile 2019.
  72. ^ Il papà di Terry spaccia? Trappola di un giornale, in La Gazzetta dello Sport, 8 novembre 2009. URL consultato il 16 aprile 2020.
  73. ^ Ancelotti batte Ferguson, il Chelsea allunga sul Man U: +5, in Sky Sport. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
  74. ^ John Terry - Season 2009/2010, su soccerbase.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  75. ^ John Terry - Season 2010/2011, su soccerbase.com. URL consultato il 2 aprile 2020.
  76. ^ Simona Marchetti, Il Chelsea inizia a scricchiolare Terry rischia un lungo stop, in La Gazzetta dello Sport, 16 novembre 2010. URL consultato il 2 aprile 2020.
  77. ^ Qui Chelsea, Villas Boas e il giallo formazione: Terry è out, in Sky Sport, 21 febbraio 2012. URL consultato il 18 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2019).
  78. ^ (EN) Dominic Fifield, John Terry admits Chelsea players' blame for André Villas-Boas's exit, in The Guardian, 8 marzo 2012. URL consultato il 17 maggio 2019.
  79. ^ Sogno Chelsea: vince la Champions, esplode la gioia a Monaco fotogallery, in Sky Sport, 3 marzo 2017. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2019).
  80. ^ Barcellona-Chelsea, Terry: 'Espulsione giusta. Fa male saltare la finale', su calciomercato.it, 25 aprile 2012. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  81. ^ (EN) Chelsea captain John Terry can lift Champions League trophy, says Uefa, in The Guardian, 26 aprile 2012. URL consultato il 28 marzo 2020.
  82. ^ (EN) Jason Burt, John Terry finally defends his Champions League celebration after winning the trophy in 2012, in The Daily Telegraph, 1º ottobre 2014. URL consultato il 13 maggio 2019.
  83. ^ (EN) Lampard: Terry could have won the Champions League in his Speedos, in Evening Standard, 1º marzo 2017. URL consultato il 9 aprile 2019.
  84. ^ (EN) Now let's lift Champions League! JT and Lampard want to share honour in Munich, in Daily Mail, 6 maggio 2012. URL consultato il 9 aprile 2019.
  85. ^ (EN) 20 stats that define John Terry's time at Chelsea, in Daily Mail, 1º febbraio 2016. URL consultato il 9 aprile 2019.
  86. ^ Napoli, sogno infranto: il Chelsea vince 4-1 e va ai quarti, in Sky Sport. URL consultato il 31 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2019).
  87. ^ (EN) The Xavi from the Valley Talking tactics football blogpost, MSN Sport UK, su sport.uk.msn.com, 17 gennaio 2012. URL consultato il 20 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  88. ^ (EN) John Terry suffered 'no significant damage' to knee, Chelsea confirm, in The Guardian, 12 novembre 2012. URL consultato il 13 maggio 2019.
  89. ^ (EN) Terry will just have to get used to the bench, claims Rafa ahead of FA Cup semi final, in Daily Mail, 13 aprile 2013. URL consultato il 15 aprile 2019.
  90. ^ (EN) Paul Kelso, Rafael Benitez warns that Chelsea captain John Terry may have to get used to life on the bench, in The Daily Telegraph, 14 febbraio 2013. URL consultato il 15 aprile 2019.
  91. ^ (EN) Marginalised by Rafael Benitez, Chelsea captain John Terry may move, in The Independent, 18 aprile 2013. URL consultato il 15 aprile 2019.
  92. ^ Chelsea, Terry attacca Benitez: "E diceva che non reggevo 2 gare...", in La Gazzetta dello Sport, 3 maggio 2015. URL consultato il 15 aprile 2019.
  93. ^ Europa League, Benfica-Chelsea 1-2: Ivanovic gol al 93', in La Gazzetta dello Sport, 15 maggio 2013. URL consultato il 15 aprile 2019.
  94. ^ (EN) Mourinho: Terry will remain club captain [collegamento interrotto], su espn.co.uk. URL consultato il 2 aprile 2020.
  95. ^ a b (EN) Garry Hayes, Comparing John Terry's 2014/15 Stats to His 2013/14 Numbers, su bleacherreport.com. URL consultato il 28 marzo 2020.
  96. ^ a b (EN) Daniel Taylor, John Terry and England: a closed book or room for another chapter?, in The Guardian, 4 febbraio 2014. URL consultato il 13 maggio 2019.
  97. ^ L'Atletico abbatte il Chelsea: in Finale sarà derby col Real, in Sky Sport, 30 aprile 2014. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
  98. ^ Il Chelsea perde Čech e Terry, su it.uefa.com, 22 aprile 2014. URL consultato il 28 marzo 2020.
  99. ^ (EN) John Terry is the Premier League's best central defender this season, su espn.com. URL consultato il 2 aprile 2013.
  100. ^ a b (EN) Chelsea skipper John Terry becomes top scoring defender in Premier League history after netting 39th goal against Liverpool, in Daily Mail, 10 maggio 2015. URL consultato il 15 aprile 2019.
  101. ^ Capital One Cup al Chelsea: 2-0 al Tottenham. Mourinho torna a vincere, su gazzetta.it. URL consultato il 14 novembre 2021.
  102. ^ John Terry - Season 2014/2015, su soccerbase.com. URL consultato il 28 marzo 2020.
  103. ^ Chelsea, Hiddink nuovo allenatore. Mourinho: "Niente anno sabbatico", in la Repubblica, 19 dicembre 2015. URL consultato il 9 aprile 2019.
  104. ^ (EN) Sam Tighe, Tactically Explaining Chelsea's Terrible Start to 2015-16 Premier League Season, su Bleacher Report. URL consultato il 2 aprile 2020.
  105. ^ (EN) Guus Hiddink says John Terry has not been treated poorly as Chelsea captain prepares for Stamford Bridge exit, in Daily Mail, 10 maggio 2016. URL consultato il 3 aprile 2020.
  106. ^ (EN) John Terry shown red card, Chelsea captain furious, in The Independent, 23 agosto 2015. URL consultato il 17 maggio 2019.
  107. ^ Fuochi d'artificio a Stamford Bridge: Chelsea-Everton finisce 3-3, in Eurosport, 16 gennaio 2016. URL consultato l'8 aprile 2019.
  108. ^ (EN) John Terry: Chelsea captain to miss last two games of season after red card, in BBC Sport, 7 maggio 2016. URL consultato il 17 maggio 2019.
  109. ^ (EN) John Terry stunned as Chelsea decide to ship out skipper, in The Independent. URL consultato l'8 aprile 2019.
  110. ^ Chelsea, Terry convince Conte: sarà capitano per un altro anno, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 18 maggio 2019.
  111. ^ (EN) John Terry leaves Liberty Stadium on crutches after Chelsea draw with Swansea, in Sky Sports News, 27 aprile 2020. URL consultato il 17 maggio 2020.
  112. ^ Premier, Chelsea-Watford 4-3: anche Terry in gol, quanti cori per Conte, in La Gazzetta dello Sport, 15 maggio 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
  113. ^ (EN) Guard of honour was John Terry's idea as David Moyes confirms Sunderland agree to 26th-minute substitution, in The Independent, 21 maggio 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
  114. ^ a b Chelsea, 5-1 al Sunderland: lacrime per Terry, in Sky Sport, 21 maggio 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
  115. ^ (EN) Breaking news: John Terry signs for Aston Villa Football Club, su avfc.co.uk, 3 luglio 2017. URL consultato il 3 luglio 2017.
  116. ^ Terry firma con l'Aston Villa: è ufficiale, in La Gazzetta dello Sport, 3 luglio 2017. URL consultato il 3 luglio 2017.
  117. ^ (EN) Terry announced as captain, su avfc.co.uk. URL consultato il 21 aprile 2019.
  118. ^ (EN) John Percy, John Terry delays next career move until May as Aston Villa push for Premier League promotion, in The Daily Telegraph, 12 febbraio 2018. URL consultato il 21 aprile 2019.
  119. ^ (EN) John Terry: Aston Villa captain leaves after play-off final defeat, in BBC Sport, 30 maggio 2018. URL consultato il 21 aprile 2019.
  120. ^ John Terry - Rendimento 2018-2019, su transfermarkt.it. URL consultato il 15 giugno 2019.
  121. ^ (EN) Aston Villa-Fulham 2-1, in BBC Sport, 21 ottobre 2017. URL consultato il 15 giugno 2019.
  122. ^ (EN) Mat Kendrick, The daft legacy that John Terry has left at Aston Villa, in Birmingham Mail, 1º giugno 2018. URL consultato il 7 aprile 2019.
  123. ^ Spartak Mosca, colpo Terry: ha svolto le visite mediche a Villa Stuart, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 28 marzo 2020.
  124. ^ Terry, salta il trasferimento allo Spartak Mosca. La carriera di 'JT' in 60 scatti: LA FOTOGALLERY, in Sky Sport. URL consultato il 30 marzo 2020.
  125. ^ Premier, Terry e il no allo Spartak Mosca. C'è lo zampino del Chelsea?, in La Gazzetta dello Sport, 13 settembre 2018. URL consultato il 28 marzo 2020.
  126. ^ John Terry si ritira dal calcio giocato. Ufficiale l'addio dell'ex Chelsea: "Pronto per la prossima sfida", in Sky Sport, 7 ottobre 2018. URL consultato l'8 aprile 2019.
  127. ^ (EN) England v Finland, 23 March 2001, su 11v11.com. URL consultato il 7 aprile 2019.
  128. ^ (EN) England [U21] - Squad U21 EURO 2002 Switzerland, su worldfootball.net. URL consultato il 7 aprile 2019.
  129. ^ (EN) Footballers 'brawled with bouncers', in BBC Sport, 5 agosto 2002. URL consultato il 15 aprile 2019.
  130. ^ (EN) John Terry: Chelsea's controversial hero, in Daily Mail, 16 maggio 2017. URL consultato il 15 aprile 2019.
  131. ^ (EN) England v Serbia & Montenegro 2:1, football match 3 June 2003, su eu-football.info. URL consultato il 13 maggio 2019.
  132. ^ (EN) Jon Brodkin, Campbell once more a victim as lightning strikes twice, in The Guardian, 25 giugno 2004. URL consultato il 28 marzo 2020.
  133. ^ Terry preoccupa l'Inghilterra, su it.uefa.com, 8 giugno 2004. URL consultato il 28 marzo 2020.
  134. ^ Carragher pronto alla sfida, su it.uefa.com, 10 giugno 2004. URL consultato il 28 marzo 2020.
  135. ^ (EN) Rob Smyth, Is Jamie Carragher England's best defender?, in The Guardian, 7 marzo 2007. URL consultato il 28 marzo 2020.
  136. ^ (EN) England 3-1 Hungary, in BBC Sport, 30 maggio 2006. URL consultato il 7 aprile 2019.
  137. ^ (EN) England 2 Trinidad & Tobago 0: Qualification the consolation after, in The Independent, 16 giugno 2006. URL consultato il 28 marzo 2020.
  138. ^ (EN) Terry named new England captain, in Daily Mail, 10 agosto 2006. URL consultato il 30 maggio 2019.
  139. ^ (EN) England 4-0 Greece, in BBC Sport, 16 agosto 2006. URL consultato il 9 aprile 2019.
  140. ^ (EN) England v Greece 4:0, football match 16 August 2006, su eu-football.info. URL consultato il 9 aprile 2019.
  141. ^ (EN) England v Brazil 1:1, football match 1 June 2007, su eu-football.info. URL consultato il 9 aprile 2019.
  142. ^ (EN) John Terry's international career in pictures, in The Guardian, 5 febbraio 2010. URL consultato il 13 maggio 2019.
  143. ^ (EN) UEFA EURO 2008 - History - England-Croatia, su uefa.com. URL consultato il 1º aprile 2020.
  144. ^ Capello c.t. dell'Inghilterra Ora c'è l'ufficialità della FA, in La Gazzetta dello Sport, 13 dicembre 2007. URL consultato il 12 maggio 2019.
  145. ^ (EN) Mauro Galluzzo, Capello makes Terry captain, su The Daily Star, 19 agosto 2008. URL consultato il 13 maggio 2019.
  146. ^ (EN) Barry Glendenning, England 2-0 USA - as it happened, in The Guardian, 2 maggio 2008. URL consultato il 13 maggio 2019.
  147. ^ (EN) Germany 1-2 England, in BBC Sport, 19 novembre 2008. URL consultato il 13 maggio 2019.
  148. ^ (EN) England 2-1 Ukraine, in BBC Sport, 1º aprile 2009. URL consultato il 13 maggio 2019.
  149. ^ Terry non è più capitano, l'Inghilterra sta con Capello, in Sky Sport, 6 febbraio 2010. URL consultato il 13 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2019).
  150. ^ Euro 2012: Terry perde la fascia di capitano dell’Inghilterra, su it.euronews.com, 4 febbraio 2010. URL consultato il 30 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2014).
  151. ^ Capello: "Terry? Con me niente più fascia", in la Repubblica, 28 febbraio 2010. URL consultato il 9 aprile 2019.
  152. ^ (EN) Dominic Fifield, World Cup 2010: John Terry back at the heart of England's hopes, in The Guardian, 24 giugno 2010. URL consultato il 28 marzo 2020.
  153. ^ Gaetano De Stefano, Super Germania ai quarti Ma l'Inghilterra insorge, in La Gazzetta dello Sport, 27 giugno 2010. URL consultato il 13 maggio 2019.
  154. ^ Gabriele Marcotti, Capello e la frase maltradotta Non è più il ct dell’Inghilterra, in La Stampa, 9 febbraio 2012. URL consultato il 13 maggio 2019.
  155. ^ (EN) Owen Gibson, England Euro 2012 squad: John Terry included after Ferdinand left out, in The Guardian, 16 maggio 2012. URL consultato il 13 maggio 2019.
  156. ^ (EN) John Terry injury concerns eased as England depart for Euro 2012, in The Guardian, 6 giugno 2012. URL consultato il 12 maggio 2019.
  157. ^ (EN) Phil McNulty, Euro 2012: France 1-1 England, in BBC Sport, 11 giugno 2012. URL consultato il 12 maggio 2019.
  158. ^ Euro 2012: Svezia-Inghilterra, le pagelle - Europei 2012, Pagelle [collegamento interrotto], in Il Sole 24 Ore, 15 giugno 2012. URL consultato il 12 maggio 2019.
  159. ^ (EN) Adam Hirshfield, England Tops Ukraine, Wins Group D Amid Missed Goal-Line Call, John Terry Save, su Bleacher Report, 19 giugno 2012. URL consultato il 12 maggio 2019.
  160. ^ (EN) Alan Wilson, John Terry blamed for civil unrest in Ukraine by embattled president Viktor Yanukovych, in Irish Mirror, 2 gennaio 2014. URL consultato il 12 maggio 2019.
  161. ^ Esultiamo ai rigori, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 12 maggio 2019.
  162. ^ Terry dice basta: addio alla Nazionale, in Corriere della Sera, 23 settembre 2012. URL consultato l'8 aprile 2019.
  163. ^ a b (EN) Hodgson was offered Terry World Cup return... so, any regrets Roy?, in Daily Mail, 15 giugno 2014. URL consultato il 13 maggio 2019.
  164. ^ (EN) Daniel Taylor, John Terry will not go to World Cup, says England manager Roy Hodgson, in The Guardian, 12 febbraio 2014. URL consultato il 13 maggio 2019.
  165. ^ (EN) World Cup 2014: England should have brought Chelsea defender John, in The Independent, 5 giugno 2014. URL consultato il 13 maggio 2019.
  166. ^ (EN) Costa Rica vs England World Cup 2014: John Terry and Ashley Cole, in The Independent, 24 giugno 2014. URL consultato il 13 maggio 2019.
  167. ^ (EN) Vote: Should England bring back John Terry for Euro 2016?, in The Independent, 31 marzo 2016. URL consultato il 13 maggio 2019.
  168. ^ (EN) Why John Terry has made right call if he rejects England return, in Evening Standard, 24 agosto 2016. URL consultato il 13 maggio 2019.
  169. ^ (EN) Dean Smith: Aston Villa appoint new head coach with John Terry as assistant, in BBC Sport, 10 ottobre 2018. URL consultato il 15 dicembre 2019.
  170. ^ (EN) John Terry 'wants Chelsea return' as a coach, in The Independent, 16 febbraio 2018. URL consultato il 14 maggio 2019.
  171. ^ (EN) John Terry signs contract extension at Aston Villa, su avfc.co.uk. URL consultato il 15 dicembre 2019.
  172. ^ (EN) Villa confirm John Terry departure, su avfc.co.uk. URL consultato il 26 luglio 2021.
  173. ^ (EN) Terry & Wenger lead beIN World Cup coverage but controversial Egyptian included, su thesun.co.uk, 21 ottobre 2022. URL consultato il 20 novembre 2022.
  174. ^ (EN) Smith’s Backroom Team – Shakespeare & Terry, su lcfc.com, 11 aprile 2023. URL consultato l'11 aprile 2023.
  175. ^ Antonio Sepe, Chelsea, John Terry entra nello staff tecnico di Pochettino: "Felice di essere tornato a casa", su SportFace, 8 luglio 2023. URL consultato il 25 agosto 2023.
  176. ^ (EN) Chelsea FC, su uefa.com. URL consultato il 22 febbraio 2015.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN32209485 · LCCN (ENnb2007016779